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lunedì 30 novembre 2020

LE GRANDI DENOMINAZIONI DEL VINO DELLA TOSCANA UNITE PER RILANCIARE IL TURISMO

 



Si punta a un grande evento, a fine maggio,

voluto dai Consorzi di Tutela - in coordinamento con la Regione Toscana -per riattivare i flussi turistici, importante indotto dell’economia regionale.

 

L’obiettivo è usare 50.000 degustazioni in abbinamento con cibi e piatti tipici per richiamare il turismo europeo e accendere i riflettori sulla Toscana come meta privilegiata di wine lovers e viaggiatori che associano cultura e buona tavola.

 

 

Firenze, Novembre 2020_È fondamentale riattivare il turismo - interno ed europeo - verso la Toscana che possiede risorse territoriali e enogastronomiche straordinarie e di grande appeal, strategiche per ripartire nel 2021, dopo gli ultimi difficili mesi. La filiera del vino lavora ad una strategia per sollecitare i consumi - del settore ma non solo - in modo da avviare la ripresa, focalizzandosi sulla necessità di essere sempre più attrattivi sul mercato e investendo sul connubio enogastronomia e turismo. Per il 26% dei turisti l’enogastronomia è la prima motivazione di viaggio in Italia e nel 2019 il 90% dei turisti ha fatto almeno un’esperienza enogastronomica*.

 

Stiamo proponendo  alla Regione - nelle figure degli Assessori all’ Agricoltura e al Turismo - di rimettere in moto in maniera coesa la grande macchina enoturistica Toscana con un grande evento che si rivolga al consumatore, in calendario a fine maggio subito dopo le Anteprime toscane pensate invece per la stampa e gli operatori del settore”, racconta Francesco Mazzei che in veste di presidente di A.VI.TO,  l’Associazione Vini Toscani DOP e IGP che riunisce 22 Consorzi Vitivinicoli che forniscono più del 90% della produzione regionale con oltre 1 miliardo di fatturato (11% di quello nazionale), esplicita la necessità e l’urgenza della Toscana del Vino di voler rilanciare il territorio come “destination” per un target di consumatori medio e alto che normalmente acquista il vino Toscano.

 

L’enoturismo - che, al di là delle evidenti complicazioni dovute alla particolare situazione degli ultimi mesi, è un fenomeno in forte crescita in tutti i territori vitivinicoli del mondo - è il volano per riattivare i flussi di visitatori, intensificando le possibilità commerciali dei nostri vini a livello nazionale e internazionale, dopo la battuta d’arresto dovuta all’emergenza sanitaria”, spiega Donatella Cinelli Colombini, vice-presidente di A.VI.TO e ideatrice del progetto che aggiunge “stiamo studiando un evento dal format immediato e dalle ampie dimensioni - in termini di coinvolgimento del pubblico - che vuole sollecitare i consumi non solo per il settore vinicolo ma anche in termini di hospitality, somministrazioni e shopping e che possa rivitalizzare l’economia turistica regionale e l’agroalimentare di qualità”.

 

Non a caso si sta ragionando sul periodo che coincide con la Pentecoste - che tradizionalmente apre la stagione turistica in particolare dei Paesi nord europei - e che va ad accodarsi alle Anteprime Toscane - nel 2021 posticipate alla primavera e da sempre momento clou in cui il sistema toscano si presenta ai mercati e ai media internazionali con le nuove annate.  

 

Si punta a coinvolgere 1000 cantine e 5000 tra ristoranti e enoteche, oltre a tutto il sistema ricettivo tra alberghi, B&B e agriturismiFirenze potrebbe essere il fulcro dell’iniziativa con una proposta speciale pensata per offrire una total wine experience unica agli appassionati. Dettagli ancora in definizione ma il progetto permetterà di proporre ai tanti winelovers di tutto il mondo i grandi vini toscani in abbinamento con i sapori più tradizionali e caratterizzanti della Toscana, nella suggestiva cornice delle cantine, dei ristoranti, delle enoteche e dei centri storici. I locali presenteranno cibi DOP-IGP e piatti tradizionali insieme ai vini toscani al calice. Le cantine rimarranno aperte con orario continuato per accogliere i turisti e offriranno pacchetti studiati ad hoc per l’occasione.  I centri storici saranno animati da serate in musica e varie altre attrattive.

 

Se si considera la grave crisi del turismo, legata alla pandemia, stimato in calo a livello mondiale del 70% (fonte UNWTO Organizzazione mondiale del turismo) e, per quanto riguarda l’Italia, del 58% (TradeLab per Federvini), occorre ripartire con forza facendo leva sull’immagine e il prestigio della Toscana come meta prediletta, facendo leva sul ruolo da protagonista indiscussa che oramai incarna stabilmente nel mondo enologico internazionale. L’obiettivo di questa kermesse, che dovrà replicarsi tutti gli anni, è quindi quello di rilanciare il territorio e, contemporaneamente, di accrescere le opportunità commerciali per le imprese vinicole, per quelle alimentari e per tutte le attività legate al comparto turistico.

 

*fonte Roberta Garibaldi, 2020, professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.

 

 

IL MAESTRO IGINIO MASSARI E AGRIMONTANA PRESENTANO I MARRONS GLACÉS “SELEZIONE IGINIO MASSARI”

 






Dalla costante collaborazione dell’azienda piemontese con i migliori professionisti del settore, per i quali da quasi mezzo secolo Agrimontana seleziona solo le migliori materie prime disponibili, nasce un’edizione limitata dei Marrons Glacés, prodotto simbolo dell’azienda cuneese leader nella canditura della frutta e in particolare proprio del marrone, tra i simboli della pasticceria italiana nel mondo.

Grandi e profumati, morbidi e delicati, i marroni “Selezione Iginio Massari” rappresentano un piccolo piacere gourmet e sono disponibili, in edizione limitata e numerata, sul nuovissimo shop online di Agrimontana e in pochi store altamente selezionati in tutta Italia.
 
Raccolti e selezionati a mano i Marroni “Selezione Iginio Massari” rappresentano la massima espressione del territorio piemontese, che da sempre è terra di assoluta eccellenza.
 
