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martedì 31 ottobre 2017

IL BRINDISI DI CAPODANNO? CORTESE, FRIZZANTE, DOC!





L’alternativa alle solite bollicine proviene dalla DOC dei Colli Tortonesi:
Cortese Frizzante di Cantine Volpi. Una storia di successo che risale al secolo scorso

Tortona, 31 ottobre 2017 – Anno Nuovo, Vino Nuovo? Per iniziare il 2018 all’insegna del cambiamento, una prima soluzione è già un brindisi con bollicine ‘diverse’, come quelle del Cortese Frizzante Doc Colli Tortonesi.
È un vino sorprendente, dal gusto fresco e piacevole: il contenuto ridotto di anidride carbonica e il residuo zuccherino più basso lo rendono, infatti, un vino dalla personalità estremamente gradevole.
Caratterizzato dal profumo delicato, gradevole e persistente, il Cortese Frizzante Doc – Colli Tortonesi è particolarmente apprezzato per la vivacità e la freschezza che lo contraddistinguono e che più di 40 anni fa ne decretarono il successo internazionale.

LA STORIA DEL CORTESE FRIZZANTE – PIONIERE DELLE BOLLICINE DOC
Non tutti sanno che ben prima del Prosecco, nel 1974 Carlo Volpi e l’enologo Giuliano Noè decisero di sperimentare il procedimento di rifermentazione naturale del vino bianco, utilizzando le Uve Cortese dei Colli Tortonesi, dando così l’avvio alla produzione del Cortese Frizzante DOC.
Un vino bianco frizzante naturale che, nel giro di pochi anni, raggiunse il traguardo di un milione di bottiglie vendute nel mondo.
In altri termini, il Cortese Frizzante DOC – Colli Tortonesi è stato il vero antesignano dei successi planetari dei vini spumanti e frizzanti.

IL VITIGNO CORTESE
Questo vitigno, indigeno della provincia di Alessandria e in passato comunemente chiamato courteisa o courteis, ha trovato zone di elezione nei Colli Tortonesi, ove è allevato sin dalla metà dell'800. Le dolci ondulazioni sulle sommità delle dorsali tortonesi, caratterizzate da un microclima temperato, privo di brusche e forti variazioni e sempre esposte alla luce e al calore del sole, ne sono l'ideale collocazione. Dal vitigno Cortese si ottengono vini di ottima qualità, caratterizzati da spiccata eleganza ed equilibrio. 

Francesco Baccini inaugura Mangiamusica a Fidenza




Sabato 4 novembre al Teatro Magnani. E in degustazione gratuita la frittella di castagnaccio firmata da Cristina Cerbi, chef dell'Osteria di Fornio 

FIDENZA (Parma) – È Francesco Baccini il primo ospite di Mangiamusica – Note pop, cibo rock, rassegna giunta alla seconda edizione, il cui debutto è previsto sabato 4 novembre, alle 21, al Teatro Magnani di Fidenza. Il cantautore genovese, che ha appena firmato con Sergio Caputo l'album "Chewing Gum Blues" ed è reduce dal successo della provocatoria "Ave Maria (facci apparire)" (dedicata alla De Filippi), proporrà anche i grandi classici della sua carriera, da "Le donne di Modena" a "Ho voglia d'innamorarmi".

NON SOLO MUSICA
Non solo musica in questo format creato e diretto dal giornalista Gianluigi Negri: ogni serata di Mangiamusica prevede, infatti, anche la "scoperta" e la degustazione dei migliori prodotti del Made in Borgo, con gli artisti del gusto che, sul palco, durante l’intervallo dello spettacolo musicale, racconteranno le loro storie. La prima degustazione è firmata da Cristina Cerbi, chef dell'Osteria di Fornio, che sarà protagonista di uno spettacolare show cooking con la preparazione di una speciale frittellina di castagnaccio con ricotta nostrana e miele di castagno. Sia lo spettacolo che la degustazione sono gratuiti. E questa è una caratteristica della rassegna voluta dal Comune di Fidenza e organizzata dall’associazione Mangia come scrivi. Il pubblico assaggerà i prodotti del Made in Borgo, ogni volta, a fine serata nel foyer del Teatro.
A partire dalle 21, però, tra musica e parole, Francesco Baccini sarà il gran mattatore, intervistato dal critico musicale Enzo Gentile, papà dello storico "Dizionario del Pop-Rock" (Zanichelli) ed autore del recente "Time after time" per Hoepli.

Gialle&Co. Una zucca for Gialle- Gialle&Co. si prepara ad Halloween




Per Halloween uno special da Gialle&Co., il nome sarà proprio "Una zucca for Gialle" e costerà 9 euro: al posto della classica baked potato sarà la zucca la base della preparazione di questo ristorante nato da meno di una settimana, lo scorso 26 ottobre.
Trancio di zucca con rucola, salsiccia cruda di Bra e scaglie di grana

Ingredienti:
- 1/6 zucca delica
- Rucola
- Salsiccia cruda di Bra
- Grana Padano
- Sale
- Pepe
- Olio evo

Procedimento:
Prendere una zucca delica e tagliarla a metà, ripulirla dai semi e lavare la buccia. Dividere una metà in 3 spicchi e cuocere in forno a 180 gradi per 45 minuti. Lavare la rucola e frullare la stessa aggiungendo sale e olio in modo da ottenere un pesto. Una volta cotta la zucca incidere lo spicchio tra la buccia e la polpa per facilitarne il consumo. Impiattare la zucca aggiungendo qualche goccia di pesto di rucola, un pizzico di sale, pepe e olio. Aggiungere una manciata di rucola in foglia e sopra di essa appallottolate 6/7 palline di salsiccia. Finire con scaglie di grana e un goccio d'olio per lucidare il tutto.
Gialle&Co.

