blogazzurro

blogazzurro

venerdì 31 agosto 2018

WARDAGARDA: TORNA IL FESTIVAL DELL’OLIO GARDA DOP NEL SUO ENTROTERRA

Sabato 8 e domenica 9 settembre Cavaion Veronese aspetta il pubblico per la terza edizione di WardaGarda. Degustazioni, showcooking, passeggiate tra gli oliveti. Novità: pizza cotta nel forno a legna con prodotti DOP e IGP a cura della Pro Loco
Un fitto calendario di appuntamenti quello di WardaGarda, il Festival dell’Olio Garda DOP nel suo entroterra: un evento per tutti coloro che vogliono scoprire l'olio e i suoi abbinamenti. La terza edizione si terrà sabato 8 e domenica 9 settembre nell’antica Corte Torcolo, sede del Consorzio di Tutela Olio Garda DOP a Cavaion Veronese (Verona).
Tra gli appuntamenti dei due giorni di Wardagarda sono in programma un mercatino con prodotti con i prodotti DOP e IGP della regione, degustazioni di olio e dei vini dei consorzi Chiaretto di Bardolino DOC e Garda DOC, cene e ancora showcooking, dal dolce al salato. Una novità di questa edizione è lo stand gastronomico serale – dalle 19 - a cura della Pro Loco con la pizza cotta nel forno a legna abbinata all’olio Garda DOP, ai prodotti DOP e IGP e a vini DOC e birre artigianali. Durante i due giorni saranno presenti il Maestro Macellaio Bruno Bassetto e la sua battuta di carne sorana veneta tagliata al coltello e Manuel Marzari, Maestro di Dolcezze che preparerà un dolce con l’olio Garda DOP. I momenti del festival continuano con una passeggiata fra gli oliveti, mostre d’arte, musica dal vivo e uno spazio dove i bambini potranno divertirsi con il gioco dell’olio. Un’occasione per conoscere l'olio e per visitare l'Entroterra del Garda attraverso uno dei suoi prodotti simbolo. Durante le due giornate di festival l’appuntamento per l’aperitivo è dalle 18:30 alle 19:30 con “Le espressioni del Garda DOP in cucina”, un buffet di assaggi gastronomici a base di olio Garda DOP accompagnati dal Chiaretto di Bardolino DOC e dallo spumante Garda DOC. Alle 19 apriranno gli stand gastronomici curati dalla Pro Loco San Michele.
Sabato 8 settembre si darà via al programma alle 10 con una tavola rotonda moderata da Luigi Caricato, fondatore di OlioOfficina, per parlare di prodotti certificati, territorio e turismo. Alle 12 seguirà un aperitivo a cura di Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi e Abi Professional (Associazione Barmen Italia), mentre alle 16.30 aprirà il mercatino di prodotti DOP e IGP e prenderà il via la degustazione di Chiaretto di Bardolino DOC guidata da AIS Veneto. Alle 17 ci sarà un laboratorio di assaggi dedicato all’olio, a cura del Consorzio tutela Olio Garda DOP mentre alle 18 la degustazione di Spumante Garda DOC, sempre a cura di AIS Veneto. Domenica si inizia alle 17 con l’apertura del mercatino di prodotti DOP e IGP. Dalle 17 alle 18 è prevista anche una passeggiata fra gli oliveti a cura del CTG El Preon con partenza e rientro a Corte Torcolo (prenotazione al 3408258834). Alle 17.30 torna invece l’appuntamento con le degustazioni di olio Garda DOP curate dal Consorzio. .
Quest’anno l’evento ideato per far conoscere al grande pubblico il valore e le caratteristiche dell’olio Garda DOP chiama a raccolta i prodotti DOP, DOC e IGP del Veneto per raccontare il lavoro di tutela per garantire al consumatore l’alta qualità e il rispetto del territorio. Oltre all’olio saranno presenti agli stand del mercatino: Aglio Bianco Polesano DOP, Casatella Trevigiana DOP, Chiaretto di Bardolino DOC, Spumante Garda DOC, Monte Veronese DOP, Radicchio Rosso di Treviso IGP, Riso Nano Vialone Veronese IGP.
Per informazioni: www.wardagarda.it

Premo Albori 2018 Ecco chi ha ottenuto il riconoscimento





Al via la XIVesima edizione del Premio Borgo Albori 2018 che, nato come semplice premio letterario, nell’ultimo triennio si è trasformato in Gran galà della cultura. L'evento avrà luogo sabato 1 settembre con inizio alle ore 19.30 sul sagrato della chiesa di Santa Margherita d’Antiochia nella frazione Albori di Vietri sul Mare. Il Premio è curato con passione dai direttori artistici: Francesco Grillo, giornalista – blogger, ideatore e coordinatore di RaitoLibri (vetrina letteraria itinerante internazionale) e da Maria Grazia Salpietro, scrittrice e presidentessa dell’Associazione culturale “Joseph Beuys ed oltre”, in collaborazione, da quest’anno, con l’Associazione “Albori 2000”. “Il Gran galà 2018”, a 77 anni dalla sua morte, sarà dedicato a Virginia Woolf, scrittrice, saggista e attivista inglese, considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i due sessi. Nel periodo fra le due guerre fondò e divenne membro del Bloomsbury Group, un gruppo di artisti sviluppatosi nel quartiere londinese di Bloomsbury dal 1905. Le eterogenee menti che fecero parte di tale community, hanno influenzato con le loro opere, nel tempo, la letteratura, l'estetica, la critica e l'economia, come anche il femminismo ed il pacifismo, varcando le proprie frontiere nazionali. In omaggio agli ideali e agli intenti del Bloomsbury Group, la serata vedrà premiate 15 personalità provenienti dal mondo culturale e professionale accomunate dalla propria attenzione verso la cultura e dal desiderio di parteciparla al mondo intero. Di seguito i protagonisti premiati: Massimo Laganà, giornalista professionista dal 1992. Scrive sul settimanale Oggi, dove ha anche un blog, L'informazione dilaga. Premio borgo Albori 2018 sez. Giornalismo; Sara Magnoli, giornalista e scrittrice. Premio Borgo Albori 2018 sez. Noir; Fortunato Calvino, drammaturgo, autore, regista teatrale. Premio Borgo Albori 2018 sez. Teatro- autore/regia; Annalisa Renzulli, attrice teatrale. Premio Borgo Albori 2018 sez. Teatro-interprete; Pietro Camardella, designer Italiano presso Pininfarina studi e ricerche dove disegna, tra le altre, alcuni modelli di Ferrari (F40, F50, 512 TR, 456 GT). Premio Borgo Albori 2018 sez. designer industriale; Carlo Cuomo, Responsabile Didattico IUDAV-VHEI - Entertainment Project Manager, Producer & Designer. Premio borgo Albori 2018 sez. Grafica 3D; Alessandro Faiella, Character Designer Freelance. Premio Borgo Albori 2018 (ex-aequo) sez. Grafica 3D; Peppe Millanta, musicista e scrittore. Premio Borgo Albori 2018 sez. Narrativa e Musica; Christian Brucale, musicista. Premio Borgo Albori 2018 sez. Musica; Gianfranco Caliendo, cantante, autore, docente, produttore musicale. Premio Borgo Albori 2018 sez. Produzione musicale; Lisa Bernardini, Presidente dell’Associazione Culturale “Occhio dell’Arte” con sede in Anzio (Roma), art director, fotografa. Premio Borgo Albori 2018 sez. Promozione culturale; Stefania Contardi, poetessa, imprenditrice. Premio Borgo Albori 2018 sez. Poesia contemporanea; Nicola Sciannimanico, avvocato, poeta. Premio Speciale Borgo Albori 2018 sez. Poesia contemporanea; Vito Mercurio, violinista, arrangiatore, compositore e pittore; Premio alla carriera Borgo Albori 2018; Vincenzo Tafuri, poeta, imprenditore. Premio alla carriera Borgo Albori 2018. Il premio “Borgo Albori 2018” gode del Patrocinio del Comune di Vietri sul Mare, della Provincia di Salerno e della Regione Campania. A condurre la serata Nunzia Schiavone.

