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giovedì 30 novembre 2017

Torna “Alla Corte del Gusto”, protagonista il buono e il bello della nostra regione




Giovedì 30 novembre, presso l’Aula Consiliare del Comune di Marigliano, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione della quarta edizione dell’evento dedicato alle eccellenze campane.
Tutto pronto per la quarta edizione de “Alla Corte del Gusto”, evento dedicato alla valorizzazione delle eccellenze campane, eno-gastronomiche e non solo, ideato dall’Associazione Culturale Terre di Campania, organizzato dal Comune di Marigliano e co-finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania 2014-2020 Linea Strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”. Il ricchissimo programma di iniziative previste, che quest’anno coinvolgerà anche i comuni di Mariglianella, San Vitaliano e Scisciano, partner del progetto, e si prolungherà fino a febbraio 2018, sarà presentato giovedì 30 novembre, alle ore 10:30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Marigliano. Alla Conferenza Stampa saranno presenti il Sindaco di Marigliano, Antonio Carpino, l’Assessore alla Cultura del Comune di Marigliano, Nello La Gala, i sindaci dei comuni coinvolti e Simone Ottaiano, in qualità di Direttore Artistico. A moderare l’incontro sarà Antonella Laudisi, giornalista de “Il Mattino”. Al centro della kermesse sarà ancora una volta il Castello-Palazzo Ducale di Marigliano, simbolo storico della città e sede dell’ordine religioso delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, che per quattro giorni ospiterà spettacoli musicali, stand espositivi di cooperative sociali e aziende d’eccellenza, laboratori didattici per adulti e bambini. Diverse attività, previste dal progetto “Alla Corte del Gusto”, si svolgeranno presso altri luoghi simbolo del Comune di Marigliano, estendendosi anche ai comuni limitrofi, creando così un calendario di appuntamenti che saprà coinvolgere i territori per intero. Tema fondante dell’iniziativa sarà, come di consueto,  quello dell’eccellenza in tutte le sue forme. Luoghi, persone, mestieri, forme d’arte, musica, vanno a comporre così una rete virtuosa che darà vita ad un lungo evento ricco di momenti di grande interesse rivolti a grandi e piccoli. Protagonista indiscusso sarà il buono e il bello della Campania, con lo sguardo rivolto a tutto il Sud, agli uomini e ai prodotti che oggi possono contribuire a custodirne la Memoria e a progettare un Futuro più sereno.


Concorso scuole 2017-18 Acqua: fonte di biodiversità tra natura ed agricoltura



Racconta con un breve video come l’acqua della rete dei consorzi di bonifica contribuisce alla conservazione della biodiversità sia nell'ambiente naturale che per i campi coltivati (scade 21.03.2018)

Gli alunni, con il supporto degli insegnanti,  e grazie alla partecipazione al modulo didattico gratuito della Bonifica Renana, realizzeranno un video che evidenzi ricchezza e biodiversità del paesaggio generato dalla presenza dell'acqua disponibile grazie alle opere di bonifica (casse d'espansione, canali, invasi, maceri, riserve idriche e aree naturalistiche...).
L'illustrazione del tema è aperta alla fantasia ed agli strumenti dei ragazzi, tenendo conto degli aspetti tipici del patrimonio territoriale locale, ad esempio le culture materiali, la pratica irrigua per l’agricoltura tradizionale ed il paesaggio rurale, le strutture idrauliche a difesa del rischio alluvionale e la biodiversità ad esse collegata.

