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martedì 30 giugno 2020

Trieste Città Europea della Scienza ESOF2020 Trieste Trieste 2-6 settembre 2020 L’EuroScience Open Forum di Trieste riparte: presentati il nuovo formato e il programma aggiornato



Grande spazio alle sessioni on line e ai temi legati al Covid-19. Illustrate oggi tutte le novità della grande manifestazione europea sulla scienza e la tecnologia rinviata da luglio a settembre per l’emergenza pandemia. Più di 150 sessioni e più di 700 speaker nel programma aggiornato, con nuovi formati e grandi ospiti. Confermato anche il Science and City Festival, con alcune iniziative già nelle prossime settimane Trieste 30 giugno 2020 L’EuroScience Open Forum - ESOF2020 Trieste si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde. “Nel Porto Vecchio di Trieste ci saranno necessariamente meno relatori fisicamente presenti, molti si collegheranno da remoto”, afferma Stefano Fantoni, Champion dell’iniziativa, “ma più delle difficoltà organizzative ha prevalso l’urgenza del confronto di fronte a tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Mai come in questo momento la comunità scientifica globale”, continua Fantoni, “deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che ci aspettano, a partire dalla ricerca di nuove modalità per continuare a far circolare le idee. La pandemia ha svelato in modo eclatante anche la rilevanza di una condotta etica solida nella diffusione dei risultati della ricerca e quanto lavoro vada fatto per migliorare il dialogo fra scienza e politica, fra esperti e media. ESOF è un evento pensato fin dalle sue origini proprio per favorire questo tipo di confronti.” “Tenere ESOF2020 subito dopo la riapertura dell’Europa post-Covid è essenziale per discutere tempestivamente del ruolo della ricerca scientifica, dell’expertise e della comunicazione in questo contesto che non ha precedenti” afferma Michael Matlosz, Presidente di EuroScience. “Il nuovo format ibrido adottato per l’evento offre l’opportunità a tutti i professionisti della scienza e ai diversi stakeholder di partecipare attivamente al dibattito, di persona o virtualmente.” 2 Il programma aggiornato e gli ospiti principali Il Covid-19 entra in scena a ESOF2020 con una serie di incontri tra comunità scientifica e decisori politici sulle implicazioni sanitarie, economiche e comunicative del Coronavirus. In particolare, in una tavola rotonda con Thomas Hartung, tossicologo di fama mondiale dell'Università Johns Hopkins di Baltimora si parlerà dell’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 sul nostro cervello. L’intreccio tra produzione di conoscenza e informazione pubblica, messo così duramente alla prova dalla pandemia, sarà discusso in un panel composto da esperti di comunicazione ed editoria specialistica, tra cui Sudip Parikh, amministratore delegato dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS). Si punteranno poi i riflettori sulle conseguenze per l’economia generate dalla diffusione della malattia su scala globale. Il programma generale resta diviso in tre filoni principali: il Science Programme, dedicato alla scienza di frontiera e alle sue implicazioni nella società; gli appuntamenti Science to Business, incentrati sui rapporti tra scienza e impresa; le opportunità lavorative del futuro negli eventi del Science to Careers. Al centro dell’agenda del Forum alcuni tra i temi più urgenti della contemporaneità. Tra questi i cambiamenti climatici e la transizione a un’economia green, anche grazie al passaggio dalle fonti di energia fossili a quelle rinnovabili. Attesa la partecipazione del climatologo Filippo Giorgi, tra gli estensori dei primi cinque rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC che determinarono l’assegnazione al Comitato delle Nazioni Unite del Premio Nobel per la Pace 2007. Altri panel saranno incentrati sull’impatto dei supercomputer e dell’intelligenza artificiale, sulla ricerca farmacologica di frontiera che utilizza principi attivi di origine naturale, sull’importanza di creare un hub europeo dedicato alle scienze della vita. Ma si parlerà anche di inquinamento, di trasferimento tecnologico, di diplomazia scientifica e del ruolo cruciale giocato nel promuovere la pace e la convivenza tra i popoli dalle grandi infrastrutture di ricerca, come il CERN di Ginevra, l’acceleratore di particelle SESAME in Giordania o il SEEIIST - The South East European Institute for Sustainable Technologies, focalizzatosi recentemente nel supporto alle terapie per il trattamento dei tumori basate su particelle subatomiche. Brain drain, brain circulation è invece il titolo di un incontro sulla mobilità dei ricercatori e della conoscenza organizzato da alcune delle più prestigiose società scientifiche internazionali, tra cui la tedesca Accademia Cesarea Leopoldina, la più antica accademia permanente di scienze naturali al mondo, e la nostra Accademia dei Lincei. Ci sarà anche spazio per discutere come il fattore umano incida nello sviluppo dell’industria 4.0 e come valorizzare l’imprenditoria femminile. Una parte rilevante sarà dedicata alle startup, al trasferimento tecnologico e al prossimo grande programma di finanziamento della ricerca europea, Horizon Europe. Diverse le sessioni, in collaborazione con partner come Fincantieri, dedicate all’economia blu, alla salvaguardia della risorsa mare e al trasporto marittimo sostenibile, anche grazie a tecnologie legate all’uso dell’idrogeno. Numerosi gli inviti a speaker di rilievo. Tra quelli già confermati: il matematico Alessio Figalli, vincitore della Medaglia Fields 2018. Oltre ad assicurare la sua partecipazione a settembre, lo scienziato darà un ulteriore contributo al percorso di avvicinamento a ESOF2020 in un seminario 3 scientifico online il prossimo 2 luglio organizzato da SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e dal Centro Internazionale di Fisica Teoria “Abdus Salam” - ICTP di Trieste. Tra gli altri speaker ci saranno la senatrice a vita Elena Cattaneo, nota per le sue ricerche sulla malattia di Huntington e sulle cellule staminali; la direttrice generale del CERN di Ginevra Fabiola Gianotti; il