Inizio ore 19.30 - ingresso libero.

giovedì 30 agosto 2018

GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE A NAPOLI VA IN SCENA UNA GRANDE DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI PRODOTTI DA VIGNE ALLEVATE SU SUOLI VULCANICI




L’imperdibile appuntamento in programma alla Mostra d’Oltremare  nasce  dalla collaborazione
tra il Consorzio Tutela Vini Vesuvio e l’associazione ‘Volcanic Wines’
nell’ambito del congresso mondiale della Commissione ‘Cities on Volvanoes’

  I vini da suoli vulcanici saranno protagonisti nell’ambito della importante tre giorni che vedrà la città di Napoli ospitare, dal 2 al 7 settembre prossimi, il congresso della Commissione ‘Cities on Volcanoes’. La Commissione – attiva nell’ambito della IAVCEI (International Association Volcanology and Chemestry of Earth Interior) – lavora allo scopo di creare un collegamento tra la comunità vulcanologica e chi pianifica e gestisce le emergenze, attraverso lo scambio di idee ed esperienze di “città sui vulcani”, promuovendo la ricerca multidisciplinare, e la collaborazione tra esperti di Scienze della Terra, Scienze Sociali e Amministratori del territorio.
Durante questo summit mondiale si focalizzerà l’attenzione anche sulle potenzialità dei vini prodotti da vigne allevate su suoli lavici e sul loro stretto rapporto con i luoghi di origine, caratteristica che conferisce ai vini una ricchezza di minerali che li rende unici, differenziandoli dalle altre produzioni enologiche. Dalla collaborazione del Consorzio Tutela Vini Vesuvio e l’associazione ‘Volcanic Wines’ nasce un’esclusiva degustazione in programma giovedì 6 settembre, dalle ore 19.15 alle ore 21, presso la Mostra d’Oltremare di Napoli. Alla degustazione, che sarà curata dalla delegazione campana dell'Associazione Italiana Sommelier, parteciperanno il giornalista e scrittore enogastronomico Luciano Pignataro, il professore Sandro Conticelli, presidente della Società Geologica Italiana, e il professore Girolamo Ferdinado De Simone, docente a contratto all'Accademia delle Belle Arti di Napoli.
L’evento coinvolgerà i Consorzi che fanno parte di ‘Volcanic Wines’, l’associazione che da dieci anni è impegnata nella promozione dei vini prodotti in territori vulcanici. Una grande degustazione che spazierà lungo tutta la Penisola, dai vini che si ottengono dai terreni basaltici dell’area di Soave e Gambellara, a quelli prodotti nelle zone del Centro Italia, fortemente caratterizzate dal tufo, fino alle produzioni enologiche che sono espressione dei territori segnati da aree vulcaniche attive, come il Vesuvio, i Campi Flegrei e l’Etna. Lungo questo percorso, poliedrico e variegato, si traccerà un racconto che si perde nel mito del vulcano, stimolando la conoscenza dei diversi distretti enologici italiani caratterizzati dalla presenza di suoli di natura vulcanica, in cui si coltivano un patrimonio inestimabile di vitigni autoctoni. Una ricchezza che fa di questi territori uno scenario unico e inimitabile.
«Grazie a questa collaborazione con ‘Cities on Volcanoes’ – dichiara Ciro Giordano, presidente del Consorzio Tutela Vini Vesuvio – abbiamo l’occasione di accendere ancora una volta l’attenzione sull’inscindibile rapporto che lega la città di Napoli alle attività vulcaniche. Il Vesuvio, insieme ai Campi Flegrei e all’isola di Ischia, costituisce la culla dell’enologia del Bel Paese. Un distretto di produzione unico al mondo, caratterizzato fortemente dalle cicliche attività eruttive, che hanno fatto di questi territori un habitat ideale per produzioni di eccellenza. Si tratta di un patrimonio da tutelare e da valorizzare, anche attraverso le innumerevoli e preziose testimonianze storiche e archeologiche, frutto di questo stretto rapporto tra territorio e vulcani. In uno scenario mondiale, qual è il mercato del vino, questo tratto distintivo, questa unicità – conclude Giordano – costituisce un significativo vantaggio competitivo».

speTTATTOri a Fratte Etrusca e Teatro Ghirelli VISITE GUIDATE E SPETTACOLI TRA SUGGESTIONI E MITI venerdì 31 agosto e sabato 1° settembre




