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martedì 30 agosto 2022

Provincia di Brescia, gli eventi imperdibili di settembre e ottobre. Gusto, sport, folklore, cultura, tradizioni.

 


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Gusto, sport, folklore, cultura, tradizioni: fra settembre ed ottobre la Provincia di Brescia è animata da piacevoli ed inconsueti eventi, il cui ricco calendario può essere seguito sul sito www.visitbrescia.it. Eccone una carrellata: un’occasione in più per visitare questa straordinaria e accogliente terra e scoprirne il fascino, dai monti della Valle Camonica al lago di Garda, passando per la Franciacorta e la Valtenesi, terre di grandi vini a cui dedicano in questo periodo imperdibili appuntamenti glam.

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Centomiglia del Garda, la regata più longeva della vela italiana
Appuntamento il 3 e 4 settembre con la 72° edizione della Centomiglia del Garda, la regata più longeva della vela italiana (mare compreso) e la più lunga sui laghi europei: un evento mitico per gli appassionati di vela e un grandissimo spettacolo per tutti, da seguire dalle rive, da punti panoramici o dall’acqua. I migliori equipaggi europei scivolano sulle acque del Garda nella combattutissima e spettacolare sfida sulla distanza che dà il nome alla regata, che richiama ogni anno un foltissimo gruppo di spettatori per quella che è una grande festa dello sport, che quest’anno si presenta con una nuova formula. Due infatti sono le regate in programma: il 3 settembre nella parte alta del lago, il 4 settembre nella parte bassa, con partenza alle 8.30 rispettivamente da Bogliaco e da Gargnano. La prima giornata le barche vanno verso nord e transitano sotto la spettacolare Ciclopedonale di Limone del Garda a sbalzo sulle acque, un punto di grande suggestione da cui poter seguire la regata. Fra le novità della Centomiglia 2022 c’è anche la possibilità di seguirla a bordo del veliero Siora Veronica, uno dei vecchi Bragozzi del Garda che trasportavano ferro, carta, olio, sabbia e altri manufatti dal nord del lago alla Ferrovia al porto della Maratona di Desenzano, dove ancora oggi c'è una locomotiva che testimonia quell'approdo.
www.centomiglia.it 

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Festival Franciacorta in cantina
Torna il Festival Franciacorta in Cantina, l’imperdibile appuntamento settembrino per trascorrere un weekend alla riscoperta dei luoghi dove nasce il Franciacorta. Cantine aperte, gustose proposte gastronomiche, coinvolgenti iniziative culturali e sportive. Un doppio weekend, 10-11 e il 17-18 settembre, per immergersi appieno nella magica atmosfera di questa terra dove -tra monasteri, castelli e dimore storiche immerse tra i vigneti- nasce un vino unico. Vi prendono parte 65 cantine, che organizzano visite guidate con degustazione ed eventi speciali come tour nei vigneti, pic-nic tra i filari, gite in bicicletta e altro (prenotazione obbligatoria contattandole direttamente). In programma su tutto il territorio una ricca offerta di iniziative dedicate all’intrattenimento e all’approfondimento enogastronomico e culturale, nonché dei bus tour con guida con partenza da Rovato e sosta in varie cantine (durata di 3 ore circa). Un appuntamento adatto a tutti, dagli eno appassionati agli amanti del buon cibo (che godranno delle gustose proposte di ristoranti e trattorie, tra tradizione e innovazione), dagli sportivi (che potranno avventurarsi tra i vigneti e le colline facendo trekking e percorrendo itinerari a piedi, in bicicletta o a cavallo) alle famiglie che avranno la possibilità di divertirsi con iniziative ludiche e pic-nic nella natura. La kermesse è l’occasione ideale per scoprire i luoghi di interesse storico, i castelli, i monasteri e i musei che punteggiano la Strada del Franciacorta. 
www.festivalfranciacorta.wine 

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Cittadella in Festa fra arti e mestieri del Rinascimento a Lonato del Garda
Domenica 25 settembre l’incantevole centro storico di Lonato del Garda e la sua suggestiva Cittadella che circonda la Rocca quattrocentesca, Monumento Nazionale, fanno rivivere i fasti della corte di Isabella Gonzaga, “primadonna del Rinascimento” (come è stata a ragione chiamata) che a Lonato aveva soggiornato nel 1514 e aveva lasciato il cuore. Cittadella in Festa è un vero e proprio salto indietro nel tempo fino all’epoca rinascimentale, di cui sono ricreate, con ricchezza di dettagli e stupendi costumi, atmosfere, mestieri, feste, tornei cavallereschi. Le vie e le piazze di Lonato si animano di dame dagli elaborati abiti, cavalieri in arme, artigiani, musicanti. Clou della giornata è lo scenografico arrivo in città della Marchesa Isabella Gonzaga, un grande e animato corteo storico con personaggi in abiti nobiliari, cavalieri sui destrieri e popolani. A fare da contorno, e a ricreare l’atmosfera cortese dei divertimenti di corte, si susseguono nel corso della giornata una coinvolgente rosa di eventi, fra cui musica e danze storiche, esibizioni con bandiere, tamburi e chiarine e dimostrazioni di falconieri con falchi e rapaci. In programma anche un acrobatico Torneo dei campioni in armature cinquecentesche, il Mercato storico con antichi mestieri, la ricostruzione di botteghe artigianali e, per i bambini, i giochi di un tempo. 
www.lonatoturismo.it 

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Tartufi e vini sul Garda
Sempre sul Garda, due appuntamenti nel segno del gusto e della prelibatezza di pregiati prodotti locali. Il 24-25 settembre e 1-2 ottobre si tiene a Tignale la Sagra del Tartufo, in omaggio al prelibato fungo ipogeo che si raccoglie in questo periodo dell’anno nell’area del Parco Alto Garda Bresciano, un prodotto prezioso e molto apprezzato, che negli ultimi anni ha raccolto sempre più il favore degli esperti. In programma per i due week end, vendita e degustazioni di tartufi e prodotti tipici e biologici, passeggiate guidate con dimostrazione di ricerca del tartufo, menu a tema nei ristoranti della zona e in quello della sagra (www.tignale.org). Domenica 16 ottobre è di scena invece Profumi di Mosto, una piacevolissima occasione per scoprire i pregiati vini rosa, rossi e bianchi della Valtènesi, della Riviera del Garda Classico e del San Martino della Battaglia. Per tutta la giornata, le aziende sulle colline tra Desenzano e San Felice del Benaco, attraverso i comuni dell’entroterra (Calvagese, Bedizzole e Puegnago) e quelli rivieraschi (Moniga, Manerba e Padenghe) propongono esperienze in cantina e in vigneto, dalle degustazioni alle installazioni artistiche en plein air, agli abbinamenti cibo-vino (prenotazione obbligatoria e info su www.profumidimosto.it) 