RADICI DEL SUD 2017 CHIUDE ALL'INSEGNA DI CIBO E SALUTE


A Sannicandro di Bari premiati i 5 vincitori assoluti di Radici del Sud e presentata l'edizione 2018 delle Radici Guides per una cucina buona e salutistica. La prossima edizione del Concorso dal 5 all'11 giugno 2018
L'evento Radici Experience ha chiuso ufficialmente a Sannicandro di Bari la XII edizione di Radici del Sud. Un percorso iniziato nel giugno scorso con il concorso enologico nel quale due giurie, una composta da buyer internazionali e una composta da critici nazionali ed esteri, hanno esaminato oltre 350 campioni di vini da vitigni autoctoni provenienti dalle regioni del meridione d'Italia. I 66 vini finalisti sono stati poi riesaminati a settembre da una giuria tecnica che ha decretato i vincitori assoluti nelle rispettive categorie: per gli spumanti Dovi Rosé 2014, Ferrocinto (Calabria); per i vini bianchi un ex aequo tra 12 e Mezzo 2016, Malvasia del Salento, Varvaglione 1921 (Puglia) e Grillo Parlante 2016, Fondo Antico (Sicilia); per i rosati Castel Del Monte Rosato DOP 2016, Terre del Grifo (Puglia) e per i rossi Il Sigillo 2011, Cantine del Notaio (Basilicata).
Durante la serata è stata presentata anche la nuova edizione di Radici Guides, le guide ai migliori vini, ristoranti e pizzerie del Sud disponibili online sul sito www.radicidelsud.it e con App gratuita (su Google Play e App Store). Se la sezione vini riporta i frutti del lavoro di selezione operato con il concorso enologico, le parti riservate a pizzerie e ristoranti sono state curate da un team di 12 critici coordinati dall'ideatore di Radici del Sud Nicola Campanile. Nella valutazione sono stati tenuti in particolare conto gli aspetti salutistici della proposte gastronomiche. 12 le pizzerie premiate con il riconoscimento Pizza Eccellente, riservato alle pizzerie dove poter gustare una pizza genuina, salutare e ricercata allo stesso tempo, di schietta impronta tradizionale e altre 9 hanno ottenuto il riconoscimento di Pizzeria Eccellente.
Nella selezione dei ristoranti sono stati assegnati 5 premi speciali. Maitre dell’anno è andato a Antonio Riontino del ristorante Canneto beach 2 a Margherita di Savoia (BAT); il premio Enoteca con cucina, bistrot dell’anno è andato a Vineria Est di Sannicandro di Bari (BA); il premio Chef Emergente dell’anno a Diana Pia Pignatelli dell'Agriturismo Le Caselle di Rignano Garganico (FG); il premio la Novità dell’anno, riservato ai ristoranti di qualità aperti nell'ultimo anno, è stato assegnato a Gaonas Officina del Gusto di Martina Franca (TA); Ristorante tipico dell’anno è stato eletto Origini di Altamura (BA); infine Ristorante dell’anno Ristorante Calvi di Altamura.
"Nella selezione – spiega Nicola Campanile – abbiamo tenuto in particolare considerazione la leggerezza e la salubrità delle proposte gastronomiche. La Puglia, come tutto il sud, si può considerare naturalmente predisposta ad una cucina salutistica, grazie alla grande biodiversità disponibile".
Di questi argomenti si è parlato nel convegno dal titolo Sostenibilità per tasche e salute che ha accompagnato la consegna dei premi. Moderati dal giornalista Federico De Cesare Viola, si sono confrontati Nicola Campanile, curatore e ideatore di Radici Guides e Radici del Sud; Maurizio Gily, agronomo esperto di enogastronomia e presidente della giuria che ha selezionato i vincitori assoluti di Radici del Sud; Gianluigi Cesari, ricercatore dell'Istituto Agronomico del Mediterraneo; Antonio Mazzocca, medico ricercatore specialista in tumori dell’apparato digerente; Beppe Lorusso, giornalista e autore di libri di gastronomia; Giuseppe Barretta, giornalista e collaboratore di Radici Guides e Radici del Sud. Al centro dell'attenzione il rapporto tra salute e alimentazione, sempre più centrale nella qualità della vita. Tornare alla tradizione è il concetto su cui tutti si sono trovati concordi, nel recupero della vocazione ad una dieta mediterranea invidiata nel mondo e di cui la Puglia può e deve essere esempio virtuoso.
Appuntamento alla prossima edizione di Radici del Sud, dal 5 all'11 giugno 2018.

mercoledì 29 novembre 2017

APRE COPERNICO MARTESANA UN NUOVO MODO DI VIVERE IL LAVORO NEL CUORE DELL’EMERGENTE POLO INNOVATIVO DI MILANO





UN CONCEPT ORIGINALE DOVE FARE BUSINESS, 
UN NETWORK A MISURA DI PERSONA E DI AZIENDA

6.500 MQ TRA UFFICI, SPAZI PER INCONTRI, COWORKING, SALE MEETING, LIBRARY E DUE NOVITÀ: LA OXYGEN ROOM E IL LOFT OFFICE

Milano, 29 novembre 2017 – COPERNICO, la piattaforma di spazi e servizi dedicati allo smart working, si espande ancora su Milano e sceglie il cuore dell’emergente polo innovativo del capoluogo lombardo: la Martesana. Ancora più flessibile, ancora più ibrido, sempre più ricco di contaminazioni, Copernico Martesana, rispecchia i valori di una città metropolitana che cresce e allo stesso tempo dà valore, al piano urbano di sviluppo di quest’area, integrandolo con contenuti innovativi.

Il nuovo hub milanese di COPERNICO non a caso è stato collocato nello snodo di connessione fra le zone di Sesto San Giovanni, Nolo e Bicocca. L’obiettivo, è partecipare al processo già in atto di rigenerazione urbana di un’area che oggi sta vivendo una nuova espansione, grazie a un ripensamento dei flussi metropolitani e ad una vera e propria ‘migrazione’ che porta liberi professionisti, consulenti e PMI a popolarla. 

6.500 metri quadri, che si aggiungono al portfolio di 12 realtà della piattaforma, Copernico Martesana è un hub dinamico e funzionale, al centro del quale c’è la persona, la sua vita professionale e non solo. Un nuovo lifestyle del lavoro che trova riscontro anche nel progetto architettonico e di design curato interamente da Studio DC10 che richiama il Genius Loci di quest’area milanese – storicamente votata all’industria - dando vita a un hub sociale in cui si trovano anche due spazi insoliti per un ambiente lavorativo: la Oxygen Room - una stanza dove domina il verde in cui entrare per allontanare lo stress, ossigenarsi e lavorare senza cellulare e computer, e il Loft Office - l’ufficio come a casa, uno spazio di design personalizzato, che mantiene una dimensione intima ma condivisa.

Copernico Martesana è costituito da tre building indipendenti e interconnessi tra loro dove trovano spazio uffici arredati, coworking, sale meeting, spazi eventi, lounge e library e, ovviamente, un bar caffetteria in perfetto stile Copernico, il cui concept è risultato dal lavoro del gruppo di progettazione coordinato da Bunker e composto da Bunker, Torricelli Associati, Weltgebraus: un’espressione innovativa della sinergia tra cibo e spazio che genera un paesaggio di interni che sperimenta nuove forme e nuove aggregazioni dello spazio. Un format dove la dimensione spaziale si fonde con quella esperienziale, all’insegna di tre key concepts dell’ecosistema Copernico: contaminazione, connessione, conoscenza.

“Con Copernico Martesana vogliamo sempre di più essere attenti al benessere degli individui negli spazi di lavoro e allo stesso tempo diventare attori di quei processi economici che generano nuovi distretti e nuove opportunità di business.” - afferma Pietro Martani, Amministratore Delegato di Copernico Holding S.p.A. – “Le esigenze del mercato sono continuamente in evoluzione e COPERNICO è in grado di anticiparle e adattarle al profilo di un lavoratore che cambia e si evolve costantemente ed è alla ricerca di spazi flessibili, dinamici, dove condividere conoscenza ed esperienza e dove si possono sviluppare nuove idee”. 

