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giovedì 29 febbraio 2024

Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia con le nuove visite guidate

 



Da marzo si apre la nuova stagione di visite guidate dedicate all’arte e alla cultura,

tra itinerari classici e nuovi format

 

Un focus particolare sui tour transfrontalieri di Gorizia,

Capitale Europea della Cultura 2025 insieme a Nova Gorica

 

Trieste, 29 febbraio 2024 – Passeggiate archeologiche nella luce magica del tramonto tra scavi e reperti antichi o in notturna per scoprire le città d’arte sotto un manto di stelle; a “passeggio con gli autori” ripercorrendo le piazze e le strade dei loro romanzi e audioguide “da brivido” sulle tracce di un giallo da risolvere; e ancora itinerari transfrontalieri, inseguendo la storia del ventesimo secolo e dei confini che hanno fatto l’Europa: sono solo alcune delle tante proposte di visite guidate dedicate agli amanti del viaggio culturale, attivate da PromoTurismoFVG a partire da marzo.

La visita guidata di qualità si conferma uno degli strumenti più importanti e più apprezzati dai turisti per la conoscenza di un territorio e l’ente del turismo del Friuli Venezia Giulia propone quasi mille alternative che spaziano sull’intera regione, avvalendosi di guide specializzate e autorizzate.

 

LE PROPOSTE DI CITTÀ IN CITTÀ

 

Trieste

Dal 16 marzo parte il tour “Quattro passi a Trieste” alla scoperta del capoluogo regionale, caratterizzato dal flair asburgico e dall’iconica piazza Unità, una delle più belle e grandi piazze d’Europa, scenograficamente affacciata sul mare Adriatico. Dalle origini romane agli eleganti e storici caffè letterari, passando per i tipici buffet dove gustare piatti della cucina mitteleuropea, un itinerario express che in un’ora permetterà di immergersi nelle bellezze di questa città magica, attraente e misteriosa. Per chi vuole sperimentare il fascino della città nelle luci della sera, sarà attivo dal 19 aprile il tour “Le luci di Trieste”, che partendo dal cuore del Borgo Teresiano, uno dei quartieri più antichi attraversato dal Canal Grande, toccherà i punti di interesse che fanno di Trieste un vero melting pot culturale e religioso d’Europa: dalla Chiesa ortodossa di San Spiridione a quella evangelica-luterana in stile neo-gotico fino ad arrivare al Teatro Romano e piazza Unità, senza dimenticare un saluto alla statua di James Joyce, che qui visse e scrisse a lungo. 

 

Aquileia

“Benvenuti nelle Domus di Aquileia” è il nome del tour che a partire dal 17 marzo condurrà gli amanti del mondo romano e non solo alla scoperta di una delle aree più suggestive del sito archeologico di Aquileia: le domus. Attraverso curiosità e aneddoti, la guida porterà a calarsi nei tempi dei romani e scoprire come si viveva nelle abitazioni dell’antica metropoli, immaginando come venivano scelti i mobili, com'era l'architettura delle case aquileiesi, come si viveva la quotidianità tra quelle mura. Per chi cerca un’esperienza ancora più suggestiva, a partire dal primo di luglio e per il periodo estivo, si può scegliere la nuovissima “Passeggiata archeologica dopo il tramonto” che prevede per la prima volta una visita del sito in notturna in alcune aree archeologiche: approfittando delle ore meno calde e affollate, si potrà respirare l’anima dell’antica città lungo percorsi illuminati nelle zone residenziali, nella piccola e suggestiva necropoli, nel Sepolcreto e sul decumano di Aratria Galla, che attraversava la città romana in direzione est-ovest. Sempre dal 16 marzo, per gli amanti dell’archeologia sarà disponibile anche il tour “Viaggia con noi nella storia di Aquileia” alla scoperta dei segreti e degli splendori di quella che fu una delle capitali dell’Impero romano: allora luogo strategico per gli scambi con i paesi danubiani e con l'Oriente, centro di grandi traffici di merci e beni e punto di incontro di genti e culture, oggi Patrimonio dell'Umanità tutelato dall'Unesco. Il percorso si snoda attraverso le testimonianze fondamentali degli scavi del foro romano fino all'immensa basilica patriarcale con l’importante e suggestivo pavimento musivo, in un luogo che parla di gloria e di antichi fasti.