Si chiama speTTaTTori l'appuntamento che venerdì 31 agosto e sabato 1 settembre (con repliche il 14 e 15 settembre e dal 4 al 7 ottobre) la Fondazione Salerno Contemporanea con la collaborazione della Provincia di Salerno e il Polo museale della Campania, propone per la valorizzazione del sito archeologico di Fratte Etrusca e del Museo di Pontecagnano nell'ambito del programma Campania by Night.
Visite-spettacolo ispirate ai grandi classici del Teatro Antico grazie alla collaborazione del Teatro Ghirelli e alla direzione artistica di Andrea Carraro, in una originale formula che punta al coinvolgimento del pubblico, con visite guidate realizzate da archeologi, degustazioni, itinerari botanici e spettacolo. Questa iniziativa rientra nelle attività della Regione Campania di valorizzazione dei siti storici e archeologici della regione, a cura della Scabec Società Campana Beni culturali. Si parte con Fratte, il sito archeologico etrusco-sannita che costeggia il fiume Irno e che grazie a questo progetto sarà dotato di una illuminazione artistica in maniera permanente. Appuntamento a partire dalle 19,15 al Teatro Ghirelli, da dove le navette condurranno i partecipanti - divisi in gruppi di 25 persone per un massimo di 125 - all'area archeologica di Fratte Etrusca.
Con la presenza di un archeologo esperto, la visita a questo interessante sito che segna uno dei primi insediamenti della città antica durerà circa 35 minuti e sarà realizzata in 4 tappe, lungo l’acropoli che costeggia il fiume.  E’ possibile effettuare la visita anche in lingua inglese. Al termine del percorso si torna al Parco dell’Irno, dove le guide specializzate illustreranno gli itinerari botanici, nei giardini dei centenari, delle piante medicinali, delle rose, dei frutti, delle piante aromatiche del Mediterraneo, delle magnolie, degli agrumi.
Giunti all’arena dei Salici al Teatro Ghirelli ai partecipanti verrà offerta la Kykeon un’antica bevanda dissetante greca e una collana con il volto di Agamennone che si indosserà dando inizio alla rappresentazione. Con il sapore dell’antica bevanda e l’effige del capo supremo degli Achei il pubblico da spettatore si trasformerà in attore, interpretando i cittadini di Micene che ascoltano il loro Re e l’appassionante difesa di Clitennestra accusata di averlo ucciso.
Lo spettacolo prevede, infatti, una prima parte con “Incontro di Odisseo con Agamennone” da Omero con l’attrice Amelia Imparato e a seguire “Clitennestra ovvero del Crimine” di Marguerite Yourcenar interpretato da Cinzia Ugatti, entrambe con la regia di Andrea Carraro. Repliche il 14 e il 15 settembre.
Nel mese di ottobre si terrà un nuovo itinerario/spettacolo al Museo archeologico di Pontecagnano (dal 4 ottobre al 7) , il museo intitolato agli 'Etruschi di Frontiera’,  di grande interesse che raccoglie i reperti provenienti dall’omonimo centro villanoviano ed etrusco-campano. Un patrimonio di inestimabile valore, il cui nucleo più consistente è rappresentato dai reperti provenienti dalle oltre 9000 sepolture scavate nelle necropoli di Pontecagnano negli ultimi cinquant’anni. Anche in questo caso l’appuntamento sarà alle 19,30 al Teatro Ghirelli, dove si ritornerà per la performance teatrale. 
L’offerta speciale di visita e spettacolo ha un unico biglietto promozionale di 5 €, i biglietti sono acquistabili on line sul sito www.vivaticket.it e allo sportello del Teatro Antonio Ghirelli di Salerno. 
Prenotazione obbligatoria del proprio turno di visita ai numeri 800 600 601 da fisso  081 19737256 da mobile ed estero

Predappio, entra nel vivo I Tre Giorni del Sangiovese 2018




Venerdì 31 sotto i portici di piazza Garibaldi è protagonista la pizza, sabato 1 cena itinerante al Museo Urbano, domenica 2 gran finale a Rocca delle Caminate
 
PREDAPPIO (FC) – Entra nel vivo “I Tre giorni del Sangiovese", dopo l’anteprima partita il 28 agosto tra cinema, gare di sfoglia e pedalate notturne per la prima edizione del “Tagliatella Bike”, oltre a stand e musica dal vivo.
 
Venerdì 31 agosto “I Tre Giorni” si aprono ufficialmente in piazza Garibaldi, offrendo ai partecipanti la possibilità di acquistare un calice (al costo di 7,00 euro) per degustazioni libere dei vini dell’associazione “Terre di Predappio”. La tradizionale cena sotto i portici di piazza Garibaldi, prevista per le 20.30, è quest’anno all’insegna di una specialità simbolo dell’Italia nel mondo, la pizza, in abbinamento ai Sangiovesi dell’associazione “Terre di Predappio”. Impegnati nell’evento “Pizza d’Autore sotto i portici” saranno le pizzerie dell’“Alleanza dei cuochi di Slow Food”: “Barberé Light Pizza & Food” di Castel Maggiore; “’O fiore mio” di Faenza; “Primula Rossa” di Civitella di Romagna e la pizzeria “SP.accio” di San Patrignano di Coriano (cena su prenotazione, costo 25,00 euro). Ad allietare la serata sarà la musica dal vivo del gruppo “Punto e virgola”.
 
Sabato 1 settembre, alle ore 19.00, parte invece da piazza Garibaldi la “Cena itinerante con assaggi di Razionalismo” (costo 20,00 euro, su prenotazione), con degustazioni di antipasti, tortelli, spezzatino e dolce presso i luoghi simbolo del Museo Urbano di Predappio, a cura del Gruppo Sportivo di San Savino. In piazza, intanto, attorniata dagli stand con prodotti del territorio, si terrà una “Cena solidale” con prodotti tipici a Km 0 organizzata dalle associazioni del territorio, il tutto con concerto del gruppo “The Shotgun blues”, alle ore 21.30. Nel corso delle giornate di sabato 1 e di domenica 2, alle ore 15.00 e 18.00, sono previsti anche seminari enologici condotti dall’esperto Armando Castagno nel Castello di Rocca delle Caminate; sabato 1, alle ore 20.00 e alle 21.00 in piazza Garibaldi e domenica 2, alle 19.00 e alle 20.00 a Rocca delle Caminate, saranno proposti anche quattro laboratori sul Sangiovese di Predappio a cura di Piero Fiorentini.
 
Il gran finale della kermesse di domenica 2 settembre si sposta al castello di Rocca delle Caminate: qui si tiene, infatti, “La Tre Giorni sulla terrazza della Romagna”, con apertura degli stand gastronomici dalle ore 12.00 e il Mercato Contadino di prossimità dalle ore 15.00, con prodotti e presidi Slow Food. Previsti giochi e animazioni per bambini a cura del Gruppo Scout Predappio 1 e il laboratorio per bambini, oltre a laboratori sul Sangiovese sempre organizzati da Slow Food e un “Gemellaggio diVino”, con scambio di eccellenze tra Predappio e Bertinoro. Alle ore 18.00 la presentazione del libro “Primo Novecento e Grande guerra”, con lo storico Mario Proli e del Coro del Gruppo Alpini di Forlì. La serata di chiusura vedrà infine protagonista il gruppo musicale Minor Swinger Gipsy Jazz e, alle 21.30, il Gruppo Astrofili di Predappio, che alle 21.30 proporranno l’evento “Le stelle da VIciNO”, osservazione astronomica guidata aperta a tutti.
 
Nella foto: gara di sfogline per la prima edizione del “Tagliatella Bike”, tenuta in piazza Garibaldi mercoledì 29 agosto 2018.
 
 

Godere dei benefici dell’estate in autunno: salute e bellezza alle Terme di Cervia fino al 24 novembre


Prepararsi ai rigori dell’inverno facendo il pieno di energia e benessere: alle Terme di Cervia, fino al 24 novembre, si possono effettuare cicli di terapie convenzionate con il SSN, dalla comprovata azione preventiva, ma anche trattamenti beauty basati su rituali benessere, fanghi e prodotti a base di bioattivi naturali. 





Cervia, 30 agosto 2018_I benefici delle Terme di Cervia non si esauriscono alla fine della stagione. Per tutto settembre e ottobre, e perfino a novembre, fino al 24 del mese, possiamo ignorare il calendario, perché il mare continua a dispensare i suoi doni, come in estate. L’Acqua Madre, ricca di sali minerali, e il Fango Liman, esclusiva delle Terme di Cervia, paragonabile per qualità ed efficacia terapeutica a quello del Mar Morto, sono alla base dei trattamenti delle Terme.