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Benvenuto Autunno! Visite e degustazioni guidate alla scoperta del mondo di Bacco 
Autunno: tempo di vendemmia, di vino nuovo, di feste dalle origini antiche in celebrazione del mito di Bacco.  
Per questo la Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica, con il patrocinio del Consorzio Franciacorta, propone il 15 e 16 ottobre la terza edizione di Benvenuto Autunno! un percorso guidato, tra degustazioni e opere d'arte. Un’occasione unica per scoprire i capolavori di questa straordinaria Casa Museo che raccontano il mito dionisiaco: dal dipinto di Giambattista Tiepolo dedicato alle Nozze di Bacco e Arianna (1730-1735) all’Allegoria della Terra, pregevole tela di François Boucher appartenuta al re di Francia Luigi XV, passando per i Bacchanalia che animano la candida porcellana di Massimiliano Soldani Benzi (seconda metà del XVIII secolo). Anche il giardino è popolato di sculture e vasi che eternano la memoria del dio del vino: l’Autunno assume così le sembianze di Bacco in una bella scultura ottocentesca in pietra di Vicenza mentre maschere bacchiche decorano la pancia di una coppia di vasi vittoriani in terracotta. Eccezionale è il Trionfo di Bacco che corre come un fregio a bassorilievo sul corpo di un grande cratere settecentesco in marmo bianco di Carrara, ispirato all’antico modello del Vaso Medici oggi agli Uffizi.  A conclusione di ogni itinerario guidato, ai visitatori viene data la possibilità di partecipare a una degustazione di Franciacorta guidata da un sommelier AIS, accompagnata da proposte culinarie tipiche della zona.
www.fondazionezani.com 

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Transumanza, vini di montagna, wine trail in Valle Camonica
Vari gli appuntamenti anche in Valle Camonica. A Borno si ripete in settembre un rito antico, che racconta del profondo legame fra l’uomo e la montagna. È la Festa della Transumanza delle mandrie: nel solco della tradizione millenaria, questa ricorrenza accompagna la discesa del bestiame dalle malghe e dai pascoli alpini. Il 24 e il 25 settembre le strade del paese si riempiono di bestiame che, infiocchettato a festa, sfila per la gioia di grandi e piccini (www.altopianodelsole.it). A Losine torna l’1 e 2 ottobre per il 14° anno e con molte novità Sciör del Tórcol, rinomata rassegna enologica dedicata ai vini della Valle Camonica. Il suo nome significa “sotto il torchio”, perché proprio il torchio è lo strumento che identifica, più di ogni altro, lo spirito e il lavoro del viticoltore, che spreme la vinaccia per ricavarne appunto il mosto. Organizzata dall’Associazione Al Tórcol, composta da 15 soci impegnati nel rilancio e nella promozione della viticoltura valligiana, la rassegna ha un ricco calendario di eventi. I viticoltori aprono le cantine, invitando gli appassionati a scoprire sapori e metodi di produzione dei loro vini, e a degustarli abbinati a formaggi locali (www.altorcol.it). Il 29 e 30 ottobre è di scena Valle dei segni – Wine Trail, una corsa alla scoperta dei “Segni” tra storia, arte, territorio, vigne della Valle Camonica, in grado di soddisfare sia gli atleti più allenati che le famiglie alla ricerca di un’esperienza unica. Tre le distanze previste (55, 18 e 8 km) con altrettante partenze, ma un unico arrivo a Darfo Bario Terme, con i percorsi che si snodano fra cantine e vigneti, incisioni rupestri, antichi borghi e suggestivi paesaggi di questa terra dal fascino misterioso, nota come “La Valle dei Segni” per la straordinaria concentrazione di incisioni rupestri, Patrimonio Mondiale Umanità Unesco. 

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Per informazioni: www.visitbrescia.it

Pubblicato da andrea de franceschi alle 09:49 Nessun commento:
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CANTINA VIGNAIOLI DEL MORELLINO DI SCANSANO: AL VIA IL NUOVO PROGETTO PODERI DI TOSCANA

 

Scopo dell’iniziativa della cooperativa è supportare i soci che, con il ricambio generazionale, non riescono più a condurre personalmente i vigneti

Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano dà il via a Poderi di Toscana. Il nuovo progetto della cooperativa di Scansano (Grosseto) vede la costituzione di una società agricola, nata con il preciso obiettivo di supportare i soci che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà a causa del ricambio generazionale o che, per motivi familiari, non sono più in grado di seguire i propri vigneti, acquistando o conducendo direttamente le proprietà. La Cantina ha già acquisito i primi tre ettari di vigneto, coltivati interamente a Sangiovese dal 2000 e situati nel comune di Magliano, nel cuore della Docg Morellino di Scansano.
“Come azienda cooperativa – spiega Benedetto Grechi, Presidente della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano – abbiamo sempre avuto un ruolo di salvaguardia e tutela del territorio e delle famiglie che vi abitano, rappresentate dai nostri soci. Permettere di dare continuità a questi vigneti, evitando che vengano abbandonati o che la loro gestione, passando di mano, non abbia più l’obiettivo di qualità che perseguiamo internamente, è un passo importante e necessario”.
“La costituzione di questa nuova società, che fa capo direttamente alla Cantina – continua il Direttore Generale Sergio Bucci – è il primo passo verso la creazione di un nuovo marchio di eccellenza. È in questa direzione che convoglieremo in futuro alcuni progetti innovativi, sempre strettamente legati al territorio e ai vitigni più tipici della zona”.
Poderi di Toscana condividerà con la Cantina gli stessi valori di tutela e sviluppo del territorio, di valorizzazione dei vitigni autoctoni e di attenzione alla sostenibilità ambientale.
La cooperativa infatti ha aderito al Programma Nazionale per la Valutazione dell’Impronta Ambientale promosso dal Ministero dell’Ambiente, con cui si impegna a ridurre l’impronta di carbonio della coltivazione delle proprie vigne, ottenendo le certificazioni Carbon Footprint nel 2014 e VIVA Sustainable Wine nel 2015. Nel luglio del 2018 l’Unione Europea ha conferito al Morellino di Scansano Docg la certificazione PEF (Product Environmental Footprint), che misura l’impronta ambientale sull’intera filiera, dal vigneto fino allo smaltimento dell’imballaggio. Un risultato a cui hanno contribuito l’installazione dell’impianto fotovoltaico nel 2014 e l’adozione di una formula di packaging sostenibile.
La Cantina partecipa inoltre a diversi progetti sperimentali in collaborazione con le istituzioni, tra cui SOS Wine, in partnership con l’Università della Tuscia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.


