Grazie alla creazione della prima piattaforma
eventistica digitale dedicata al mondo del vino italiano e la realizzazione di 10
sedi internazionali quali Londra, Monaco, Mosca, Pechino, Shanghai, Hong Kong, New
York, San Francisco, Miami e Toronto, dove le aziende potranno presentare i loro
prodotti ai mercati di riferimento direttamente dall’Italia con il supporto
della tecnologia, superando così le limitazioni imposte dalla pandemia da
Covid-19, MWW diventa la più innovativa manifestazione
di sistema del mondo vitivinicolo
Milano, 14
maggio 2020 – Digitalizzazione e internazionalizzazione.
Saranno queste le parole chiave della Milano
Wine Week 2020, primo evento del settore agroalimentare italiano a segnare
una svolta decisiva accelerando i cambiamenti imposti dal particolare momento
storico che il mondo sta attraversando.
Forte dei numeri significativi conseguiti lo scorso anno
(più di 300 eventi, oltre 300.000 partecipanti, 1.500 aziende coinvolte e
più di 300 locali attivati in tutta la città), la terza edizione della più
grande manifestazione vinicola milanese, un format di Federico Gordini prodotto
dalla Format Division di SG Company, si terrà dal 3 all’11
ottobre prossimi con l’obiettivo, ancor più ambizioso, di fare del
capoluogo lombardo, al pari di quanto già avvenuto per altre eccellenze come la
moda e il design, un hub per la promozione della cultura del vino a livello
internazionale nel rispetto delle limitazioni imposte a causa della pandemia da
Covid-19.
Di qui la trasformazione in poco tempo del format che in
due mesi è stato ripensato, ridisegnato e trasformato in un progetto ancora più
importante ed ambizioso del precedente e sempre più proiettato verso il futuro.
Grazie alla realizzazione di una piattaforma digitale, a supporto della
manifestazione, la prima mai realizzata nel settore vinicolo, sarà possibile a
tutti coloro che dall’estero e da altre parti di Italia desiderino fruire dei suoi
contenuti di poterlo fare anche in un momento in cui gli spostamenti saranno
limitati.
“Se la realtà
cambia,– dichiara Federico
Gordini, Presidente di Milano Wine Week – dobbiamo cambiare anche noi. Milano Wine Week ha deciso per prima di raccogliere questa sfida trasformando un gap in
un’opportunità per realizzare un progetto di sistema sempre più al servizio del
mondo vinicolo e della sua filiera. Durante il lockdown abbiamo deciso quindi
di metterci in discussione modificando il nostro modello di business per
costruire qualcosa di rivoluzionario e adeguato ai tempi correnti e per poter
realizzare, se possibile, un evento ancora più grande, importante e
internazionale nel rispetto delle rigide normative imposte dall’emergenza”.
BUSINESS E INNOVAZIONE
Una manifestazione capace di intercettare un pubblico
business e consumer sempre più ampio, che si pone quindi come propulsore di
crescita tecnologica e qualitativa del settore, riunendo opinion leader,
professionisti internazionali, organizzazioni, operatori di settore e
consumatori con un approccio innovativo e sinergico. Lo farà, nel dettaglio,
attraverso una variegata agenda di incontri e seminari, masterclass,
degustazioni, walk-around tasting, forum e molte altre iniziative dedicate al
mondo vitivinicolo.
