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venerdì 29 marzo 2024

QUESTA SERA A STRISCIA LA NOTIZIA NELLA RUBRICA “PAESI, PAESAGGI...” DAVIDE RAMPELLO E LE VIGNE SECOLARI DI TRAMONTI

 


Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) torna la rubrica Paesi, paesaggi…”Davide Rampello si trova nel borgo di Tramonti, a 25 chilometri da Salerno, un tempo una delle nobili terre della Repubblica di Amalfi.

 

Rampello accompagna gli spettatori tra i suggestivi paesaggi della Costa d’Amalfi, dove incontra Gaetano, Generoso, Vincenzo e Luigi, viticultori eredi di una tradizione millenaria, custodi delle uve dei greci e dei romani. Le loro vigne secolari costituiscono un patrimonio inestimabile che si è conservato sui terrazzamenti della costiera amalfitana, su un terreno formato da sabbia, da argilla e dalla cenere stratificata del Vesuvio nel corso dei secoli.

 

Isolate e protette, le viti di Tramonti sono probabilmente le più antiche al mondo. Un miracolo della terra. I vitigni autoctoni, con nomi esotici come Tintore, Piedirosso, Pepella e Ginestrarichiedono una potatura attenta, la sensibilità di mani esperte e delicate che rispettino il flusso linfatico della pianta. Il Tintore vinificato in purezza esprime un carattere unico: un vino diverso da tutti.

 

Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia.

 

 

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SITO UFFICIALE DEL PROGRAMMA
www.striscialanotizia.mediaset.it 

Prorogata fino al 2 giugno la mostra LA NASCITA DI UNA METROPOLI: ROMA AL TEMPO DI SISTO V

 

Da sei generazioni la famiglia Morando si dedica alla viticoltura di alta qualità.

 


Circondata da vigneti di proprietà disposti in forma circolare nel Monferrato e con una produzione nelle Langhe, la cantina Montalbera è il più grande produttore di Ruchè dal 1983, oltre alle altre varietà autoctone della regione. Esperienza e amore per il territorio sono alla base della visione della Famiglia Morando che, negli ultimi anni, ha avviato il progetto di luxury wine tourism con la realizzazione di suites e la programmazione di esperienze in cantina, in vigna e a contatto con il territorio. 
 
Castagnole Monferrato (AT), 29 marzo 2024 – Nel cuore del Monferrato, circondata da un anfiteatro di viti e noccioleti, con vista sulle montagne, si erge l’azienda agricola Montalbera. Una cantina moderna e all'avanguardia circondata da 115 ettari di alcune tra le più rinomate uve autoctone della regione, in particolare il pregiato Ruchè. Qui, in un'area ricca di biodiversità e suoli fertili, la tradizione agricola incontra l'acume imprenditoriale in un'azienda fondata da Enrico Riccardo Morando, padre dell'industria italiana del cibo per animali domestici e uno degli imprenditori italiani più venerati. Nel 1983 acquistò la tenuta dopo aver riconosciuto il potenziale in crescita nel Monferrato, in particolare nel Ruchè, anticipando il risveglio economico dell'intero territorio. 
 
Guidato dalla visione di Enrico e dal principio di creazione di valore a lungo termine, è oggi suo nipote Franco Morando, Direttore Generale e CEO di Montalbera, a supervisionare le operazioni della cantina assieme all’enologo Nino Falcone, onorando il lascito del nonno fondatore con vini espressivi che regolarmente ottengono alti riconoscimenti dalla critica. Tuttavia, la ragione d'essere di Montalbera, oltre che al patrimonio viticolo Ruchè, status di DOCG dal 2010, ruota attorno ad altre varietà autoctone, come Barbera o Grignolino. L’azienda si distingue per i suoi vini rossi, espressione massima del territorio e al contempo per uve non autoctone, come il Viognier e lo Chardonnay, esplorate nei loro bianchi. Sono presenti anche varietà a bacca bianca autoctone, come il Moscato D’Asti, coltivato in un vigneto di 15 ettari a Castiglione Tinella, nella zona delle Langhe e il Timorasso. Un’uva recuperata negli ultimi anni che si è dimostrata resistente alle malattie e agli eventi atmosferici, prestandosi anche all’invecchiamento.
 