E'  il primo ristorante a Milano che trasforma e reinterpreta in chiave italiana la tipica baked potato inglese.
Sarà in zona Moscova il ristorante meneghino interamente dedicato alla patata cotta al forno e declinata in quindici ricette signature e altre stagionali ideate dallo chef Andrea Vigna. Ce n'è per tutti: dalle Fishytariane alle Veggytariane, dalle Meatariane alle Vegane.

Tutto nasce dall'idea di cinque amici, durante un viaggio a Londra. Cercando qualcosa di tipico e poco distante dall'albergo la compagnia approda in un pub dove la proprietaria acclama a gran voce che qui si possono trovare le migliori baked potatoes della città. Ne ordinano diverse, dalla classica burro panna acida e bacon alla variante con pollo e salse, ma il tasting non è soddisfacente: pesantezza e gusto sciapo. Uno di loro decide quindi di sfidare la proprietaria a cucinare una baked potato all'italiana, in cambio di carpire i segreti della ricetta tradizionale. Quella notte nasce la prima ricetta della baked potato di Gialle&Co., la Threecolore con stracciatella, songino e pomodorini.

Le proposte:
Dai 7 agli 11 euro le proposte di Gialle&Co hanno nomi divertenti e ironici, come il concept del locale: si dividono in Fishytariane , per gli amanti del pesce, in Meatariane, per chi non può fare a meno della carne, in Veggytariane e Vegane per il popolo green.
Dodici proposte classiche e altre tre stagionali che arricchiscono la scelta dei menu. I signature dishes di Gialle&Co sono senza dubbio la Controstream (con salmone, crème fraîche allo zenzero, aneto e anacardi); la Mortacci yours (con guanciale croccante, salsa carbonara e pecorino); la Ratatoma (con ratatouille di verdure al forno, toma, origano fresco) per finire la Molto Well (Olio al basilico, crema melanzane, origano fresco e pomodorini confit).

Scarica il menù cliccando qui

Il design: 
Per creare Gialle&Co si è riunito un vero e proprio team composto da chef, esperti di marketing, art director ed interior designer, per creare un forte concept, non solo un locale, ma anche un brand con un DNA deciso da assaporare attraverso l’esperienza di tutti i sensi.
Lo studio, curato da The Chic Fish, si è focalizzato sul prodotto, la baked potato, sulla sua genuinità, oltre che sulla capacità tutta italiana di trasformarlo in una prelibatezza, grazie alla creatività culinaria tipica del Bel Paese.
L’interior design del locale si ispira a luoghi rurali e genuini, attraverso l’utilizzo di materiali grezzi, ma che trattati ed accostati nel giusto modo diventano raffinati e inusuali. Un design elegante ma nude, il locale è caratterizzato dalla ricerca di pezzi vintage e dalla sperimentazione attraverso le contaminazioni di materiali antichi con altri ultramoderni. Ma la vera innovazione è la costruzione di una serra all'interno del locale: cucina e bar sono racchiusi all’interno di un artistico collage di vecchie vetrate vintage recuperate in tutta Italia, per trasmettere la sensazione di mangiare all’esterno pur essendo all’interno, in un gioco di dentro e fuori che trasporta in un mondo rurale, lontano dalla caotica Milano.
Nella sala principale dalla fontana liberty da giardino recuperata da un'antica villa nobiliare, l'acqua potabile naturale e frizzante disseta gli amanti delle patate. I banconi ed i tavoli mostrano i segni del tempo e della natura: sono composti da antiche pietre vicentine del Gottardo rimaste all’aperto sotto le intemperie per anni. I muri sono decorati in un voluto unfinished mood, a testimoniare che la materia prima, da Gialle & Co. è la vera protagonista del locale, ancor prima di essere lavorata. La serra si completa con la particolare vetrina, che con un sistema unico nel suo genere studiato nei minimi dettagli permette al locale di aprirsi completamente alla città nelle giornate di bel tempo e diventando contemporaneamente nuovi posti a sedere.

L'aperitivo: 
Non mancherà inoltre una proposta per l’aperitivo: le mini baked. Patate più piccole dai 3 ai 14 euro, farcite e servite come finger food, per una degustazione completa, adatta ai più curiosi. Dalle 19:00 alle 20:30 saranno accompagnate da un buon vino o una birra artigianale (è Canediguerra il birrificio di Alessandria selezionato dal team di Gialle).

Orari:
Aperti 7 su 7 dalle 12 alle 23

Contatti:
Gialle&Co
Via A. Volta, 12
20121 Milano
333. 8255507
info@gialleandco.com

lunedì 30 ottobre 2017

Al via la XI edizione della rassegna “Il Rumore del Lutto” “IL VIAGGIO” XI EDIZIONE DELLA RASSEGNA IL RUMORE DEL LUTTO

La prima Rassegna culturale,
in Italia e in Europa, di ricerca sul Tema 
A cura di Maria Angela Gelati e Marco Pipitoneì
Parma
31 ottobre- 3 novembre 2017
sedi varie
Blue Oddity by Rosetta Bonatti.jpg
Al via la XI edizione della rassegnaIl Rumore del Lutto”, patrocinata dal Comune di Parma, che si svolge a Parma dal 31 ottobre al 3 novembre, in diverse sedi della città. Progetto culturale di riflessione sulla vita e sulla morte, volto alla consapevolezza dell’esistenza, che per questa undicesima edizione ha scelto il tema de Il Viaggio.
 “Il Rumore del Lutto” nasce nel 2007 da un progetto di Maria Angela Gelati, tanatologa, formatrice e giornalista, e di Marco Pipitone, critico musicale, fotografo e dj, ed è stata la prima manifestazione culturale, nel nostro Paese e in Europa, a proporre una ricerca interdisciplinare su un tema ancora difficoltoso da affrontare come la morte.
E ha fatto scuola: il suo format, infatti, originale e di successo, è oggi il punto di riferimento di numerose rassegne analoghe in Italia e all’estero.