Questo periodo dell’anno è l’ideale per fare, o ripetere, un ciclo di cure inalatorie, ovvero inalazioni, aerosol e polverizzazioni con l’Acqua madre in forma nuvola gassosa, o per effettuare un ciclo di balneoterapia nella piscina termale, salsobromoiodica e ipertonica, o ancora, per dedicarsi alla fangoterapia. Sono tutti trattamenti convenzionati con il sistema sanitario: svolgono infatti un’efficace azione preventiva rispetto alle patologie muscolo scheletriche -  e ai “malanni di stagione”, le malattie da raffreddamento.
La salute è bellezza: sono numerosi i trattamenti beauty e wellness indicati per prepararsi all’inverno, sia all’interno della struttura, che a casa con i prodotti cosmetici dell’esclusiva linea Liman Termae.
Per il viso sono indicati in particolare il rituale alla fitomelatonina, trattamento antiaging e liftante di cui è disponibile una crema viso rigenerante con maschera ristrutturante per proseguire il trattamento quotidiano, e il rituale alla salicornia, rassodante e idratante composto da un massaggio rivitalizzante con un siero e una crema viso idratante intensiva.
Se la fitomelatonina, principio attivo estratto dalle piante, è un potente antietà che ristruttura in profondità e rigenera la pelle, la salicornia, che cresce nella Salina di Cervia, è ricca di minerali e di bioflavonoidi antiossidanti, stimola i metabolismi cellulari e idrata in profondità la pelle donandole emollienza e benessere.





Tra i trattamenti per il corpo, suggeriamo il Fango Detox, che alterna vaporizzazione del fango, idromassaggio e infine massaggio, in un percorso che favorisce l’eliminazione delle tossine, il Percorso termale decontratturante o rivitalizzante, che aiuta a ripristinare le energie e lo stato di benessere.
Infine, per portare a casa tutto il benessere delle Terme di Cervia per affrontare al meglio i primi freddi autunnali consigliati sono l’emulsione corpo rassodante alla fitomelatonina e la crema corpo rivitalizzante alla lavanda, ricca di vitamine, e rosmarino, antiossidante e detossinante.





Specifici per il benessere maschile sono i trattamenti “for men”, dei veri e propri rituali uomo, detossinante e rivitalizzante, veri elisir di bellezza e salute specifici per pelli maschili con prodotti della linea Liman pensati per la pelle maschile: Si tratta della crema gel viso e del contorno occhi, che contengono l’alga dunaliella, dalle virtù anti-age e antiossidanti e ricchissima di betacarotene.


www.terme.org
www.curarepsoriasi.com

mercoledì 29 agosto 2018

15-16 settembre 2018 Festival Franciacorta in Cantina





Il Festival Franciacorta in Cantina torna, per la nona edizione, sabato 15 e domenica 16 settembre.
Anche quest’ anno i visitatori potranno salutare l’estate e festeggiare l’arrivo dell’autunno con attività che variano tra cultura, sport, natura e ovviamente food&wine.

Turisti, appassionati di vino o semplici curiosi potranno scoprire il territorio attraverso le svariate proposte della Strada del Franciacorta: dai percorsi di trekking o in bicicletta, passando per le visite di abbazie, borghi, palazzi, ville, giardini e riserve naturali. Una proposta ricca, che attira sempre più visitatori da tutta Italia per i quali sono stati pensati pacchetti turistici con proposte per l’intero weekend. Per girare in comodità la Franciacorta, sono disponibili inoltre i tour in bus con partenza dalla stazione di Rovato e facenti tappa in alcune aziende vinicole della zona.

Le visite in cantina, fiore all’occhiello del Festival, daranno l’opportunità di degustare le diverse tipologie di Franciacorta con abbinamenti creati ad hoc. 68 le cantine che parteciperanno all’iniziativa e apriranno le porte per accogliere chiunque voglia approfondire i loro segreti ed esplorare questo magnifico territorio.

Sul sito www.festivalfranciacorta.it è possibile visionare il programma completo del Festival, conoscere le proposte delle singole cantine, le tipologie di eventi, i costi di ingresso di ognuna e consultare i pacchetti di escursione nel territorio realizzati dalla Strada del Franciacorta. La prenotazione delle visite è obbligatoria contattando direttamente le cantine.


Le 68 cantine aderenti al Festival Franciacorta in cantina
1701 -Abrami Elisabetta - Alberelle - Antica Fratta - Azienda Agricola Fratelli Berlucchi - Azienda Agricola Massussi Luigi - Barboglio De Gaioncelli - Bariselli Gabriella - Barone Pizzini - Bellavista - Berlucchi Guido - Bersi Serlini - Biondelli - Bonfadini - Bosio - Ca’ Del Bosco - Ca’ D’or - Castello Bonomi Tenute In Franciacorta – Camossi - Castello Di Gussago La Santissima - Castelveder - Cavalleri – Clarabella - Cola Battista - Colline Della Stella - Contadi Castaldi - Cooperativa Vitivinicola Cellatica Gussago - Corte Aura – Corte Bianca - Corte Fusia –Derbusco Cives - Faccoli Lorenzo - Ferghettina - Gatti Enrico - Il Dosso - La Costa Di Ome - La Fiòca - La Fiorita - La Manèga - La Montina - Lantieri De Paratico – La Torre - Le Cantorie- Le Marchesine - Lovera - Majolini - Marchesi Antinori Tenuta Montenisa - Marzaghe - Mirabella - Monte Rossa - Mosnel - Pian Del Maggio - Quadra - Ricci Curbastro - Romantica - Ronco Calino - San Cristoforo - Santa Lucia - Solive - Tenuta Ambrosini - Tenuta Montedelma - Tenuta Moraschi - Turra - Uberti - Ugo Vezzoli – Vigna Dorata - Villa Crespia - Villa Franciacorta

William G. Congdon Il gesto dell’Io Inediti (salvati) della Collezione Rapetti A cura di Mario Cancelli Dal 7 settembre al 23 ottobre 2018 Biblioteca Sormani - Scalone monumentale Milano


Da venerdì 7 settembre a martedì 23 ottobre la Biblioteca Sormani ospiterà una mostra dedicata all’artista americano William G. Congdon in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa. Verrà esposta per la prima volta una selezione inedita di quadri della collezione di Carlo Rapetti, che intrattenne con l’artista un rapporto di collaborazione durante il periodo trascorso dal pittore nella Bassa milanese, dagli anni Ottanta fino alla morte. 

Nato a Providence, Rhode Island, nel 1912, Congdon si avvicina alla pittura dopo la tragica esperienza di autista volontario di ambulanza sui campi del secondo conflitto mondiale. Alla fine degli anni Quaranta realizza le sue prime mostre presso la Betty Parsons Gallery come esponente della corrente degli Espressionisti Astratti con Rothko, Pollock, Barnett Newman, Motherwell, Reinhardt e Pousette-Dart.
Nonostante il successo artistico in terra statunitense, già negli anni Cinquanta si allontana dall’Action Painting ed intraprende un cammino di maturazione umana ed artistica in Italia, alla ricerca sofferta di un linguaggio proprio.