Pubblicato da andrea de franceschi alle 09:20 Nessun commento:
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CARO ENERGIA: ANEF, “A RISCHIO LA STAGIONE INVERNALE, IN PERICOLO L’ECOMOMIA DELLA MONTAGNA” GHEZZI: SUBITO INTERVENTI, NON SI PUO’ ASPETTARE NUOVO GOVERNO

 


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“Non c’è tempo da perdere e non possiamo aspettare le elezioni e il nuovo Governo, bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mette in ginocchio il futuro della montagna”, è l’allarme lanciato da Valeria Ghezzi presidente di ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che chiede che il tema energetico venga messo in cima all’agenda elettorale.

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Valeria Ghezzi, presidente Anef

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Trento 30 Agosto 2022 _ Il caro energia rischia di far saltare il banco della prossima stagione sciistica. Gli aumenti non sono sostenibili per gli impiantisti, c’è la necessità di un impegno diretto dell’attuale Governo per affrontare questa nuova terribile emergenza.

 

L’argomento interessa tutto il settore produttivo ma è assolutamente vitale per il turismo invernale, che si basa sullo sci e sugli impianti di risalita che sono azionati elettricamente e come tali rappresentano il modo più sostenibile di fruire la montagna.  

 

“Il costo dell’energia è aumentato anche di 6 volte rispetto ad agosto 2021 - commenta Valeria Ghezzi, presidente di ANEF - A questo punto, l’energia che serve per alimentare gli impianti di risalita e i sistemi di innevamento programmato, quando servono, a cui si aggiunge il gasolio utilizzato dai mezzi battipista, rischia di diventare un costo insostenibile. Un costo che andrebbe a minare le sorti di tutta la filiera che vive dell’industria della neve e comprende hotel, ristoranti, trasporti, scuole di sci.

La preoccupazione va soprattutto alle tante piccole imprese che operano nel settore e che rischiano di chiudere”.

 

Chiaramente questo smisurato aumento dei costi non potrà essere scaricato sugli utenti: il probabile aumento di prezzo degli non sarà infatti sufficiente a compensare le perdite dovute a bollette dell’energia i cui importi si sono moltiplicati.

 

Un fatto ancora più drammatico se si pensa che lo sci e il suo indotto hanno un valore economico e sociale insostituibile per le nostre montagne essendo, ad oggi, una delle poche attività che produce valore e posti di lavoro nelle “terre alte”. Un valore quantificabile in 6.5 miliardi di euro di fatturato e 75.000 posti di lavoro.

 

Il tema è visto con preoccupazione da tutti i gestori di stazioni sciistiche, dalle Dolomiti alla Valle D’Aosta fino all’Appennino.

 

Marco Grigoletto, presidente di ANEF Veneto “Siamo preoccupati per i costi di gestione. Già a luglio abbiamo avuto società impianti che hanno avuto costi più alti dei ricavi a causa del caro energia. Si è passati da 0,09 euro/KWH 0,5002 euro/KWH. Già lo scorso inverno la bolletta era aumentata in maniera considerevole, ora diventa davvero difficile affrontare una stagione con costi così elevati. Questo potrebbe portare a rincari negli skipass dal 5 al 10%”.

 

Ancora più drastico il punto di vista di Massimo Fossati, presidente di ANEF Lombardia: “A questo punto il problema è la sostenibilità economica: per fronteggiare gli aumenti dei costi dovremmo proporre aumenti del 20-25%”. Marco Rocca, presidente di Mottolino Fun Mountain, spiega come “A budget devo mettere 3,8 milioni di euro contro 1,1 della stagione 2018/2019. Società come quella che rappresento non possono permettersi di pensare al prossimo bilancio sapendo già che sarò in pesantissima perdita e che tutto il possibile margine che nei nostri piani industriali, sarebbero serviti per programmare i prossimi investimenti in vista delle Olimpiadi di cui saremo location ospitante, verranno totalmente erosi dai costi energetici al punto tale da prevederne bilanci in rosso. Non credo nemmeno che si possa ipotizzare un completo ribaltamento dei costi al cliente finale”

 

Sulle Alpi Occidentali le preoccupazioni sono le medesime: “Già quest’estate abbiamo fatto girare gli impianti con costi fuori da ogni logica - ha commentato Giampiero Orleoni, presidente di ANEF Piemonte - In vista dell’inverno non sappiamo veramente dove andremo a finire, innanzitutto perché al momento non c’è nessuna certezza, non abbiamo alcuna garanzia. Di certo per noi può diventare davvero insostenibile, con prezzi a questi livelli non so cosa potremmo fare, potrebbe diventare controproducente aprire. Noi chiaramente offriamo un servizio che non è essenziale, se ribaltiamo il costo sugli utenti chiaramente avremo un’affluenza minore. Una parte della soluzione potrebbe essere quella di far riconoscere le società impianti come aziende energivore”.

 

“Chiaramente il caro energia inciderà pesantemente. Siamo a costi triplicati rispetto all’ante crisi e non è detto che ad autunno non ci siano ulteriori aumenti  - ha spiegato Danilo Chatrian, presidente di ANEF Valle d’Aosta - Inevitabilmente questo avrà ripercussioni sulle tariffe degli skipass, fatto che può portare a un’incognita sulla frequentazione delle nostre ski area. Chi ha una clientela più alto-spendente potrà probabilmente assorbire meglio la situazione mentre le più piccole dovranno stare maggiormente attente all’aumento dei prezzi”.