LA VISIONE CHE GUIDA LA FILOSOFIA DI VINIFICAZIONE SOSTENIBILE
La lungimiranza imprenditoriale della famiglia Morando si riflette nella storia di successo dell'uva Ruchè, una varietà autoctona originariamente utilizzata per produrre vini da tavola per le feste, salvata dall'estinzione dal parroco Don Giacomo Cauda. Enrico Riccardo Morando è stato tra i primi a credere nel potenziale del Ruchè per produrre vini di alta qualità, distinti dalle loro note succose e floreali. Nel 2015 il loro Ruchè “La Tradizione” è stato il primo Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG a ottenere i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Oggi, il 60% di tutto il Ruchè nel mondo può essere ricondotto alle cantine di Montalbera che coprono un totale di 66 ettari nella tenuta di Castagnole Monferrato. Sforzi conservazionistici simili si possono vedere nell'approccio di Montalbera al Grignolino, un'uva rara, esoterica e ricca di tannini, il 15% dei quali è di proprietà e prodotto dalla famiglia Morando. Uno spirito imprenditoriale si estende anche alla filosofia produttiva di Montalbera, che enfatizza l'innovazione continua in cantina e pratiche sostenibili in vigneto, compresi un basso intervento chimico e la raccolta a mano. 
Tecniche di produzione sperimentali rigorosamente pianificate ma eseguite in modo giocoso, come l'invecchiamento prolungato in botti di rovere francese applicato al Barbera D'Asti DOCG, vengono utilizzate per ottenere la migliore espressione di varietà e terroir. Altre pratiche includono la sovra maturazione, l'appassimento sulla vite, l'invecchiamento in anfora e l'invecchiamento prolungato sui lieviti.
 
I VINI DI MONTALBERA
La selezione di vini di alta qualità di Montalbera si esprime attraverso diverse famiglie. Al vertice spicca la "Famiglia del Ruchè", guidata dal fiore all'occhiello "LACCENTO", Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, e dal prestigioso "Il Fondatore", Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG Riserva, presentato nel 2024 e precedentemente conosciuto come "Limpronta", omaggio al fondatore Enrico Riccardo Morando. Accanto al rinomato Ruchè, Montalbera celebra la “Famiglia della Barbera” con "LEQUILIBRIO", Barbera D'Asti DOCG, e "La mia Nuda", Nizza DOCG. Segue il Grignolino, in cui "Grignè", un Grignolino D’Asti DOC, e "LANFORA", Grignolino D’Asti in purezza affinato in anfore di terracotta, rappresentano la quintessenza di questa rara varietà piemontese. Tra le bollicine, imperdibile è il "120+1"spumante metodo classico Pas Dosè 100% Pinot Nero, che, con 10 anni sui lieviti, testimonia la maestria e l'innovazione della cantina. Altrettanto rilevante è la famiglia "Calypsos", con il Viognier Piemonte DOC e il Timorasso Colli Tortonesi DOC – Derthona, che incarnano il confronto tra vitigni internazionali e autoctoni, esprimendo al meglio le caratteristiche distintive del territorio piemontese in pregiati vini bianchi. Infine, la "Famiglia del Nebbiolo", vera e propria ambasciatrice della regione, è rappresentata da "IL DON" Monferrato DOC Nebbiolo Superiore, da “LEVOLUZIONE” – Barolo del Comune di Serralunga d’Alba e da “LINTUITO” Barbaresco DOCG della zona di Neive. 
 