E proprio durante il periodo trascorso nella Bassa milanese, a Gudo Gambaredo, Congdon raggiungerà la sua massima espressione artistica: qui si consolida il rapporto di amicizia e di collaborazione con Carlo Rapetti, che diventa suo assistente di studio fino alla morte, avvenuta nel 1998.

Ponendo all'attenzione del pubblico e degli studiosi una parte significativa di questo corpus finora sconosciuto, la mostra intende proporre spunti e riflessioni per ulteriori approfondimenti critici e suggerire nuove chiavi di accesso alla lettura dell'opera integrale di William Congdon.

Catalogo: Silvana Editoriale

ISIA Faenza presenta la mostra Botanical Garden a cura di Silvia Cogo, Giovanni Ruggiero e Giorgio Francesco Calvi 1 settembre - 13 ottobre 2018





L’ISIA di Faenza - istituto di alta formazione nell’ambito del design e della comunicazione - partecipa ad Argillà 2018 presentando presso la sede faentina una nuova mostra dal titolo Botanical Garden, in cui saranno esposti manufatti in ceramica ispirati ad una leggenda, progettati dagli studenti del primo anno del triennio e sviluppati durante il corso di Metodologia della Progettazione I con Modellazione fisica, tenuto dai docenti Silvia Cogo e Giovanni Ruggiero. 
Piante di ceramica sopravvissute alla storia, una ricchezza costituita da venti specie botaniche che celano, forse, la verità ultima del creato. La leggenda attribuisce questo patrimonio a venerabili del passato quali Ermete Trismegisto, Agrippa e Paracelso. Esemplari che vengono da un tempo remoto, precedente la memoria umana, portate dalle epopee di esploratori cosmici che, sul loro cammino, incontrarono i resti di una civiltà antica denominata degli Anunnaki, un orto composto di piante ed erbe anch’esse di terra. 
Gli esploratori, allora, raccolsero quell’ultima testimonianza della creazione degli dei, della natura sublime di tutto ciò che sta nel cosmo ed ebbero cura di assicurarne la sopravvivenza, tramandola di epoca in epoca. Questo giardino botanico, giunto sino a noi, è la testimonianza dell’enigma dell’esistenza, della forza creatrice che tutto pervade, che illumina il genio dell’uomo e che ci rende unici davanti all’eterno
In occasione di Argillà ci sarà anche il finissage della mostra WORK, a cura di Andrea Anastasio, una mostra itinerante che, dopo essere stata ad aprile alla Milano Design Week e nell’istituto Faentino da maggio fino a settembre in occasione di Buongiorno Ceramica 2018 e Argillà 2018, arriverà anche alla Bologna Design Week presso la Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili. Sono esposti 15 progetti di 15 studenti del biennio specialistico e del terzo anno del triennio, che hanno partecipato al laboratorio di ceramica condotto da Anastasio. 
L’attività didattica e culturale dell’ISIA di Faenza è fortemente radicata nel territorio che la ospita e proprio per questo un importante spazio negli insegnamenti e nella vita degli studenti è dedicato alla ceramica, grazie anche ai laboratori pratici - un unicum delle università italiane, dove lo studio della progettazione va di pari passo con la realizzazione manuale e oggi anche digitale del prodotto.
Proprio per questo già dallo scorso anno accademico, grazie al nuovo corso intrapreso con la presidenza di Giovanna Cassese e la direzione di Marinella Paderni, è stato introdotto un nuovo corso in Design dei prodotti ceramici sia per il Triennio (equiparato alle lauree universitarie L3) che per il Biennio (equiparato alla laurea magistrale in design LM12).
La ceramica quindi è un elemento fondativo e identitario dell’unica istituzione universitaria italiana che rilascia un diploma accademico di studi in design del prodotto ceramico. Inoltre l’ISIA Faenza sta sviluppando un dialogo sempre più serrato tra formazione, ricerca, produzione e valorizzazione nell’ambito e per la diffusione della cultura del design nei campi più svariati, dal prodotto alla comunicazione, alla ceramica e alla moda, al design ambientale e ecosostenibile, al patrimonio culturale, fino alla digital fabrication e al fenomeno dei makers. Non solo didattica - teorica e pratica - per l’ISIA Faenza, ma un sistema consolidato di rapporti e relazioni che mettono in contatto gli studenti con tutti i player del sistema design, sia del territorio faentino che con designer e artisti italiani e internazionali, organizzando workshop, eventi e incontri, come, ad esempio, il ciclo di conversazioni In Between per riflettere su design, impresa 4.0 e le arti o ancora il prestigioso “Premio Nazionale delle Arti 2017 – Sezione design” dal titolo Future is Design, XII edizione, che si è tenuto lo scorso settembre presso l’Istituto faentino e che ha avuto grande successo di critica e di pubblico, con i suoi eventi collaterali la mostra Builders of Tomorrow al MIC di Faenza e il Convegno Oltre il confine, dialoghi e contaminazioni per un’estetica e una didattica del design del terzo millennio

martedì 28 agosto 2018

CHRISTIAN LAPIE Le songe d’Icare / Il sogno di Icaro OPENING: 13 SETTEMBRE 2018 dalle 18.30 PERIODO: 14 SETTEMBRE – 5 NOVEMBRE 2018 ORARI: LUNEDI’ – VENERDI’: 11.00–19.00 – Sabato su appuntamento SEDE: Via Goito 7 Milano





Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea presenta la prima personale in Italia dell’artista francese Christian Lapie. Le sue opere sono metamorfosi, concetto che ha a che fare senz’altro con la tecnica scultorea di trasformazione della materia, ma anche con il processo di cambiamento che mettono in atto con il luogo per cui sono concepite. Le sculture di Lapie quindi trascendono in qualche modo se stesse e si mettono in dialogo con l’ambiente che le accoglie, instaurando ogni volta connessioni e sinergie sempre diverse, dalle infinite potenzialità e configurazioni mentali ed emozionali.

Dalla Champagne, sua regione d’origine impregnata di una storia fatta di sangue e battaglie, ha imparato come nutrirsi della memoria dei luoghi e ha sentito l’esigenza di aprire il suo lavoro ad una geografia fluida, senza confini, che potesse raccontare una storia che dall’esperienza personale diventa universale. Per questo Lapie si può definire un artista nomade, che risponde al richiamo dei luoghi e si mette in ascolto di quello che hanno da raccontare. Nascono così delle sculture monolitiche e ibride tra lo stato umano e quello vegetale, delle foreste, perché proprio dai tronchi degli alberi hanno origine e traggono la loro ispirazione. Sono ieratiche, imponenti, solo apparentemente spettrali perché vogliono instaurare con lo spettatore un rapporto pacifico e rassicurante, come quello che ci comunica la natura che ci sovrasta e protegge allo stesso tempo.

Lapie parte da tronchi d’albero e le sue sculture in bronzo hanno la stessa matericità grezza. Una pasta nera viene usata per rivestirle rendendole più umane e donandogli una atemporalità pacifica che incarna la memoria e diventa testimone e custode del passato. In occasione della mostra Lapie creerà una foresta anche negli spazi della galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, mostrando e dimostrando come anche uno spazio espositivo possa raccontare qualcosa di sé e diventare un altrove in cui rifugiarsi, riflettere, ma anche mettersi in discussione. Faranno da contraltare alla foresta di sculture, dei disegni anch’essi monumentali che riprendono i soggetti scultorei formando dei dittici contemporanei in cui le due facce speculari si generano e distruggono incessantemente. 