direttore dello Human Technopole di Milano Iain Mattaj; l’immunologo e ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale Alberto Mantovani; il climatologo tedesco Gerald Haug; il fisico e padre dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova Roberto Cingolani; la docente di Harvard tra le massime autorità mondiali negli studi sul rapporto tra scienza e democrazia Sheila Jasanoff; il giornalista scientifico del Financial Times Clive Cookson; il matematico francese e già presidente dello European Research Council Jean-Pierre Bourguignon. Non hanno invece sciolto ancora la riserva: l’economista americano esperto di sviluppo sostenibile e di politica e gestione della salute Jeffrey Sachs; il premio Nobel dell’economia 2001 Joseph Stiglitz; la virologa Ilaria Capua; l’architetto e urbanista olandese Rem Koolhass. Saranno inoltre presenti i tre testimonial di ESOF2020: l’astrofisica Marica Branchesi, lo scrittore Paolo Giordano, l’architetto Massimiliano Fuksas. Alla cerimonia di apertura ha assicurato la sua partecipazione in presenza il Commissario Europeo alla Ricerca Mariya Gabriel, il Ministro dell’università e ricerca italiano Gaetano Manfredi e i suoi omologhi del Montenegro, Sanja Damjanovic, e del Sud Africa, Emmanuel Nzimand. Tra gli altri interventi istituzionali in programma quello del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Prenderà infine parte alla cerimonia di chiusura del 6 settembre il Primo Ministro Italiano, Giuseppe Conte. Tra fisico e virtuale: i luoghi di ESOF L’evento è stato ripensato per far dialogare lo spazio fisico con quello virtuale. Il Forum si svolgerà nel Porto Vecchio di Trieste, in particolare nei Magazzini 27 e 28, cuore del nuovo Trieste Convention Center - TCC, il centro congressi polifunzionale che avrà, proprio in occasione di ESOF2020, il suo battesimo ufficiale. Degli oltre 150 eventi in calendario a partire dal 2 settembre, una settantina saranno quelli virtuali, una settantina in formato ibrido e circa una decina esclusivamente in presenza. Conferenze plenarie, presentazioni dei relatori principali, workshop ed eventi speciali saranno disponibili via streaming. Queste tipologie di appuntamenti verranno inoltre registrate e successivamente rese disponibile su richiesta. La piattaforma online messa a disposizione da ESOF2020 accoglierà la quasi totalità delle sessioni ibride e online tutte accessibili a utenti registrati, con una potenziale partecipazione fino a più di cinquemila persone in collegamento online. Questo significativo ampliamento della platea raggiungibile con le tecnologie digitali, unita alle possibilità di mostrare sul sito di ESOF video emozionali di promozione della destinazione Friuli Venezia Giulia e di Trieste, contribuiranno ad 4 attrarre nel futuro flussi che oggi non è possibile intercettare a causa delle limitazioni agli spostamenti probabilmente ancora in vigore a settembre. Le cerimonie di apertura e chiusura e altri incontri si terranno invece in presenza nel TCC. In particolare, per gli eventi più significativi verrà utilizzato l’Auditorium del centro congressi realizzato grazie alla costruzione di un nuovo edificio, il cosiddetto 28 bis, in grado di ospitare fino a 1850 posti e allestito secondo i parametri di sicurezza previsti dalle norme anti-Covid. Nel magazzino 28 ci sarà un’area dedicata a far conoscere le realtà tecnico-scientifiche regionali con particolare riferimento al Sistema Trieste, vale a dire l’insieme delle istituzioni scientifiche del capoluogo giuliano e provincia. Gli sponsor stanno valutando una presenza su piattaforma online e mediante stand virtuali. Riaprono anche le iscrizioni, per partecipanti virtuali e non, sul sito www.esof.eu. Le tariffe sono scontate per chi si iscrive entro il 16 luglio. Studenti, insegnanti under 35 e partecipanti da paesi del Centro Est Europa, su cui questa edizione del Forum punta particolarmente, potranno usufruire di tariffe agevolate mentre sarà completamente gratuito l’accesso per i giornalisti ai quali saranno dedicati eventi e attività speciali. I partner e gli eventi satellite ESOF2020 ha ricevuto un finanziamento nell’ambito del programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020. La sua realizzazione è resa possibile anche grazie al contributo e al supporto del Ministero dell’Università e della Ricerca - MUR, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, tutti Principal Partner. “Trieste Città Europea della Scienza 2020”, ha commentato il governatore Massimiliano Fedriga, “è il simbolo di un Friuli Venezia Giulia che reagisce e che, partendo proprio dal legame tra il territorio e la nutrita comunità scientifica che lo abita, proverà a mettere a frutto nuove opportunità di rilancio.” “Il Comune di Trieste è stato sin dall’inizio di questa sfida ed è tra i maggiori e più convinti sostenitori dell’evento Esof2020 che porterà Trieste al centro del dibattito scientifico internazionale”, afferma il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. “La nostra città, che sono onorato di amministrate, è già patrimonio nazionale per quanto riguarda tutta la filiera scientifica, e il ruolo di Città Europea della Scienza ci carica della responsabilità di indicare le linee guida da seguire in futuro, soprattutto alla luce dell’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo. Per arrivare a questo importante appuntamento il Comune di Trieste ha contribuito sia attraverso la concessione degli spazi del Porto Vecchio, sia economicamente per la realizzazione del Centro Congressi che ospiterà i lavori di ESOF2020.” L’evento è inoltre svolto in collaborazione con i Main Partner Fincantieri, illycaffè, TriesteTrasporti e con i partner istituzionali Fondazione CRTrieste, Confindustria FVG e nazionale, Banca d’Italia. Altri partner sono in fase di coinvolgimento. ESOF2020 sarà inoltre uno ZeroImpactEvent by AcegasApsAmga (altro Main Partner della manifestazione) che stimolerà e massimizzerà i comportamenti sostenibili. Diverse strutture della RAI - Radiotelevisione italiana sono media partner di ESOF2020. Con la sede regionale è attiva una collaborazione per la produzione di