 

In Appennino il problema assume dimensioni ancora più preoccupanti. “Dopo due anni di pandemia ci mancava solo questa tegola - ha spiegato Luciano Magnani, rappresentante di ANEF Emilia Romagna - Dobbiamo pensare seriamente a come impostare la prossima stagione e non possiamo che pensare ad un aumento dei prezzi degli skipass. Desta preoccupazione inoltre il fatto che anche il tipo di sciatori che frequentano le nostre stazioni scelgono normalmente visite in giornate o weekend, quindi il costo del carburante li penalizza ulteriormente”.

 

“Chiediamo – conclude la Presidente Valeria Ghezzi - che il tema energetico venga messo in cima all’agenda elettorale e chiediamo di essere interpellati in qualità di aziende da cui dipende il turismo invernale. Le imprese non possono affrontare da sole questo momento, serve un impegno preciso oltre che urgente che permetta a chi gestisce le ski area di programmare la prossima stagione sciistica”.







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Pubblicato da andrea de franceschi alle 08:10 Nessun commento:
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IL SUGHERO VIENE PERCEPITO COME ELEMENTO DI QUALITA’: I RISULTATI DELLA RICERCA DEL “BEHAVIOR AND BRAINLAB” DELLO IULM DI MILANO

 

 

 

GLI ESITI DELLA RICERCA PRODOTTA DALLA CAMPAGNA DI PROMOZIONE A SOSTEGNO DEL SUGHERO EVIDENZIANO L’IMPORTANZA DEL RUOLO DEL SUGHERO NELL’AUMENTARE LA QUALITÀ PERCEPITA DEL VINO ASSAGGIATO
 
 
La campagna di promozione a sostegno del sughero, promossa e sostenuta da APCOR (Associazione Portoghese del Sughero) e, per l’Italia, da ASSOIMBALLAGGI – Federlegno/Arredo, porta a nuovi risultati e interessanti risultati e conferma la CENTRALITÀ DEL SUGHERO NELL’AUMENTARE LA QUALITÀ PERCEPITA DEL VINO ASSAGGIATO. Il progetto APCOR nasce come estensione di un esperimento condotto dal Behavior and BrainLab IULM di Milano nel 2018 e ampliato nel 2022. L’obiettivo ultimo è stato quello di dimostrare come la wine experience può essere modificata tramite informazioni preliminari fornite ai degustatori e può portare anche i più esperti a una valutazione completamente differente dello stesso prodotto. L’innovativa metodologia del centro di ricerca non si è basata solo ed esclusivamente sulla valutazione razionale, ma soprattutto sull’esperienza emotiva e cognitiva analizzata tramite tecniche neuroscientifiche. Scopo della ricerca è stato analizzare le differenze percepite tra un vino che si credeva provenire da una bottiglia chiusa con tappo in sughero rispetto a un vino che si credeva provenire da una bottiglia chiusa con tappo a vite. Il vino era lo stesso e composto al 50% da vino proveniente da una bottiglia con chiusura in sughero e al 50% da vino proveniente da una bottiglia con chiusura a vite. I 40 partecipanti sono stati suddivisi per genere e fasce d’età, ma anche per l’expertise nel campo del vino. Il 50% del campione era composto da esperti, il restante 50% da consumatori abituali di vino senza specifiche competenze.

RISULTATI:
I ricercatori hanno fatto innanzi tutto leva sulla potenza dell’esperienza emotiva, partendo dal suono. Sono stati fatti ascoltare due audio, uno chiaramente riferibile alla tipica apertura di una bottiglia con tappo in sughero, il secondo all’apertura di un tappo a vite. Durante la fase di ascolto, lo stimolo relativo all’apertura di una bottiglia con tappo in sughero riscontra una migliore performance: l’engagement cognitivo è maggiore del 39% rispetto al tappo a vite e anche l’attivazione emotiva segue lo stesso trend risultando maggiore del 64%. In entrambe le fasi successive, esperienza olfattiva e degustazione, i risultati rimangono coerenti con quelli della fase di ascolto iniziale. Durante l’esperienza olfattiva il vino che si pensa provenire da una bottiglia con tappo in sughero ottiene un engagement cognitivo maggiore del 34% mentre l’attivazione emotiva risulta maggiore del 59% rispetto a quella del tappo a vite. Nella fase di degustazione quando i partecipanti credono di bere il vino proveniente dalla bottiglia con tappo di sughero mostrano un engagement cognitivo dell’80% superiore rispetto a chi crede di assaporare il vino proveniente dalla bottiglia con tappo a vite. Inoltre, i partecipanti mostrano un’attivazione emotiva maggiore del 238% quando convinti di star assaporando vino proveniente da bottiglia con tappo in sughero. Complessivamente, infine, la bottiglia con tappo in sughero viene valutata meglio (per quanto riguarda qualità, intensità del sapere e piacevolezza) quando il soggetto è convinto di aver assaporato un vino proveniente da una bottiglia con tappo in sughero. Infatti, i partecipanti stimano un costo 7,69€ per il vino con tappo in sughero quindi 1,44€ in più rispetto al tappo a vite (+16%) e si dimostrano disposte a pagarlo 7,78€ a bottiglia quindi 1,21€ rispetto tappo a vite (+18,5%).
Per quanto riguarda la fase inerente all’analisi dell’etichetta, in particolare di 3 diversi bollini contenenti informazioni relative al tipo di tappo (plastica, sughero e a vite) emerge che l’etichetta con il bollino relativo al tappo in sughero viene visualizzata maggiormente rispetto alle altre, dal 90% dei partecipanti, quindi un 10% in più rispetto a tappo in plastica e a vite.
Quanto emerso complessivamente dalla ricerca segna un passo marcatamente importante sulla grande efficacia del sughero nel far percepire da un punto di vista irrazionale e razionale il vino come di maggior qualità e offre preziose indicazioni per il futuro e l’evoluzione di approccio in relazione a questo materiale davvero unico al mondo, noto per le sue straordinarie caratteristiche dal punto di vista ambientale oltre che per essere parte di una filiera che sta portando avanti un importante percorso di innovazione e valorizzazione dal punto di vista delle produzioni e dei processi produttivi.
 
