"Non
vediamo l'ora di poter ricominciare, ripartiamo a lavorare con
ottimismo anche se il nostro ristorante non aveva neanche 6 mesi dalla
chiusura" dichiara lo chef Peppe Barone. "La soluzione per la ripartenza
è essere se stessi, raccontando e facendo apprezzare il cibo che meglio
ci caratterizza. Per questo stiamo cercando di ottenere un dehors
esterno, per poter accogliere ancora meglio i nostri ospiti".
Terrammare, un connubio tra quell'entroterra che ogni siciliano ama, quella casa a cui aspira sempre a tornare quando è lontano, e il sole e la salinità del mare, per un racconto che fa toccare con mano secoli di culture e tradizioni.
Terrammare, un connubio tra quell'entroterra che ogni siciliano ama, quella casa a cui aspira sempre a tornare quando è lontano, e il sole e la salinità del mare, per un racconto che fa toccare con mano secoli di culture e tradizioni.
Il
nuovo ristorante al 100% siciliano che esplora la cucina di Modica e
Scicli dello chef Peppe Barone e Stefania Lattuca, dopo le esperienza
ventennale di Fattoria delle Torri a Modica, di Ammare a Scicli e di 5
anni itineranti nelle sedi italiane di Eataly, approda a Milano in via
Giuseppe Sacchi all'8, in piena Brera.
"Dopo
le numerose esperienze per l'Italia ho voluto portare a Milano una
cucina siciliana contemporanea, al passo con i cambiamenti, fatta di
tanto pesce azurro, nel rispetto della biosostenibilità del
Mediterraneo, creando un'ideale unione tra terra e mare” racconta lo
chef Peppe Barone. “Un' isola nell'isola, l'emozione di essere in cima
allo stivale, con le radici ancora ancorate alla nostra terra e al
nostro mare per raccontare un'identità fatta di memoria, gioco,
esperienza, ambizione, percezione del bello e del buono, di una magia
che unisce amore e passione” dichiara Stefania Lattuca, co- proprietaria
e restaurant manager di Terrammare. Siciliane anche le maestranze e i
materiali che hanno costruito il locale, la brigata della cucina e il
personale di sala, per un grande tripudio della Trinacria.
La cucina
“Un progetto di cucina creativa e mediterranea, che è partito 25anni fa come
riscatto sentimentale e sociale per le donne modicane in cucina e ha
trovato terreno fertile nel ristorante Fattoria delle Torri a Modica, a
cui si aggiungono gli insegnamenti di Luigi Veronelli, mio mentore ormai
35 anni fa” racconta lo chef Peppe Barone. Tra i primi chef della
“Sicilia Contemporanea” che non scimmiottava la cucina francese e che si
differenziava dai canoni rigidi di quella tradizionale popolana. “La
materia prima deve raccontare di sé, ho quindi strutturato insieme a
Stefania Lattuca un menu che racconti dei tesori della nostra terra con
una cucina che sia tangibile, facile, di gola, di emozioni”.
“Ritengo
che il cuoco deva fare da mediatore tra l'ospite e l'agricoltore
condividendo il suo saper cercare e il suo know how culinario: sta
nascendo negli ultimi 5 anni un movimento di nuova ripresa agricola
siciliana dove i giovani hanno iniziato a tornare a casa per coltivare i
prodotti locali, autentici; questi sono quelli che vorrei portare sulla
tavola di Milano” dichiara Barone.
“La
carta dei vini tocca gran parte del panorama enologico siciliano. Un
occhio attento verso i piccoli produttori emergenti e realtà
biodinamiche tra le eccellenze di fama internazionale. Immancabile una
selezione di bollicine tra spumanti e champagne e uno spazio dedicato
alle altre regioni d'Italia e ai vini esteri” racconta Stefania Lattuca.
Il menu:
Tra
i piatti più iconici dello chef Peppe Barone la pasta con le sarde che
ha rivisitato in chiave moderna; il “risotto milanese portato al mare”
simbolo della sintesi tra la cucina siciliana e quella meneghina ovvero
carnaroli riserva, zafferano, gamberi bianchi di nassa, limone
interdonato e
polvere
di capperi; il cosciotto di coniglio glassato alla stimpirata, ovvero
in agrodolce tipico della caponata; la “milanese secondo noi” che vuole
essere una provocazione al classico milanese e il biancomangiare.
Il design del locale
“L'idea
è stata quella di ricreare un ambiente dove l'accoglienza fosse
sovrana, come nella migliore cultura siciliana, ma che uscisse dal
linguaggio canonico della ristorazione, raccontando l'esperienza della
Trinacria” raccontano Viviana Pitrolo e Danilo De Maio di Dark2,
architetti non a caso sciclitani. “Abbiamo utilizzando delle cementine
di recupero da antiche residenze siciliane, simbolo della nostra
tradizione da utilizzare in un linguaggio moderno, per realizzare una
sorta di tappeto che si abbina a un moderno pavimento di microcemento
che imita l'effetto tattile del velluto. Dall'entrata si incontrano una
serie di cerchi perfetti simili a un cannocchiale che indirizzano alla
sala principale dall'effetto materico e dai colori scuri, a cui abbiamo
aggiunto tavoli di legno di frassino ulivato a interi pezzi singoli, per
creare quel rapporto diretto con la natura tipico della cultura
siciliana”.
Boiserie
e carta da parati sono sempre un'interpretazione della tradizione con
un tocco moderno: i tipici ricami siciliani vengono ricreati con una
maglia di microcemento ad effetto 3d, con effetto anticato nei bagni. La
tavola è apparecchiata in modo da esaltare l'effetto materico degli
elementi in particolare il legno, il ferro, il verde acqua, che
riprendono idealmente i colori del mediterraneo e la terra e il mare che
danno nome al locale. Un tocco barocco non poteva mancare in singoli
elementi come l'enorme candelabro dei saloni antichi ripensato in chiave
moderna o i paralumi in vetro diverse una dall'altra, a richiamo dei
bicchieri. Appena si entra si approda con lo sguardo alla cucina a
vista, nucleo centrale e creativo del ristorante.
Le
maestranze e i materiali usati per Terrammare sono siciliani al
100%:dalle sedie dal design moderno scelte in quattro tonalità in
contrasto per creare quella nota fuori riga che dà una nota frizzante e
pop all'ambiente, alle ceramiche di Cerruto di Modica che arricchiscono
il ristorante; dai piatti fatti a mano da Alessandro De Rosa di Thalass
all'artigiano Roberto Savarino per il legno fino al menu realizzato da
Pietro Bonomo della tipografia storica Molithus di Modica.
Orari:
Tutti i giorni
dalle 12.30 alle 15
Tutti i giorni
dalle 12.30 alle 15
dalle 19.30 alle 22.30
Contatti:
Via Giuseppe Sacchi 8
cap, Milano (MI)
cap, Milano (MI)
Tel.+39 3488074828
mail info@terrammare.rest
mail info@terrammare.rest
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