Come ogni anno torna con un ricco calendario di appuntamenti – commenta l'Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra -  il Rumore del Lutto: una rassegna, giunta alla sua XI edizione, che vede la collaborazione di tante istituzioni cittadine, segno che ormai questa è una manifestazione sentita da tutta la città. Un’ottima occasione per capire come le arti hanno raccontato e continuano a raccontare quella che è una condizione decisiva della nostra vita e per affrontare un tema difficile ma allo stesso tempo necessario”.
Organizzata dall’associazione Segnali di vita, nata proprio per promuovere le iniziative de “Il Rumore del Lutto”, la manifestazione propone una riflessione sul valore della vita attraverso la morte e offre una modalità alternativa per vivere la commemorazione dei defunti, rendendone la ritualità più completa. “Il viaggio della vita - spiegano Gelati e Pipitone, ideatori e curatori della Rassegna– è un susseguirsi di incontri e separazioni. Ogni volta che ci allontaniamo da qualcuno con cui abbiamo condiviso un tratto del nostro cammino, sperimentiamo a livello simbolico e psicologico una morte. Tuttavia l’invisibile forza vitale non ha sosta, non si ferma mai, viaggia anch’essa, in quella dimensione astratta che ci permette di rivolgere lo sguardo alle nostre interiori profondità, recuperando le risorse per riemergere”.
In programma dal 31 ottobre al 3 novembre in diversi luoghi della città, circa 40 eventi multidisciplinari, la maggior parte dei quali a ingresso libero,  e oltre 70 ospiti, tra mostre, film, concerti, seminari, convegni, visite guidate, presentazioni editoriali e performance, realizzati con il sostegno o la collaborazione di importanti realtà private di Parma e con il coinvolgimento di alcune tra le più prestigiose sedi istituzionali della città: Università degli Studi di Parma, Complesso monumentale della Pilotta (Museo Archeologico – Galleria Nazionale, Biblioteca Palatina), Centro Pastorale Diocesano, BDC, Antica Farmacia San Filippo Neri, Biblioteca Ilaria Alpi, Liceo artistico Paolo Toschi, Liceo scientifico Guglielmo Marconi, Cimitero Monumentale della Villetta.
Appuntamenti che spaziano dalla musica all’architettura, dall’arte al teatro, dalla letteratura al cinema, dalla psicologia alla medicina, alcuni di essi patrocinati dall’Università degli Studi di Parma e organizzati con il sostegno di importanti realtà quali:  Ade Servizi onoranze funebri, COF consorzio onoranze funebri parmense, BDC Bonanni Del Rio Catalog, Fare Bis Fare,  Ratafià Teatro Bar, WoPa Temporary, Video Type, Sercim, Ivan Ferri e Iscom Parma Istituto di Formazione e in collaborazione con Teatro Europa, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Parma, Teatro del Cerchio, Parma 360 Festival della Creatività Contemporanea, Centro Studi Movimenti, Campus Industry Music e tanti altri.
Si parte con la giornata inaugurale di apertura della Rassegna, che si terrà martedì 31 ottobre alle ore 9.00 in Aula Magna, Palazzo Centrale dell’Ateneo, Via Università 12: il Saluto delle Autorità e la presentazione dell’iniziativa con i curatori Maria Angela Gelati e Marco Pipitone, cui seguirà,  alle ore 9.30, sempre in Aula Magna, Palazzo Centrale d’Ateneo, il Convegno dal titolo “Aspettami al ponte dell’arcobaleno. Etica, diritti, ambiente, fine vita e lutto per gli animali”. Convegno a cura di Maria Cristina Ossiprandi, con Antonella Bachiorri, Antonio D’Aloia, Stefano Di Concetto, Lella Gialdi, Cristina Marchetti, Maria Cristina Ossiprandi, Fausto Quintavalla, Ines Testoni. Promosso con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Parma. In collaborazione con Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie, con il sostegno di Ade Servizi onoranze funebri e Video Type. Info e prenotazioni fino al 30 ottobre 2017 al seguente link: http://www.unipr.it/node/18343.
Sempre martedì 31 ottobre, alle ore 17.30 presso la Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, Vicolo Asse 5,  si terrà il Seminario a carattere interculturale e interreligioso, dal titolo L’ultimo viaggio: da metafora del simbolismo spirituale a paradigma di vita, di e con Luciano Mazzoni Benoni, realizzato In collaborazione con Associazione Oltre il Ponte, con il sostegno di COF - Consorzio onoranze funebri parmense.
Alle ore 19.00, invece, presso Antica Farmacia San Filippo Neri, Vicolo San Tiburzio 5, la mostra dal titolo “Ogni sua ombra”, personale di Enrico Azzolini, a cura di Camilla Mineo, in collaborazione con CUBO Gallery e Parma 360 Festival della creatività contemporanea. A seguire Dj set a cura di Laboteck. Per concludere poi alle 22.00 al WoPa Temporary, Via Catania 3, con il favoloso concerto dei Doctor and the Medics (Ingresso 5 euro). A seguire Halloween Dj set. In collaborazione con WoPa Temporary, Endenocte, Associazione Darkitalia.
Evento imperdibile Mercoledì, alle 18.00 nel tardo pomeriggio di Ognissanti, sarà il Concerto piano e voce di Alberto Fortis a immergerci nei profondi e preziosi brani della sua carriera.Con te. Alberto Fortis in concertoal WopaTemporary, Via Catania 3 (Ingresso 18euro - prevendite a 18 euro + d.p.www.ciaotickets.it
).