trasmissioni televisive, già parzialmente andate in onda, e di podcast sulla storia e sul ruolo attuale di Trieste città europea della scienza. ESOF2020 Trieste inoltre, ha stretto una forte sinergia attraverso un protocollo con il Commissariato italiano per EXPO Dubai per promuovere la scienza nell’innovazione e nello sviluppo sostenibile: “Expo sarà un momento importante di valorizzazione dell’eredità, del lavoro e del pensiero di ESOF 2020 - ha spiegato Paolo Glisenti, Commissario per 5 la partecipazione all’Esposizione Universale del prossimo anno - stiamo lavorando per portare a Dubai la vostra legacy, un modello di promozione e di cooperazione scientifica a livello europeo. Dubai sarà un punto molto importante di manifestazione del networking europeo in campo scientifico e naturalmente nella salute e nella sicurezza e il Padiglione sarà una piattaforma per l’Open Science, cioè la collaborazione pubblico-privato nella scienza, con una forte inclinazione alla interdisciplinarietà delle competenze e della multisettorialità”. Il Forum è inoltre accompagnato da una serie di eventi satelliti confermati per il 2020. Si è già svolto nel mese di giugno in formato interamente digitale EuroDIG - European dialogue on Internet governance. In modalità analoga si svolgerà il 6 luglio prossimo il meeting UNESCO sulla libera circolazione della conoscenza dal titolo Towards a Global Consensus on Open Science. Anticipano l’apertura di ESOF l’1 e il 2 settembre la Conferenza europea dei giornalisti scientifici e un simposio tra i maggiori studiosi internazionali dei rapporti tra scienza e società con l’obiettivo di definire un nuovo lessico per la comunicazione della scienza dei prossimi anni. In contemporanea alla manifestazione, il 5-6 settembre, si svolgerà a Trieste il consesso Science & law: International Law Answers to Scientists' Current Challenges. Seguirà in autunno sempre nel capoluogo giuliano il meeting sulla salute mentale Minds for freedoms, Freedom for Minds. A dicembre invece in programma a Lubiana il simposio ARK2020 sulla cinematica robotica. Altri eventi sono stati rimandati al 2021 a causa delle limitazioni e dei rischi legati alla pandemia. Il Science in the City Festival L’EuroScience Open Forum è tradizionalmente accompagnato da uno dei più grandi festival della scienza in Europa. Concepito come un ponte tra ESOF e la cittadinanza, decine di ricercatori italiani e stranieri incontreranno i cittadini per rispondere alle loro curiosità e ai loro bisogni di conoscenza, e per dialogare sulle prospettive di uno sviluppo sostenibile. La kermesse coinvolge infatti in un dialogo inedito cittadini, mondo economico e politico ma anche artisti, poeti, comunicatori della scienza, insegnanti. Come suggerisce il titolo Collisioni l’obiettivo del festival è favorire uno scambio creativo e sorprendente di idee, progetti, conoscenze e punti di vista: “Nonostante le difficoltà create dalla pandemia, la partecipazione della città e della regione è stata grandissima, oltre ogni aspettativa, e di questo siamo molto grati” afferma Paola Rodari, Programme Manager del festival. “Centinaia di associazioni, istituti scientifici e universitari, teatri e compagnie teatrali, artisti e professionisti, centri culturali e anche singoli individui animeranno i luoghi di Trieste, della regione ma anche lo spazio del virtuale. Questa partecipazione, supportata con generosità dalle amministrazioni pubbliche, in primo luogo dal Comune di Trieste e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, renderà anche possibile la conoscenza reciproca di eccellenze locali di ogni genere, che sperabilmente continueranno a collaborare in futuro”. Dal 5 luglio in avanti il Science in the City Festival animerà il capoluogo giuliano e il territorio regionale con 26 mostre e circa 180 tra spettacoli, visite guidate, conferenze, incontri informali e science café ospitati negli spazi più belli della città, della regione e virtualmente. Da segnalare due grandi mostre: Cyborn, la nascita dell’uomo artificiale al Salone degli Incanti (co-organizzata dal Comune di Trieste, dalla Fondazione Internazionale Trieste, dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dall’Istituto Italiano di Tecnologia) e XTREME, l’esplorazione degli ambienti estremi al Magazzino delle Idee (co-organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, dalla Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia e dal Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito”, con il supporto di INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, 6 dell’Università di Padova e dell’Università della Tuscia e con il patrocinio della Società Italiana di Astrobiologia). Esposizioni divulgative curate dagli istituti di ricerca regionali e di arte e scienza saranno allestite anche negli spazi espositivi del TCC, dove ricercatori e cittadini avranno ulteriori occasioni di incontrarsi da vicino. Tra le esposizioni la mostra Both Ways, visitabile del vivo e in digitale, che ci porterà a scoprire installazioni artistiche esposte in contemporanea a Fiume (Croazia), Cluj-Napoca (Romania), Bucarest (Romania), Timisoara (Romania), Belgrado (Serbia) e Budapest (Ungheria) e il Festival internazionale Robotics. Non mancheranno gli eventi in altri luoghi della regione, come quello dell’1 settembre a Udine, dove il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni a specchio, e il Direttore Artistico del Mittelfest Haris Pašović dibatteranno sul tema dell’empatia nella scienza e nell’arte. Che cos’è ESOF L’EuroScience Open Forum è la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Creato nel 2004 dall’associazione no-profit EuroScience, il forum ogni due anni offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori, politici, imprenditori, operatori della comunicazione e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e ospiterà la nona edizione di ESOF.
maggiori info su: www.esof.eu | www.scienceinthecity2020.eu Video ESOF2020: https://www.dropbox.com/s/gqqyyrn34gpaeu8/ESOF2020%20Teaser%20%285%29.mp4?dl=0 La mappa dei Magazzini 27 e 28 https://www.dropbox.com/s/d6np81xr5dqyfcu/esof2020%20MASTERPLAN.jpg?dl=0