LUXURY WINE TOURISM
Verso il futuro, lo sguardo della famiglia e di Franco Morando è rivolto al luxury wine tourism e alle esperienze legate al territorio del Monferrato Patrimonio Unesco con l'obiettivo di creare un rifugio privato ed esclusivo. Guidati dalle parole d'ordine di Franco Morando "SPAZIO, LUCI E ORDINE" nasce il progetto Montalbera Incoming volto a far vivere all’ospite un'esperienza di lusso nel mondo del vino. Arredate in uno stile minimalista e moderno caratterizzato da grigi, velluti e vasche da bagno indipendenti, Montalbera offre attualmente quattro nuove Luxury Wine Suites con vista sull'anfiteatro di viti, noccioleti e il lago della tenuta. Un rifugio confortevole per coloro che desiderano immergersi nella storia delle rare varietà autoctone del Monferrato e nella filosofia vinicola centenaria, ma anche per gli ospiti che vogliono godere dell'esperienza Montalbera in loco.  
Le attività della tenuta includono vari percorsi che si estendono attraverso i paesaggi incontaminati di Montalbera, che gli ospiti possono esplorare a piedi, in bicicletta o a cavallo. Dopo una giornata attiva nella campagna piemontese, jacuzzi all'aperto, trattamenti spa in camera e sessioni di yoga nella fresca e rilassante cantina permettono agli ospiti di rilassarsi, mentre i tour in Vespa delle colline del Monferrato completano l'esperienza della Dolce Vita. Un'opportunità per conoscere Montalbera oltre al suo vino, come azienda agricola con oltre 35 ettari di noccioleti, producendo birre artigianali, grappa e liquori dai frutti della sua terra.
 

Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – La Valle dei Laghi in Trentino Alto Adige e l’evento “DiVinNosiola”


In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d’Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all’evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d’Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC – Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.

Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell’Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un’ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.

Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall’esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.

La legislazione dell’UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l’ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l’economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.

Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell’elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l’elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.

Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l’Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell’UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.

Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.

La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.


Torna anche per il 2024 l’evento “DiVinNosiola”, promosso dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo in collaborazione con Vignaioli del Trentino, Casa Caveau del Vino Santo, Slow Food Trentino Alto Adige Südtirol e Garda Trentino.



All’interno della manifestazione, il posto d’onore spetta al rito della spremitura delle uve Nosiola, in un’ottica di piena condivisione con il territorio e chi lo abita. Ma saranno numerosi gli eventi inseriti nel ricco programma di questa manifestazione che dalla Valle dei Laghi fa giungere la propria eco fino a Trento, e precisamente a Palazzo Roccabruna, dove giovedì 21 marzo si sono aperte le danze con una serata di degustazione proprio del Vino Santo, il tipico prodotto che della Valle dei Laghi racconta la storia, la gente, la terra e la cultura.

Il weekend è continuato con una serie di proposte (degustazioni, presentazioni e spettacoli) che hanno coinvolto senza dubbio gli esperti del settore e i tecnici del mondo del vino, ma hanno puntato a coinvolgere un pubblico sempre più ampio, avvicinandolo al Vino Santo come prodotto che inserisce e lancia la Valle dei Laghi nel mercato enologico italiano ma anche come elemento legato indissolubilmente al territorio e alle sue tradizioni, alla storia e alla comunità. Il Vino Santo racconta la capacità dell’attesa, il sapere della terra, gli elementi della natura, il lavoro di uomini e donne che lavorano con le mani e con una passione che si nota in ogni bottiglia.

