Credo fermamente che se esiste un
ingrediente che appartiene alla vita di tutti i giorni di molte persone e che
da sempre oltre ad essere alimento è anche elemento questo amici cari è il
vino. Elemento di cultura, di storia, di arte, di religione, motivo indiscusso
dello stare insieme tra le genti. La sua storia è lunga millenni e nel tempo si
è sempre migliorato. E’ il frutto della terra e del sudore del lavoro dell’uomo
ed è testimone implacabile del territorio. Uva, terra, fatica, ma anche
passione, amore, emozioni, brividi che scorrono sulla pelle di uomini e donne
che ne riconosco il valore e la piacevolezza.
Il vino è anche filosofia di vita
e di coltivazione della vite, di credo profondo nelle proprie idee, di sfide
talvolta molto impegnative e qualora non risolte, il vino è la voglia di
esprimersi del produttore attraverso il lavoro come lo scrivere lo è per il
poeta. Il vino è un dipinto dai mille volti, dalle infinite sfumature dei
colori, un grappolo di pennellate che solcano la tela cercando la profondità.
Il vino è corpo e anima, sole e luna, è il freddo di un a notte d’inverno e il
caldo di amante che mai dimenticherete.
Scelta e filosofia, due vitigni e
una terra, tradizione e innovazione, credenza istintiva e sicura. Oggi penso a
Gabriele Marchesi, un produttore dell’Oltrepo Pavese che coltiva e vinifica
solo pinot nero e riesling e, non dovrei ma lo dico lo stesso, lo fa molto bene.
Vado con ordine per non fare confusione. Parlando di Gabriele parlo della
Monsaltum (antico nome del Comune di Montalto Pavese) una realtà nata nel 1996
con l’intento di continuare a dare valore al lavoro e alle tradizioni della
storica azienda Marchesi di Montalto di proprietà della famiglia che ha sempre
avuto come filosofia di vita proprio la vite. Sono 180 ettari dei quali 98
vitati dislocati nei migliori cru dei comuni di Pietra De Giorgi, Cigognola,
Broni e Montalto Pavese nel cuore dell’Oltrepo. Ed proprio a Montalto,
territorio da sempre a grande vocazione per la coltivazione delle uve pinot
nero e riesling renano che è ubicata la sede della Marchesi di Montalto azienda
definibile senza dubbio bi-varietale. Un territori questo dal microclima
particolare e dalla caratteristica conformazione dei terreni, ideale per
ottenere vini importanti di grande qualità.
Dal pinot nero La Marchesi di
Montalto produce differenti etichette e con piacere di recente ho avuto modo di
riassaggiare alcune espressioni molto interessanti. Per esempio un delizioso Metodo
Classico Docg denominato Costagrossa Brut. E’ un cru di pinot nero 100%
dell’omonima vigna che dopo aver trascorso 36 mesi sui propri lieviti si
presenta con la sua complessità tipica esprimendo il meraviglioso rapporto
vitigno terroir senza alcuna esitazione. A ruota vi segnalo un pregiato Cuaseé
Costadelvento Docg sempre pinot nero 100%. Un altro cru che permette
all’azienda di esaltare al massimo il varietale del vitigno. Fresco e delicato
piacevolmente sorprendente. Per quanto riguarda i vini fermi ho invece
ritrovato il Però Doc, annata 2018, una particolare versione del pinot nero in
quanto ottenuto con la tecnica del ripasso. E’ un vino morbido con un suo corpo
ma al contempo facile e di piacevolissima beva.
Pinot nero e riesling abbiamo
detto, e in effetti Gabriele dice: “Pinot Nero E Riesling No Limits”. La storia
della presenza del riesling renano su questa terra un tempo piemontese e oggi
lombarda risale al tempo del Lombardo-Veneto, il periodo degli austriaci che
allora spinsero la formazione degli agricoltori del luogo a favore del loro
impero. La storia si sviluppa tra studi e professori universitari e, arrivando
più vicino a noi nel 1920, esisteva sulle riviste specializzate di agricoltura
il prezzo del famoso vino di Montalto Pavese di colore bianco e ottenuto da uve
riesling. Oggi è viva la “Valle del Riesling” (Gabriele ne è il Presidente) ovvero
un microzona centrale dell’Oltrepo Pavese particolarmente vocata alla
coltivazione di questa uva e vitata con 1500 ettari di questo nobile vitigno.
C’è una storia lunga e affascinante sulla Valle, armonicamente disegnata dai
vigneti sapientemente lavorati dall’uomo e arricchiti dalla presenza di ville e
dimore di un tempo passato. C’è storia e cultura, località di grande interesse
e ottimo vino in tutta la Valle. Appena ci riapproprieremo della vita di sempre
vi consiglio di visitarla di persona facendo le dovute tappe proprio presso la
cantine…in particolare da Gabriele.
Ho assaggiato due Riesling 2018
il Se.C. Doc e il Cresciuto Grande Doc che affina minimo
3 anni ed è prodotto da uve scelte ben mature provenienti da specifiche
microzone dal clima molto favorevole a questa vite. Due vini molto interessanti
a conferma delle scelte produttive aziendali. Profumi, colore e bouquet che
meritano l’attenzione degli intenditori di ottimi vini. Buoni, decisamente
buoni.
In questi giorni in cui tutto non
è più come prima con i produttori il rapporto è diventato per un certo verso
virtuale, telefonate, chat, call, dirette web, social, ma i loro vini sono veri,
straordinariamente reali, molti sono acquistabili on line e loro stessi hanno
ancora una gran voglia di farveli conoscere e di continuare a portare avanti le
loro filosofie, il loro credo, il loro lavoro. Con piacere ho risentito Gabriele
al telefono e ho gustato alcuni dei suoi vini che, sono certo, se ancora non li
conoscete vi piaceranno molto quando li incontrerete vis a vis: speriamo molto
presto.
Fabrizio Salce
Marchesi di Montalto s.s.
agricola
Loc. Costa Gallotti n°5
27040 Montalto Pavese (PV)
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