Il marron glacé fa parte del sogno del pasticcere e del confettiere - racconta il maestro Massari - Da sempre scelgo Agrimontana perché conosco il profondo rispetto che l’azienda pone in ogni suo prodotto, dall'inizio alla fine di ogni processo produttivo. Conosco la famiglia e la trasparenza con cui lavorano ogni giorno per offrire solo il meglio a ogni pasticcere”.
 
La Limited Edition dei Marrons Glacés “Selezione Iginio Massari“ racconta un profondo rapporto di amicizia, stima reciproca e collaborazione instaurato nel tempo tra il Maestro e l’azienda piemontese; prima con Cesare Bardini, fondatore dell’azienda nel 1972, e a seguire con il dott. Luigi Bardini e con la dott.ssa Chiara Bardini, attuali Direttore Commerciale e Direttore Generale Vicario di Agrimontana.
 
Questa edizione speciale del prodotto vuole celebrare il filo invisibile che lega il marrone glassato con l’alta pasticceria, in questo caso rappresentata da uno dei più famosi pasticceri al mondo.

Nella nostra produzione c’è un anello molto importante per Agrimontana: la collaborazione e il confronto con i grandi professionisti, che ci può portare ad ottenere risultati ancora migliori.” racconta la dott.ssa Bardini. “Iginio Massari, insieme a noi, ha valutato il processo di lavorazione analizzando le curve di canditura e diversi cultivar di marrone. Insieme, abbiamo selezionato una varietà che potesse rispondere a quelli che – secondo il Maestro – sono i canoni del marron glacé perfetto.”
 
Per scoprire il prodotto: 
 

S.Pellegrino presenta il progetto internazionale S.Pellegrino Young Chef Academy per promuovere il cambiamento, la sostenibilità e l'inclusività

 




Video: https://www.youtube.com/watch?v=wWKG1cX9wQ0&feature=youtu.be

MILANO, 30 novembre 2020 - S.Pellegrino annuncia il lancio della S.Pellegrino Young Chef Academy, una piattaforma di coinvolgimento e networking a lungo termine che consente a giovani chef dotati di talento e passione di incontrare i membri più influenti e rappresentativi del mondo della gastronomia.

Oggi la gastronomia svolge un ruolo pionieristico nella promozione del cambiamento sociale e ambientale: con il lancio della S.Pellegrino Young Chef Academy, S.Pellegrino desidera coltivare un ecosistema internazionale di talenti che promuova un'evoluzione continua, non solo all'interno del settore, ma anche in tutta la società.

Se la competizione internazionale S.Pellegrino Young Chef continua ad essere la colonna portante del progetto globale di interazione con i giovani chef di tutto il mondo, la S.Pellegrino Young Chef Academy mette l'approccio educativo al centro del proprio programma. Sinonimo di passione e dedizione, l'Academy è un luogo inclusivo, in cui i giovani incontrano l'esperienza, e supporta lo sviluppo della nuova generazione di talenti visionari che desiderano fare la differenza nel panorama della gastronomia mondiale. 

La S.Pellegrino Young Chef Academy apre le sue porte a partecipanti da oltre 70 Paesi, per un confronto tra talenti che non conosce confini in termini di etnia, genere, geografia. Tutti i giovani candidati selezionati per il concorso S.Pellegrino Young Chef entrano di diritto a far parte  della S.Pellegrino Young Chef Academy, insieme ai Senior - saggi, mentori e giurati - coinvolti nelle diverse edizioni della competizione che ha preso avvio nel 2015.

Alcuni dei membri più autorevoli della comunità gastronomica globale condivideranno le proprie preziose competenze all'interno dell'Academy, cogliendo l'opportunità per trasmettere le proprie convinzioni personali alle prossime generazioni di chef.

Gli chef Enrico Bartolini, Massimo Bottura, Manu Buffara, Andreas Caminada, Mauro Colagreco, Gavin Kaysen e Clare Smyth e l’Editor-in-Chief di Fine Dining Lovers Ryan King sono i primi a partecipare al progetto: collaboreranno con S.Pellegrino per arricchire il programma educativo, sviluppando un calendario di eventi coinvolgenti ed esclusivi quali webinar, interviste e discussioni disponibili sulle proprietà digitali dell'Academy. 

La S.Pellegrino Young Chef Academy sarà inoltre supportata da una serie di partner prestigiosi, tra cui ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Google, Facebook e Fondazione Altagamma, che contribuiranno a sviluppare contenuti accademici relativi a diversi argomenti pertinenti, ad esempio innovazione, inclusività e comunicazione e ad ampliare l'offerta qualificata per i giovani chef.

Stefano Bolognese, Direttore della Business Unit Sanpellegrino International, ha dichiarato: "Siamo particolarmente orgogliosi di annunciare l'apertura della S.Pellegrino Young Chef Academy, un ulteriore passo nel nostro impegno a plasmare il futuro della gastronomia, insieme a una comunità di chef assolutamente geniali. Il progetto mira a facilitare la scoperta e la connessione dei talenti, con particolare attenzione alle giovani generazioni di chef, che saranno gli innovatori di domani. Inoltre, oggi, disporre di spazi virtuali dedicati alla condivisione di esperienze, idee e opportunità è diventato fondamentale per affrontare le sfide del futuro. Abbiamo sviluppato la S.Pellegrino Young Chef Academy come comunità internazionale, connessa attraverso reti digitali e umane, con un approccio credibile supportato da figure del settore e partner influenti che si stanno unendo (e si uniranno) a noi in questa stimolante avventura".

 

Ulteriori informazioni e dettagli sull'attività della S.Pellegrino Young Chef Academy saranno disponibili sulla pagina web dedicata e sui canali social ufficiali: Facebook e Instagram.