Per tutto il mese di marzo inoltre grazie alla collaborazione con i ristoranti della Valle dei Laghi vengono organizzate cene a tema in presenza dei vignaioli e i ristoranti trentini dei cuochi dell’Alleanza Slow Food proporranno dei piatti in abbinamento proprio con il Nosiola e il Vino Santo prodotti dall’Associazione Vignaioli del Vino Santo.


giovedì 28 marzo 2024

Date confermate per Taste Alto Piemonte: il grande ritorno della rassegna enologica dall’ 11 al 13 maggio 2024

 


Taste andrà in scena al Castello Visconteo Sforzesco di Novara, per scoprire l'eccellenza vinicola dell’Alto Piemonte attraverso banchi di assaggio e masterclass

 

NOVARA, MARZO 2024 - Dall’ 11 al 13 Maggio 2024, il Castello Visconteo Sforzesco di Novara si prepara ad ospitare la settima edizione di Taste Alto Piemonte, la più grande manifestazione dedicata ai vini dell’Alto Piemonte, organizzata dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte.

Situato tra le maestose Alpi e il suggestivo Lago Maggiore, l'Alto Piemonte si caratterizza per un terroir unico, grazie al particolare microclima e ai suoli vulcanici, che arricchiscono le varietà autoctone - in primis nebbiolo, affiancato da vespolina, croatina e uva rara – di un’espressività distintiva ed elegante, incarnando l'essenza della vocazione e della tradizione vinicola di questa regione. Boca DOC, Bramaterra DOC, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Fara DOC, Gattinara DOCG, Ghemme DOCG, Lessona DOC, Sizzano DOC e Valli Ossolane DOC: queste le 10 denominazioni che verranno presentate da oltre 50 produttori, per condividere l’annata più recente con stampa, operatori e appassionati

Il programma prevede cinque imperdibili Masterclass, curate con il supporto di Ais Piemonte - quattro dedicate all’Alto Piemonte e una in collaborazione con i Giovani Vignaioli Canavesani – per approfondire le peculiarità delle denominazioni presenti.

“La settima edizione di Taste Alto Piemonte è un traguardo che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. - sottolinea Lorella Zoppis, Vicepresidente e Responsabile eventi del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte - Grazie al generoso contributo della Regione Piemonte e al sostegno del Comune di Novara e della Camera Di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, unitamente ai nostri preziosi partner istituzionali Atl Terre dell’Alto Piemonte e Fondazione Castello Di Novara, siamo riusciti a consolidare questo evento come punto di incontro privilegiato tra stampa, operatori del settore e appassionati.”

“L'entusiasmo dei produttori che partecipano a questa edizione è un segnale tangibile della vitalità e della passione che caratterizzano la nostra comunità enologica. - continua Andrea Fontana, Presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte - Taste rappresenta il punto d'incontro ideale per esplorare e apprezzare le diverse sfaccettature delle denominazioni e del patrimonio enologico dell'Alto Piemonte, una zona che attira sempre più attenzione grazie alla sua unicità e autenticità.”

LE ATTIVITÀ NEL DETTAGLIO

La manifestazione si strutturerà su tre giorni, sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 maggio.

La giornata di sabato dalle 11:00 alle 14:00 sarà riservata agli operatori di settore e stampa. A seguire, dalle 14:00 alle 19:00, si aprirà anche al pubblico con i banchi d’assaggio e masterclass (alle h. 14:00 e alle h. 17:00).

La domenica operatori e winelovers potranno accedere a Taste Alto Piemonte durante tutta la giornata (dalle 10.00 alle 19:00). Due le masterclass in programma, alle 14:00 e alle 17:00.     
Lunedì 13 maggio la manifestazione sarà aperta a tutti dalle 10:00 alle 17:00, con una masterclass dedicata alle ore 14:00.

Anche per questa edizione i giornalisti potranno accedere - su prenotazione - ad una sala stampa interamente dedicata, dove poter degustare le ultime annate delle aziende partecipanti. Per informazioni scrivere a info@tastealtopiemonte.it .

Oltre alle esperienze di degustazione, sarà possibile acquistare le etichette direttamente presso l'enoteca temporanea allestita all'interno del castello. Nell'area adiacente all’enoteca, si collocherà la mostra fotografica "I volti dell’Alto Piemonte", un'occasione per avvicinarsi ai produttori, scoprendo chi si cela dietro le etichette del territorio, attraverso ritratti che raccontano le esperienze e l'impegno di chi contribuisce a dare vita ai vini dell'Alto Piemonte.