Copernico Martesana riprende lo stile di Copernico Centrale riadattandolo al contesto e quindi virando su soluzioni che ricordano un’area industriale, ma che danno spazio al verde, alla luce naturale e a tutti quei fattori che contribuiscono al comfort della persona. Una continuità garantita dalla collaborazione con Alessia Garibaldi, Marco Vigo e Giorgio Piliego partner di Studio DC10, che avevano già seguito il progetto di riqualificazione di Copernico Centrale. In Martesana, grande attenzione è stata data all’interior design, optando per linee moderne e pulite, colori neutri e materiali naturali e riciclati, con l’obiettivo di rendere gli ambienti fluidi e ideali per fare networking, pensare out of the box e potenziare la creatività. Ogni spazio comunica con l’altro senza soluzione di continuità dando vita a un unico organismo, pensato in ogni minimo dettaglio per il lavoratore 3.0 sempre più dinamico e alla ricerca di luoghi e contesti che facilitano la produttività e la conciliazione tra vita personale e professionale. Pareti vetrate, spazi verdi e luminosi convivono con pezzi di design iconici e arredi vintage e originano ambienti che privilegiano il comfort e facilitano l’equilibrio tra lavoro e svago. 

COPERNICO ha l’obiettivo di replicare e continuare a sviluppare spazi innovativi dedicati allo smart working e in grado di rispondere ai cambiamenti di scenario socio-economico in atto. Copernico Martesana, si inserisce nel progetto di espansione del network dopo il successo delle strutture di Milano (Copernico Centrale, Tortona33, Isola for S32, Blend Tower), Torino e Science14 a Brussels a cui si aggiunge ClubHouse Brera, un membership club che ha sede a Milano all’interno dell’ex Teatro delle Erbe. Nei prossimi mesi è prevista l’apertura di ClubHouse Barberini a Roma oltre a nuove aperture in target Brescia, Bologna, Cagliari, Firenze, Napoli, Trieste, Varese.

La piattaforma COPERNICO è costituita da tre dimensioni essenziali per far crescere imprese e persone: quella spaziale, quella relazionale e quella culturale. Con Copernico Martesana viene potenziata al massimo la connessione con il tessuto urbano” conclude Pietro Martani, Amministratore delegato di Copernico Holding S.p.A. “con l’obiettivo di far diventare questo hub un punto di riferimento di questa area metropolitana, interpretando e supportando la sua volontà di crescita innovazione, e internazionalizzazione”.

2 e 3 dicembre 2017 PRIMO GRANDE EVENTO A PALAZZO PUCCI




LA FIERA NAZIONALE DEL PANETTONE E DEL PANDORO ARRIVA A FIRENZE
E SCEGLIE COME LOCATION LO STORICO PALAZZO
IN VIA DE' PUCCI A DUE PASSI DAL DUOMO

La Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro, unica manifestazione che promuove il vero Made in Italy nel settore dei lievitati, ha scelto Palazzo Pucci come location d’eccezione per la tappa di Firenze. L’evento infatti quest’anno è stato strutturato con una doppia edizione, a Roma nel Tempio di Adriano vicino al Pantheon il 18 e 19 novembre scorso, mentre l’edizione fiorentina è attesa per il 2 e 3 dicembre nello storico palazzo in via de' Pucci 2 a due passi dal Duomo.

Recentemente restituito alla città dopo un restauro conservativo che ridà splendore ai suoi saloni affrescati, Palazzo Pucci accoglie la Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro come primo evento importante grazie al supporto di PALAZZO PUCCI EVENTS&ACADEMY, una realtà di alto livello, professionale e strutturata, in grado di fornire l'organizzazione e la gestione di progetti e servizi per eventi a società e privati anche nella sua location di Spazio Reale, centro congressuale multifunzionale di 25.000 mq con vocazione formativa, sportiva e ristorativa a Firenze Nord.

Riportato allo splendore originario, il “Salone di Apollo”, in particolare, si presta perfettamente per accogliere le aziende di produzione artigianale provenienti da tutta Italia che rappresentano l’eccellenza dell’arte pasticcera, fiore all’occhiello del Made in Italy, e il contest “L’Ambasciatore del Panettone 2017” con il quale i visitatori potranno votare i panettoni preparati dai produttori presenti.

Una vera e propria esperienza per i visitatori in quanto, oltre a degustare i lievitati tradizionali, potranno conoscere la qualità delle materie prime e i metodi di produzione artigianale, che vede come partner è Il Consorzio Italiano del Panettone Artigianale, Ente Ufficiale di tutela e valorizzazione del lievitato più importante d’Italia.

Il palazzo è raggiungibile comodamente con i mezzi pubblici e in auto, utilizzando i parcheggi di San Lorenzo e Piazza della Stazione Santa Maria Novella, e a piedi in pochi minuti dagli hotel del centro.