I VINI DI MONTEFALCO E SPOLETO ARRIVANO NELLE CASE DEI CONSUMATORI: IN OCCASIONE DEL CYBER MONDAY IL CONSORZIO TUTELA VINI MONTEFALCO LANCIA LO SHOP ON LINE UNO SPAZIO VIRTUALE CON PROPOSTE SPECIALI PER ACCORCIARE LE DISTANZE TRA CANTINE E APPASSIONATI

 


MONTEFALCO (PERUGIA) – Dopo il viaggio virtuale nel mondo vinicolo di Montefalco e Spoleto attraverso il Montefalco-Spoleto Grand Tour, ora sono i vini ad entrare nelle case degli appassionati di tutta Italia. Da lunedì 30 novembre sarà attivo lo Shop on line del Consorzio Tutela Vini Montefalco, uno spazio virtuale dove scegliere tra le tante proposte delle cantine del territorio, ma anche tra Wine Box tematiche per incuriosire e avvicinare chi vuole approfondire le caratteristiche dei vini di quest’area.

Per gli appassionati delle denominazioni di Montefalco e Spoleto sarà l’occasione, anche in vista del Natale, per regalarsi o regalare ai propri cari un dono speciale in un momento particolare in cui è necessario trovare modi per accorciare le distanze, ma anche per approfondire le proprie conoscenze riguardo i vini di questo territorio, con degustazioni speciali o sperimentando abbinamenti gastronomici nelle giornate in cui si trascorre più tempo a casa propria. 

La data scelta per il lancio dello shop del Consorzio Tutela Vini Montefalco non è casuale: la “vetrina virtuale” sarà infatti aperta da lunedì 30 novembre, giorno del Cyber Monday, ovvero il lunedì successivo alla Festa del Ringraziamento negli Stati Uniti che chiude simbolicamente la settimana del Black Friday dedicata allo shopping on line.

A partire da lunedì 30 novembre al link https://shop.consorziomontefalco.it/ sarà possibile trovare, dunque, varie opzioni per l’acquisto: bottiglie singole (a prezzi di cantina) delle cantine aderenti allo shop (ben 38 aziende vinicole che producono vini da denominazioni tutelate dal Consorzio) e le Scatole Tematiche che conterranno vini di cantine diverse, con un’offerta trasversale e inedita in grado di accontentare anche il consumatore più esigente, dando vita ad un’esperienza unica di scoperta e approfondimento. A queste proposte si aggiunge la Secret Box, selezione speciale il cui contenuto sarà scoperto solo una volta che il pacco sarà giunto a destinazione: all’interno sei vini da sei diversi produttori appartenenti alle denominazioni di Montefalco e Spoleto, scelti dagli esperti del Consorzio. Ogni Secret Box sarà diversa dall’altra, in un viaggio unico e affascinante alla scoperta delle uve, dei territori e delle tipologie di vino del territorio, tra bianchi profumati e rossi avvolgenti.

L’intento è quello di avvicinare i consumatori in maniera diretta alle produzioni vinicole del territorio (anche attraverso promozioni speciali come la spedizione gratuita e una scontistica sulle Scatole tematiche o su ordini superiori a €59), ma anche approfondire conoscenze e curiosità in merito alle denominazioni tutelate, dando vita ad un filo diretto in un tempo in cui la virtualità è protagonista, nell’attesa di poter tornare a vivere la dimensione reale di un territorio unico e autentico come quello di Montefalco e Spoleto.  

Editoria&Spettacolo pubblica il testo integrale di "Tà-kài-Tà" di Enzo Moscato, a cura di Antonia Lezza

 


La casa editrice Editoria&Spettacolo (www.editoriaespettacolo.com), nella collana Percorsi, ha pubblicato la versione integrale del testo "Tà-kài-Tà" di Enzo Moscato, a cura di Antonia Lezza, dedicato a Eduardo De Filippo, alla sua figura di drammaturgo e di capocomico, alla sua personalità di artista impareggiabile. "La struttura metateatrale, la forma monologo/dialogo conferisce al testo quei caratteri di originalità propri della scrittura drammaturgica di Enzo Moscato, che si fonda su di una lingua teatrale assolutamente originale, inconfondibile", spiega la curatrice. "Il testo è un sogno, una visione, una rappresentazione fatta di parole, lette e musicate, ma è soprattutto un rituale e, pur non basandosi su dati biografici, ripercorre le tappe della vita di Eduardo, con uno squarcio su di un episodio tragico della sua vicenda personale: la morte della figlia Luisella. Tà-kài-Tà in greco antico significa 'questo e quello' e si riferisce al titolo del film che Pier Paolo Pasolini stava preparando sulla vita di San Paolo quando fu assassinato ed è pertanto un viaggio tra presente e passato, tra la vita e la morte, perché i morti, I Ritornanti, possono ritornare nei sogni, nelle fantasie, a visitare gli animi di chi non li ha mai scordati".

 

Enzo Moscato, drammaturgo, regista e attore italiano, esponente di spicco della drammaturgia partenopea, ha al proprio attivo decine e decine di opere teatrali; ha scritto nel 2012 Tà-kài-tà (Eduardo per Eduardo) portandolo in scena insieme ad Isa Danieli, riscuotendo un grande consenso di pubblico e di critica.

 

Antonia Lezza, già docente di Letteratura italiana e Letteratura teatrale italiana presso l'Università degli studi di Salerno, ha creato il sito sul Teatro Napoletano (www.teatro.unisa.it) ed è autrice di importanti testi sulla drammaturgia, prima fra tutti l'edizione critica del Teatro di Raffaele Viviani in sei volumi, autore del quale ha curato anche la digitalizzazione delle opere. Presiede il Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo.

IL GALATEO PER IL TERZO MILLENNIO

 Borghi d'Europa sviluppa il Percorso Internazionale Le Vie della Letteratura e della Poesia.

A gennio 2021 la partenza dell'itinerario.

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All’inizio del 2000, trovandomi a Nervesa per una conferenza, presentai un mio libretto dal titolo: “Il Galateo del Terzo Millennio”, omaggio dovuto ad una terra che diede calma ed ispirazione a Monsignor Della Casa per scrivere la sua opera più celebre: Il Galateo, appunto.

Qualcuno si sarà meravigliato della mia decisione di rinverdire un libro che dava la (falsa!) impressione di essere una cianfrusaglia odorosa di cipria ammuffita.