Durante l'intero periodo dell'evento, i food truck, posizionati nel cortile interno del castello, saranno pronti a deliziare i presenti con proposte gourmet per tutte le esigenze.

IL PROGRAMMA

Banchi d’assaggio 

-          Sabato 11 maggio: dalle 11:00 apertura riservata a stampa e operatori di settore.        
dalle 14:00 alle 19:00 apertura al pubblico, stampa e operatori di settore.

-          Domenica 12 maggio: dalle 10:00 alle 19:00 apertura al pubblico, stampa e operatori di settore.

-          Lunedì 13 maggio: dalle 10:00 alle 17:00 apertura al pubblico, stampa e operatori di settore.

Masterclass

-          Sabato 11 maggio: ore 14:00 Excursus Alto Piemonte e 17:00 Erbaluce dell'Alto Piemonte e del Canavese si incontrano

-          Domenica 12 maggio: ore 14:00 e 17:00 Excursus Alto Piemonte

-          Lunedì 13 maggio: ore 14:00 Excursus Alto Piemonte

Ogni appuntamento avrà la durata di circa 1 ora e 30 minuti

Sala stampa

-          Sabato 11 maggio dalle 14:00 alle 19:00

-          Domenica 12 maggio dalle 10:00 alle 19:00

-          Lunedì 13 maggio dalle 10:00 alle 17:00

È possibile prenotare l'accesso alla sala stampa scrivendo a info@tastealtopiemonte.it specificando giorno ed orario di interesse (sono disponibili slot da 1h30).


miart 2024: no time no space

 

Venerdì 12 aprile torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, organizzata da Fiera Milano con la main partnership del Gruppo Intesa Sanpaolo e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi

 

Aumentano le gallerie partecipanti (178 da 28 paesi, a fronte delle 169 del 2023), inaugurano due nuove sezioni, raddoppiano i talks, e raggiungono la doppia cifra i premi, le committenze e le acquisizioni

 

Nuove collaborazioni e inedite partecipazioni a numerosi progetti artistici diffusi in città contribuiscono a rendere ancore più estesi e permeabili i confini tematici, spaziali e temporali della fiera

 

miart 2024

12 – 14 aprile 2024

Anteprima 11 aprile 2024

Allianz MiCo

Milano


 


 


Milano, 28 marzo 2024 Dal 12 al 14 aprile 2024 (con anteprima VIP giovedì 11 aprile) torna miart la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano con la main partnership del Gruppo Intesa Sanpaolo e diretta da Nicola Ricciardi.

 

Con 178 gallerie partecipanti provenienti da 28 Paesi nel Mondo, oltre 1000 opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, 10 riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze e altrettanti direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i propri giurati, la 28ª edizione si conferma appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte italiano e internazionale.

 

Attraverso due inedite sezioni, pensate come portali dimensionali o ideali macchine del tempo, miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini geografici e temporali, come suggerito anche dal titolo scelto per questa edizione – no time no space– che fa proprie le parole di una canzone di Franco Battiato, musicista, artista, ed esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”.

 

All’interno di Established, la sezione principale della fiera, in cui dialogano alcune delle più importanti realtà operanti a livello internazionale nei segmenti dell’arte moderna, contemporanea e del design, trova infatti spazio per la prima volta Portal, sezione curata quest’anno da Abaseh Mirval che propone 8 piccole mostre: dai solo show pensati per rileggere sotto nuova luce i lavori di artisti italiani come Franco Mazzucchelli (ChertLüdde, Berlino) e Francesco Gennari (Ciaccia Levi, Parigi - Milano /ZERO…, Milano), ai progetti pensati per allargare gli orizzonti della fiera, come gli stand dedicati ad Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero, Torino), Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery, Harare - Victoria Falls).