 

Palmanova
È un tuffo nel passato il tour guidato “Palmanova: passeggiata nella città stellata”, in partenza dal 23 marzo, per scoprire la storia di questa suggestiva città fortezza a forma di stella a nove punte, costruita durante la Repubblica di Venezia. La visita inizia nella maestosa piazza d’armi, Piazza Grande, fulcro della vita cittadina, sotto lo sguardo delle statue dei Provveditori, e sulla quale si affaccia anche il Duomo dalla maestosa facciata; toccherà poi altri punti di interesse come l’acquedotto veneziano, il percorso del Rivellino, le gallerie, fino ad arrivare al Baluardo Donato, il bastione meglio conservato della fortezza, lungo un tratto che metterà in luce la possente genialità ingegneristica dell’epoca di cui Palmanova è indiscussa testimonianza.

 

Gorizia

Il tour guidato “Atmosfere goriziane: storia, architettura, bellezza di una città sospesa tra passato e futuro”, a partire dal 16 marzo, è il modo ideale per immergersi in questa città di confine dalla storia ricca e unica e dal passato asburgico che ancora si respira nelle sue strade e piazze, dagli eleganti palazzi e monumenti.  Ed è questa città, nel cuore d'Europa, che insieme alla vicina slovena Nova Gorica sarà nel 2025 Capitale europea della cultura. Il tour toccherà i luoghi più significativi tra cui il colle su cui sorge l'imponente borgo Castello, da dove si apre un panorama spettacolare su tutta Gorizia e le suggestive colline del Collio, la zona del Brda fino ad arrivare al fiume Isonzo e ai tre rilievi simbolo della Prima guerra mondiale: Calvario, Sabotino e San Michele. A partire dal 9 marzo, la visita guidata “Gorizia una storia di frontiera” focalizzerà in particolare sulla storia travagliata del confine, iniziata quando nel 1947 Gorizia fu divisa a metà da un muro che, ancora prima di quello di Berlino, sancì la separazione tra Est e Ovest: Gorizia divenne simbolo della complessa storia del Novecento. Attraverso racconti e aneddoti si scoprirà a cosa serviva una prepusnica, quali sotterfugi i contrabbandieri mettevano in atto per trafugare merci al di là del confine e cosa accadde in una curiosa domenica d’agosto, chiamata “la domenica delle scope”.

 

 

Udine

È un “Tour classico” quello che a partire dal 16 marzo porterà i visitatori alla scoperta di Udine, cuore pulsante del Friuli Venezia Giulia, una città discreta ed elegante, ma anche allegra e conviviale, con le tante osterie e i locali tipici che animano le sue belle ed eleganti piazze in stile veneziano, veri e propri “salotti” a cielo aperto.  Da Piazza Primo Maggio lungo via Manin si raggiunge la più antica piazza della città, definita la più bella piazza veneziana in terraferma, Piazza Libertà, sulla quale spicca la magnifica architettura della loggia del Lionello. A partire da fine marzo sarà disponibile il tour audioguidato alla scoperta di Udine seguendo le tracce di un enigma: dopo un forte temporale il centro storico di Udine è completamente al buio per colpa di un cortocircuito che ha messo fuori gioco gran parte dell’illuminazione pubblica.  Sarà necessario scoprire cos’è successo, aiutando il grande scienziato Arturo Malignani, a risolvere il problema. Iniziano invece il 20 aprile le “Passeggiate di primavera con Elena Commessatti”, dieci date fino a giugno per passeggiare insieme alla scrittrice tra libri, quadri, donne e musei alla scoperta di Udine: dal Palazzo Antonini-Stringher, nuova sede della Fondazione Friuli, alla Collezione Astaldi e Friam di Casa Cavazzini, ripercorrendo i segni del genio di Arturo Malignani, tra Museo Etnografico e Museo della Fotografia in Castello.