In realtà se per Galateo s’intende quell’insieme di norme che definiscono le buone maniere nei processi di interazione sociale, di questo c’è ancora bisogno, oggi più che mai.


In qualsiasi gruppo, perfino fra gli animali è necessario capire subito chi ci sta di fronte e che tipo di rapporti si vogliono istituire. Ciò non richiede un lungo discorso, ma viene chiarito da come ci si presenta; per gli uomini da come ci si veste e da come si agisce, ma anche gli animali hanno un loro codice: basti pensare a come si atteggia un pavone o anche un galletto!


Ugualmente per quanto riguarda i giovani: specialmente nelle relazioni con i coetanei usano spesso delle regole particolari, ma non meno importanti per dichiarare la propria appartenenza al gruppo e la propria importanza all’interno di esso. Quanto ai segnali: tatuaggi, braccialetti, magliette con le più incredibili scritte…Non c’è che l’imbarazzo della scelta!


Ecco a ben vedere oggi semmai ci sarebbe la necessità di scrivere non “il” Galateo, ma tanti Galatei, quanti sono i gruppi sociali con cui uno si relaziona.


E a ben vedere avevo già avuto questa intuizione quando nel libretto suddetto, accanto alla trattazione generale, scrissi alcuni capitoli di “Galatei Speciali”, cioè di regole di comportamento relative ad aree specifiche, ad esempio: Galateo della Barca, Netiquette, Pet Galateo ecc.


Oggi questa impostazione è ancora più necessaria ed in ciò mi conforta l’Università La Sapienza di Roma che, presentando un corso su “Galatei e Buone Maniere - Percorsi nel Costume” afferma:

La società contemporanea è attraversata da profonde trasformazioni e processi di innovazione che incidono a livello politico, economico, culturale e sociale riscrivendo continuamente la vita quotidiana del soggetto nello spazio dei flussi della cosiddetta “networked society”. In particolare, la straordinaria intensificazione della connettività viene costantemente sperimentata nelle pratiche quotidiane degli individui fino a rendere oggi quasi indistinguibile il dominio delle interazioni comunicative dalle altre attività della vita professionale, familiare, personale. Di fatto, come individui, siamo immersi nel flusso della comunicazione, abilitata da tecnologie digitali sempre più pervasive, immersive e trasparenti. Tuttavia, queste innegabili potenzialità espressive e connettive “alla nostra portata” non sempre procedono di pari passo con una effettiva capacità nell’abitare con competenza all’interno di una realtà globalizzata, sempre più multilingue e multiculturale….L’etichetta e il galateo tornano ad essere oggi uno strumento strategico, fortemente valorizzato nei più diversi contesti sociali: la riscoperta delle buone maniere da adottare nei contesti relazionali rappresenta, infatti, una risorsa preziosa che consente all’individuo di adattarsi al cambiamento e di anticipare e prevenire le incomprensioni comunicative e di individuare percorsi di negoziazione dotati di senso……..L’impostazione del corso intende valorizzare tanto la dimensione storico culturale dell’etichetta e del galateo, quanto le più recenti riflessioni sul multiculturalismo e la mediazione interculturale, con un approccio alla comunicazione non solo come strumento ma come fine (comunicazione come condivisione). I partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per approcciarsi correttamente al mondo del lavoro attraverso lo studio e l’acquisizione di un'ampia gamma di conoscenze che includono il linguaggio del corpo, le buone maniere, l’aspetto, le abilità interpersonali, il protocollo ufficiale e il galateo internazionale. Questa tipologia di competenze è particolarmente richiesta nelle aziende che operano a livello internazionale, nella filiera della moda, nella gestione degli eventi, nell’ambito della consulenza di immagine e del personal coaching”


Questo mi fa venire la voglia di rinverdire quel mio aureo libretto….

 

Gianluigi Pagano


 

 

 

LE COCCOLE GUSTOSE DELL’AGRICOLA MARRONE IN VISTA DEL NATALE

 





Nuove lodevoli proposte e iniziative da parte della Cantina di La Morra

 

Milano, 27 Novembre 2020- L’Agricola Gian Piero Marrone si trova all’Annunziata di La Morra, nel cuore del Barolo Docg, ed è una cantina di qualità amante del buon e bello vivere, con un legame speciale col territorio langarolo, giunta oggi alla quarta generazione in termini di conduzione.

Borghi d’Europa ha già testato da vicino le notevoli etichette di Marrone, degne rappresentanti di un terroir spettacolare, che si può ammirare dalla terrazza e dai balconi della cantina stessa.

L’Agricola Marrone  è ottimamente organizzata per accogliere il popolo degli enonauti: in questo periodo difficile causato dalla seconda ondata della pandemia Covid-19, in vista di un’auspicabile riapertura dell’intera zona per le imminenti festività, nel pieno rispetto delle distanze verrebbe  garantito un tavolo ogni 4 persone, potendo anche suddividere gruppi più ampi, che potrebbero così gustarsi senza patemi e in piena sicurezza i vari vini in abbinamento alle pietanze proposte dallo Chef Paolo.

Per la famiglia Marrone è fondamentale far risaltare la bellezza e le peculiarità del territorio langarolo: per questo motivo sono iniziate alcune nuove e interessanti collaborazioni, come quella con Marco Robaldo e la sua famiglia, per raccontare e far vivere in prima persona il mondo della nocciola, direttamente a Cravanzana (www.cuordinocciola.com), poi con Marco Revelli di Cycling Nature (www.cyclingnature.it), per permettere alla gentile clientela di vivere le Langhe in sella a una bicicletta all’aria aperta, con una guida cicloturistica di prim’ordine, ed infine con Daniele Stroppiana, Marta e i loro cani, alla ricerca dei famosi tartufi conosciuti in tutto il mondo, assieme a  ragazzi giovani e appassionati, che hanno dedicato la loro vita e le loro conoscenze all’essere local.