FESTA DELL’OLIO NUOVO: IL 12 NOVEMBRE AL FRANTOIO TURRI

Domenica 12 novembre 2017 il Frantoio Turri di Cavaion Veronese presenterà l’olio nuovo: quest’anno la produzione diminuisce ma le rese sono già al 16%
Torna l’appuntamento con Fratelli Turri per la Festa dell’olio nuovo. Il frantoio di Cavaion Veronese (Verona) apre le porte al pubblico domenica 12 novembre 2017 dalle 10 alle 16. Oltre ad assaggiare l’olio franto quest’anno l’occasione è anche quella di conoscere come viene prodotto. Non solo degustazioni in programma, ma anche visite guidate in frantoio e agli uliveti: 400 piante che oltre a una funzione produttiva hanno anche una funzione didattica. Turri porta avanti un progetto di ricerca su 27 diverse varietà di olive italiane. L'obiettivo è lo studio del comportamento di queste varietà in luoghi diversi dal loro territorio di origine. Il frantoio si trova infatti in una delle zone più a nord d'Italia e d'Europa per la coltivazione dell'ulivo e il progetto nasce proprio per capire come queste piante si adattino all'ambiente che le ospita. Innovazione e ricerca sono infatti alla base del lavoro del frantoio, anche nella scelta dei sistemi di produzione: Giancarlo Turri, fondatore dell’azienda, è tra i primi in Italia ad aver scelto innovativi impianti di molitura in continuo, anziché i vecchi frantoi a presse.
Durante la giornata, con un'offerta alla Croce Rossa Italiana di Bardolino, si potranno degustare le diverse specialità gastronomiche del Garda, tutti piatti preparati con l’olio nuovo: polenta e renga, pasta e fagioli, bruschette e la tradizionale fogassa.
La Festa dell’Olio nuovo conclude la campagna olearia e lascia spazio a qualche riflessione sulla raccolta, a conclusione di un anno difficile per le avverse condizioni climatiche. Mentre la scorsa annata dopo le difficoltà delle piogge estive si era ripresa con l’autunno e aveva regalato una grande produzione, nel 2017 siccità e grandine hanno contribuito ad un calo produttivo, mantenendo però la qualità del raccolto. “Il 2017 è stato un anno complesso – afferma Laura Turri, co-titolare dell’azienda con i fratelli Luisa, Mario e Giovanni - reso difficile dalla siccità e dalla grandine. La produzione si è dimezzata ma le rese sono molto buone, siamo già al 16 %, e le olive sono arrivate al giusto grado di maturazione in ottima salute. Ci aspettiamo di assaggiare un olio nuovo fruttato, dolce e delicato”.
L’evento è aperto al pubblico e ad ingresso libero, per maggiori informazioni www.turri.com
Info in breve
Quando: domenica 12 novembre 2017
Dove: Cavaion Veronese (Verona)
Orari: dalle 10 alle 16
Modalità di partecipazione: ingresso libero. Con un’offerta alla Croce Rossa di Bardolino sarà possibile degustare, fino ad esaurimento, i piatti tipici conditi con l’olio nuovo.

EDU900 per Furla Series #01 Visite guidate e laboratori al Museo del Novecento




In occasione di Furla Series #01. Time After Time, Space After Space, il Museo del Novecento e Fondazione Furla propongono una serie di attività educative finalizzate alla creazione di un contatto più diretto del pubblico con i contenuti del progetto.

Visite guidate speciali:
Time After Time, Space After Space. Dalle Avanguardie alla performance
Partendo dal Futurismo per arrivare all’Arte Povera e oltre, la visita approfondisce alcuni temi specifici, tra cui il movimento e l’uso del corpo in arte, proponendo un percorso che mira ad avvicinare il pubblico alle nuove pratiche dell’arte contemporanea, come la performance e il video, andando a individuarne la radice storica.

23 novembre 2017
25 gennaio, 1 marzo, 29 marzo, 26 aprile, 31 maggio, 28 giugno 2018
ore 19.00, durata 90 minuti
Visita guidata gratuita, su prenotazione, fino ad esaurimento posti
Info e prenotazioni: 02 6597728, info@adartem.it

 
Laboratori ideati dallo Studio Fabio Mauri
A cura di Ad Artem

Fabio Mauri (Roma, 1926-2009) è uno dei maestri dell’avanguardia italiana del secondo dopoguerra. Il suo lavoro spazia dall’Arte Povera fino all’esplorazione delle pratiche performative e del rapporto tra arte cinema.
I laboratori intendono approfondire il suo lavoro e al tempo stesso omaggiare una delle figure più interessanti dell’arte italiana contemporanea.

Cinema a luce solida
Sculture di carta da viaggio (11 – 90 anni)
I partecipanti realizzeranno un pop up di carta ispirato ai Cinema a luce solida, opera multimediale del 1968 di Fabio Mauri.
La carta è dotata di ‘memoria’, le sue fibre ricordano la piega, ogni segno riportato sulla sua superficie diventa una traccia indelebile. Attraverso lo studio e la complicità di queste pieghe è possibile vedere il foglio trasformarsi da elemento puro a un insieme di varie forme geometriche. Quest’arte, detta ingegneria della carta, lavora attraverso lo studio della geometria applicata al materiale. È quindi possibile creare dei motori per il movimento, lo scorrimento, la rotazione, l’elevamento e la trasformazione.