 
METODOLOGIA E DETTAGLI SULLA RICERCA
La ricerca è stata condotta col supporto di tecniche specifiche in ambito neuroscientifico, come il caschetto EEG e speciali sensori, sono state analizzate le reazioni emotive e cognitive rilevando la conduttanza cutanea e il battito cardiaco dei partecipanti. Il vantaggio e la grande differenza nell’utilizzo di queste tecniche sta nell’oltrepassare l’elaborazione razionale che viene fatta in seguito a un’esperienza, e che come dimostra tanta letteratura scientifica, spesso è inaffidabile e viziata da una serie di distorsioni più o meno volontarie, filtri sociali ed esperienze personali. Ci si è piuttosto focalizzati sulle reazioni emotive e cognitive primordiali, immediate e inconsce, fondamentali per comprendere il comportamento del consumatore.
Come metodologia di analisi è stata inserita anche quella percettiva tramite l’Eye Tracker, che ha tracciato e monitorato i percorsi visivi dei partecipanti sulle bottiglie fornendo feedback qualitativi e quantitativi. I risultati hanno mostrato come la visibilità del bollino dipenda in gran parte dalla capacità attrattiva della parte grafica (immagine del tappo).
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Procida 2022, ecco “Il Terzo Reich”, la performance-installazione di Romeo Castellucci

 


 

 

Per la rassegna di teatro contemporaneo “Espressioni” giovedì 1 e venerdì 2 settembre al tenimento agricolo dell’ex carcere uno spettacolo che propone la rappresentazione spettrale di 14 mila nomi, una sequenza della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano proiettati uno a uno


Il programma di Procida Capitale Italiana della Cultura riparte dal teatro contemporaneo e dalla rassegna “Espressioni” con una straordinaria performance-installazione di Romeo Castellucci, già fondatore della Socìetas Raffaello Sanzio nel 1981 e tre volte Premio Ubu, rispettivamente con “Giulio Cesare” (1997), “Genesi” (2000) e “Go Down, Moses” (2015). Giovedì 1 e venerdì 2 settembre all’ex tenimento agricolo del complesso di Palazzo d’Avalos, a Terra Murata, è in programma “Il Terzo Reich”, uno spettacolo che si basa sulla rappresentazione spettrale di circa 14 mila parole, una sequenza della quasi totalità dei sostantivi del vocabolario italiani, proiettati uno a uno, che rappresentano potenzialmente tutti gli oggetti della realtà dotati di un nome.  La velocità di sequenza è commisurata alla capacità di trattenere una parola che appare nel baleno di un ventesimo di secondo. Lo spettacolo è in programma alle 21.30 e in replica alle 23.30 (partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria al sito www.procida2022.com). La colonna sonora che accompagna l’installazione, favorendo la fruizione a ritmo sostenuto della proiezione delle parole, è dello statunitense Scott Gibbons. In scena, Gloria Dorliguzzo, che cura anche la coreografia. “Il Terzo Reich – spiega Castellucci - è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. Qui, il linguaggio-macchina esaurisce interi ambiti di realtà, là dove i nomi appaiono uguali nella loro serialità meccanica, come fossero i blocchi edilizi di una conoscenza che non lascia scampo. Ogni pausa è abolita, occupata. La pausa, cioè l’assenza delle parole, diventa il campo di battaglia per l’aggressione militare delle parole, e i nomi del vocabolario così proiettati, sono le bandiere piantate in una terra di conquista”. “Dopo gli eventi di luglio, Espressioni torna con un grande spettacolo sottolineando ancora come lo spazio del teatro possa rivelarsi possibilità di cura e riabilitazione collettiva alle relazioni umane, ma anche di riscrittura dei luoghi. - spiega Agostino Riitano, direttore di Procida 2022 – Anche in questo caso, agendo su un’isola senza un luogo canonico della messinscena, sconfiniamo in spazi di fruizione di forte memoria, come l’ex tenimento agricolo del carcere, contribuendo a risemantizzarli e a generare nuovi immaginari”.

Procida 2022 è un progetto del Comune di Procida, sostenuto dal MiC e dalla Regione Campania con i fondi a valere sul POC Campania 2014-2020.  Main sponsor è Voiello; gold partner Anm, Asl Napoli 2 Nord, Caremar, Eav, Snav e Trenitalia; bronze partner Coldiretti Campania e Marina di Procida. Media partner è Rai
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lunedì 29 agosto 2022

Parco della Chiusa a Casalecchio: riqualificato dalla Bonifica Renana il percorso di via Panoramica

 

 


 

Sono stati completati nel Parco della Chiusa, a Casalecchio di Reno, i lavori di ripristino del sentiero carrabile di via Panoramica che collega le località S. Gaetano, Montagnola di Sotto e Montagnola di Mezzo. L’intervento è consistito nella sistemazione stradale e nella regimazione idraulica, con pulizia dei tagliaacqua, per 400 metri del percorso di via Panoramica che interseca la viabilità secondaria che conduce ai complessi immobiliari delle Montagnole. 
Il percorso è particolarmente fruito dai cittadini in quanto coincide anche con il tracciato escursionistico CAI n. 900.
“Questo tratto di pista, a causa dei deflussi non regimati di pioggia - spiega l’ing. Davide Brentazzoli della Bonifica Renana - presentava buche, erosioni e irregolarità del piano viabile, risolte con l’intervento consortile realizzato durante gli ultimi due mesi”. L’importo dell’opera di ripristino è stato di 71.000 euro finanziati di cui 56.000 euro residisponibili dal Consorzio e 15.000 dal Comune di Casalecchio di Reno.
Secondo Valentina Borghi, presidente della Bonifica Renana: “Queste opere di manutenzione e cura della viabilità collinare e locale, in cui il Consorzio reinveste la quota appenninica di contribuenza, sono fondamentali per favorire vivibilità e fruizione - da parte di tutti - dei territorio e del paesaggio unico delle nostre colline”.
Inoltre, sempre nel Comune di Casalecchio, sono iniziati i lavori della Bonifica Renana per la manutenzione e il ripristino della funzionalità idraulica dei rii Gamberi e Bolsenda: si tratta di ulteriori 20 mila euro investiti per la sicurezza territoriale e per prevenire gli effetti delle prossime piogge autunnali.