Oltre a ciò, per coccolare maggiormente  il palato e gli occhi in ottica natalizia, sono stati fatti dipingere a mano dei magnifici magnum, grazie all’abilità di Elisa Chiarle, parente della famiglia Marrone e appassionata dell buon vino e del buon cibo. Questi magnum unici possono essere acquistati e spediti in tutta Italia, ed è altamente consigliato prenotarli con largo anticipo, visto che occorre molto tempo a dipingere le bottiglie una ad una. 

E’ poi possibile farsi spedire per mail o nelle scatole regalo con vini e prodotti tipici dei speciali voucher per delle visite future, nelle quali si potrà capire bene il territorio del Barolo Docg (con passeggiate in vigna) e provare le grandi etichette dell’Agricola Marrone, magari partecipando  anche a delle classi di cucina.

Borghi d’Europa apprezza molto tutte queste iniziative e proposte, che testimoniano il grande amore della famiglia Marrone per la propria zona e quanto sia importante valorizzarla e comunicarla nel modo migliore, anche e soprattutto in periodi duri come quello attuale.

 


sabato 28 novembre 2020

RENDI PREZIOSA LA TUA TAVOLA DI NATALE CON S.PELLEGRINO

 



Con il nuovo servizio di consegna door-to-door della celebre acqua minerale

sarà più semplice e veloce portare le eleganti bottiglie in vetro S.Pellegrino

sulle tavole decorate per le feste

 

 

Si avvicinano le festività natalizie e arriva il periodo dell’anno in cui si trascorre più tempo attorno alla tavola. S.Pellegrino, da sempre ambasciatrice del gusto e dello stile italiano, con il suo inconfondibile perlage e le sue iconiche bottiglie è la protagonista che accompagna indimenticabili momenti di gusto e condivisione.

 

In un momento complesso come quello che stiamo attraversando, in cui il Natale si appresta a essere vissuto con maggiore sobrietà, è ancor più importante riscoprire la bellezza di ogni dettaglio che contribuisca a impreziosire la tavola delle feste.

 

Da oggi è ancora più semplice e veloce rendere speciale il Natale 2020 regalandosi un’esperienza unica di convivialità, grazie al nuovo servizio offerto dalla celebre acqua dalla stella rossa per soddisfare un pubblico sempre più esigente: un’esclusiva consegna door-to-door dedicata a tutti coloro che desiderano ricevere comodamente a casa tutta la qualità delle bollicine S.Pellegrino.

 

Sul sito S.Pellegrino è ora disponibile una mappa dei rivenditori dislocati sul territorio nazionale: attraverso pochi click, inserendo l’indirizzo di consegna, sarà possibile rintracciare, selezionare e contattare il rivenditore più vicino. Un’esperienza che coniuga qualità, rapidità e praticità, che consente di ricevere i prodotti in vetro oltre a quelli in PET.

 

Questo Natale è l’occasione perfetta per concedersi l’esperienza di ricevere le eleganti bottiglie in vetro S.Pellegrino con la consegna door-to-door direttamente e comodamente a casa e arricchire i momenti di festa con il gusto delle bollicine celebri in tutto il mondo. Al termine del periodo natalizio, il servizio door-to-door sarà perfetto per accompagnare e rendere sempre indimenticabile ogni esperienza di gusto.

 

 

 


Il rigore creativo della pasticceria da ristorazione contemporanea

 In un momento cruciale per il mondo della ristorazione, Chiriotti Editori presenta il nuovo libro del pastry chef Giuseppe Amato, insieme a Lucilla Cremoni, in cui la pasticceria da ristorazione contemporanea trova finalmente una sua identità, grazie ad un approccio sistematico e rigoroso, che contribuisce alla conoscenza di questa figura e fornisce approfondimento culturale e supporto formativo. E quale miglior modo per raccontare la novità libraria se non con una demo live dell’autore? 

Chiriotti Editori e Associazione Pièce sono infatti lieti di invitarvi lunedì 30 novembre, con inizio alle ore 10,  alla masterclass La  pasticceria da ristorazione contemporanea secondo Giuseppe  Amato, che si collegherà dal tristellato ristorante La Pergola di Roma, del quale è pastry chef da oltre 15 anni. Al centro dell'iniziativa, che ha un approccio divulgativo e formativo e si rivolge particolarmente agli allievi/e degli Istituti alberghieri e a chi vuole approfondire la conoscenza di questo affascinante e importante settore, saranno le dimostrazioni in cui Amato illustrerà praticamente le specificità della  pasticceria da ristorazione e gli intrecci  con quella da laboratorio,  e mostrerà come preparazioni tradizionali possano diventare dessert da fine dining, lavorando sulla presentazione e sugli abbinamenti.  

Assieme agli organizzatori, inoltre, Amato parlerà della sua professione, che sempre più sta rivendicando la propria identità specifica e alla quale è dedicato il suo libro La pasticceria da ristorazione contemporanea. Rigore Creativo, scritto con Lucilla Cremoni, costituisce il primo lavoro sistematico e organico sull'argomento. L'incontro è organizzato e sarà coordinato da Associazione Pièce e Chiriotti che presso l'Istituto  "Colombatto" di Torino, che come sempre offre un fondamentale supporto tecnico e logistico. 

Viaggio al centro del libro Per dare un’idea dei contenuti del nuovo – e primo – libro di Giuseppe Amato, “LA PASTICCERIA DA RISTORAZIONE CONTEMPORANEA – RIGORE CREATIVO”, vi portiamo in un breve viaggio all’interno dei capitoli.  Dopo una prima parte dedicata alle presentazioni, ci si imbarca nel viaggio storico del dessert al piatto conoscendo colui che lo realizza, spaziando fra Nouvelle Cuisine e Gualtiero Marchesi, fino a giungere al clou: come si diventa pasticciere da ristorazione, fra pratica e grammatica, e come si compone una brigata.

venerdì 27 novembre 2020

Borghi d'Europa a Montebelluna : la Via dei Norcini

Enrico Gusella Sulla fotografia e oltre

 Edito da Silvana Editoriale in collaborazione con Fondazione Alberto Peruzzo

 

Enrico Gusella racconta i grandi interpreti della fotografia e le loro storie.