La storia del palazzo.
L’edificio di via de’ Pucci 2 ha una storia importante, testimoniata dalle preziose opere artistiche di cui è ricco. Il primo nucleo risale al 1480, quando Antonio Pucci acquistò in questa zona case ed orti. Successivamente vi furono ampliamenti e interventi architettonici eseguiti da illustri architetti e artisti quali Giovanni da San Giovanni, Jacopo Chiavistelli e Giovanni Domenico Ferretti. Nel 1901 viene dichiarato patrimonio artistico nazionale dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti. Ciò che rende famoso il palazzo, oltre al fascino dei grandi saloni grazie ad affreschi, tele, sculture di pregio, è la vicenda criminosa di cui la finestra murata al piano terra, all’angolo con via dei Servi, resta testimone: la “congiura dei Pucci”. La famiglia Pucci fu alleata dei Medici per lungo tempo, almeno fino al 1559, quando Pandolfo Pucci incarica due sicari di colpire il Granduca Cosimo I proprio dalla finestra del palazzo, mentre si recava in corteo alle celebrazioni religiose nella Basilica in piazza della Santissima Annunziata. Scoperto, viene impiccato insieme ai suoi complici e la finestra da cui si appostarono i sicari murata per sempre, a ricordo dell’evento e per punizione della famiglia.
 
Per maggiori informazioni:

PENTACHIARI CINQUE GALLERIE E GIUSEPPE CHIARI





Galleria Santo Ficara, Firenze | Frittelli Arte Contemporanea, Firenze |
Armanda Gori Arte, Prato | Galleria Il Ponte, Firenze | Tornabuoni Arte, Firenze
 

 
 
INAUGURAZIONE NELLE CINQUE GALLERIE
sabato 2 dicembre 2017, dalle ore 11.00 alle ore 20.00


IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE 
sabato 2 dicembre 2017, ore 21.00
concerto di Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello
Frittelli Arte Contemporanea, Firenze
 
 
mercoledì 20 dicembre 2017, ore 17.30
presentazione del volume dedicato a Giuseppe Chiari Musica Madre,
Giampaolo Prearo Editore, Milano 2017
con Gabriele Bonomo, Mario Chiari, Bruno Corà e Valentina Gensini
Museo Novecento, Firenze
 
Nell'ambito delle iniziative promosse in occasione del decennale della scomparsa di Giuseppe Chiari, sabato 2 dicembre 2017, dalle ore 11 alle 20, a Firenze e Prato, avrà luogo l’inaugurazione della mostra PentaChiari – cinque gallerie d'arte celebrano simultaneamente l'opera di Giuseppe Chiari, a cura di Bruno Corà.
Le Galleria promotrici dell'evento sono Armanda Gori Arte, Prato (fino al 28 gennaio); Frittelli Arte Contemporanea, Firenze (fino al 2 marzo); Galleria Il Ponte, Firenze (fino al 2 febbraio); Galleria Santo Ficara (fino al 2 febbraio), Firenze; Tornabuoni Arte, Firenze (fino al 27 gennaio).
In occasione dell’inaugurazione di PentaChiari, la galleria Frittelli Arte Contemporanea sabato 2 dicembre alle ore 21 ospiterà il concerto della violoncellista Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello.
Durante il periodo della mostra, mercoledì 20 dicembre 2017 alle ore 17.30 il Museo Novecento di Firenze dedicherà a Giuseppe Chiari un incontro. Con l’occasione verrà presentato il volume Musica Madre, dedicato all’artista, con interventi di Gabriele Bonomo, Mario Chiari, Bruno Corà e Valentina Gensini.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Bruno Corà, edito da Gli Ori, con testi di Bruno Corà e interviste di Carlotta Castellani.

L’erborinato Sant’Ambrogio al prezioso ZAFFERANO 3 CUOCHI in degustazione da Eataly Smeraldo il 2 e 3 dicembre



Per prepararsi alla ricorrenza milanese di Sant’Ambrogio, sabato 2 e domenica 3 da Eataly Milano Smeraldo sarà possibile assaggiare l’Erborinato “Sant’Ambrogio” al pregiato Zafferano 3 Cuochi, prezioso formaggio giallo e blu dedicato alla città di Milano.

Il Sant’Ambrogio può essere anche un’ottima idea per golosi regali di Natale, come i nuovissimi frigo box firmati 3 Cuochi che verranno omaggiati a chi parteciperà alla degustazione.

L’Erborinato Sant’Ambrogio, prodotto dal caseificio Si Invernizzi, è un’eccellenza per veri gourmet che unisce due prodotti food tipicamente lombardi. Può essere utilizzato come portata principale nel pranzo di tutti i giorni, ma anche come ingrediente di piatti più elaborati come, ad esempio, il classico risotto.


Eataly Milano Smeraldo
presso il Banco dei formaggi freschi
Piazza XXV Aprile, 10 – Milano
INGRESSO LIBERO
Sabato 2 e domenica 3 dicembre 2017
Dalle 8.30 a mezzanotte

martedì 28 novembre 2017

AL VIA IL PROGETTO “RICETTE FIRMATE GRANDI CHEF MANUEL CAFFÈ”


Manuel caffè crea “Ricette firmate Grandi Chef”, la collaborazione con chef di alto livello per realizzare ricette innovative, attraverso il caffè, la sambuca e gli infusi Manuel. Sarà Stefano Polato il primo ad interpretare gli ingredienti in tutte le declinazioni, con 20 ricette dolci e salate.