 

 

Nel pordenonese

 

Spilimbergo

“Tessere d'arte e atmosfere medievali” è la visita guidata che a partire dal 16 marzo condurrà gli amanti della storia e dell’arte in quello che è un vero e proprio scrigno d'arte medievale sul fiume Tagliamento: la città di Spilimbergo, arroccata su uno sperone roccioso con l’affaccio suggestivo sul maestoso fiume alpino. Qui si potranno ammirare le meraviglie conservate all’interno del duomo cittadino e percorrere le vie del borgo caratterizzate dai colorati affreschi e pitture fantasiose che impreziosiscono facciate e palazzi. Il tour prosegue con la visita alla Scuola Mosaicisti del Friuli, che a oltre cento anni dalla sua fondazione è un'autentica eccellenza della regione: con la visita guidata si scopriranno i segreti dell'arte musiva, antichissima ma sempre attuale

 

Casarsa della Delizia

Con il tour guidato “Sui luoghi di Pier Paolo Pasolini a Casarsa”, dal 17 marzo sarà possibile ripercorrere la storia e la vita del poeta e regista durante gli anni che trascorse a Casarsa della Delizia, cittadina friulana in provincia di Pordenone. L’itinerario comprende alcuni dei luoghi più significativi per Pier Paolo Pasolini che incisero fortemente sulla sua formazione: a partire dalla casa materna, oggi sede del Centro Studi Pasolini, passando per l'Academiuta di Lenga furlana, l’accademia di lingua friulana da lui fondata, e i tanti luoghi che lo ispirarono nella sua produzione letteraria e ai quali era fortemente legato, come la chiesetta di Santa Croce, il borgo di Versuta, la frazione di San Giovanni, arrivando, infine, alla tomba del poeta nel cimitero di Casarsa.

 

Tutte le visite guidate sono gratuite per i bambini sotto i 12 anni con adulto pagante, scontate per le famiglie e gratuite con la FVGcard, disponibile anche in formato buono regalo con validità 12 mesi.

Maggiori info su: www.turismofvg.it/it/arte-e-cultura/visite-guidate   

 

IL CONSORZIO DOC DELLE VENEZIE APPLAUDE ALLA RIFORMA DEL SISTEMA EUROPEO DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

 


Arriva il via libera del Parlamento europeo al nuovo Regolamento IG, testo unico per i settori vino, bevande spiritose e prodotti agricoli a Indicazione Geografica.

Stefano Sequino: “Vantiamo un sistema senza eguali nel mondo, che conferma la centralità dei Consorzi ed il valore delle indicazioni geografiche”.

 
 
 
Verona, 29 febbraio 2024 – Dopo l’approvazione in plenaria della riforma delle indicazioni geografiche – con 520 voti favorevoli –, il Consorzio di tutela Doc Delle Venezie accoglie con favore e soddisfazione il nuovo sistema delineato dal regolamento europeo che disciplina, in un’unica base normativa, il settore vitivinicolo, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli. Un nuovo quadro legislativo che, pur mantenendo le specificità del settore vitivinicolo, rafforza le misure di protezione delle Indicazioni Geografiche, anche online, semplifica il processo di registrazione e consolida il ruolo centrale dei Consorzi di tutela fornendo strumenti più efficaci e utili per rispondere alle variabili dettate dal mercato e dal cambiamento climatico.

Si tratta di un passo avanti rispetto alla capacità di valorizzazione e di tutela delle IG – ha dichiarato Albino Armani, Presidente del Consorzio Doc Delle Venezie – ottenuto grazie all’impegno dell’On. Paolo De Castro che, in qualità di relatore, ha guidato, con il supporto e la collaborazione del Ministro Francesco Lollobrigida, il percorso ed i negoziati fino all’approvazione in sede di Parlamento europeo del regolamento. Una sfida importante per i Consorzi – ha concluso Armani – che dovranno cogliere le opportunità fornite dal nuovo sistema regolamentare”.