Mountain Bike a Movimënt, i must dell’estate 2020

Per tre mesi l’altopiano dell’Alta Badia si trasforma in un paradiso verde dove dimenticarsi dell’auto e vivere la mtb in tutte le sue dimensioni, dalla più panoramica e rilassante a quella più adrenalinica. Novità dell’estate: il nuovo trail, Mans, che parte da Piz Sorega, e la Movimënt Daily Card, perfetta per i ciclisti
 
Corvara in Badia, 30 giugno 2020_ È iniziata, dal 27 giugno al 27 settembre, un’estate di pedalate in quota, discese emozionanti, sana fatica, adrenalina, aria fresca e paesaggi incantati: siamo a Movimënt, l’altopiano car-free dell’Alta Badia, dove la mountain bike è più che mai sinonimo di libertà ed energia. Un mondo verde dove tutto è a misura di bicicletta: nessuna auto, ma piste e sentieri per le due ruote a circa 2000 metri di altitudine. E ancora: discese mozzafiato, pumptrack, sterrati tra i più belli delle Alpi, percorsi leggendari come il Sellaronda.
Si abbandona l’automobile – con annesso smog – a valle, indifferentemente a San Cassiano, Corvara o La Villa, e si monta su uno degli impianti di risalita, tutti abilitati per il trasporto delle biciclette. La bici – elettrica o no - e l’equipaggiamento si possono anche noleggiare all’interno del parco, negli e-mtb points di Piz La Ila, Piz Sorega e Col Alt.
In pochi minuti si arriva nel cuore di Movimënt, dove si trovano una rete di sentieri con morbide pendenze percorribili a due ruote. Gli amanti delle discese a tutta velocità possono provare i Bike Beats, percorsi flow in terra o sabbia battuta organizzati in base al livello di difficoltà. A Piz Sorega c’è Cör, cuore in ladino, una serpentina ripida e ricca di salti, waves, paraboliche e muri, contrassegnata dal colore rosso. Sempre da Piz Sorega partono anche Ödli, occhi, il percorso verde, tecnicamente un po’ più semplice, estremamente panoramico, e Mans, ovvero mano, il trail inaugurato quest’anno, molto tecnico. Dove Cör e Ödli si uniscono nasce il percorso blu, Avëna, che come una vena conduce fino a valle. Spostandosi velocemente a Pralongià, ben collegata con gli impianti, c’è Fel, fiato in ladino, che scende fino a Passo Campolongo.
Prima di lanciarsi giù dalle piste meglio fare un po’ di rodaggio, divertendosi con il pumptrack. Ce ne sono due, con caratteristiche differenti: il primo e al Piz Sorega, vicino al punto di partenza di molti trail. Grazie alle gobbe strategicamente posizionate lungo il tracciato i biker prendono velocità senza bisogno di pedalare, ed esercitano equilibrio e riflessi. Un secondo pumptrack è a Piz La Ila, è completamente in legno ed è adatto a bambini ed adulti.
Tra una discesa e l’altra si fa tappa in uno dei vari rifugi disseminati nel parco per gustare, magari in terrazza o sui prati, un gustoso spuntino o un piatto locale: non mancano i menù e le ricette specialmente studiati per gli atleti in cerca di ristoro ed energia.

In tanti, infine, sfruttano gli impianti di Movimënt per vivere l’avventura del Sellaronda MTB Tour, uno dei circuiti più belli delle Alpi, che gira intorno alle cime delle Dolomiti, patrimonio mondiale Unesco, e al gruppo del Sella, tra single trails, sentieri e strade forestali da percorrere con o senza guida.
Quest’anno, infine, il parco dell’Alta Badia viene incontro alle esigenze dei biker con una nuova formula di abbonamento. La 
Movimënt Daily Card permette di utilizzare, durante il giorno, tutti i nove impianti dell’area. In questo modo ci si sposta agevolmente all’interno di Movimënt, passando da un trail all’altro e moltiplicando il divertimento.

SIAMO FINALISTI DEL PREMIO BANCARELLA CUCINA




Abbiamo cucinato di più, abbiamo lavorato collegandoci via internet, abbiamo imparato quali sono le cose importanti della vita. La tragica pandemia del Coronavirus ha colpito tutti e nel settore della ristorazione e del turismo lascerà pesanti strascichi. Anche il mondo dell’editoria e della cultura è uscito male dal lockdown, con tanti eventi e presentazioni che sono stati cancellati. Alla fine del 2019 eravamo appena usciti con il nostro ultimo libro Enciclopedia della nocciola (autori Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi, edito da Mondadori Electa) e dal mese di marzo 2020 dovevamo incominciare un “nocciotour” in una decina di tappe, in tutta Italia.
Ci sono mancati gli incontri con i lettori, le degustazioni con i produttori, gli showcooking con chef e pasticceri e al momento non sappiamo quando potranno riprendere. La ripartenza però è già avviata, con una bella notizia che ci è arrivata ai primi di giugno: Enciclopedia della nocciola è stato scelto – dopo approfondito esame, hanno scritto – tra i sei volumi finalisti del Premio Selezione Bancarella Cucina.
Siamo così lieti di poterlo annunciare con la nostra newsletter prima della pausa estiva: il Bancarella Cucina, istituito a Pontremoli, in Lunigiana, nel 2006, è il più prestigioso riconoscimento italiano per i volumi di gastronomia. Ecco il comunicato ufficiale del presidente e organizzatore, Giovanni Tarantola:

CUCINA 2020 VINCITORI PREMI SELEZIONEPREMIO BANCARELLA


La Commissione di scelta dopo una approfondita analisi della produzione letteraria pubblicata nel 2019, in tema di cucina, ha decretato vincitori del Premio Selezione Bancarella della Cucina 2020, le seguenti opere:
 
In vino veritas di Alessandro Torcoli (Longanesi)
Paul Bocuse. Lo chef, il mito di Robert Belleret (Giunti)
Rugiada a colazione di Clelia D’Onogrio (Sperling & Kupfer)
Enciclopedia della nocciola. Storia, curiosità, territori e ricette di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi (Mondadori Electa)
La pentola di Leonardo di Carlo G. Valli (Cierre Edizioni)
Suite per un castagno di Raethia Corsini (Guido Tommasi Editore)

Un grande in bocca al lupo a tutti gli Autori ed alle Case Editrici per l’assegnazione finale del “ Premio Bancarella della Cucina 2020 “ che si terrà come di consueto a Pontremoli, nel prossimo autunno.

 

Il regolamento del premio prevede che una giuria di 80 votanti - scelti tra i librai soci dell’Unione Librai Pontremolesi, dell’Unione Librai delle Bancarelle e rappresentanti del panorama enogastronomico – decreti il vincitore finale.
Il Premio Bancarella nasce dalla tradizione dei librai ambulanti dell’Alta Lunigiana, nata alla fine dell’Ottocento: dai paesi di Montereggio, Parana, Pozzo, Mulazzo, Busatica, Filattiera, Bratto sono partite generazioni di librai ambulanti, che in origine vendevano i libri sulle loro bancarelle all’aperto e poi hanno fondato importanti librerie in molte città italiane. In nome di questa attività nel 1952, con la partecipazione di Oriana Fallaci e di altri intellettuali, nasceva il Premio Bancarella per i romanzi, la cui prima edizione nel 1953 fu vinta da Ernest Hemingway con Il vecchio e il mare. Da quattordici anni a quello per la letteratura si è aggiunto il premio per la cucina.
E’ per noi motivo di orgoglio che il libro Enciclopedia della nocciola, il primo volume, dedicato a 360 gradi a questo piccolo frutto dalle proprietà salutari, che unifica le regioni italiani, dal Piemonte alla Sicilia sia entrato nella sestina dei finalisti.
 
L’opera è divisa in quattro parti, ed è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città della Nocciola, presieduta da Rosario D’Acunto e diretta da Irma Brizi:

  1. storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione;
  2. i consigli per gli acquisti con le 65 specialità a base di nocciole e una ventina di creme gianduia da spalmare a “km zero”, prodotte da contadini-pasticceri
  3. un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce con le ricette di Clara Vada Padovani e di chef stellati e rinomati pasticceri
  4. i territori “corilicoli” da visitare in Italia e quelli della Catalogna.