Parte il progetto Ricette firmate grandi chef Manuel Caffèche ha l’obiettivo di valorizzare i prodotti e il brand. Si comincia con Stefano Polato, “lo chef degli astronauti” che ha creato il menù stellare di AstroSamantha, già cuoco del ristorante Campiello di Monselice, appassionato di nutrigenomica e ideatore dei bonus food per gli astronauti.
“È stata un’esperienza entusiasmante – afferma Cristina De Giusti e continua -  Ci siamo riconosciuti nella filosofia dello chef Stefano Polato per l’innovazione e l’utilizzo di nuovi ingredienti, una cucina molto vicina al nostro stile, con l’utilizzo di meno sale e dolcificanti naturali e frutta liofilizzata. Ed è stata una sorpresa vederlo all’opera con la sua creatività stellare!”
Sono 20 le ricette dolci e salate, suddivise per i prodotti caffè, sambuca e infusi, che saranno presto disponibili in modo permanente sia online, in una sezione dedicata del sito www.manuelcaffe.it, sia  raccolte in un ricettario che può diventare anche oggetto-regalo e da collezione.
Come uno scienziato alchimista, Stefano Polato ha preparato ricette leggere, nutrienti e soprattutto ricche di antiossidanti, che combattono l’invecchiamento cellulare. L’utilizzo del caffè dà un valore aggiunto perché esalta il sapore e costruisce l’aromaticità della ricetta, in base al grado di tostatura della miscela utilizzata. Quelle più speziate esaltano i piatti di pesce, mentre quelle più dolci, con l’utilizzo della miscela Arabica, valorizzano i primi piatti, mousse e dessert dove il caffè primeggia come ingrediente principale. La Robusta invece, più legnosa e astringente, esalta il sapore delle carni. Proposti anche abbinamenti insoliti, combinati con spezie e peperoncino, cardamomo e noce moscata, cannella, chiodi di garofano e zenzero.
Per gli infusi, la creatività dello chef Polato spazia nella realizzazione delle ricette, giocando con sentori ora dolci ora astringenti e utilizzando sambuco, ribes rosso e calendula, arricchiti di cannella, vaniglia e chiodi di garofano, utilizzati nelle torte e nelle creme.
Per la Sambuca SAMtime, cremosa e perfetta a fine pasto, lo chef ha creato delle ricette con l’avvolgente aroma della miscela 100% Arabica Manuel e il gusto fresco dell’anice e dei fiori di sambuco.
Tradizione, sapienza, innovazione e intuizione sono gli ingredienti che hanno permesso a Manuel Caffè di creare miscele che soddisfano anche i palati più esigenti, da degustare al bar e da utilizzare in cucina. L’azienda, gestita con successo dai fratelli Mauro, Cristina e Emanuela De Giusti vanta oltre quarant’anni di storia.


VINO, MASTER-TIRAMISÙ E CARLO PETRINI ALLA FONDAZIONE BARILLA


Non di solo cioccolato vive l’uomo… Negli ultimi mesi abbiamo pubblicato altri tre libri, che hanno suscitato un vasto interesse. Siamo convinti che il cibo sia prima di tutto cultura, storia, territorio. Perciò - oltre al #chocotour per l’ultima nostra opera - abbiamo accettato altre tre inviti per tre importanti appuntamenti originati dai nostri lavori.
A Santarcangelo di Romagna Gigi Padovani sarà ospite del ciclo “Cibo come cultura” per presentare il libro “L’arte di bere il vino e vivere felici” (Centauria), giovedì 30 novembre. La domenica 3 dicembre un nuovo evento a Torino presso la libreria Il Ponte sulla Dora, di Rocco Pinto, che festeggia i cinque anni di attività, con un contest dedicato al dolce italiano più famoso, che abbiamo battezzato “Master-Tiramisù”.
E infine un prestigioso incontro a Milano per l’ottavo International Forum on Food and Nutrition, il 5 dicembre, organizzato dalla Fondazione Barilla: per la prima volta Gigi Padovani intervisterà Guido Barilla e Carlo Petrini, insieme sul palco dell’Hangar Bicocca. Un appuntamento imperdibile, un confronto diretto tra il fondatore e presidente di Slow Food International e il Presidente Gruppo Barilla e Fondazione BCFN. L’incontro è a ingresso libero ma ci si deve registrare. 

NYX MILAN: UN HOTEL, INFINITE ESPERIENZE

UN’OASI DA 15 MILA METRI QUADRI, NEL CUORE DEL CAPOLUOGO MENEGHINO, PER VIVERE UNA NUOVA IDEA DI OSPITALITA’

Barber, tattoo service, make up e hair styling on demand.
E, ancora, guide per visitare “l’alternative art” di Milano, 500 d’epoca con cui esplorare la città e un ristorante dal richiamo street


Soggiornare immersi in una collezione diffusa di street art, degustare alta cucina riletta in chiave urban, avere a disposizione una serie di offerte per ritrovare il benessere, dentro e fuori: tutto questo è il nuovo concetto di hotellerie che ha il suo centro nel NYX Milan.

A meno di un anno dalla sua apertura, i 12 piani di street art e design dell’edificio razionalista di Piazza IV Novembre, noto come “ex Palazzo Philips”, diventano una sofisticata cellula di decompressione cittadina grazie a un’offerta di urban experience inconsuete.

Esperienze capaci di abbracciare la quotidianità per semplificare la vita dell’ospite che desidera, per esempio, usufruire di un servizio di hairstylist o dell’abilità di un contemporary barber senza varcare la soglia della propria camera d’albergo. E ancora il tattoo artist pronto a raggiungere l’ospite in hotel per un decoro sulla pelle... dell’ultimo minuto, o la guida turistica pronta ad accompagnare in un tour alternativo di Milano, passando da una chiesa di periferia per scoprire le installazioni di uno dei più quotati artisti contemporanei o dal centro sociale per ammirare le più belle opere d’arte “muraria” della città.

Proposte originali anche per chi è interessato alla scoperta di un percorso più “tradizionale e turistico”: a bordo di una Fiat 500 vintage. Per finire – e cominciare anche – con l’eclettica proposta gastronomica del ristorante Clash ispirata allo street food, sì, ma con molta attenzione a materie, originalità della proposta, appagamento della vista... oltre che al sempre più urban veg style: tutto confezionabile, su richiesta, in cestini da pic-nic con cui andare alla scoperta della città nella bella stagione.