Pubblicato da andrea de franceschi alle 08:40 Nessun commento:
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Ecco le vincitrici del Festival internazionale di ceramica femminile "Matres"

 

 


 Si è appena concluso con grande successo il Festival internazionale di ceramica femminile "Matres", che per quattro giorni ha animato le città di Vietri sul Mare e Cava de’ Tirreni gettando le basi per un futuro evento sempre più ricco di appuntamenti e una ceramica green in Campania, grazie ad piattaforma operativa e a un partenariato pubblico privato, idee che sono state lanciate nell’ambito del convegno "Ceramica e Ambiente" svoltosi nell'ambito del Matres. Organizzato dall'Aps Pandora Artiste Ceramiste - associazione presieduta da Anna Rita Fasano - con il patrocinio della Regione Campania, in collaborazione con i comuni di Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, il CNA di Salerno e il KWCA, Matres ha avuto come tema "Naturantis", per sottolineare la necessità di confrontarsi sul tema della natura e della green identity, operando un cambiamento culturale e sociale attraverso la materia ceramica. Una materia che unisce donne dedite alla ceramica in tutto il mondo, come testimoniato ieri sera nell'aula consiliare del comune di Vietri sul Mare, affollata di protagoniste del Festival provenienti - oltre che dall'Italia – da Belgio, Francia, Austria, Spagna, Grecia, Irlanda, Svezia, Croazia, Lituania, Germania, Malta, Repubblica Ceca, Regno Unito, Russia, Israele, Olanda, Svizzera, Polonia, Tunisia, Algeria, Iran, Iraq, Argentina, Brasile, Cile, Korea Del Sud, Nordamerica, Thailandia, India e Sud Africa. L'evento finale ha visto Stefania Spanedda aggiudicarsi il primo premio "Matres Visioni"; il concorso di Design è stato invece vinto da Patrizio Bartoloni; il premio Raku è stato assegnato a Jubica Lovrencic (Croazia). La premiazione è avvenuta alla presenza dell'assessore regionale alla formazione professionale Armida Filippelli, dell'assessore regionale al Bilancio, Franco Picarone, del sindaco di Vietri sul Mare Giovanni De Simone, del presidente della CNA Salerno, Lucio Ronca, di Simona Paolillo, direttore CNA Salerno di recente nomina e di Anna Rita Fasano, presidente dell'associazione Pandora, deus ex machina dello straordinario Festival Matres, alla quale il parterre dei presenti ha voluto dedicare un lungo applauso per ringraziarla dell'impegno profuso nella realizzazione della manifestazione.

Pubblicato da andrea de franceschi alle 08:31 Nessun commento:
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Antica Bottega del Vino vince il Grand Award di Wine Spectator per la sua carta vini, considerata tra le più prestigiose al mondo

 

Lo storico ristorante nel cuore di Verona, oggi proprietà delle Famiglie Storiche, è stato inserito tra i 97 locali di riferimento mondiali per gli amanti del vino, in cui figurano solo 6 italiani.

 

Verona, agosto 2022_Antica Bottega del Vino si riconferma tra le più grandi eccellenze al mondo per la sua carta vini e conquista per il diciannovesimo anno consecutivo il Grand Award, il più alto riconoscimento assegnato da Wine Spectator. La rinomata rivista statunitense ha infatti inserito il locale tra i 97 punti di riferimento mondiali per gli amanti del vino, in cui figurano solamente 6 italiani.

 

Luca Nicolis, direttore dell’Antica Bottega del Vino, commenta “Vogliamo ringraziare Wine Spectator per averci nuovamente riconosciuto questo importante premio, siamo orgogliosi di essere riusciti a mantenere questa importante eredità per quasi un ventennio. Il merito di questo traguardo è di tutto il nostro team ma anche delle Famiglie Storiche, che hanno donato solidità a questa realtà storica legandola ancora di più alla nostra città. E infine ringraziamo i veronesi, linfa vitale del nostro ristorante fin dalla sua nascita: tra le nostre sale abbiamo visto passare tante generazioni di clienti affezionati, che ci hanno permesso di continuare ad affermare l’Antica Bottega del Vino e di renderla un luogo riconosciuto in tutto il mondo.”

 

Antica Bottega del Vino, dal 2010 proprietà delle Famiglie Storiche, è stata premiata non solo per la profondità delle annate e la ricerca della sua carta vini, che racchiude circa 4700 etichette e oltre 18 mila bottiglie, ma anche per l’impeccabile e riconosciuta professionalità di tutto il team dei Sommelier.

Sabrina Tedeschi, neopresidente dell’Antica Bottega del Vino, commenta con soddisfazione “Questo premio appartiene a tutte le persone che quotidianamente lavorano per rendere il locale il tempio del vino che è oggi, a cui vanno i nostri complimenti e ringraziamenti. In un momento in cui è così difficile per il mondo della ristorazione collaborare con personale qualificato, la nostra forza è il team: 25 persone che sono con noi da anni e che hanno reso l’Antica Bottega del Vino una famiglia, che accoglie ogni giorno clienti storici e turisti con lo stesso entusiasmo e la professionalità di sempre.”

 

Il premio si aggiunge alla lunga serie di riconoscimenti di Wine Spectator, che fin dal 1996 ha definito la carta vini dell’Antica Bottega del Vino una delle più complete e straordinarie del mondo, tanto da premiarla continuativamente dal 2004 con il Grand Award.

 

Nata nel 1500 durante la Repubblica di Venezia, Antica Bottega del Vino prende il suo attuale nome nel 1890 con i Fratelli Sterzi, che mantengono l’affascinante stile ottocentesco, caldo e caratteristico che vediamo ancora oggi. Il locale diventa così uno dei punti di riferimento per la scena culturale di fine Ottocento e per gli amanti del vino, accogliendo ai suoi tavoli poeti, musicisti, letterati e artisti come Boccioni, ma anche giornalisti che vi si rifugiavano dopo una giornata in redazione. Nel 1957 il locale venne acquistato dalla famiglia Rizzo-Grigolo e si concentrò soprattutto sull’attività di ristorazione fino al 1987 quando arrivarono sulle scene Severino Barzan, che successivamente portò il modello della Bottega a New York con Giovanni Pascucci suo socio.

Nel 2010 le Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato) acquisiscono l'Antica Bottega del Vino, salvaguardando la tradizione enologica del luogo simbolo di Verona. 

Oggi l’Antica Bottega del Vino continua ad essere un tempio del vino dove viene portata avanti l'eredità dei decenni precedenti e che continua ad essere un luogo da vivere, dove godere pienamente della tradizione enogastronomica veronese, veneta e internazionale.