PRECISIONE ENOLOGICA, TRADIZIONE E TERRITORIO: LA FAMIGLIA PICCINI PRESENTA I TRE NUOVI VINI PREMIUM COLLEZIONE ORO NATI DALLA COLLABORAZIONE CON RICCARDO COTARELLA

Un Orvieto Classico, un Rosato e un Toscana IGT confermano gli elevati standard qualitativi della linea nata per diffondere la filosofia della famiglia in Italia
 
 
Collezione Oro, la linea da sempre riservata alle grandi denominazioni toscane realizzata nel 2003 con il lancio del Chianti Riserva e arricchita nel 2017 con l’aggiunta del Chianti Superiore, si completa con tre nuovi vini nati dalla collaborazione tra Mario Piccini, quarta generazione della storica famiglia del vino toscano, ed il noto enologo, nonché amico, Riccardo Cotarella. Un’estensione di linea legata a doppio filo ad un’elevata precisione enologica volta a preservare la naturale qualità delle uve e che coincide con l’inaugurazione della nuova cantina avvenuta lo scorso gennaio a Casole d’Elsa, nel cuore della Toscana. Una struttura all’avanguardia in grado di supportare il lavoro svolto a livello agronomico prima ed enologico poi, grazie a moderne tecnologie e a sistemi di controllo di ultima generazione.
Un’Orvieto Classico, bianco che guarda al futuro, un Rosato realizzato alla maniera tipica della Maremma Toscana, fresco ed estremamente profumato, ed infine un uvaggio di Sangiovese e uve bordolesi. Sono questi i tre vini che vanno a completare la linea Premium Collezione Oro nata con l’obiettivo di far conoscere in Italia l’elevata qualità dei vini di Piccini e il cui sviluppo è una tangibile dimostrazione della grande capacità di ascolto dei mercati da parte dell’azienda, sempre in grado non soltanto di proporre al consumatore prodotti identitari, territoriali e apprezzati, ma anche di organizzare la propria produzione in modo da intercettare i bisogni dei consumatori stessi.
“Un anno dopo il lancio del primo vino della Collezione Oro, il Chianti Riserva, uno studio IRI ha mostrato come questa referenza fosse l’etichetta di Chianti più venduta in Italia. Abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta e che lì dovevamo continuare” racconta Mario Piccini, alla guida dell’omonimo gruppo vinicolo. “Per dare ulteriore impulso al progetto, abbiamo esteso la linea ad altre referenze e siglato una collaborazione con Riccardo Cotarella, grande professionista con il quale cooperiamo in maniera fruttuosa anche per altri progetti”.
I vini di cui si compone la linea sono ambasciatori di tipicità e, in particolare, della toscanità che Piccini rappresenta e vuole offrire ai consumatori: vini sinceri e conviviali da portare in tavola per trascorrere momenti gioiosi in famiglia e con gli amici.
Il progetto Collezione Oro ha raggiunto da subito importanti risultati in termini di volumi e visibilità, basti pensare che nel portale internazionale Vivino, il Chianti Riserva Collezione Oro condivide la scena all’interno della top 10 dei vini più popolari assieme ad altri vini iconici dell’enologia mondiale provenienti da grandi territori come Bolgheri o la Champagne. I vini vengono oggi distribuiti dalle principali catene nazionali grazie anche alla politica di prezzo che rimane uniforme per ogni insegna, in modo da garantire al consumatore una totale trasparenza.
“Questo è un progetto che mi entusiasma molto”, racconta Riccardo Cotarella “Piccini è un’azienda con la quale mi sono trovato da subito in sintonia e non posso che ammirare il lavoro da loro svolto negli anni. Collezione Oro è una linea dall’identità precisa e riconoscibile, e sono lieto di poter dare il mio contributo ad un progetto che mira a diffondere da un lato la qualità e, dall’altro, buonumore e convivialità”.
Forti del successo riscosso sul mercato nazionale, i vini della linea Premium Collezione Oro verranno proposti anche ai mercati esteri dove Piccini è presente in più di 80 Paesi portando nel mondo la tipicità e la qualità del vino made in Italy.
 

QUESTIONE DI ETICHETTA: QUANDO IL DESIGN FA LA DIFFERENZA

Le selezioni della 24ª edizione del Vinitaly Design International Packaging Competition si sono svolte il 18 giugno scorso con 239 campioni. Assegnati i premi e scelte le 20 etichette che saranno valutate nel mese di luglio sui social di Vinitaly.

“Etichetta dell’anno 2020” al vino Terre di Offida doc Passerina Passito "Anima Mundi" 2011 della Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone (AP). Premio Speciale “Packaging 2020” all’azienda agricola Santa Tresa di Vittoria (RG). Premio speciale "Immagine Coordinata 2020" alla Brand Breeder di Pescara.
 
Verona, 30 giugno 2020.  Cinque esperti di livello internazionale, 14 categorie, 239 campioni, 37 riconoscimenti assegnati complessivamente, 20 etichette selezionate per essere valutate durante il mese di luglio sui canali social di Vinitaly.
Sono i numeri della 24ª edizione del Vinitaly Design International Packaging Competition, il concorso organizzato da Veronafiere con lo scopo di evidenziare il miglior design complessivo di confezioni e bottiglie di vini, distillati, liquori, birre e degli oli extra vergine d’oliva e premiare l’impegno delle aziende nel continuo miglioramento della propria immagine.
«Veronafiere torna ad organizzare eventi fisici e lo fa con un appuntamento importante come il Vinitaly Design International Packaging Competition, dedicato a quell’aspetto fondamentale del marketing che è il modo di presentare i prodotti al mercato e ai diversi canali distributivi. Veronafiere è pronta a mettere a disposizione delle imprese tutti i servizi e gli strumenti di cui dispone e dà appuntamento al mondo del vino a wine2wine Exhibition, unico evento b2b nel 2020 che coniuga la presenza fisica dei buyer con quella digital, in programma a Verona dal 22 al 24 novembre», sottolinea Matteo Gelmetti, vicepresidente di Veronafiere spa.
I 239 campioni iscritti sono stati valutati da una commissione di esperti presieduta da Alessandro Marinella e composta da Paolo Brogioni (enologo), Alessandra Corsi (direttore marketing GDO), Cleto Munari (designer) e Chiara Tomasi (designer).
Per Alessandro Marinella, presidente di giuria e rappresentante della quarta generazione della maison napoletana di cravatte famose in tutto il mondo, «il packaging al giorno d’oggi è un aspetto fondamentale, perché l’acquisto non è più dato solo dall’esperienza organolettica del prodotto, sia vino, birra, olio, distillato o liquore, ma anche dall’impatto visivo che il consumatore ha al primo sguardo con l’articolo in sé e per sé». Per questo, secondo Marinella, «serve coniugare innovazione e tradizione, e forse questa è la sfida più difficile, anche se sicuramente serve anche un po’ di fantasia. Senza dimenticare che l’aspetto del packaging deve rispettare il valore del contenuto».
Questa filosofia ha sicuramente guidato quest’anno, più delle scorse edizioni, la progettazione dei creativi i quali hanno realizzato le etichette vincitrici che si sono distinte proprio per essere riuscite a unire i tre elementi.
Al concorso sono stati iscritti complessivamente 239 campioni distribuiti nelle 14 categorie previste dal regolamento che, oltre al vino, comprendono anche distillati, vermouth, birre artigianali, olio extravergine di oliva e, da quest’anno, anche la categoria Packaging box, un premio speciale che la giuria attribuisce all'imballaggio (contenitore in cartone, legno, latta o altro materiale) contenente una o più bottiglie, a condizione che identifichi esplicitamente l’azienda produttrice. Per mantenere sempre alti gli standard qualitativi del concorso, la giuria ha ritenuto quest’anno di non assegnare dei premi ad alcune delle categorie in gara.
 