Dall’8 al 16 settembre 2018 Al Salone del Camper di Parma 9 Giornate ricche di “Buon Ricordo”: per viaggiare con gusto nelle regioni italiane




Continua la collaborazione fra Fiere di Parma
e la prima associazione fra ristoratori nata in Italia

Continua, e si rafforza, la collaborazione tra Fiere di Parma e l’Unione Ristoranti Buon Ricordo, la prima associazione fra ristoratori nata in Italia nel lontano 1964 e ancora oggi la più diffusa e conosciuta.
Dall’8 al 16 settembre l’Unione Ristoranti Buon Ricordo sarà infatti presente con i suoi interpreti al Salone del Camper, che richiama ogni anno migliaia di appassionati ed operatori. Si rafforza così ulteriormente il legame fra URBR e la città di Parma, dove il Buon Ricordo è sempre stato accolto con simpatia ed amicizia, ed ha festeggiato nel settembre 2014 i suoi 50 anni di attività con una tavolata da Guinness dei primati, imbandita in centro città da ben 100 chef del sodalizio, provenienti da tutt’Italia.

Ogni giorno il Buon Ricordo animerà il suo spazio, presentando di volta in volta le bellezze e la gastronomia di una Regione italiana. Infatti ogni giorno alle ore 12.00, si terrà il “Buon RicordoTime”, appuntamento informale durante il quale il pubblico avrà modo di conoscerne le attrattive turistiche e storico artistiche, nonché le specialità enogastronomiche, raccontate dalla viva voce di chi opera in prima persona sul territorio. A conclusione, ovviamente, non mancherà un goloso aperitivo regionale. In perfetto stile “Buon Ricordo” alcuni presenti potranno avere l’occasione di portarsi a casa un piacevole ricordo dell’evento, dato che ogni giorno saranno estratti a sorte 10 piatti del Buon Ricordo, dipinti a mano dagli artigiani di Vietri sul Mare.

“Scegli il ristorante del Buon Ricordo e scopri il territorio che lo circonda!”: questo è il nuovo slogan che l’URBR presenterà al Salone del Camper 2018. I ristoratori del Buon Ricordo, presenti su tutto il suolo nazionale, saranno per i clienti preziosi amici in grado di suggerire le bellezze del territorio, i luoghi segreti da scoprire, le chicche enogastronomiche di cui poter far provvista durante il viaggio.

E, per rendere ancor più attrattivo il viaggio nella nostra meravigliosa penisola, una volta terminata la fiera e fino al 31 di ottobre, tutti i visitatori del Salone del camper che si presenteranno a pranzo o cena nei ristoranti del Buon Ricordo muniti del biglietto d’ingresso alla Fiera saranno accolti con un sorriso speciale ed avranno in omaggio un prodotto enogastronomico del territorio.

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo
L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo salvaguarda e valorizza dal 1964 le tante tradizioni e culture gastronomiche italiane, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio (a quei tempi negletta e scarsamente considerata) ristoranti e trattorie di campagna e di città, da Nord a Sud.  L’URBR è stata la prima associazione selettiva di imprenditori della ristorazione a nascere in Italia. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il suo piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale: il piatto viene donato agli ospiti perché si ricordino, appunto, la piacevole esperienza fatta a tavola. Allora antesignani del “Km Zero”, oggi convinti più che mai che “la salute comincia a tavola”, gli associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.

Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Svizzera Sassone, autunno dorato



Settembre e ottobre sono mesi di vacanze lente e rigeneranti nell’affascinante villaggio bio-resort Schmilka in Sassonia, a soli 30 km da Dresda. Punto di partenza ideale per avventurarsi sui mistici sentieri del parco naturale dei monti di arenaria, ammirare i foliage più belli della Germania e ripercorrere le orme dei pittori romantici. Il bio-resort Schmilka offre tante specialità culinarie di produzione organica e assicura notti tranquille negli alloggi di varia categoria arredati con cura nel rispetto dell’ambiente e della salute. 


Là dove 100 milioni di anni fa tutto era ricoperto da acqua, spazia oggi il lussureggiante Parco Nazionale della Svizzera Sassone con spettacolari montagne di arenaria, pareti di roccia vellutate e tondeggianti cime sinuose, irresistibile attrazione tutto l’anno per escursionisti e scalatori. Circa 1.200 chilometri di sentieri segnalati conducono attraverso un paesaggio che sembra primordiale fatto di foreste, strette gole e luoghi mistici da cui si schiudono viste panoramiche mozzafiato. Per trascorrere delle rilassanti e dorate vacanze autunnali nel cuore del Parco Nazionale della Svizzera Sassone, una meta davvero speciale è il Bio und Nationalpark-Refugium Schmilka, un piccolo villaggio appartenente al distretto di Bad Schandau, adagiato sulla riva destra dell'Elba, che nel 2017 è stato premiato tra i "Borghi più belli della Sassonia.

Trekking tra le montagne di arenaria più incredibili d’Europa.

Nel parco naturale della Svizzera Sassone si trovano formazioni rocciose, veri e propri monumenti della natura. La più famosa è la Bastei da cui si ammira il panorama più celebre di tutta la Svizzera Sassone. Si tratta anche dell’attrazione più turistica del parco, attraversata dal ponte in pietra Basteibrücke (1851), che ne permette la visita ai turisti. Da visitare nei pressi della Bastei c’è il sito archeologico Felsenburg Neurathen, che conserva ancora, scavate nella roccia, le stanze, le cisterne e i corridoi della più grande fortezza mai edificata nella Svizzera Sassone e risalente al 1200. Quello che resta del castello di Neurathen è oggi un museo a cielo aperto che offre magnifiche vedute su tutto il paesaggio della Svizzera Sassone. Inoltre, a circa 15 chilometri a est di Pirna si trova la montagna dalla cresta piatta più importante della Svizzera sassone: il Lilienstein. Le sue pareti rocciose sono perfette per le mani nude dei freeclimbers: anche il principe Augusto Il Forte non resistette alla tentazione e un obelisco sulla cima del Lilienstein ricorda la sua scalata nel 1708. Ancora più suggestivo è vedere stagliarsi nel panorama le cime frastagliate dello Schrammsteine, special modo nei colori autunnali. Questo gruppo di rocce lunghe e dentellate sono situate a est di Bad Schandau e hanno molto da offrire ad escursionisti, scalatori e a chiunque voglia portarsi a casa il ricordo di paesaggi superlativi.