Una narrazione di ampio respiro in una nuova edizione aggiornata

 


 

Una storia, o meglio una serie di storie sulla fotografia, sugli interpreti e i protagonisti dall’Ottocento ai giorni nostri. È questo, e molto altro ancora, la nuova edizione del libro Sulla fotografia e oltre di Enrico Gusella, pubblicato da Silvana Editoriale in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo, in una nuova edizione aggiornata (532 pagine, 35 immagini a colori, 100 in bianco e nero, 20 euro).

 

Critico, curatore, considerato uno dei più acuti studiosi di fotografia, in questo libro Enrico Gusella ci accompagna in un viaggio oltre l'immagine fotografica: un percorso narrativo lungo il quale sono indagati fatti artistici e fotografici, i rapporti fra testo e immagine, fra cultura e società. Un excursus che investe autori e contesti della fotografia, ma anche i diversi generi che costituiscono l’arcipelago fotografico: dal paesaggio all’architettura, dai corpi e i ritratti all’astrazione passando per le collezioni, la letteratura e la sociologia. Nasce così una geografia della narrazione fotografica tesa ad approfondire le diverse visioni dei protagonisti della nuova scena artistica contemporanea, ma anche di una fotografia storica e storicizzata.

 

Tra i nuovi capitoli che aggiornano e caratterizzano questa nuova edizione, vi sono l'inclusione di alcuni giovani protagonisti come Marco Maria Zanin, il cui progetto fotografico Segni per Sant'Agnese è dedicato al restauro della Chiesa di Sant'Agnese a Padova, a cura della Fondazione Alberto Peruzzo.

 

Pioggia di stelle per i Soci Le Soste

 



Confermate le stelle già assegnate in passato, con l’edizione 2021 la Rossa Michelin premia i soci le Soste con 5 stelle verdi e una stella in più.
 
Il 25 Novembre, in diretta streaming da Milano, si è tenuta la presentazione della 66° edizione della Guida Michelin Italia con il sempre tanto atteso annuncio dell’attribuzione delle nuove stelle. Un’edizione a distanza, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.
29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.
L’edizione 2021 ha concentrato l’attenzione sul debutto del nuovo progetto dedicato alla sostenibilità: l’assegnazione della stella verde a 13 chef italiani capaci di distinguersi per il loro impegno ecosostenibile. Un progetto che suggella una svolta green per la Guida Michelin che certifica una tendenza già da tempo in atto nella cucina gourmet.

L’Associazione Le Soste è fiera di annunciare che i suoi soci sono stati ampiamente premiati e celebrati in questa 66° edizione: una stella in più e 5 stelle verdi.

Il ristorante D’O dello Chef Davide Oldani, new entry Le Soste nel 2020 si è aggiudicato la tanto ambita seconda stella Michelin. In più lo Chef è stato premiato per il suo impegno nel campo della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche umana. Importante è il suo impegno volto a bilanciare e conciliare la vita con il lavoro rendendo i turni e i ritmi di cucina più sostenibili, “basta patire per un lavoro che amiamo”.

Don Alfonso 1890, storico Socio Le Soste, è stato uno dei primi ristoranti ad entrare nell’Associazione nel 1989.  Il ristorante riconferma le due stelle Michelin e Alfonso ed Ernesto Jaccarino si aggiudicano la stella verde per la sostenibilità e per le loro capacità nel rispetto della natura e nella preservazione del territorio.

L’Osteria Francescana, Ristorante Socio Le Soste dal 2006, conferma le 3 stelle Michelin e lo Chef Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell'Associazione, si aggiudica una quarta stella, la verde. Questa stella corona la dedizione che Massimo Bottura dedica quotidianamente alla lotta contro lo spreco alimentare, impegno riconosciuto anche dall’ UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di cui è stato recentemente nominato ambasciatore.

Il ristorante St. Hubertus, socio Le Soste dal 2010, riconferma le 3 stelle e anche lo Chef Norbert Niederkofler si aggiudica la quarta stella verde. La sua cucina è da sempre fortemente connessa con l’ambiente circostante: una cucina di montagna dove il rispetto del territorio si declina in un menu dinamico, ritmato dai cicli della natura.

Pietro Leemann di Joia è il ristorante green per eccellenza, primo e unico vegetariano ad ottenere una stella Michelin. Socio dell’Associazione dal 2014, Pietro Leemann è sempre attratto dalle nuove culture e filosofie orientali che ispirano la sua cucina, completamente improntata alla natura per un’alimentazione sana e una gastronomia olistica, quasi spirituale.

Niko Romito, socio Le Soste dal 2020 vede la riconferma delle 3 stelle del Ristorante Reale e guadagna un prezioso personale riconoscimento, il premio come Chef Mentore 2021, a suggellare la dedizione dedicata alla formazione della nuova generazione di cuochi. Un progetto di eccellenze che ha portato avanti nella sua Accademia con l’obbiettivo di dare continuità al suo metodo di cucina, mettendolo al servizio della formazione delle future generazioni.
 
Complimenti per tutti i ristoranti che sono stati premiati e riconfermati dalla Guida Michelin 2021. Un grande successo per loro, per la cucina italiana e per l’Associazione.

Ferrari si conferma ai vertici mondiali nell’edizione 2020 di The Champagne & Sparkling Wine World Championships

 


Con 9 medaglie d’oro e 5 d’argento, la cantina del Gruppo Lunelli è la più premiata d’ Italia e seconda al mondo nel più autorevole concorso al mondo dedicato esclusivamente alle bollicine.

Medaglia d’oro anche per il Ferrari Brut e Maximum Blanc de Blancs

 

The Champagne & Sparkling Wine World Championships, il concorso ideato e presieduto da Tom Stevenson, massimo esperto mondiale di bollicine, ha rivelato le sue medaglie “Gold” e “Silver” per l’edizione 2020. Anche quest’anno le Cantine Ferrari confermano la propria leadership sia a livello italiano che internazionale: con 9 medaglie d’oro e 5 d’argento condividono i vertici della classifica solo con la storica Maison de Champagne Luis Roederer, vincitrice di 11 ori e 2 argenti.