Vincitore dell’“Etichetta dell’anno 2020” è stato il vino Terre di Offida doc Passerina Passito "Anima Mundi" 2011 della Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone (AP), mentre L'Azienda Agricola Santa Tresa di Vittoria (RG) ha ottenuto il premio speciale “Packaging 2020”, infine il premio speciale "Immagine Coordinata 2020" è stato attribuito alla Brand Breeder di Pescara.
 
La giuria ha inoltre selezionato 20 etichette che saranno votate durante il mese di luglio sui canali ufficiali Instagram e Facebook di Vinitaly per l’assegnazione per la prima volta del premio “Social”. Lo scopo è quello di coinvolgere il pubblico dei consumatori per renderli consapevoli dello sforzo e del contenuto creativo non solo del vino ma anche della sua etichetta e di tutto l’abbigliaggio di una bottiglia.
 
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PREMIO SPECIALE "Etichetta dell'anno 2020"
Il premio speciale "Etichetta dell'anno 2020" è stato attribuito dalla giuria all'etichetta:
TERRE DI OFFIDA DOC PASSERINA PASSITO 2011 "ANIMA MUNDI"
Cantina dei Colli Ripani Soc. Coop. - Ripatransone (AP)
Grafica: Andrea Castelletti – Milano

 
PREMIO SPECIALE "Packaging 2020"
AGRICOLA SANTA TRESA S.R.L. - VITTORIA (RG)
Grafica: Advision S.r.l. - Marano di Valpolicella (VR)


 
PREMIO SPECIALE “Immagine coordinata 2020”
BRAND BREEDER S.R.L.S. -PESCARA (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)


 
CATEGORIA 1: confezioni di vini bianchi tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica
  • Etichetta d'Oro
VENEZIA GIULIA IGP BIANCO "ETHOS" 2018
Az. Forchir di Bianchini Gianfranco & C. S.s.a. - Camino Al Tagliamento (UD)
Grafica: Mine Divine Associati S.r.l. – Udine

 
  • Etichetta d'Argento
TRENTINO DOC SUPERIORE PINOT GRIGIO "MUSIVUM" 2016
Nosio S.p.a. - Mezzocorona (TN)
Grafica: Doni e Associati - Firenze (FI)

  • Etichetta di Bronzo
VINO BIANCO "PARELLA" 2018
Az. Agr. Febo Davide - Spoltore (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 
CATEGORIA 2: confezioni di vini dolci naturali e di vini liquorosi tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica
  • Etichetta d'Oro
MOSCATO D'ASTI DOCG "PAIE'" 2018
Cantina Alice Bel Colle S.c.a. - Alice Bel Colle (AL)
Grafica: Cristina Ciamporcero Wine Stylist - Ivrea (TO)

 
CATEGORIA 3: confezioni di vini rosati tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica
  • Etichetta d'Oro
IRPINIA DOC ROSATO "VISIONE" 2019
Feudi di San Gregorio Soc. Agr. S.p.a. - Sorbo Serpico (AV)
Grafica: Feudi di San Gregorio Soc. Agr. S.p.a. - Sorbo Serpico (AV)

 
  • Etichetta d'Argento
MARCHE IGT ROSATO "IL VICOLO" 2019
Cantina dei Colli Ripani - Ripatransone (AP)
Grafica: Andrea Castelletti – Milano

 
  • Etichetta di Bronzo
ROSA DOLCE&GABBANA e DONNAFUGATA – ROSATO SICILIA DOC 2019   
Donnafugata S.r.l. Soc. Agr. - Marsala (TP)
Grafica: Dolce & Gabbana - Milano

 
CATEGORIA 4: confezioni di vini rossi tranquilli a denominazione d’origine e a indicazione geografica delle annate 2019 e 2018
  • Etichetta d'Oro
PUGLIA IGT PRIMITIVO VINO BIOLOGICO 2018
Brand Breeder S.r.l.s. - Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 
  • Etichetta d'Argento
CERASUOLO DI VITTORIA DOCG 2018
Società Agricola Santa Tresa S.r.l. - Vittoria (RG)
Grafica: Adivision S.r.l. – Marano di Valpolicella (VR)

 
  • Etichetta di Bronzo
SICILIA DOC SYRAH 2018
Grottarossa Vini S.r.l. - Canicattì (AG)
Grafica: Alias S.r.l. – Palermo

CATEGORIA 5: confezioni di vini rossi tranquilli a denominazione d’origine e a indicazione geografica dell’annata 2017 e precedenti

  • Etichetta d'Oro
PUGLIA IGT NERO DI TROIA "LAMPYRIS" 2015
Az. Agr. Le Torri S.r.l. - Cerignola (FG)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 
  • Etichetta d'Argento
LANGHE DOC NEBBIOLO "HEREDIS" 2017
Casa Vinicola Natale Verga S.p.a. - Cermenate (CO)
Grafica: Studio Casa Vinicola Natale Verga S.p.a. - Cermenate (CO)

 
  • Etichetta di Bronzo
TAURASI DOCG "CONFINI" 2015
Cantina Camusi - Montemarano (AV)
Grafica: Basile ADV - Bonito (AV)