Altre ancora le features in programma per i mesi a venire: dal cinema allo yoga in terrazzo ai corsi di cake design. Oltre a un fitto calendario di esposizioni ed eventi guidati dal fil rouge della contemporaneità e dal legame con la città e le sue manifestazioni d’arte più giovani.



Verso il Milk Day di Fieragricola, in programma a Verona il 2 febbraio 2018 con la filiera lattiero casearia LATTE, LA PRODUZIONE UE TORNA A SALIRE. A SETTEMBRE +3,5 PER CENTO CLAL: SETTORE PUNTI SU EXPORT E SOSTENIBILITÀ, MONITORAGGIO IMPORTANTE


Verona, 27 novembre 2017. La produzione di latte in Europa torna a salire. Lo rileva Clal.it, portale di riferimento per il settore, che a Fieragricola parteciperà al Milk Day del 2 febbraio 2018, giornata dedicata alla filiera lattiero casearia, una delle grandi novità della 113ª edizione della manifestazione internazionale di Verona.
«Consapevole che il dialogo fra gli operatori è fondamentale, così come una tempestiva analisi di tutti i fattori chiave del mercato – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – Fieragricola organizzerà il Milk Day proprio per favorire una strategia di ampio respiro per la filiera, accompagnano l’avvicinamento dell’evento con informazioni e analisi di scenario».

Latte: consegne Ue-28 in aumento. Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno le consegne nell’Ue-28 sono cresciute dello 0,49% su base tendenziale, arrivando a una produzione complessiva di 118.049.000 tonnellate. Di per sé, non sarebbe un aumento significativo, tuttavia, secondo il team di Clal.it, questo trend potrebbe lentamente innescare una flessione dei prezzi del latte alla stalla. Più decisa l’accelerazione italiana: 9.012.000 tonnellate nei primi nove mesi del 2017, il 3% in più sullo stesso periodo dell’anno precedente. 
«Non possiamo ancora parlare di allarme – dichiarano gli analisti di Clal.it – ma è bene tenere monitorato l’andamento produttivo in tempo reale, per consentire ai produttori e alla filiera di gestire il mercato. Un surplus di materia prima, se non accompagnato a un incremento significativo dell’export, potrebbe appesantire la situazione comunitaria».
Dopo la grave crisi che ha caratterizzato il 2015 e i primi otto mesi del 2016 e ha portato alla chiusura di molte stalle in Europa, una nuova recessione dei listini rischierebbe di essere fatale per migliaia di allevamenti. «Oggi è tempo per gli allevatori di investire in sostenibilità e in nuove tecnologie, in grado di migliorare i bilanci aziendali e di rispondere alle esigenze del consumatore in chiave di ambiente, occupazione e custodia del territorio – prosegue il team di Clal -. Allo stesso tempo, i trasformatori e i consorzi, in particolari quelli che rappresentano i grandi formaggi Dop, devono concentrarsi per incrementare l’export e garantire la giusta marginalità alla filiera».

La ripresa di Francia a Germania. In base ai dati elaborati da Clal.it, non si può minimizzare l’inversione di tendenza che hanno registrato Germania e Francia, i primi due Paesi europei in termini di volumi di latte. La Germania ha prodotto in settembre il 3,2% in più rispetto allo stesso mese del 2016, allungando la striscia positiva iniziata in agosto, col +0,9% su base tendenziale.
Anche la Francia a settembre ha registrato un aumento delle consegne di latte del 3,3% e, se tale tendenza si confermerà anche nei mesi successivi, qualche ripercussione in termini di deprezzamento dei listini si avrà anche in Italia, dal momento che i tre mercati sono fortemente interconnessi.
A livello europeo nel solo mese di settembre sono state prodotte 12.323.000 tonnellate di latte, con un balzo in avanti del 3,5 per cento. Le esportazioni si riveleranno dunque fondamentali per evitare che la sovrapproduzione congestioni il mercato europeo.

Usa e Nuova Zelanda in crescita. Produzioni di latte in aumento anche negli Stati Uniti (73.654.000 tonnellate, +1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2016), e, nell’emisfero Sud, in Nuova Zelanda (12.757.000 tons, +1,2% su base tendenziale).

Stock di SMP in aumento. Ad appesantire il quadro complessivo potrebbero essere anche le giacenze di mercato. I magazzini di stoccaggio comunitari della polvere di latte scremato (SMP) indicano una giacenza di 393.007 tonnellate, il 51,75% in più rispetto ai primi nove mesi del 2016.
Anche negli Usa gli stock sono cresciuti del 19,48%, raggiungendo le 126.498 tonnellate fra gennaio e settembre di quest’anno.

Mondo allevatoriale preoccupato. La Commissione Europea non mostra segnali di allerta, ma non mancano voci preoccupate fra i rappresentanti dei produttori. Già nelle scorse settimane il portavoce dell’Associazione dei produttori di latte tedeschi (Bdm), Hans Foldenauer, aveva paventato sulla stampa un calo dei prezzi sulle borse merci, mettendo in guardia sul rischio di una nuova crisi di mercato. Basterà alla Germania un aumento delle esportazioni? E se fra i paesi destinatari conquistasse maggiore spazio l’Italia, come già avvenuto in passato per il latte alimentare, quali sarebbero le conseguenze per il nostro mercato?
Per ora le mercuriali sono abbastanza stabili. Le quotazioni del latte crudo spot del 13 novembre scorso sulla piazza di Verona hanno confermato i 42 € per 100 kg della settimana precedente, con un deprezzamento del 3,4% rispetto a 12 mesi fa. Lieve diminuzione (-0,59%) per il latte spot a Lodi, quotato 42,25 € per 100 chili.
In Baviera il prezzo del latte crudo alla stalla è venduto a 37,93 € per 100 kg, il 39,76% in più rispetto alle quotazioni di 12 mesi fa, ma non sufficiente a garantire la sostenibilità economica delle stalle, secondo l’associazione dei produttori di latte, che indica a 45 €/100 kg la soglia di equilibrio.
I produttori irlandesi sollecitano l’intervento dell’Unione europea. Gerald Quain, presidente del comitato lattiero caseario della Irish Creamery Milk Suppliers Association (ICMSA) afferma che il comparto auspica l’applicazione di un nuovo programma di riduzione volontaria delle produzioni di latte per l’anno prossimo.