La posizione del Consorzio Doc Delle Venezie non può che essere favorevole di fronte a un sistema che rafforza la tutela delle specificità e delle nostre eccellenze agroalimentari” – commenta Stefano Sequino, Direttore del Consorzio Doc Delle Venezie e aggiunge “la riforma risponde positivamente alla necessità di sviluppare spazi di lavoro fondamentali per il futuro del settore vitivinicolo, come la sostenibilità, l’enoturismo, la capacità di vigilanza e di tutela, estesa anche ai domini online che utilizzano impropriamente i nomi protetti Dop e Igp. Rimane di fondamentale importanza – conclude Sequino – il ruolo dei Consorzi nella gestione dell’offerta e delle produzioni”.

Sarà importante proseguire con il lavoro di attuazione della riforma europea, per cogliere le opportunità fornite dal regolamento e consolidare il ruolo centrale dei Consorzi nel sistema delle Indicazioni Geografiche.
 
 

 

 
 
Per maggiori informazioni visita il sito www.dellevenezie.it

ULTIMI GIORNI PER VISITARE LA MOSTRA DI ANDREA MANZITTI “A MILANO C’E’ IL MARE” VISITATA DA OLTRE 3000 PERSONE IN UN MESE

 


Acquario Civico di Milano

Viale Gerolamo Gadio 2, Milano

Fimo al 3 marzo 2024

 

Orari di apertura

Dalle 10:00 alle 17:30

 

Biglietteria

 € 5.00 intero - € 3.00 ridotto

(la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario)

 


 

Rimarrà aperta fino a domenica 3 marzo la mostra di Andrea Manzitti “A Milano c’è il mare” che in un mese ha ottenuto un grosso successo di pubblico con oltre 3000 visitatori.

La mostra, curata da Elisabetta Longari, si presenta come un viaggio nel colore e nei segni di rotte immaginarie secondo il codice cartografico unico e personalissimo, atto ad aiutarci a ridisegnare i nostri orizzonti inconsci e a riscoprire il mondo che ci circonda.

 

L’intero percorso artistico di Andrea Manzitti, nato a Santa Margherita Ligure nel 1944 ma formatosi come professionista prima e artista poi a Milano, ha nell’elemento acqua e nel viaggio “latitudine e longitudine” della propria espressività pittorica, così come suggerisce non solo il titolo della mostra “A Milano c’è il mare”, ma anche quelli delle due precedenti personali: “Isole, mappe e portolani” del 2021 allo Spazio Scoglio di Quarto di Milano, e la recentissima “In principio era il mare” svoltasi questa estate al MUMA Museo del Mare di Genova.

 

A Milano l’artista presenta 36 fra Portolani e Planisferi, che non solo rappresentano una mappatura geografica immaginaria reinterpretando carte nautiche di una volta, ma anche un viaggio nella percezione del mondo e dei propri orizzonti mentali attraverso l’arte.

Opere realizzate su carta indiana di cotone oppure in acrilico e pasta di pomice grezza, quest’ultima dalla grande capacità di assorbimento e riflessione della luce, per un risultato che riflette perfettamente il bisogno da parte dell’artista di offrire un’espressione poetica veritiera, e allo stesso tempo visionaria, di quanto vuole rappresentare.

Completa la mostra un Planisfero in ceramica smaltata, che solo in apparenza sembra distonico rispetto al resto della mostra.

 

La mostra “A Milano c’è il mare” è accompagnata da un catalogo pregiato realizzato in Favini carta, creata con alghe bianche: una carta ecologica, biodegradabile, prodotta utilizzando le alghe in eccesso della laguna di Venezia.

 

MUSEO NOVECENTO presenta André Butzer Liebe, Glaube und Hoffnung

 A cura di Sergio Risaliti

 

01.03.2024 - 9.06.2024

 

Museo Novecento, Firenze

 

André Butzer. Liebe, Glaube und Hoffnung, Installation View, 2024, Courtesy Museo Novecento, Firenze and the artist. Foto Ela Bialkowska OKNO studio


Firenze, 29 febbraio 2023 - Il Museo Novecento è lieto di annunciare un grande progetto espositivo dedicato all'artista tedesco André Butzer (Stoccarda, 1973), a cura di Sergio Risaliti: Liebe, Glaube und Hoffnung (Amore, fede e speranza) al Museo Novecento dal 1° marzo al 9 giugno 2024 e »... und der Tod ist auch ein Leben.« (...e anche la morte è una vita), al Museo Stefano Bardini dal 22 marzo al 9 giugno 2024.