In più, oltre alla possibilità per tutte le aziende
partecipanti di disporre di stand
virtuali, ospitati nell’innovativo Wine Networking Hub della
piattaforma, tra le importanti novità di quest’anno - e novità assoluta per
il mondo del vino - ci saranno i Digital
Tasting internazionali, ovvero degustazioni esclusive rivolte ai buyer e
alla stampa internazionale. In un vero e proprio “spazio” immaginato come uno
studio televisivo alla presenza di un nucleo selezionato di operatori,
ristoratori e giornalisti italiani, le cantine avranno la possibilità di
presentare in simultanea i loro prodotti in più Paesi nel mondo grazie alle 10 sedi internazionali della Milano Wine
Week 2020 dislocate nelle città di Londra, Monaco, Mosca, Pechino,
Shanghai, Hong Kong, New York, San Francisco, Miami e Toronto, toccando
quindi i più importanti mercati di riferimento del mondo vitivinicolo. In contemporanea
con il quartier generale milanese, si terranno eventi aperti alla
partecipazione dei rappresentanti del segmento “trade”, della ristorazione e
della stampa internazionale, che potranno interagire con la Milano Wine Week
superando le distanze geografiche grazie a una piattaforma che vivrà tutto
l’anno favorendo un grande networking internazionale.
“Si tratta di
una piattaforma – spiega Gordini – che non è funzionale solo allo svolgimento della Milano Wine Week, ma che
nasce al servizio del mondo del vino con l’obiettivo di favorire un grande
network internazionale, con iniziative durante tutto l’anno finalizzate a scopi
formativi e business, potendo gestire decine di migliaia di utenti in
contemporanea collegati nello stesso momento. In tal senso funzioneremo come
una sorta di ‘broadcaster’, ovvero un grande studio televisivo in grado di
diffondere una serie di appuntamenti fruibili in diretta in varie parti del
mondo, ma destinati poi a diventare anche dei contenuti permanenti”.
La Milano Wine Week 2020 sarà quindi un grande evento
che, grazie all’unione di esperienze digitali e fisiche, avrà la capacità di
intercettare pubblico da tutto il mondo, trasformando Milano nella capitale
mondiale del vino italiano.
IMPARIAMO A CAMBIARE
Fruibili da remoto saranno anche i momenti di formazione,
in primis la terza edizione del Wine
Business Forum (6 ottobre), realizzato in partnership con BS-Strategies e
coordinato da Silvana Ballotta,
che si concentrerà sull’internazionalizzazione in alcuni dei principali mercati
dell’export vinicolo italiano, e la seconda edizione del Wine Generation Forum (10 ottobre), realizzato in collaborazione
con AGIVI (Associazione dei Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani) in lingua
inglese, dedicato ai “millennials” che lavorano nel settore vinicolo, cui si
affiancherà il nuovo Shaping Wine (8
ottobre), realizzato in partnership con SDA
Bocconi, un momento di riflessione sui trend innovativi e sul retail del
mondo del vino.
LE ATTIVITA PER IL CONSUMATORE FINALE
Restano confermati in primis i Wine Districts, veri e propri sodalizi tra un quartiere, con il suo
circuito di bar, ristoranti ed enoteche, e un Consorzio di tutela. Per l’intera
settimana in cui il quartiere sarà – come ormai da tradizione - totalmente
brandizzato con la livrea del Consorzio, sarà possibile partecipare a eventi
speciali (aperitivi, cene, degustazioni), attivati in occasione della MWW, nei
locali aderenti all’iniziativa.
Ulteriore impulso rispetto allo scorso anno sarà dato al
coinvolgimento del mondo della ristorazione e della somministrazione che avrà
una centralità ancora maggiore con l’obiettivo di ridare nuova linfa a una
categoria tra quelle maggiormente messe in ginocchio dalla crisi economica
collegata alla pandemia.
Centinaia di locali e ristoranti milanesi saranno
attivati nel corso della manifestazione con attività che abbinino la loro
offerta ai vini, consentendo al consumatore di vivere l’esperienza
dell’abbinamento sia all’interno delle strutture (in funzione delle capienze in
vigore) sia utilizzando i servizi di delivery dei ristoranti, che proporranno dei
menù tematici che includano una bottiglia di vino in abbinamento.
Milano Wine Week vuole divenire un grande momento di
ripartenza per il mondo della ristorazione e della somministrazione per il
quale il capoluogo lombardo, nell’ultimo decennio, è divenuto la capitale della
tendenza, della sperimentazione, dell’internazionalità e dell’eccellenza. Un
settore dalla cui ripartenza dipende il futuro del settore vinicolo.