CATEGORIA 6: confezioni di vini frizzanti a denominazione d’origine e a indicazione geografica

  • Etichetta d'Oro
VINO FRIZZANTE METODO CLASSICO ANCESTRALE 2019
Il Drago e la Fornace - Colle di Val d'Elsa (SI)
Grafica: Valentina Cresti Associati - Santa Maria della Fornace (SI)

 
  • Etichetta d'Argento
COLLI PIANCENTIN DOC MALVASIA DI CANDIA FRIZZANTE "AURORA" 2018
Cantina di Valtidone - Borgonovo Val Tidone (PC)
Grafica: Anam Cara - Casinalbo (MO)

 

CATEGORIA 7: confezioni di vini spumanti prodotti con fermentazione in autoclave (metodo charmat) e con fermentazione in bottiglia (metodo classico)

  • Etichetta d'Oro
PROSECCO SOC SPUMANTE BRUT MILLESIMATO "075 CARATI" 2018
Piera Martellozzo S.p.a. - San Quirino (PN)
Grafica: Hangar Design Group - Monigliano Veneto (TV)

 
  • Etichetta d'Argento
ORTRUDO DEI COLLI PIACENTINI VINO SPUMANTE BRUT "UNIC'O" 2018
Cantina di Valtidone - Borgonovo Val Tidone (PC)
Grafica: Anam Cara - Casinalbo (MO)

  • Etichetta di Bronzo
RIBOLLA GIALLA VINO SPUMANTE BRUT "ONEDIS" 2018
Piera Martellozzo S.p.a. - San Quirino (PN)
Grafica: Hangar Design Group - Monigliano Veneto (TV)

 

CATEGORIA 8 - confezioni di distillati provenienti da uve, vinacce, mosto o vino

  • Etichetta d'Oro
DISTILLATO DI AGLIANICO IRPO"2017
Distilleria Antonellis di Paolo Saverio Antonellis - Venticano (AV)
Grafica: Basile ADV - Bonito (AV)

 
  • Etichetta d'Argento
SCHIOPPETTINO GRAPPA INVECCHIATA BARRICATA "I TRE RE"
Domenis 1898 S.r.l. - Cividale del Friuli (UD)
Grafica: KU - Studio di Progettazione grafica - Mirano (VE)

  • Etichetta di Bronzo
AMARONE GRAPPA INVECCHIATA RISERVA "PRIVATA"
Bottega S.p.a. - Bibano di Godega di Sant'Urbano (TV)
Grafica: Studio Grafico Piero Furlanetto - Bibano di Godega di Sant'Urbano (TV)

 

CATEGORIA 9 - confezioni di distillati con provenienza diversa dall’uva

  • Etichetta d'Oro
GIN "LAST COLONY" 2019
Brand Breeder S.r.l.s. - Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 
  • Etichetta d'Argento
SCOTTISH GIN DISTILLED BROICH SINGLE ESTATE
The Theasmith Spirtis Co. Ltd - Crieff (Scozia)
Grafica: Fortytwo Studio - Aberdeen (Scozia)

 
  • Etichetta di Bronzo
GIN "NO MAN'S SPACE" 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 

CATEGORIA 10- confezioni di liquori

  • Etichetta d'Oro
BITTER "NO MAN'S SPACE - COMET" 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 
  • Etichetta d'Argento
  • BEVANDA ALCOLICA "ESTRATTO DI BELLAVITA" 2019
Tricky S.r.l. - San Fior (TV)
Grafica: Alessandro Andreetta - San Fior (TV)

  • Etichetta di Bronzo
CREMA AL CAFFEE' AL GINSENG "GIN-CO LIQUOR"
Bottega S.p.a. - Bibano di Godega di Sant'Urbano (TV)
Grafica: Studio Grafico Piero Furlanetto - Bibano di Godega di Sant'Urbano (TV)

 

CATEGORIA 11 - confezioni di olio extra vergine d’oliva

  • Etichetta d'Oro
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 2019
Accademia Olearia S.r.l. - Alghero (SS)
Grafica: Asili & Boassa - Alghero (SS)

 
  • Etichetta d'Argento
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA BIOLOICO "CASTIGLIONCELLI" 2019
Tenuta San Jacopo in Castiglioni Soc. Agr. S.r.l. - Cavriglia (AR)
Grafica: Tenuta San Jacopo in Castiglioni Soc. Agr. S.r.l. - Cavriglia (AR)

Etichetta di Bronzo

  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA BIOLOGICO MONOCULTIVAR PERANZANA" 2019
Bioorto Soc. Coop. Agr. - Apricena (FG)
Grafica: Dispenser Studio – Vasto (CH)

 

CATEGORIA 13 – confezioni di Vermouth e altri vini aromatici

  • Etichetta d'Oro
VERMOUTH DRY 2019
Brand Breeder S.r.l.s. – Pescara (PE)
Grafica: Spazio di Paolo - Spoltore (PE)

 

CATEGORIA 14 – packaging box

  • Medaglia d'Oro
IRPO 2017
Distilleria Antonellis - Venticano (AV)
Grafica: BasileADV - Resistenza

 
  • Medaglia d'Argento
ROSA DOLCE&GABBANA e DONNAFUGATA – ROSATO SICILIA DOC 2019   
Donnafugata S.r.l. Soc. Agr. - Marsala (TP)
Grafica: Dolce & Gabbana - Milano

 
  • Medaglia di Bronzo
MUSIVUM MÜLLER THURGAU 2017
Nosio S.p.a. - Mezzocorona (TN)
Grafica: Doni & Associati

LE MARCHE CELEBRANO RAFFAELLO A COMINCIARE DA URBINO, INSERITA DAL NEW YORK TIMES TRA LE METE 2020, TUTTI GLI EVENTI CHE LA REGIONE DEDICA AL SUO ILLUSTRE CONCITTADINO

Il 2020 è l’anno delle celebrazioni del 500° anniversario della morte di Raffaello Sanzio, artista che ha mosso i suoi primi passi proprio nelle Marche, in particolare a Urbino, sua città natale. 

Le Marche, nominate da Lonely Planet Best in Travel 2020, al secondo posto tre le dieci migliori destinazioni al mondo e unica  italiana in classifica, è pronta a celebrare il suo illustre concittadino con una serie di mostre e eventi.
URBINO
Urbino, città Unesco, è stata recentemente inserita dal New York Times tra le mete turistiche del 2020, quindi da dove, se non dalla città dei Montefeltro, può partire il tour alla scoperta di Raffaello nelle Marche?