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TERME & MUSICA, ALL’ERMITAGE BEL AIR UN NATALE SPECIALE E “RISPARMIOSO





Il Medical Hotel di Abano Terme oltre agli apprezzati programmi dedicati a benessere, cure e prevenzione propone 17 serate musicali e una serie di vantaggi: dallo sconto del 10% per soggiorni di almeno 10 giorni al transfer gratuito

La musica è l’anima stessa del Natale. Ne trasmette l’essenza e ha lo straordinario potere di riportare indietro la memoria, così da far rivivere momenti lieti trascorsi accanto alle persone più care. Il Natale all’Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano Terme è sempre stato un momento molto importante, perché dietro all’apprezzata attività dell’elegante e accogliente centro termale e riabilitativo c’è sempre stata una famiglia. Una famiglia unita. I Maggia gestiscono da quattro generazioni la bella struttura di Monteortone e ogni anno cercano di rinnovare la propria proposta per migliorare la qualità del soggiorno dei propri ospiti. 

Quest’anno il Natale all’Ermitage Bel Air Medical Hotel è soprattutto musica, tanta musica. Tutte le sere dal 22 dicembre al 7 gennaio è previsto un intrattenimento musicale. Si va da serate dedicate al classico repertorio natalizio a concerti ispirati ad altri generi musicali, come il Jazz e lo Swing. Alcune sere saranno dedicate al divertente Karaoke, nel corso di altre invece la musica accompagnerà delicatamente la cena. Alla Vigilia di Natale saranno protagonisti i canti della tradizione Gospel, mentre durante il cenone di San Silvestro per salutare il nuovo anno è previsto il Pop Party Music. Originale anche l’appuntamento previsto per l’Epifania: l’arrivo della Befana sarà salutato dall’esibizione orchestrale della Monteortone Filarmonica.

Le vacanze natalizie all’Ermitage Medical Hotel di Abano Terme saranno anche l’occasione di vivere in pieno la vacanza termale, rilassandosi nelle piscine d’acqua calda naturale sia esterna che interna o sottoponendosi ai vari trattamenti del centro benessere. Chi preferisce pensare anche durante le feste alla salute, potrà avvalersi dei tanti programmi di cura e prevenzione proposti dal Medical Hotel dell’Ermitage, a partire dai fanghi e dalle inalazioni. Ma c’è pure la possibilità di seguire programmi specialistici personalizzati di riabilitazione in acqua termale, seguiti da personale medico altamente qualificato.

Chi vorrà partecipare alla Santa Messa di Natale può scegliere di farlo in due storiche chiese della zona: il Santuario di Monteortone dedicato alla Madonna della Salute (e legato ad un evento miracoloso che risale al 1428) e l’Abbazia benedettina di Praglia, complesso monastico famoso per il restauro del libro, antico dove ancora la celebrazione della Messa di Natale avviene in lingua latina. Nel tempo libero gli ospiti potranno visitare i vari mercatini di Natale dell’area euganea, a partire da quello allestito nella zona pedonale di Abano Terme.

Quest’anno la famiglia Maggia per le vacanze di Natale propone il programma “La magia delle feste” che prevede una riduzione di prezzo del 10% più il transfer (o un voucher carburante di 35 €) per chi prenota un soggiorno di almeno 10 notti, con arrivo entro il 24 dicembre. Validità dal 22 dicembre all’8 gennaio.

• Per informazioni: Ermitage Bel Air – Medical Hotel

Via Monteortone, 50 - 35031 Abano - Teolo (PD)
Tel +39 049 8668111 - Fax +39 049 8630166

Ermitage Medical Hotel: www.medicalhotel.it
Responsabilità sociale: www.ilsognodieleonora.it

Cura, prevenzione e vacanza convivono armoniosamente all’Ermitage Bel Air Hotel. Gestito da quattro generazioni con professionalità e passione dalla famiglia Maggia, che vi ha trasmesso il proprio amore per l'ospitalità, è uno degli alberghi storici dell'area termale euganea (la più importante d'Europa). Situato nel Parco naturale regionale dei Colli Euganei, fra Abano Terme e Teolo in provincia di Padova, offre ai propri ospiti benessere e relax attraverso un'ampia gamma di cure termali, trattamenti di remise en forme e servizi innovativi completamente accessibili. Proposte arricchite dai risultati di una costante ricerca effettuata con importanti istituti italiani e stranieri e sotto la guida di studiosi di fama internazionale, come il professore Fulvio Ursini (Ordinario di Biochimica e Scienza dell’alimentazione). Dal 2010 Ermitage Bel Air è Medical Hotel con un centro medico-specialistico di Riabilitazione e Medicina Fisica: un prodotto termale innovativo, in cui riabilitazione e prevenzione si coniugano alla vacanza. In collaborazione con l’Hospice Pediatrico di Padova, la famiglia Maggia ha creato il progetto “Il Sogno di Eleonora” (www.ilsognodieleonora.it), dedicato a bambini e ragazzi affetti da gravi patologie invalidanti al fine di garantire a loro e alle loro famiglie programmi riabilitativi intensivi e residenziali a titolo completamente gratuito.