Schmilka è il villaggio bio-resort, ecologico, autentico e con sola cucina biologica, dove soggiornare in Svizzera Sassone.
L’edificio più importante di questo piccolo paese di 69 case è il mulino ad acqua costruito nel 1665 e da cui ogni giorno, per le colazioni degli ospiti, si sfornano ottimi prodotti da forno (pane, biscotti, torte) lavorati con farine grezze, farro e cereali biologici della regione. Vicino al mulino, nel romantico Biergarten Mühlenhof, accanto alla ruota e sotto ai grandi e ombrosi castagni, viene servita una grande varietà di piatti tradizionali e stagionali, e soprattutto la birra di produzione locale Schmilk. Ottimi dolci organici fatti a mano, come la torta di avocado e pere, la meringa di uva spina e la crostata di schiuma di limone, si possono degustare nella piccola pasticceria che si trova a Villa Thusnelda, proprio accanto al famoso Café Richter, che offre una gustosa e genuina cucina biologica sull’Elba. Da provare inoltre, l’esperienza di mangiare al ristorante biologico "StrandGut", proprio sul fiume Elba, in un ambiente arioso e luminoso, stile “esclusivo club di canottaggio”. Le specialità sono pesce e carni di alta qualità ma anche piatti vegetariani e vegani. Nella rustica locanda Gasthof zur Mühle, invece, si servono sostanziosi piatti tipici, zuppe calde, salsicce e snack dolci e salati da forno e si beve rigorosamente la birra biologica della manifattura di birra Schmilk.

Offerta: Autunno meraviglioso in Schmilka.
Il pacchetto valido a settembre, ottobre e novembre offre da una a dieci notti nell’autentico e idilliaco villaggio Schmilka al costo di 79,50 euro a persona al giorno nella camera doppia Helvetia con vista sull'Elba. Servizi inclusi: la colazione Bio Vital, il menu bio vitality di 4 portate nel ristorante biologico Strandgut, il tè del pomeriggio, programmi regolari di attività e relax, il noleggio giornaliero di bastoncini da nordic walking e di biciclette o e-bike, una mappa escursionistica della regione e l’uso della sauna panoramica nello stabilimento balneare. I pernottamenti sono in strutture di diversa categoria (hotel, appartamenti e pensioni) dislocati nel villaggio e tutti interamente rinnovati ed arredati con cura e materiali ecologici. Maggiori informazioni www.schmilka.de.

Seguire le orme dei pittori romantici lungo il Malerweg.
Il villaggio Schmilka è anche una delle tappe del Malerweg, il famoso Sentiero dei Pittori Romantici che attraversa il Parco Nazionale della Svizzera Sassone per 118 km (da fare in 8 tappe). L’itinerario, che parte da Pirna, porta gli escursionisti nei luoghi e nei punti più panoramici e suggestivi del parco, dove non c’è da stupirsi che pittori romantici e paesaggisti come Caspar David Friedrich e Bernardo Bellotto abbiano trovato ispirazione per i loro capolavori.

Sassonia Marketing & Turismo
Dorothea Schäffler
Germania/Dresda tel. +49 (0) 351 49170-15
email: schaeffler.tmgs@sachsen-tour.de
www.facebook.com/Sassoniaturismo
www.sassoniaturismo.it
www.sassoniaturismo-blog.it
www.instagram.com/saxonytourism/


Al via a Milano dal 4 al 7 ottobre 2018 la prima edizione di Peste!

il Festival promosso dalla Fondazione “Il Lazzaretto”
dedicato alla contaminazione tra
arti visive, musica e pratiche psico-fisiche.

Un’esplorazione del femminile attraverso quattro giorni di incontri, workshop, concerti, proiezioni, installazioni e performance.

Nell’ambito del Festival sarà annunciato il vincitore di Lydia!,
premio che promuove la ricerca di artisti emergenti
intitolato alla memoria della scultrice Lydia Silvestri.
Candidature entro il 14 settembre.

Ingresso gratuito

Fondazione Lazzaretto
Via Lazzaretto 15, Milano
Fondazione Il Lazzaretto
Dal 4 al 7 ottobre 2018, un’esplorazione del femminile, attraverso la contaminazione tra arti visive, performative e pratiche psico-fisiche, sarà al centro della prima edizione di Peste!, il nuovo Festival promosso dalla Fondazione “Il Lazzaretto”. Nata a Milano nel 2014 nell’area dove un tempo aveva sede l’antico lazzaretto, la fondazione ha l’obiettivo di favorire processi di trasformazione collettiva e individuale.

Storicamente il Lazzaretto era il luogo della cura e della separazione dal resto del mondo. Essere una “peste” oggi significa invece aprirsi alle possibili contaminazioni del mondo; camminare sui confini, forzare il limite con ironia e divertimento, provare a cambiare insieme logica e immaginazione per cercare di promuovere una riflessione sui processi di trasformazione individuale e collettiva.

Nasce da qui il titolo del Festival che, per la sua prima edizione, sceglie di esplorare i temi legati al femminile quale approccio e metodo per scandagliare le complessità del presente. All’interno dei suoi nuovi spazi riqualificati, la Fondazione ospiterà quattro giorni di incontri, workshop, concerti, proiezioni, installazioni e performance incentrati sul femminile.

Tanti gli ospiti in programma: la psicoterapeuta bioenergetica Nicoletta Cinotti, l’attivista e scrittrice Lorella Zanardo, l’insegnante di yoga e giornalista Yolanda Maggiora Vergano, il gruppo musicale Nina Madù e le Reliquie commestibili, la compagnia Teatro delle Moire, solo per citarne alcuni.

Per tutta la durata del festival, la Fondazione Lazzaretto presenta inoltre la mostra “Rosso pestifero. Tabù e rossetto” a cura di Maria Elena Colombo e Il Lazzaretto: un momento di riflessione sui tabù che prende a pretesto il rossetto per indagare l’insieme di stereotipi che si nascondono nella cura e nella dissimulazione del nostro aspetto, insieme ai significati che vengono attribuiti alle varie forme di intervento sul nostro apparire.

Un programma ricco di appuntamenti che, attraverso la molteplicità di punti di vista, contaminazioni di stili e collaborazioni trasversali, cercherà di proporre un’indagine dubitativa e insieme analitica dell'idea di 'femminile', tentando di uscire da una contrapposizione statica e limitante che non oppone sessi ma persone. Un approccio che si staglia contro lo sfondo di un panorama storico e culturale noto ma progressivamente sempre più propenso a mettersi in discussione, anche in Italia.

Inoltre, nell’ambito di Peste! sarà, annunciato il vincitore del premio Lydia! intitolato alla memoria di Lydia Silvestri, scultrice allieva di Marino Marini che per anni ha lavorato proprio negli spazi occupati oggi della Fondazione Il Lazzaretto.

Il premio è il risultato di un bando rivolto ad artisti Under30 lanciato dalla Fondazione Il Lazzaretto e aperto fino al 14 settembre.

L'opera del vincitore, dedicata alle tematiche promosse dal Festival, sarà presentata e fatta vivere negli spazi de Il Lazzaretto il prossimo 22 novembre in occasione di una maratona di curatela con studenti provenienti da accademie e scuole d'arte e curatori professionisti tra i quali: Lucrezia Cippitelli, Alessandra Pioselli, Katia Anguelova e molti altri.

lunedì 27 agosto 2018

LO SPAVENTO DELLA TERRA un progetto a cura di Andrea Kvas con opere di Andrea Kvas, Jonatah Manno e Isao M’onma



opening
lunedì 17 settembre 2018 ore 19

dal 18 settembre al 8 novembre 2018
Clima Gallery
Via Alessandro Stradella, 5 – Milano

Lunedì 17 settembre alle ore 19.00 Clima Gallery inaugura la mostra Lo spavento dello terra, progetto a cura di Andrea Kvas con opere di Andrea Kvas, Jonatah Manno e Isao M’onma.