 

La mostra, nella sua duplice articolazione, consentirà di approfondire l'intera parabola artistica di André Butzer, la cui pratica prende avvio da un'originale commistione tra l'espressionismo europeo e la cultura popolare americana. Al fianco di nomi quali Jawlensky, Munch e Kirchner, nella biografia e nella formazione artistica di Butzer rivestono un ruolo fondamentale anche Henry Ford e Walt Disney, ai quali a loro volta è necessario associare, inoltre, la lezione di Cézanne e Matisse, pittori francesi fondatori del modernismo in arte e ammirati dall'artista fin dalla gioventù.

 

Il grande progetto espositivo dedicato ad André Butzer inizia il 1° marzo 2024 al Museo Novecento con Liebe, Glaube und Hoffnung. Ospitata nelle sale al piano terra del Complesso delle Ex Leopoldine, la mostra prende ispirazione dalla prima lettera di Paolo ai Corinzi (13:13) e riunisce circa 25 opere che testimoniano l'intera carriera dell'artista, che oltre al disegno e alla pittura e si è dedicato anche alla poesia. La selezione delle opere, effettuata insieme a Butzer, vuole presentare l'interconnessione tra il lavoro passato e presente dell'artista, mettendo in luce la centralità e la ricorrenza di alcune tematiche a lui care, così come i dualismi tra vita e morte, speranza e disperazione, verità e falsità, tipici della tensione continua e antitetica delle sue opere, che in mostra crea un tessuto denso di legami e rimandi. La selezione è inoltre arricchita da alcune opere inedite, realizzate appositamente per la mostra al Museo Novecento. In particolare, l'artista ha realizzato la grande tela Ohne Titel (Sternenmadonna) (Madonna delle stelle), che verrà collocata nello spazio destinato originariamente alla pala d'altare all'interno della ex cappella dell'edificio.

 

La seconda parte del progetto arriverà il 22 marzo 2024 al Museo Stefano Bardini con »... und der Tod ist auch ein Leben.«, titolo che prende ispirazione dalla poesia Nel bel blu (1808) di Friedrich Hölderlin, tra le preferite dell'artista. Anche questa mostra si inserisce nell'eccezionale ciclo espositivo che, a partire dal 2016, si è posto come obiettivo la creazione di un dialogo tra il museo fiorentino e alcuni tra i più importanti artisti contemporanei, da John Currin a Glen Brown, da Ali Banisadr a Rachel Feinstein e recentemente Nathaniel Mary Quinn. La mostra nasce da un nucleo di opere realizzate dall'artista a seguito di una visita al museo e alla collezione del connoisseur e mercante d'antiquariato Stefano Bardini. La serie di 22 dipinti del 2022 presenta il dialogo tra l'artista e il Museo Stefano Bardini a partire dall'ambiente noto come "Sala delle Madonne" che Butzer ha re-inventato. La sala conserva una ricca raccolta di Madonne in terracotta, tra cui alcuni capolavori come la Madonna dei Cordai e la Madonna della Mela di Donatello, che Stefano Bardini non fu mai disposto a vendere durante la sua attività da mercante d'arte. La collezione raccoglie la produzione delle più attive e importanti botteghe fiorentine del Quattrocento, da Verrocchio a Jacopo della Quercia, da Ghiberti a Desiderio da Settignano. La disposizione delle terrecotte sulla parete è ordinata e simmetrica, con un allestimento monotematico ed unitario che si riflette nei ritratti realizzati dell'artista tedesco e nella resa degli allestimenti in mostra. La serialità delle terrecotte quattrocentesche, in cui la variazione da opera ad opera è affidata più alla gamma cromatica che alla variazione dell'iconografia, si misura con le figure dai volti cartooneschi, i capelli biondi e lo sfondo monocromo dei ritratti di André Butzer. Il confronto con la ritrattistica della collezione del Museo prosegue in maniera serrata anche nella sezione della mostra allestita presso il Salone dei dipinti. Il percorso espositivo prevede inoltre l'allestimento di una selezione di disegni e acquerelli nella sala detta "Sala dei soffitti veneziani", in cui le opere di Butzer saranno collocate vicino alla "Sala del Guercino", dove sono conservati alcuni disegni ed acquerelli di Giovan Battista Tiepolo, del figlio Lorenzo e del Piazzetta.