 

E sempre all’interno di Established, trova spazio anche Timescape, progetto espositivo a cura della fiera stessa, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica di miart. Punto di partenza sarà il Primo Novecento, e le gallerie che vi partecipano presentano vere e proprie micro-esposizioni che arricchiscono la manifestazione con un approccio trans-storico e trasversale. Ne sono un esempio lo stand di Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) che racconta il ritratto nell'ambito della scultura, con opere, tra gli altri, di Medardo Rosso e Giacomo Manzù, o l’esposizione curata da Bottegantica (Milano) dedicata ad alcuni protagonisti del Novecento Italiano, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, con un focus su Futurismo e Aeropittura.

 

Fa poi il suo ritorno Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie specializzate nella promozione di generazioni più giovani di artisti, che quest'anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un interessante mix tra ritorni – Bel Ami (Los Angeles), Sébastien Bertrand (Ginevra), Sans titre (Parigi) – e new entries, come Arcadia Missa (Londra), ASHES/ASHES (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino).

All’interno delle diverse sezioni sono molte le opere di carattere museale da scoprire. Ne sono un esempio Caribbean Tea Time, uno spettacolare paravento del 1987 di David Hockney proposto da Galerie Lelong & Co. (Parigi - New York) le cui edizioni sono oggi nelle più prestigiose collezioni internazionali, dalla Tate Modern al Metropolitan Museum e le due opere di Alberto Burri esposte da Tornabuoni Arte (Firenze - Milano - Forte dei Marmi - Roma - Parigi - Crans Montana), Combustione B.A. (1960) e Combustione plastica (1957), che sono state rispettivamente protagoniste della mostra "Arte Povera" al Centre Pompidou di Parigi nel 2016 e della mostra itinerante "Alberto Burri e Lucio Fontana" che ha attraversato gli Stati Uniti tra il 1966 e il 1968. Ma anche l’installazione di Vivian Suter pensata per kaufmann repetto (Milano - New York), frutto della decennale ricerca dell'artista sulle vicissitudini della foresta pluviale del Guatemala e già al centro di due bellissime mostre presso Secession a Vienna e GAMeC a Bergamo.

 

Numerose anche le opere commissionate appositamente per la ventottesima edizione di miart, come la poetica e monumentale altalena pensata e realizzata da Francesco Arena per Galleria Raffaella Cortese (Milano) o come la performance Thyself Agency di Luca de Leva che trasformerà lo stand di Pinksummer (Genova) in “un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto”, proponendo metodi di ricerca personale volti a scardinare automatismi comportamentali.

 

Non mancano poi le mostre personali, come ad esempio i solo show dedicati alla ricerca pittorica di Tomasz Kowalski da Dawid Radziszewski (Varsavia) e di Lucy Stein da Galerie Gregor Staiger (Zurigo - Milano) oppure, sul fronte del moderno, il focus sulle sculture di Pietro Consagra proposto da Mucciaccia Gallery (Roma - Londra - Cortina d’Ampezzo - Singapore) o lo stand dedicato alle opere in ceramica di Giosetta Fioroni da Marcorossi artecontemporanea (Milano - Verona - Torino - Pietrasanta - Roma).

 

L’Arte Moderna, storica spina dorsale della fiera milanese, sarà ben rappresentata da esposizioni meticolosamente curate. Ne sono un esempio il progetto "Artisti italiani nella collezione Peggy Guggenheim" proposto da ML fine art (Milano) che vede la presenza di importanti opere di – tra gli altri – Giorgio de Chirico, Marina Apollonio, Piero Dorazio, oppure la selezione di protagonisti del dopoguerra – come Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Mario Schifano – proposta da Gió Marconi (Milano) e ispirata all’allestimento che Studio Marconi ripresentò a Eurodomus a Torino nel 1968.