Per la prima volta in Italia saranno esposti lavori dell’artista giapponese Isao M’onma. Andrea Kvas e Jonatah Manno presenteranno nuove opere realizzate per l’occasione.

Il titolo della mostra riprende una frase del Re Lear di William Shakespeare nella traduzione del 1843 di Giulio Carcano: “farò cose, non so ancora quali, ma saranno lo spavento della terra”.  Più che descrivere il pensiero che genera la mostra, Lo spavento della terra rimanda a quell’emozione viscerale che amplifica la percezione sensoriale di ciò che ci accade intorno in un momento di presunto pericolo, rendendoci più vigili e ricettivi.

Come spiega il curatore Andrea Kvas “continua ad essere fondamentale la questione del movimento, della creazione di oggetti che forzano il dinamismo della percezione, scardinando la contemplazione passiva. Tutto nasce da un desiderio di esplorazione, di tuffarsi nell’ignoto: il desiderio di spaventarsi.
Le opere in mostra sono accomunate dalle molteplici possibilità di inoltrarsi in dimensioni profonde, in cui i contorni netti delle immagini lasciano spazio a zone ‘grigie’, di dubbio, di introspezione e di viaggi solitari. Dallo spavento emergono dei gesti che nella loro reiterazione generano, come fossero dei mantra, infinite strade da seguire.”

ERMITAGE BEL AIR, TERME CLASSICHE DI CHARME Lo storico Hotel di Abano Terme (Pd) rilancia fanghi e bagni termali sinonimo di cura, relax e benessere autenticamente italiani





Le mode passano, il classico resiste. E talvolta… torna persino di moda. E lo storico Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano Terme ci crede. Parliamo di terme, un classico che affonda le sue radici nella storia dell’antica Roma, maestra di civiltà e di buon vivere. Da allora le terme sono sempre state sinonimo di benessere e di salute. Ed è proprio dai tempi dei Romani che le Terme Euganee, in provincia di Padova, sono luogo privilegiato per ritemprare corpo e spirito. Con il fango autentico talismano di salute, le cui virtù terapeutiche sono esclusivamente naturali, avendo origine dall’acqua calda termale  (che sgorga naturalmente ed ecologicamente dalle sorgenti interne all’Ermitage a ben 84 gradi) e dal fango estratto dal vicino laghetto di Arquà Petrarca. L’acqua lo arricchisce durante la stagionatura nelle vasche e gli attribuisce un potente potere antinfiammatorio, ideale per prevenire e combattere i reumatismi, le malattie articolari e l’osteoporosi.

L’Ermitage Bel Air ripropone quindi le Terme classiche come concetto di vacanza tutta salute e relax con profonde radici nella tradizione e nella cultura italiane, rinnovando quello che nell’immaginario collettivo è sempre stato un valore. Dai Romani alla Belle Epoque, nel secolo scorso, quando un soggiorno alle terme è sempre stato anche sinonimo di salutari passeggiate, eleganza e buoni salotti. Terme classiche significa recuperare il valore dei trattamenti al fango, i bagni in acqua termale, i massaggi muscolari di tradizione greco-romana, l’alimentazione gustosa e salutare. Insomma salute e benessere autenticamente italiani, che fa riappropriare gli ospiti dell’hotel di un patrimonio storico e culturale che continua ad essere incredibilmente attuale, funzionale ed efficacie.

L’Italia è la nazione con la più grande ricchezza termale naturale in Europa e il bacino termale euganeo è il più importante del continente. E’ geloso custode della cultura che per prima ha scoperto i benefici del Salus per Aquam (da cui il termine SPA), con apporti significativi anche da parte della Facoltà di Medicina dell’Università di Padova, tra le più antiche al mondo, che ne ha avvalorato le proprietà salutari e terapeutiche. Il patrimonio termale euganeo da sempre è al centro dell’attività dell’Ermitage Bel Air sia in termini di relax, che di prevenzione e riabilitazione medica. Le cure termali possono integrare o sostituire molti trattamenti farmacologici, e sono rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Il periodo migliore per farle è da settembre in poi.

L’Hotel Ermitage Bel Air - con le sue 3 sorgenti e il Reparto termale, il Centro medico di medicina fisica, la Spa, le grandi piscine d’acqua calda interna ed esterna, le palestre, il grande parco -  propone vari programmi di cura e soggiorno per far scoprire i benefici e i piaceri delle terme.  Il Programma Termale Dolce, ad esempio, è l’ideale per la cura naturale di dolori ed infiammazioni osteo-articolari: una ritemprante settimana tutto compreso, con visita medica inziale, fanghi, bagni termali, massaggi di reazione post fangoterapia, libero accesso alle piscine termali e ai corsi di Stretching Pilates e Aqua-Gym. Il tutto con il corollario di un’alimentazione sana, gustosa e calibrata, con la possibilità di seguire, volendo, anche un regime detox o vegano (a partire da 850 €, o da 1.580 € per un soggiorno di 7 o 15 giorni trattamenti inclusi).


• Per informazioni: Ermitage Bel Air – Medical Hotel

Via Monteortone, 50 - 35031 Abano - Teolo (PD)
Tel +39 049 8668111 - Fax +39 049 8630166

Ermitage Medical Hotel: www.medicalhotel.it
Responsabilità sociale: www.ilsognodieleonora.it

Cura, prevenzione e vacanza convivono armoniosamente all’Ermitage Bel Air Hotel. Gestito da quattro generazioni con professionalità e passione dalla famiglia Maggia, che vi ha trasmesso il proprio amore per l'ospitalità, è uno degli alberghi storici dell'area termale euganea (la più importante d'Europa). Situato nel Parco naturale regionale dei Colli Euganei, fra Abano Terme e Teolo in provincia di Padova, offre ai propri ospiti benessere e relax attraverso un'ampia gamma di cure termali, trattamenti di remise en forme e servizi innovativi completamente accessibili. Proposte arricchite dai risultati di una costante ricerca effettuata con importanti istituti italiani e stranieri e sotto la guida di studiosi di fama internazionale, come il professore Fulvio Ursini (Ordinario di Biochimica e Scienza dell’alimentazione). Dal 2010 Ermitage Bel Air è Medical Hotel con un centro medico-specialistico di Riabilitazione e Medicina Fisica: un prodotto termale innovativo, in cui riabilitazione e prevenzione si coniugano alla vacanza. In collaborazione con l’Hospice Pediatrico di Padova, la famiglia Maggia ha creato il progetto “Il Sogno di Eleonora” (www.ilsognodieleonora.it), dedicato a bambini e ragazzi affetti da gravi patologie invalidanti al fine di garantire a loro e alle loro famiglie programmi riabilitativi intensivi e residenziali a titolo completamente gratuito.