Raffaello Sanzio nacque a Urbino il venerdì santo 28 marzo 1483 e lì nella casa del padre Giovanni Santi, umanista, poeta e pittore alla corte di Federico da Montefeltro, visse i primi anni della sua formazione artistica. Ancora oggi è possibile visitare la casa natale di Raffaello - casaraffaello.com - dove, come scriveva Carlo Bo nel 1984, “ha imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto ha imparato il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di Pittore”.
Al primo piano si apre un'ampia sala con soffitto a cassettoni dove è conservata l'Annunciazione, tela di Giovanni Santi, assieme a copie ottocentesche di due opere realizzate da Raffaello: la Madonna della Seggiola e la Visione di Ezechiele. In una piccola stanza attigua, ritenuta la stanza natale del pittore, è collocato l'affresco della Madonna col Bambino attribuito dalla critica ora a Giovanni Santi, ora a Raffaello giovane. Di particolare interesse sono un disegno attribuito a Bramante (1444 - 1514) e la raccolta di ceramiche rinascimentali, deposito temporaneo della Collezione Volponi. Al piano superiore, sede dell’Accademia Raffaello, sono conservati alcuni oggetti strettamente connessi a Raffaello - copie di suoi dipinti, bozzetti per il suo monumento, omaggi di altri artisti al Pittore, ecc. - e una ricca documentazione della storia delle città in campo artistico, civile e religioso e del mito che in varie epoche ha accompagnato la figura dell’urbinate.

A pochi passi da lì, si arriva al Palazzo Ducale, voluto da Federico da Montefeltro e dimora principesca tra le più belle d’Europa. Oggi è sede della Galleria Nazionale delle Marche, che conserva nelle sue collezioni uno dei dipinti più enigmatici di Raffaello, il Ritratto di gentildonna detta la Muta, per le labbra perfettamente sigillate. Probabilmente Raffaello ha dipinto lo stesso soggetto in due fasi diverse: una prima stesura risale al periodo giovanile, quando la donna viene rappresentata con forme più morbide, i capelli mossi e una scollatura più ampia, mentre la figura ora visibile mostra tratti di austerità nel volto, i capelli raccolti, una posizione leggermente diversa delle spalle e non ha la scollatura, segno della morte del marito che avvenne nel 1501.

Alla Galleria Nazionale delle Marche è in corso fino al 27 settembre 2020 la mostra Raphael Ware. I colori del Rinascimento a cura di Timothy Wilson e Claudio Paolinelli che presenta 147 raffinati esemplari di maiolica italiana rinascimentale, provenienti dalla più grande collezione privata al mondo, di questo genere, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su quell’importante momento della tradizione artistica italiana, a cui viene associato il nome del grande pittore urbinate, in inglese Raphael ware appunto.

A Urbino, dal 19 luglio al 1 novembre 2020, nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale, prenderà avvio la mostra Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di Corte a cura di Vittorio Sgarbi e Elisabetta Losetti e promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, dalla Regione Marche e dal Comune di Urbino.
L’esposizione racconta in modo del tutto originale la vicenda di Baldassarre Castiglione, un uomo che fu figura centrale del Rinascimento europeo, a tutti noto per il suo Cortegiano, fu un intellettuale finissimo e attento politico, vicino a grandi artisti, a Raffaello prima di tutti, ma anche a scrittori, intellettuali, regnanti e papi. Attingendo alla fonte imprescindibile delle sue Lettere, la mostra di Urbino, attraverso sette sezioni integrate con soluzioni multimediali.  vuole ricostruire l’intera vicenda del Castiglione ponendola, correttamente, nel contesto del suo tempo, accanto a figure altrettanto complesse e affascinanti come quelle di Guidobaldo da Montefeltro, Duca di Urbino, di Leone X, dei Medici, degli Sforza, dei Gonzaga e di Isabella d’Este “prima donna del mondo”, dell’Imperatore Carlo V e di artisti - Raffaello innanzitutto, ma anche Leonardo, Tiziano, Giulio Romano...- , di fini intellettuali come Pietro Bembo e di studiosi come Luca Pacioli.  

Sempre dal 18 luglio il progetto “Raffaello Bambino”, creato dal Comune di Urbino in stretto legame con l’Accademia Raffaello, propone immagini, testi e indicazioni in un circuito di scoperta, suddiviso in vari punti, in cui la città parla ai bambini in visita e si racconta anche agli adulti.

LA MOSTRA IMPOSSIBILE DI RAFFAELLO
Inoltre anche la Regione Marche vuole celebrare il genio del Rinascimento con la mostra Raffaello Una mostra impossibile al Collegio Raffaello di Urbino dal 25 luglio al 1 novembre 2020. L’esposizione, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello - compreso l’affresco de La Scuola di Atene - riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno allo stesso artista.

Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo con l’obiettivo di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte - in questo caso a Raffaello - e portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, partendo proprio da Urbino.

LE ALTRE MOSTRE DEDICATE A RAFFAELLO
Fino al 30 agosto 2020, nei rinnovati spazi espositivi del Bastione Sangallo, il Comune di Loreto rende omaggio a Raffaello con una mostra speciale. Sarà presentato infatti per la prima volta in assoluto l’arazzo da cartone di Raffaello raffigurante Ananias e Saphira, appartenente alla Collezione Bilotti Ruggi d’Aragona.

Sempre a Loreto il Museo Pontificio della Santa Casa presenta in autunno La “Madonna del velo o Madonna di Loreto” di Raffaello. Storia avventurosa e successo di un’opera, curata da Fabrizio Biferali e Vito Punzi, con la consulenza dei Musei Vaticani, che darà conto della storia di un celebre soggetto caro a Raffaello, la cosiddetta Madonna del Velo o Madonna di Loreto appunto, una cui pregevole replica della bottega dello stesso maestro urbinate - di cui ora di sono perse le tracce - fu donata all’inizio del XVIII secolo al santuario lauretano.

A Jesi (AN) invece presso i Musei Civici di Palazzo Pianetti, sempre in autunno andrà in scena la mostra Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica, a cura di Giorgio Mangani, Francesco P. Di Teodoro, Ingrid Rowland, Vincenzo Farinella, Fabrizio Biferali, Paolo Clini. L’esposizione vuole esplorare le connessioni tra Raffaello e l’umanista jesino Angelo Colocci, punto di riferimento a Roma per artisti, antiquari e poeti, attraverso documenti originali e l’uso di tecnologie digitali innovative che permetteranno ricostruzioni dei capolavori raffaelleschi.