5 novembre, 3 dicembre 2017
4 febbraio, 4 marzo, 1 aprile, 6 maggio 2018
ore 10.30

L’uovo e la gallina: immagini in movimento
(6 – 10 anni)
Uno degli obiettivi di questo laboratorio è condurre i partecipanti alla conoscenza del mondo della proiezione (cinema) concepito come strumento di percezione del Mondo, tema largamente esplorato da Fabio Mauri nelle sue opere. Dopo una breve introduzione a una delle “Conferenze performance” più eseguita di Fabio Mauri, Ricostruzione della memoria a percezione spenta (1988) i partecipanti al laboratorio realizzeranno dei Fenachistoscopi, e apprenderanno tecniche di costruzione, di montaggio e di sequenze, che li impegneranno a progettare ancora prima di realizzare.

5 novembre, 3 dicembre 2017
4 febbraio, 4 marzo, 1 aprile, 6 maggio 2018
ore 15.30

Prenotazione fino ad esaurimento posti
Ingresso gratuito al Museo (Domenica al Museo)
Costo laboratorio: 8 €
Info e prenotazioni: 02 6597728, info@adartem.it


domenica 29 ottobre 2017

TAORMINA ROBERTO ANESI MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA PREMIO TRENTODOC


Una stagione di successi per l’Associazione Italiana Sommelier che
ha celebrato in Sicilia il 51° Congresso Nazionale.

Un’Associazione Nazionale Sommelier in costante crescita, quella presentata dal presidente Antonello Maietta dal palco, nel corso dei lavori del cinquantunesimo Congresso. Uno stato di forma evidenziato dal numero di iscritti e dalla partecipazione ai corsi, in continuo sviluppo, dal consolidamento dei rapporti istituzionali con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e con il dicastero dei Beni Culturali. Alle precedenti si aggiunge quest’anno la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Presenti a Taormina il Sottosegretario del MIPAAF Onorevole Giuseppe Castiglione e la Professoressa Patrizia Marini per la Direzione Generale MIUR.
La nostra assise annuale ha acceso i riflettori su un’Associazione dinamica e in forma smagliante, in grado di essere testimone fedele e autorevole della crescita del vino italiano e dei territori che gli danno la vita” dichiara Maietta.
La figura del sommelier AIS ha assunto un ruolo sempre più riconosciuto e ricercato nel panorama professionale, anche in funzione delle specializzazioni e dei master post universitari che sono stati avviati con l’Associazione Italiana Sommelier.
Dopo le fasi regionali che hanno designato i semifinalisti, in quattro si sono confrontati nella finale per il Concorso Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc. Una formula rinnovata, che ha visto il trentino Roberto Anesi, Massimo Tortora dalla Toscana, Andrea Sala, Lombardia e dal Molise Carlo Pagano stupire la platea per competenza e professionalità, confrontandosi su territori, produttori e abbinamenti con i piatti. Prove di servizio e di comunicazione anche in lingua straniera. Su tutti ha prevalso Roberto Anesi, a cui è andato il titolo di campione 2017.
Enrico Zanoni, Presidente dell’Istituto Trento Doc ha dichiarato: “La sinergia con l’Associazione Italiana Sommelier è un passo fondamentale per l’affermazione del nostro marchio, quale emblema della spumantistica d’eccellenza. Essere partner del Concorso Miglior Sommelier d’Italia, che premia il migliore tra coloro che con grande professionalità promuovono la cultura del buon bere, è per noi il suggello perfetto di questa collaborazione”.


venerdì 27 ottobre 2017

HALLOWEEN AL TOM



Martedì 31 ottobre
PROIEZIONE FILM HORROR
+
PARTY CON ELITA E INCISO

Nella notte più occulta dell’anno TOM. festeggia Halloween dall’orario di cena fino a tarda notte.

La serata si prospetta ricca di intrattenimento e sapori irresistibili con un menù pensato ad hoc dallo chef del TOM Charlie Pearce e un film horror cult americano come sottofondo per introdurci nella giusta atmosfera di questa festa matta. Il menu può essere degustato dalle 20.30 e prevede una scelta di antipasti, primi e secondi piatti a base di pesce o di carne.



Dalle 23.30 per la prima volta lo storico team di Elita e la crew di Inciso uniscono le forze per mettere in scena un party al TOM dal titolo EL RITUAL. El Ritual sarà un vero e proprio “Woodoo Party” con giochi pirotecnici ed effetti luminosi basati su una monocromia rossa. L’evento avrà come centralità musicale una vastissima lineup composta da ben 8 dj che si alterneranno alla console dalle 23.30 a notte fonda: ad animare la serata saranno Alioscia Bisceglie, Luc Ramon, Annalaura Palmer, Ines Pascolo, Koho, Zagor, Hausmann, Frederic Papa.

Il tema ci porta dritti nellimmaginario di Screaming Jay Hawkins, cantante e compositore, autore della celebre canzone “I put a spell on you” è famoso soprattutto per la sua potente voce e per le esibizioni live selvaggiamente teatrali fatte di teschi, costumi gotici e simboli voodoo: Black, Teschi, simboli voodoo è anche il dress code della serata fortemente ispirato al tema.
Per entrare ancora più nel mood dell’evento, il primo pit stop è previsto all’Elita Bar di via Corsico tra le 21.00 e le 23.00 dove due truccatrici prepareranno il pubblico per la festa con un make up particolare.