 

In un'originale convergenza artistica e sociale, l'opera di Butzer intreccia la conoscenza dei maestri del primo Novecento con l'interesse per la comunicazione, i fumetti e la cultura pop diffusa in Europa nel secondo Novecento, dando origine a una personalissima commistione di cultura alta e bassa. A partire dal 1999 André Butzer plasma quindi un universo artistico che, pur attraversando diverse fasi, si mostra come un processo di maturazione unitario ed organico. Al primo espressionismo subentra una crescente astrazione, interrotta da elementi figurativi caratteristici e seriali. Alla forza ideologica dei lavori N-Paitings (2010-2017), che definiscono l'utopico NASAHEIM, il non-luogo origine di ogni facoltà pittorica e poetica, segue il ritorno dei suoi personaggi distintivi, quali La Donna (The Woman) l'Uomo della Vergogna (Man of Shame), il Friedens-Siemens, il Viandande (Wanderer). Tutti questi personaggi possono essere considerati sia un ritratto dell'artista sia una figura universale al di fuori del tempo. Il Viandante, a titolo esemplificativo, richiama l'iconografia tipica del viaggiatore nel panorama letterario e artistico (a partire da Hölderlin e Friedrich, limitandosi all'ambito tedesco). La complessità dell'universo artistico di Butzer può essere ascritta nell'Espressionismo Fantascientifico, come definito dallo stesso artista, che raccoglie figurazione e astrazione nel costante equilibrio tra l'analisi del presente, la lezione del passato e il presagio del futuro.


André Butzer (Stoccarda, 1973), vive e lavora a Berlino. Tra le principali mostre personali si annoverano The Page Gallery (2023); Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid (2023); Madrid e Kunstverein Friedrichshafen (2023); Friedrichs Foundation, Weidingen (2022); Galerie Max Hetzler, Berlino (2021); Gió Marconi, Milano (2021); YUZ Museum, Shanghai (2020); Museum of the Light, Hokuto (2020); IKOB Musée d'Art Contemporain, Eupen (2018); Växjö Konsthall, Växjö (2017); Bayerisches Armeemuseum, Ingolstadt e Neue Galerie Gladbeck (2016); Kunstverein Reutlingen (2015); Künstlerhaus – Halle für Kunst und Medien, Graz (2014); Kestnergesellschaft, Hanover e Kunsthistorisches Museum / Theseustempel, Vienna (2011); Kunsthalle Nuremberg (2009); Kunstverein Ulm (2005) e Kunstverein Heilbronn (2004). Le opere di André Butzer fanno parte delle collezioni di: Art Institute of Chicago; University of Chicago,Chicago; Children's Museum of the Arts, New York; Faye G. Allen Centre for the Visual Arts, University of Washington, Seattle; Rubell Museum, Miami; LACMA Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles;Marciano Collection, Los Angeles; MOCA Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Pinakothek der Moderne, Monaco; Contemporary Art Collection of the Federal Republic of Germany, Bonn; Friedrichs Foundation, Weidingen / Bonn; Deichtorhallen Hamburg – Falckenberg Collection, Amburgo; Paula Modersohn-Becker Museum, Bremen; Hall Art Foundation, Reading / Derneburg; Hamburger Bahnhof, Berlino; Nationalgalerie / Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart, Berlino; Kupferstichkabinett, Berlino; Miettinen Collection, Berlino; Hölderlinturm, Tübingen; IKOB Musée d'Art Contemporain, Eupen; Collection of the Country Tyrol; Carré d'Art, Nîmes; Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid; MONA Museum of Old and New Art, Tasmania; YUZ Museum, Shanghai.

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