Attraverso il progetto Wine Pairing, nato da una costola della Milano Food Week, format
“gemello” creato da Gordini nel 2009, la cui edizione 2020 è saltata a causa
dell’emergenza sanitaria, sarà rafforzato l’impatto comunicativo su un settore
fortemente colpito dal lockdown e legato a doppio filo al mondo del vino. Il
progetto vedrà la partecipazione di alcuni tra i più importanti chef italiani e
internazionali e che hanno partecipato alle 10 edizioni della Milano Food Week,
impegnati in altrettanti story-cooking in cui dovranno costruire una propria
ricetta a partire da un vino delle aziende e dei consorzi “supporter” di MWW.
L’evento sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma
digitale e sui social della manifestazione diventando un tutorial di
un’attività che il pubblico potrà ricreare nella propria cucina acquistando sia
il vino che gli ingredienti tramite L’Enoteca di MWW, un’enoteca fisica
innovativa inserita nell’“headquarter” di Palazzo Bovara e, al tempo stesso,
una piattaforma di e-commerce che consentiranno al pubblico di degustare e
acquistare un’ampia selezione dei vini che saranno protagonisti di Milano Wine
Week.
Continueranno, inoltre, grazie al grande successo
ottenuto nel periodo del lockdown, i Winetelling,
degustazioni digitali, guidate da produttori ed esperti di settore, dedicate ai
“wine lovers” - collegati in remoto attraverso la piattaforma dedicata e le pagine
social della manifestazione - che potranno acquistare le bottiglie direttamente
online. I Winetelling, che hanno già preso il via nelle scorse settimane,
proseguiranno per tutta la fase di teasing fino a ottobre e anche nel corso
della stessa “settimana del vino”, durante la quale sarà disponibile anche L’Enoteca di MWW.
Questi e altri saranno i molteplici strumenti a
disposizione per parlare di un mondo del vino in evoluzione, fatto in primo
luogo di persone: non solo produttori, enologi e agronomi ma anche tecnici, comunicatori,
blogger, startupper, responsabili dell’ospitalità, ristoratori, manager,
sommelier, consulenti ed enotecari. E consumatori, ovviamente. In una parola, The Winers. Saranno loro con le proprie
storie i protagonisti della prossima Milano Wine Week.
“Per la prima
volta nella storia della nostra manifestazione - conclude Gordini - abbiamo deciso
di creare un fil rouge che possa accomunare tutte le occasioni inserite nel
nostro grande palinsesto. I Winers sono le persone del vino, un insieme di
professioni classiche e innovative che concorrono alla filiera del settore.
Abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione di tutti gli appuntamenti sul
‘fattore umano’ che sta alla base del mondo vinicolo e sulla sua evoluzione,
che ha visto negli ultimi anni emergere nuove figure e nuove professionalità,
che contribuiscono alla crescita del settore sul mercato internazionale. I loro
volti e le loro storie saranno i veri protagonisti del nostro racconto dedicato
al mondo del vino”.
La Milano Wine Week è stata presentata questa mattina con
un innovativo evento digitale - a cui hanno preso parte oltre 1.000 ospiti
registrati (un vero record e un numero impensabile per una conferenza stampa
tradizionale) - che ha inaugurato la sua nuova piattaforma, condotto dal
Presidente Federico Gordini con gli interventi di Fabio Rolfi,
Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Roberta Guaineri,
Assessore al Turismo del Comune di Milano, Riccardo Ricci Curbastro,
Presidente di Federdoc, Silvana Ballotta, CEO di BS Strategies e
coordinatrice del Wine Business Forum, Helmuth Kocher, Presidente di
Merano WineFestival, e Luciano Ferraro, Caporedattore del “Corriere
della Sera” e Presidente del Comitato di Manifestazione di Milano Wine Week.
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