Le porte del TOM apriranno poi alle 23.30 e chiuderanno a tarda notte.
L’ingresso è libero con consumazione obbligatoria.

Per maggiori informazioni:
tel. 02 5831 5720

TOM.
via Molino delle Armi (ang. via della Chiusa) - Milano
MM2 Sant'Ambrogio
Facebook page: TOM.
Instagram: TOM.

Agrimontana promuove il gelato buono, sano e pulito a Gelato in the Square (UK). Insieme ad Artisti del Gelato




Dal 27 al 29 Ottobre il Gelato Secondo Agrimontana sbarca a Leicester (UK) in occasione di "Gelato in the Square", l'evento ideato dagli intraprendenti Artisti del Gelato Gelato Village. Verranno coinvolti noti maestri gelatieri italiani che per 3 giorni diventeranno ambasciatori della qualità del gelato artigianale in Gran Bretagna. Sponsor ufficiale dell'evento, Agrimontana contribuisce alla promozione del gelato buono, sano e pulito anche all'estero.
Agrimontana, azienda da sempre legata alla produzione di prodotti dolciari e di pasticceria per l’altissima cura e attenzione alla materia prima e alla sua lavorazione, partecipa insieme alla sua rete di professionisti Artisti del Gelato alla grande kermesse che mette a confronto diversi gusti e modi di interpretare questa eccellenza da parte di gelatieri provenienti da tutto il mondo.
Programma degli Artisti del Gelato.
Tre giorni per provare  il  gelato di grandi professionisti - presso il punto vendita Gelato Village - e per scoprire alcuni incontri di didattica in vari luoghi della città.
Venerdì 27 ottobre alle ore 16:00: la prima a presentare il proprio gusto sarà Raffaella Garavelli de La Bottega del Gelato di Garavelli che porta • gelato mele cotogne con Franciacorta • con il suo intervento “Autumn fruits from the Lombardy countryside”.
Sabato 28 ottobre dalle ore 12:00: Raffaele Del Verme della Gelateria Di Matteo presenta il fico protagonista nello spazio dedicato a Due gusti inimitabili • fichi al cioccolato e fichi, alloro e mandorle • durante l’incontro dal titolo “The white fig of Cilento: between geography and gelato tradition”.
Sabato 28 ottobre dalle ore 16:00:  Mirko Tognetti della Cremeria Opera Naturali per Gusto sarà presente il prossimo weekend a “Gelato in the Square”. Per chi si trovasse nei paraggi di Leicester alle con “The Tuscan cigar: from the movies of Sergio Leone to gelato”. I gusti proposti? • Cioccolato al sigaro toscano e torta della nonna.
Domenica 29 ottobre alle ore 11:00: con “Small is Beautiful: better food and better life” Antonio Luzi della Gelateria Artigianale Makì vi propone due speciali gusti: • pere speziate e gelato al caffè.
Domenica 29 ottobre alle ore 13:00: Matteo Carloni della Gambrinus Gelateria porta a “Gelato in the Square” i gusti • Malaga e Bacio. “The Kisses of Luisa Spagnoli in Perugia”è il titolo del suo intervento.
Domenica 29 ottobre alle ore 16:00: i padroni di casa, Antonio De Vecchi e Daniele Taverna di Gelato Village, dedicano il loro intervento a un personale viaggio alle origini. Presentano “Memories of Piemonte” facendo un tuffo nel passato attraverso i sapori della loro terra: marron glaceé.
Domenica 29 ottobre alle ore 17:00: tra i nostri Artisti del Gelatoci saranno anche Alessia Torselli e Vera Castrovilli di Nevedarance Gelato Naturale che presentano il gusto • Caluso passito. Durante il loro incontro “Erbaluce: a grape between legend and reality”.

Ecco gli artisti del gusto di Mangiamusica




Osteria di Fornio, Caseificio Sociale Coduro, Azienda Agricola Persegona, Birrificio Toccalmatto 

FIDENZA (Parma) –  La frittella di castagnaccio, il miglior Parmigiano Reggiano d'Italia, un grande Parmigiano biologico, le birre artigianali di uno dei più importanti microbirrifici del Belpaese.
Ecco gli artisti del gusto di Mangiamusica, rassegna ideata e diretta dal giornalista Gianluigi Negri, che unisce le "Note pop" con il "Cibo rock", giunta alla sua seconda edizione: sono Cristina Cerbi (chef dell'Osteria di Fornio), il casaro Fabio Serventi del Caseificio Sociale Coduro, Giuliano Persegona dell'Azienza Agricola Biologia Persegona, il mastro birraio Bruno Carilli del Birrificio Toccalmatto.
Sul palco del Teatro Magnani di Fidenza verranno raccontate, per il secondo anno consecutivo, grandi storie della musica e grandi storie del gusto, tra esibizioni musicali e assaggi gratuiti dei migliori prodotti del Made in Borgo: quattro imperdibili serate a ingresso libero, sempre alle 21, portando avanti l'originale discorso sul gusto e sulle arti lanciato nel 2006 con Mangia come scrivi a Parma (e successivamente a Cantù) e sviluppatosi, a partire dal 2014, a Salsomaggiore Terme con Mangiacinema.