 

Particolarmente significative le medaglie d’oro assegnate ai due Trentodoc non millesimati della Casa, Ferrari Brut (in formato magnum) e Ferrari Maximum Blanc de Blancs, che testimoniano la capacità delle Cantine Ferrari di esprimere livelli di eccellenza su tutta la gamma, comprese etichette proposte in volumi importanti, con uno straordinario rapporto qualità/prezzo.  

 

Grande risultato anche per tutta la Trentodoc, che con 52 medaglie, 20 ori e 32 argenti, è la denominazione più premiata d’Italia, contribuendo al pari merito di medaglie d’oro tra Francia e Italia, ben 47, per la prima volta dall’inizio del Concorso, che quest’anno ha valutato oltre 1.000 etichette provenienti da 30 paesi diversi. Il Trentodoc non delude mai. È senza dubbio tra le tre migliori regioni al mondo nella produzione di bollicine.” Ha dichiarato Tom Stevenson, secondo il quale l’altitudine e la montagna rappresentano per il Trentodoc una grande risorsa.

 

Appuntamento ora alla “Virtual Ceremony Awards Week”, la settimana dal 7 all’11 dicembre, in cui verranno rivelati, quest’anno on-line, i premi speciali.

 

 

 



Seguici: passo passo arriviamo a Natale! Il calendario dell’Avvento firmato La Montina

 


Per tutti gli amanti dei vini Franciacorta

dall’1 al 25 dicembre una promozione a sorpresa al giorno

 

La Montina, storica cantina di Monticelli Brusati in Franciacorta, quest’anno accompagnerà al Natale clienti e appassionati con un’iniziativa nuova, che fonde il mondo social con quello reale.

Venticinque giorni di sconti e promozioni a sorpresa, pubblicati quotidianamente sulle pagine social della cantina per rendere lo shopping online più interattivo e conveniente.

Un prodotto o una categoria di prodotti sarà protagonista per 24 ore, ovvero per il tempo di validità della promozione: sconti flash facilmente attivabili con il codice che ogni giorno verrà pubblicato sugli account ufficiali de La Montina (Instagram: la_montina Facebook: Tenute La Montina Sito: www.lamontina.com).

 

Come da tradizione il calendario dell’Avvento scoprirà la sua prima “casella” martedì 1° dicembre. Non è dato sapere quale sarà la sorpresa d’apertura pensata da La Montina, che però anticipa attraverso le parole del suo Export e Marketing manager, Michele Bozza “Questa iniziativa nasce dalla voglia di coinvolgere sempre più gli amanti dei nostri vini, dando loro anche la possibilità di esprimere delle preferenze, ad esempio sui prodotti che vorrebbero protagonisti delle promozioni del nostro e-commerce”.

 

Vedremo quindi giornate dedicate ai Rosé, altre alle bottiglie Magnum, altre ancora saranno tutte per le confezioni di Natale; e poi la grande attesa, la giornata free shipping, 24 ore libere da spese di spedizione.

Non resta quindi che iniziare a seguire sui social La Montina e seguirli passo passo verso Natale.

 

 

Info: La Montina - Tel. 030 653278 - info@lamontina.it - www.lamontina.com 

Siglato il “Patto di Spello” tra Città del Vino, Città dell'Olio, Movimento Turismo del Vino e dell'Olio e Federazione Italiana Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori.

 

L'Onorevole Teresa Bellanova, Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali, ha dato la sua disponibilità, fin da subito, alla creazione di una cabina di regia nazionale, come proposto dalle organizzazioni, affinché le scelte che riguardano la filiera eno-oleo turistica possano essere condivise e rappresentino, con efficacia, le reali esigenze e aspettative dei territori.

È stato siglato il “Patto di Spello” in occasione del webinar del 26 novembre 2020 dal titolo “Patto di Spello. Per l'Enoturismo e l’Oleoturismo italiani”, organizzato dall’Associazione Strada dell’e.v.o. Dop Umbria in occasione di Frantoi Aperti in Umbria e condotto dalla giornalista Antonia Matarrese.

L’accordo siglato tra le quattro più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo enogastronomico, Città del Vino, Città dell'Olio, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio e Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori è stato fortemente voluto a seguito della recente emanazione della legge sull’enoturismo e sull'oleoturismo, con il fine di dare un contributo in termini di strategie, progettualità e idee per il futuro dell'eno-oleoturismo del nostro Paese e di individuare terreni comuni tra i vari organismi ed alimentare un dialogo propositivo con la filiera istituzionale (governo nazionale, regioni ed Enti locali).

“Considero il Patto – ha detto l'Onorevole Teresa Bellanova, Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali – un processo virtuoso di elaborazione di istanze dal basso utili a dare valore anche economico al territorio rurale. Questo ci consente di individuare terreni comuni utili a tutta la filiera agricola, per una strategia di medio e lungo termine, che tenga conto anche della pandemia che stiamo vivendo”.

La Ministra Bellanova ha poi ricordato, tra gli altri temi, quello della tutela del paesaggio rurale come un elemento strategico necessario a dare valore anche alle aree interne che rischiano di spopolarsi, tanto più in questa fase in cui la pandemia ci costringe a rivedere modi e abitudini anche nell’abitare. “Ribadisco la mia disponibilità – ha concluso la Ministra Bellanova - ad incontrare, fin da subito, i firmatari del Patto di Spello per la creazione di un tavolo permanente di consultazione con il Ministero per le Politiche Agricole e di una cabina di regia nazionale affinché le scelte che riguardano la filiera eno-oleo turistica possano essere condivise e rappresentino con efficacia le reali esigenze e aspettative dei territori. Rafforzare, far crescere e qualificare l'offerta eno/oleo/agroturistica in Italia, è il nostro obiettivo comune, affinché l’eno-oleoturismo siano motore di un nuovo sviluppo, fondato su parole chiave come sostenibilità, etica, salvaguardia dei paesaggi rurali, innovazione tecnologica e unicità dei territori e delle vocazioni”.