 

Pubblicato da andrea de franceschi alle 08:20 Nessun commento:
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Burning Dolomites: all’Hotel Granbaita Dolomites di Selva di Val Gardena per godere lo straordinario spettacolo dell’autunno fra passeggiate, benessere e buona tavola

 




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Dal verde brillante dell’estate al rosso che infuoca non solo i boschi ma anche le rocce dei monti della Val Gardena: è questo l’affascinante segnale cromatico che annuncia l’autunno, stagione di calma assoluta, di giornate dall’aria tersa e frizzante e di straordinaria bellezza per questa incantevole vallata incorniciata da svettanti cime dolomitiche. Per far vivere agli ospiti la magia del Burning Dolomites, l’Hotel Granbaita Dolomites, raffinato 5 stelle nel cuore di Selva di Val Gardena, resta aperto durante tutto il periodo autunnale: ad attenderli, giornate realmente ritempranti, fra passeggiate e relax, piaceri di una tavola salutare e raffinata e benefici trattamenti nella Spa, ideali per affrontare in piena forma la stagione invernale.

 

Escursioni e pedalate con guida privata (e attrezzatura gratuita)
Gli ospiti dell’hotel hanno a disposizione gratuitamente bici elettriche di ultima generazione, bastoncini da camminata e zaini: così, ben equipaggiati e senza bisogno di preoccuparsi di portare l’attrezzatura da casa, possono partecipare al fitto e piacevole programma di escursioni alla scoperta dei luoghi più belli della Val Gardena (come l’incantevole Vallunga) e di pedalate panoramiche lungo tracciati da mito. Il tutto con guide esperte private dell’hotel, che illustreranno aspetti paesaggistici e naturalistici dei percorsi. Un vera ricarica di vitalità, nella possente cornice delle Dolomiti fiammeggianti dei colori autunnali.

 

I rituali della Savinela Spa fra Alpi ed Oriente per un benessere profondo
Per accrescere i benefici del movimento all’aria aperta, niente di meglio che le acque calde a 32° delle grandi piscine interna ed esterna della Savinela Spa, rivitalizzate secondo il Metodo GRANDER, che ne potenzia le caratteristiche naturali e gli effetti positivi. Con i suoi oltre 2.000 mq di estensione, la Spa propone un percorso di benessere unico nel suo genere che valorizza i principi attivi degli elementi naturali delle Dolomiti, sia nei trattamenti che nei prodotti utilizzati, efficacemente mixati con sapienze orientali. Per purificare il corpo, eliminare le tossine, rafforzare il sistema immunitario, ideali sono le saune (dalla tradizionale sauna finlandese a quelle al fieno e al cirmolo), il bagno turco al vapore e quello aromatico, l’oasi salina con grotta e piscina. Nella sauna panoramica si ripete varie volte in settimana il rituale di purificazione dell’Aufguss. Fra i molti trattamenti adatti per l’autunno ci sono Detox – Skin Regimen, trattamento viso detox con azione anti-age per pulire in profondità la pelle dai metalli pesanti, particolarmente adatto a chi vive in città con effetto chelante e con longevity complex; Alpine Ritual Steviola, con bagno di fieno che previene problemi alle vie respiratorie e malattie stagionali come bronchiti ed influenze, seguito da un massaggio; Pinda Sweda, un trattamento con sacchettini riscaldati contenenti erbe di montagna, personalizzabile in base alle esigenze, che vengono passati sul corpo e grazie all’olio rilasciano i principi attivi.

 

I piaceri dell’autunno in tavola
A completare piacevolmente (e in modo sorprendente) il soggiorno è la tavola firmata dall’Executive Chef Andrea Moccia, must dell’hotel: ne sono protagonisti in questo periodo i prodotti e gli straordinari sapori della gastronomia autunnale (castagne, noci di montagna, zucca, funghi porcini, rape rosse, formaggi di malga e altri prodotti altoatesini). Il ricchissimo Menu à la carte spazia dai più tradizionali piatti altoatesini in cui sono valorizzate le materie prime locali, anche di piccolissimi produttori, alle raffinate proposte della cucina mediterranea e internazionale. Il tutto accompagnato dai vini della fornitissima cantina, ricca di oltre 500 etichette altoatesine e delle più blasonate cantine internazionali. Chi volesse seguire un regime detox o dimagrante può affidarsi al Menu Vital, gustosissimo ma con sole 500 calorie.

 

Uno straordinario percorso del gusto al Ristorante Granbaita Gourmet  
Atmosfera ovattata, mise en place ricercata, servizio ineccepibile, il raffinato Ristorante Granbaita Gourmet è uno scrigno del gusto all’interno dell’hotel. Aperto anche agli ospiti esterni, ha soli 7 tavoli per offrire la possibilità di fare un’esperienza culinaria straordinaria nel massimo del comfort. Seguendo le suggestioni dell’autunno, Andrea Moccia ha creato una serie di nuovi piatti ad alta creatività, che si scoprono seguendo i diversi percorsi del Menu Degustazione Gherdeina e di quello Dolomites, giocati fra ricerca e reinterpretazione in chiave moderna dei sapori della tradizione locale. Chi ama farsi sorprendere può infine affidarsi al Menu A sorpresa, sinfonia a mano libera dello Chef.

 

Pacchetti per gourmet e per coppie 
Per l’autunno il Granbaita Dolomites ha messo a punto una serie di piacevoli pacchetti soggiorno, fra cui il Couples Retreat (che include, fra l’altro, il benvenuto in camera con una bottiglia di Champagne e delicatezze e il trattamento Savinela SPA Couples Ritual, ovvero sauna e bagno turco privati, peeling, massaggio rilassante, impacco nutriente, piacevole relax e cocktail di frutta fresca) e il Granbaita Gourmet Experience, con una cena con Menu degustazione Gherdeine di 5 portate nel Ristorante Granbaita Gourmet.