INAUGURAZIONE SABATO 4 NOVEMBRE
Si comincia sabato 4 novembre con Francesco Baccini. Tra il primo ed il secondo tempo della performance del cantautore genovese (che proporrà alcuni brani dal nuovo cd firmato con Sergio Caputo, “Chewing Gum Blues", ed alcuni suoi grandi classici nella speciale serata condotta dal critico musicale Enzo Gentile), la chef Cristina Cerbi (Osteria di Fornio) proporrà un originale e spettacolare show cooking con la preparazione della frittella di castagnaccio, servita con ricotta nostra e miele di castagno.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Sabato 11 novembre, ad accompagnare l'evento "Segni (e) particolari" con Alberto Patrucco e Andrea Mirò, sarà il casaro Fabio Serventi, con i colleghi del Caseificio Sociale Coduro, che racconterà come si produce quello che Gambero Rosso ha definito il miglior Parmigiano Reggiano d’Italia.
Venerdì 17 novembre, "abbinato" allo spettacolo "The Rolling Stones - Altamont" (con Ezio Guaitamacchi, Brunella Boschetti, Laura Fedele, Paolo Bonfanti, Carlo Montana e con la regia video di Filippo Guaitamacchi), un altro tipo di Parmigiano Reggiano, completamente biologico, sempre di altissimo livello, prodotto dalla famiglia Persegona nell'azienda della frazione fidentina Pieve di Cusignano. Infine, sabato 18 novembre, gran chiusura di Mangiamusica con Le Sorelle Marinetti (accompagnate dal Maestro Christian Schmitz e dall'autore Giorgio U.Bozzo) e le birre d'autore di Bruno Carilli (molto apprezzate anche all'estero) del Birrificio Toccalmatto.

I PARTNER
Mangiamusica è un progetto fortemente voluto dall'amministrazione comunale di Fidenza e dal suo sindaco Andrea Massari, organizzato dall'associazione culturale Mangia come scrivi, con il supporto di Gas Sales, Terme Baistrocchi, Vittoria Assicurazioni, Ze.Ba.
#mangiamusica  #cantachesimangia
 

Fondazione Carriero Sol LeWitt Between the Lines






A cura di Francesco Stocchi e Rem Koolhaas
venerdì 17 novembre 2017 – sabato 23 giugno 2018

aperto tutti i giorni con accesso libero dalle 11:00 alle 18:00 (chiuso domenica)


Dal 17 novembre 2017 al 23 giugno 2018 la Fondazione Carriero è lieta di presentare Sol LeWitt. Between the Lines, una mostra a cura di Francesco Stocchi e Rem Koolhaas organizzata in stretta collaborazione con l’Estate of Sol LeWitt.

Nel decennale della scomparsa di Sol LeWitt (Hartford, 1928 – New York, 2007), Between the Lines intende offrire un punto di vista nuovo sulla pratica dell’artista statunitense, esplorandone i confini – nel rispetto di quelle norme e di quei principi alla base del suo pensiero – e isolando i momenti fondanti del suo metodo di indagine e dei processi che ne derivano. Attraverso un nutrito corpus di opere che ripercorrono l’intero arco della sua carriera – dai celeberrimi Wall Drawings alle sculture come Complex Form e Hanging Structures, fino alla serie fotografica Autobiography 1980 –, e partendo dalla peculiarità degli spazi della Fondazione, il progetto espositivo esplora la relazione del lavoro di LeWitt con l’architettura.
Between the Lines si basa su una chiave di lettura forte e innovativa, tesa innanzitutto a riformulare l’idea che sia l’opera a doversi adattare all’architettura, fino ad arrivare a sovvertire il concetto stesso di site­-specific. Con la collaborazione dell’architetto Rem Koolhaas – per la prima volta nella veste di curatore – in dialogo con il curatore Francesco Stocchi, Between the Lines affronta ampi aspetti dell’opera di LeWitt, con l’obiettivo ambizioso di superare quella frattura che tradizionalmente separa l’architettura dalla storia dell’arte e che caratterizza l’intera pratica dell’artista, rivolta più al processo che al prodotto finale, e scevra di qualsiasi giudizio estetico o idealista.

Nel 1967 LeWitt pubblica sulla rivista Artforum il testo “Paragraphs on Conceptual Art” – considerato tutt'oggi basilare per la comprensione dell'arte concettuale – che sancisce il primato dell’idea sull’esecuzione, attribuendo così maggior rilievo al concetto e al processo rispetto all’oggetto, segnando l’inizio della progressiva riduzione al grado primordiale dell’opera d’arte. Nel testo LeWitt conia il termine “concettuale”, aprendo la strada a un'idea di arte e a un modo di lavorare che sarà – e continua a essere – rilevante per le successive generazioni di artisti. Il compito dell'artista è dunque quello di formulare il progetto, la sua esecuzione invece può essere affidata a chiunque, purché si rispettino le istruzioni stabilite. Il suo credere nell'artista come generatore di idee ha aggiunto una nuova dimensione al suo ruolo, avvicinandola alla figura di un architetto che crea un progetto per un edificio e poi delega la produzione effettiva ad altri.
Tuttavia, il teorema che LeWitt professava è più ampio di quanto s’immagini: è quel certo, misurato, grado di casualità determinato dall’individualità dell’esecutore ad aprire l’opera al pathos della creazione artistica, al senso determinato dalla coerenza interna del sistema linguistico, e dunque dal metodo e non dall’esito di per sé. Muoversi liberi all’interno di regole. Quando ad esempio, in memoria dell’amica Eva Hesse, l’artista introduce nei suoi Wall Drawings “le linee non dritte”, si abbandona alla comprensione (e all’interpretazione) dell’esecutore, rafforzando ulteriormente il disinteresse per ogni forma di estetica a favore dell’attenzione per la regola, rendendo così le sue opere immortali perché capaci di rinnovarsi ogni volta.