SCARPE GROSSE E CERVELLO FIVI: IN 15.000 A PIACENZA PER ABBRACCIARE I VIGNAIOLI INDIPENDENTI


Record di visitatori per la settima edizione del Mercato dei Vignaioli FIVI. Prossima edizione 24 e 25 novembre 2018
Scarpe grosse, cervello FIVI. È questo il messaggio del settimo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti organizzato da FIVI in collaborazione con Piacenza Expo. Una due giorni in cui 15.000 persone (6.000 in più dello scorso anno) hanno avuto l’occasione di incontrare i vignaioli e farsi raccontare il loro lavoro in vigna, il loro territorio e il frutto del loro operato. Un evento che si ripeterà il 24 e 25 novembre del prossimo anno, quando la FIVI festeggerà i 10 anni di vita.
“Siamo convinti che il successo crescente del Mercato – ha dichiarato la presidente FIVI Matilde Poggi – sia la diretta conseguenza della credibilità che ci stiamo guadagnando a livello istituzionale, in Italia come in Europa. Abbiamo le scarpe grosse e il cervello FIVI, le mani nella terra e la testa rivolta a una causa comune”. Tante sono infatti le battaglie condotte durante l’anno in corso e tante sono ancora quelle da combattere. Dall’etichetta nutrizionale, giudicata dalla FIVI un inutile aggravio, alla regolamentazione dell’Enoturismo, di cui FIVI come componente della CEVI (Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti) sta discutendo con le istituzioni europee. Ma anche e soprattutto la sburocratizzazione di un settore, quello vitivinicolo, schiacciato da una burocrazia che ostacola il ruolo di tutela del territorio che il vignaiolo riveste. Tutti temi di cui si è discusso nell’assemblea della domenica mattina, durante la quale sono stati premiati come Vignaioli dell’anno, di fronte a una platea di vignaioli commossi, Germana Forlini e Alberto Capellini, coppia in vigna e nella vita nelle Cinque Terre.

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FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.

domenica 26 novembre 2017

L'ingrediente più importante per un grande panettone? La Cottura



Lo confermano i grandi maestri Renato Bosco, Ezio Marinato,
Claudio Gatti e Maurizio Bonanomi.


Il 18 e 19 novembre al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano si è svolto l'evento I Maestri del Panettone, con la presenza prestigiosa di 25 maestri del lievitato più famoso al mondo.

Negli ultimi anni l'attenzione sul panettone è in continua crescita. Si è parlato tanto di impasti e di lievito naturale per ottenere un prodotto soffice e alveolato; si continua oggi a parlare di ingredienti per la farcitura che determinano aromi e gusto del panettone.

Oggi il focus si sta spostando su un ingrediente dimenticato e messo sempre in seconda fila: la cottura. Per fare un buon panettone non bastano solo ingredienti di qualità, esperienza e passione. Passaggio fondamentale è la cottura in un forno capace di esaltare al meglio le qualità del prodotto.


Le testimonianze raccolte sono delle più autorevoli nel panorama odierno. Come Maurizio Bonanomi della pasticceria Merlo (Pioltello, MI) che con sicurezza afferma: “La cottura è la fase più importante di tutto il ciclo. Se facciamo una procedura di impastamenti corretta ma poi si sbaglia la cottura si va a compromettere tutto il lavoro. Utilizzo solitamente due tecniche di cottura: una in forno classico, statico e una in forno rotativo per razionalizzare i tempi e aumentare la produttività”.


Il maestro Renato Bosco (Saporè, San Martino Buon Albergo, VR) non ha dubbi: “Dobbiamo valorizzare la cottura, perché è un ingrediente alla stregua degli altri. Tanta dedizione si mette nel lievito quanta nella fase della cottura che è fondamentale per il ciclo produttivo di un panettone o lievitato in generale. C’è chi dice che bisogna dare una cottura rapida all’inizio, invece io penso che bisogna valutare gli aspetti dell’impasto con una cottura piramidale: da 160° per i primi 5 minuti e poi salire ai 170° sigillando il calore e gelificando gli amidi e poi scendere in maniera omogenea cuocendolo lentamente. Dobbiamo metterci in testa che la cottura è un ingrediente!”.


Ezio Marinato uno dei massimi esperti italiani di panificazione, già campione europeo e campione mondiale dei panificatori “Il prodotto deve andare in cottura quando è arrivato alla giusta lievitazione, poi la temperatura deve essere adeguata al tipo di prodotto e per il panettone non è così semplice. Deve essere di colore dorato, questo è indice di correttezza della cottura, perché se è troppo chiaro significa che il calore non è stato opportuno. Il forno che si utilizza è fondamentale, perché è fase delicatissima quella finale che può compromettere un buon lavoro fatto in precedenza”.






Claudio Gatti (Pasticceria Tabiano, Tabiano PR) conferma il trend: “La cottura deve essere di 1 ora alla temperatura costante di 170°. La mia filosofia: utilizzare calore costante sempre dall’inizio alla fine, anche se ci sono diverse scuole di pensiero a riguardo. Moretti Forni mi permette di raggiungere il prodotto desiderato”


Differenti tecniche di cottura, personali per ogni grande Maestro del panettone. Come è giusto che sia, perché la cottura non è una sola, ma va gestita in base al prodotto che si desidera ottenere. Temperatura costante, cottura piramidale, tecniche ancora diverse. Le vie sono tante, ma tutte presuppongono una vera “cultura della cottura”, ovvero la conoscenza tecnica dei processi chimici e fisici che il prodotto subisce nel forno, soprattutto se parliamo di un prodotto a lievitazione naturale così delicato.