 

Informazioni: Hotel Granbaita Dolomites
Str. Nives 11, Selva di Val Gardena (BZ)
Tel. +39 0471 795210 - www.hotelgranbaita.com - info@hotelgranbaita.comtesto 

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Granbaita Dolomites. Lusso, stile, calda accoglienza familiare
Nato dalle idee e dai sogni della famiglia Perathoner - Puntscher, che l’aveva aperto in una posizione invidiabile nel centro di Selva di Val Gardena nel 1961 e ha deciso di rinnovarlo radicalmente nel 2019 con un’impegnativa e riuscitissima ristrutturazione di classe che gli ha fatto conquistare le 5 stelle, il Granbaita Dolomites interpreta in modo contemporaneo l’ospitalità e lo stile altoatesini, accogliendo gli ospiti con i suoi ambienti ampi e luminosi, rifiniti con amore e cura dei dettagli. Linee eleganti di legno, vetro e pietra che rievoca le Dolomiti che si scorgono al di là delle ampie vetrate, focolari che invitano al calore familiare, tessuti caldi e naturali per un progetto firmato dall’arch. Rudolf Perathoner, che ha saputo interpretare al meglio l’idea di ospitalità dei proprietari, sintetizzando innovazione e tradizione, contemporaneità e storicità, grazie ad un attento studio delle forme e una ricercata selezione dei materiali.
Il progetto è stato insignito del Premio In/Architettura 2020 Willis Towers Watson dall’Istituto Nazionale di Architettura. Uno sguardo sempre avanti senza dimenticare i valori della tradizione, la famiglia Perathoner - Puntscher da oltre 50 anni si dedica al genuino piacere dell’ospitalità. Fra le mura dell’hotel si respirano familiarità, autenticità e un senso di benvenuto a casa. Carmen e Raphael con i figli Marco, Alexander e Anna curano personalmente ogni dettaglio per rendere la vacanza un’esperienza eccellente, convinti che anche un piccolo particolare la può trasformare in un ricordo carico di emozione.

Pubblicato da andrea de franceschi alle 07:50 Nessun commento:
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domenica 28 agosto 2022

Estate 2022 – Le cene del Festival della Cucina Incontri con le Stelle Michelin e la cucina d’autore – Atto terzo “Enrico Crippa e Piazza Duomo” La cena della terza stella Ristorante “Piazza Duomo” - Alba, giovedì 8 settembre 2022 – ore 20,00

 

Come annunciato riprenderanno in settembre gli appuntamenti del Festival della Cucina di Go Wine, con i grandi interpreti della cucina d’autore di Langa e Roero.

 

Un ciclo di incontri che Go Wine rivolge a soci e simpatizzanti, nel solco di un impegno che l’associazione ha sempre profuso per valorizzare il patrimonio di chef stellati di cui dispone il territorio di Langa e Roero.

 

Enrico Crippa è il protagonista dello speciale convivio in programma giovedì 8 settembre p.v. presso il ristorante “Piazza Duomo”, nel cuore della città di Alba.

In questa comunicazione presentiamo il menu proposto da Enrico Crippa per l’evento Go Wine.

 

Un appuntamento che si rinnova per il nono anno consecutivo nello stesso periodo.

Crippa non ha bisogno di particolari presentazioni: è oggi ai vertici assoluti della cucina italiana, confermando anche nel 2022 la terza stella Michelin conquistata nel 2013.

 

Crippa e Piazza Duomo sono un legame unico, perché è con Piazza Duomo che Crippa ha iniziato il suo percorso nelle Langhe ed ha conquistato i vertici.

 

Nell’ultimo anno si inserisce l’importante novità a Doha in Qatar del nuovo ristorante Alba By Enrico Crippa: aprirà in autunno con la cura di Antonino D’Alessio, per anni in cucina con Crippa a Piazza Duomo e di Vincenzo Donatiello, direttore e sommelier di Piazza Duomo per ben nove anni.

 

Siamo dunque di fronte ad un evento esclusivo che avrà come tema un mix della cucina contemporanea di Crippa, con l’occhio rivolto al territorio delle Langhe.

 

Il menu sarà preceduto da un aperitivo ed è un vero e proprio percorso di degustazione, che rinnoviamo ogni anno con alcune novità che nascono dalla creatività dello chef.

La mitica Insalata 21...31...41...51 si ripropone in mezzo a tanti altri piatti da conoscere.

 

Il menù

 

L'Inizio…

 

Insalata 21...31...41...51

Merluzzo al verde

Antipasto di peperoni

Puccia di Langa

 

Ravioli di bollito

 

Faraona alla Cavour

 

Oxidation painting, 1978, Andy Warhol

 

 

Nel percorso di degustazione saranno abbinati 5 grandi vini.

 

Il costo della serata (vini compresi) è di € 355 per i Soci Go Wine e i loro accompagnatori (€ 365 per i non soci). Con un aggiornamento della quotazione nel 2022, a seguito di una scelta di indirizzo operata dal ristorante. Tenendo conto, come in ogni edizione di questo speciale evento, che la selezione dei vini, a cura di Go Wine, consente di impreziosire il valore complessivo dell’esperienza e renderla esclusiva.

 

 

I posti sono limitati ed è necessaria la prenotazione contattando la sede di Go Wine al numero 0173 364631 entro martedì 6 settembre p.v.  

Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

Cordiali saluti,                                              

 

Per il gruppo soci di Alba

Massimo Corrado

 

ENRICO CRIPPA

“Piazza Duomo” - Alba

 

Con una carriera alle spalle che gli ha dato modo di collaborare con alcuni tra i migliori chef europei quali Christian Willer alla Palme d’Or di Cannes, Gislaine Arabian al Ledoyen di Parigi, Antoine Westermann al Buerehiesel di Strasburgo, Michel Bras a Laguiole, Ferran Adria a El Bulli di Roses, Enrico Crippa, con la famiglia Ceretto, gestisce il Ristorante Piazza Duomo, situato nel centro storico di Alba. Un percorso di successo che lo ha portato a scalare in pochi anni i vertici della cucina italiana e mondiale. Conquistando in Italia in progressione la prima e la seconda stella e arrivando alla prestigiosa terza nel 2013, poi sempre confermata negli anni successivi fino al 2022. Chef rigoroso, perfezionista, estremamente riflessivo, che ha trovato nella purezza la chiave d’espressione ideale per la propria lucida immaginazione. La sua è una cucina limpida ed equilibrata fondata su sensibilità, cultura e intuito, competenza tecnica e rara capacità analitica. Tutto ciò dà vita a piatti molto personali ed attuali, armonici, leggeri, sapidi, a base di prodotti scelti con cura maniacale.

 
Pubblicato da andrea de franceschi alle 23:33 Nessun commento:
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