Ad aprire l’incontro Moreno LandriniSindaco di Spello, borgo in cui avrebbe dovuto tenersi l’incontro in presenza e da cui il Patto prende il nome; e Roberto Morroni, Assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria che ha evidenziato come la Regione Umbria sia già al lavoro sul settore con due iniziative: l’approvazione del disciplinare attuativo della legge nazionale sull’enoturismo, una serie di regole che puntano ad innalzare la qualità dell’offerta regionale per quanto riguarda l’accoglienza, le esperienze e tutte le attività che ruotano intorno al turismo enogastronomico; ed il bando per la creazione della filiera corta dell'olivicoltura che punta ad incentivare la sinergia e il fare rete tra le aziende del territorio.

A fotografare l’attuale stato dell’arte del turismo enogastronomico in Italia, l’autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano e docente di Tourism management Roberta Garibaldi che ha affermato: “Ritengo che quello di oggi sia un momento chiave per lo sviluppo del turismo enogastronomico italiano. Nell’ultimo decennio è cresciuta la rilevanza del cibo, del vino, dell’olio, nel turismo: oggi la quasi totalità dei viaggiatori compie esperienze a tema nel corso della propria vacanza, con il 45% degli italiani e il 53% degli stranieri che visitano una destinazione con motivazione primaria l’enogastronomia. Nonostante la grave crisi che ha colpito il turismo del nostro Paese, con un calo dei pernottamenti stimato a -49%, il turismo enogastronomico, ha saputo mantenere e crescere il suo appeal e le prospettive nei prossimi anni sono di un ulteriore rafforzamento. L’enogastronomia può e deve essere un asset trainante dello sviluppo del turismo dell’Italia durante e dopo il COVID-19. Le azioni sinergiche che usciranno dal tavolo di lavoro, imprimeranno sicuramente una svolta, tanti saranno i temi da affrontare per lo sviluppo del settore: rafforzare le attività di analisi e di comunicazione, sviluppare l’offerta di sistema agevolandola sia attraverso la normativa che attraverso incentivi finalizzati, stimolare l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità”.

Questi gli altri interventi dell’incontro:

“Protagonisti di questo patto, non sono semplici associazioni di rappresentanza di istituzioni e aziende – ha detto Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell'Olio e.v.o. Dop Umbria e della Federazione nazionale delle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori - ma aggregano i soggetti che partendo da zero in questi ultimi venti anni hanno costruito dal basso l'enoturismo e l'oleoturismo italiano, ovvero chi ci ha creduto in tempi non sospetti e chi ci sta credendo oggi, mettendoci faccia ed esperienza. Il patto di Spello, che prende il nome da un piccolo gioiello dell'Umbria medievale, ricco di storia, ma anche di eccellenze agroalimentari, e che vuole essere il simbolo dell'Italia policentrica, bella e operosa, nasce con questi obiettivi: individuare terreni comuni tra i vari organismi, alimentare un dialogo propositivo con il governo nazionale e con le regioni, disegnare una strategia di settore di medio e lungo periodo, con la consapevolezza condivisa che viviamo una fase importante in cui ci giochiamo un pezzo di futuro che ha a che fare con il bello e il buono del nostro paese.”

 

Sono poi intervenuti: Michele Sonnessa - Presidente Associazione Nazionale Città dell'olio che ha ribadito come siano ormai diversi anni che le “Città dell'Olio hanno scelto di puntare sul turismo dell'olio promuovendo iniziative importanti come la Camminata tra gli olivi e il Primo Concorso nazionale Turismo dell'Olio con l'idea di dare nuovo impulso ad una sempre maggiore qualificazione dell'offerta turistica in Italia legata al mondo dell'olio. L'oleoturismo può rappresentare un nuovo asset strategico delle economie locali e marginali, basato su alcune parole chiave quali: sostenibilità, etica, innovazione, unicità dei territori e delle vocazioni. Per raggiungere questi obiettivi serve un impegno concreto attraverso l'elaborazione di un Piano Strategico Nazionale sul turismo dell’olio, del vino e dei sapori, che abbia obiettivi e risorse certe. Quella di oggi è un’occasione per sollecitare la Ministra Teresa Bellanova sull'approvazione dei Decreti attuativi della Legge del Turismo dell’Olio e sulla definizione di un Piano nazionale sul recupero degli oliveti abbandonati per far sì che dal recupero del territorio e del paesaggio emerga un rilancio della produzione olivicola nazionale, valorizzando la nostra grande biodiversità - unica al mondo - in un’ottica sostenibile”;

 

Floriano Zambon – Presidente Associazione Nazionale Città del Vino che nata nel 1987, riunisce circa 450 Comuni italiani ed enti territoriali ed opera per la promozione e la valorizzazione dei territori del vino attraverso progetti di marketing territoriale coadiuvando i Comuni soci nello sviluppo di progetti finalizzati ad uno sviluppo sostenibile, alla tutela del paesaggio, a creare opportunità di lavoro, a far crescere il turismo del vino, favorendo lo scambio di buone pratiche tra i territori attraverso il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni locali e delle imprese. “L’Associazione è titolare dell’Osservatorio sul Turismo del Vino che da oltre vent’anni propone ogni anno un monitoraggio del settore, per offrire alle pubbliche amministrazioni e alle aziende strumenti di conoscenza utili allo sviluppo del turismo enogastronomico”.

 

Nicola D'Auria - Presidente Nazionale del Movimento Turismo del Vino, associazione nata nel 1993 e che riunisce 800 cantine italiane, e del nuovo Movimento Turismo dell'Olio, che nascerà nel 2021, il quale ha ribadito l’importanza di una “stretta e irrinunciabile collaborazione ed una sinergia reale di applicazione tra le Istituzioni e i settori vinicoli, oleicoli, alimentari e turistici per garantire al nostro Paese il ruolo leader a livello internazionale. Mi auguro che grazie all’appoggio ed avallo del Ministero e alla partecipazione di tutte noi Associazioni coinvolte, sia possibile dare spazio a nuove proposte così da porre l’Italia come prima scelta per i turisti che cercano esperienze enogastronomiche memorabili promuovendo le bellezze dell’Italia presso i principali mercati-target, sia nazionali sia internazionali”.