È a questo punto che si inserisce il ruolo dell’architettura (e dell’architetto) nella valutazione dell’opera di LeWitt, non solo per l’affinità nella progettualità delle idee, ma per la capacità che entrambi hanno di rimodellare lo spazio. Le opere di Sol LeWitt non possono essere considerate sculture, né opere pittoriche e neanche strutture architettoniche, si tratta piuttosto di Structures forme inserite nello spazio, a metà tra la bidimensionalità e la tridimensionalità. La loro regolarità geometrica le rende “basi” perfette per i suoi disegni a parete, moltiplicabili, trasformabili in pattern e replicabili in un numero infinito di forme bianche, nere, o colorate, solide o aperte. Sono forme che rivelano il loro attaccamento all'immagine piatta ma al tempo stesso sfidano la gravità, innescando una riflessione che unisce dipinti a parete e sculture, creando una porta d’accesso tra “dimensionalità” e “costruzione”. Molte di queste forme sono incuranti dell’ambiente e delle sue caratteristiche, attraversano porte e pareti in continuità con l’architettura senza essere condizionate dalla specificità del luogo in cui si sviluppano, ripercorrendo in questo modo l’intera storia della pittura murale. L’opera si permea di quel luogo ma non è necessariamente pensata per esso, e in questo modo rivela un nuovo spazio metafisico fatto non di linee, cubi o altre forme geometriche, bensì dell’idea di quelle stesse linee, cubi o forme.

La mostra alla Fondazione Carriero nasce dunque dal desiderio di esplorare i confini dell’opera di LeWitt, considerando i suoi postulati all’interno di un nuovo e più libero sistema di verifica, e di proporre una nuova armonia tra figura tridimensionale e superficie bidimensionale.

Between the Lines si inserisce coerentemente nel percorso iniziato dalla Fondazione Carriero con imaginarii (settembre 2015), FONTANA • LEONCILLO Forma della materia (aprile 2016), FASI LUNARI (ottobre 2016) e PASCALI SCIAMANO (marzo 2017), mostre curate da Francesco Stocchi il cui punto cardine è l’approccio dialogico e la tensione costante verso ricerca e sperimentazione.

La mostra è resa possibile grazie alla stretta collaborazione con l’Estate of Sol LeWitt e a prestiti provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche, come il Whitney Museum of American Art (New York), e importanti collezioni private, come la Collezione Panza.
I Wall Drawings esposti negli spazi della Fondazione Carriero sono eseguiti con la collaborazione di giovani artisti e studenti milanesi, sotto la fondamentale supervisione della Estate Sol LeWitt.

La mostra è accompagnata da un catalogo (italiano e inglese) edito da Fondazione Carriero, curato da Francesco Stocchi, che raccoglie le immagini delle opere allestite in Fondazione, con contributi dei curatori Francesco Stocchi e Rem Koolhaas, un saggio scritto per l’occasione dall’architetto e storica dell’arte Adachiara Zevi e una biografia inedita, illustrata con immagini personali e d’archivio, molte delle quali mai pubblicate prima, curata per l’occasione da Sofia LeWitt, figlia dell’artist

giovedì 26 ottobre 2017

L’ITALIA DEL GUSTO A MILANO GOLOSA 2017: FOCUS 2 FOOD



Milano Golosa 2017 si è tenuta come gli scorsi anni nella location del Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi dal 14 al 16 Ottobre c.m. , ed ha rappresentato un’ottima occasione per le aziende del food and beverage presenti per farsi conoscere e apprezzare da parte del pubblico, formato sia da appassionati del gusto che da operatori del settore.
L’ideatore Davide Paolini ha puntato forte sulla valorizzazione di piatti tipici di qualità, a volte inediti, selezionando circa 200 tra cantine, aziende di materie prime gastronomiche, trattorie e paninerie, organizzando all’interno della manifestazione diversi eventi speciali e showcooking.
I giornalisti dell’Italia del Gusto, sempre attenti a rassegne di livello come questa, per la parte food hanno visitato accuratamente agli stand diverse aziende provenienti da tutta Italia, scoprendo delle realtà d’indubbia eccellenza.
Prima di tutto salumi ed insaccati: degni di menzione quelli tipici emiliani della Bonfatti di Cento, paesino nel cuore dell’Emilia, poi i prodotti di tradizione friulana del Salumificio Lovison di Spilimbergo (Pn), il prelibato salame di cinghiale di Salcis di Siena, i succulenti insaccati DOP Piacentini di La Rocca di Castell’Arquato e quelli altrettanto deliziosi dei F.lli Billo (Salumificio Dolomiti) di Cismon del Grappa (Vi).
Per i formaggi, l’Italia del Gusto promuove a pieni voti quelli romagnoli di San Patrignano di Coriano (Rn), il Parmigiano Reggiano dell’Azienda Agricola Guareschi di Roccabianca (Parma) e i tipici friulani, compreso il frico, della Latteria d’Aviano, dell’omonimo paese sito nel Pordenonese.
Per quanto riguarda l’olio, segnaliamo gli oli di qualità del Frantoio Valtenesi nel Bresciano e i pregevoli Umbri di Pelagrilli di Monteleone d’Orvieto (Terni), mentre per l’universo della pasta, impossibile scordarsi di quella di semola di grano duro trafilata al bronzo del Pastificio Carmiano di Gragnano (Napoli) .
Infine pane, dolci e caffè: un apprezzamento va al pane e ai dolci artigianali del Forno dei F.lli Longoni di Carate Brianza (Mb), alla speciale Torta Barozzi della Pasticceria Gollini di Vignola (Modena) e alle 4 miscele della linea M'ama, ovvero Vivace, Coccolosa, Monello e Decaf dell’Azienda Caffè M’Ama, sempre di Vignola.