 

Infine, la vicinanza all’inaugurazione della 60. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia ha portato numerose gallerie a dare risalto in fiera agli artisti selezionati dal curatore Adriano Pedrosa. Ne sono un esempio lo stand monografico dedicato al giovane pittore Louis Fratino da parte di Galerie Neu (Berlino) o l’ambizioso progetto espositivo di Richard Saltoun Gallery (Londra – Roma) che porta in fiera tre artiste protagoniste della rassegna veneziana: Greta Schödl, Bertina Lopes e Xiyadie.

Rappresentano un omaggio alla Biennale anche la proposta di Galleria dello Scudo (Verona) che presenta un focus sullo Spazialismo veneziano con opere degli anni Cinquanta di artisti quali Emilio Vedova, Tancredi Parmeggiani, Renato Birolli ed Edmondo Bacci, così come il ricercato allestimento di ED Gallery (Piacenza) che presenta, oltre a dipinti e sculture, una selezione di opere che vennero realizzate dai maestri vetrai murantesi per la Biennale di Venezia del 1914.

 

Ad arricchire ulteriormente la fiera torna miartalks, il programma di incontri e conversazioni in fiera reso quest’anno possibile da un’inedita partnership con Starbucks Reserve™ Roastery Milano. Nei tre giorni di apertura al pubblico, all’interno della miartalks lounge rappresentanti di alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche (tra cui Stefanie Hessler, Lorenzo Giusti, Gioia Dal Molin) si alterneranno a protagonisti provenienti dal mondo della musica (Raphael Gualazzi, Giovanni Verrando, Nicola Sani, Lorenzo Senni) dell’architettura e del design (Maria Cristina Didero, Giovanna Silva, LEMONOT, solo per citarne alcuni). Impreziosiranno il palinsesto anche tre incontri che, negli stessi giorni, si terranno eccezionalmente presso la Starbucks ReserveRoastery di piazza Cordusio 3, dove a prendere parola saranno tre artisti d’eccezione: Francesco Arena, David Horvitz e MASBEDO, il duo artistico formato da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni.

 

Nel contesto della Milano Art Week, due altri luoghi non convenzionali saranno protagonisti di altrettante inedite collaborazioni: un cinema e un ufficio abbandonato.

 

Nel solco del tema scelto da miart per l’edizione 2024, Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media di Milano, organizzerà Comete. Avanguardie di un altro sistema solare, un programma di screening di opere filmiche d'artista. Il progetto, a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda e in collaborazione con il Comune di Milano, sarà presentato presso Anteo Palazzo del Cinema tutte le mattine da venerdì 12 a domenica 14 aprile. Protagonisti di queste matinée cinematografiche saranno opere –provenienti dall'Archivio Video di Careof, da alcune delle gallerie partecipanti a miart, e dalle collezioni del Comune di Milano – di artisti quali Liliana Moro, Adrian Paci, Rä di Martino, Fatima Bianchi, Beatrice Marchi, e Ugo La Pietra, solo per citarne alcuni. Le proiezioni saranno affiancate da incontri con alcune artiste e artisti, per restituire, in una dimensione curata e puntuale, le opere video, dove il cinema diventa luogo privilegiato per una visione intima delle opere.

 

L’altro ideale portale aperto sulla città è rappresentato da Abbandonare il locale, prima mostra monografica in Italia dedicata a David Horvitz, a cura di Nicola Ricciardi in collaborazione con BiM - dove Bicocca incontra Milano. Oltre 20 opere dell’artista americano, che ripercorrono quasi 20 anni di carriera, saranno allestite ed esposte all’interno di un ufficio in disuso all’interno degli spazi di BiM, ambizioso progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Bicocca che sta trasformando un iconico edificio progettato da Vittorio Gregotti in una work destination all'avanguardia. La mostra nasce dalla volontà di dare una forma tangibile all’espressione no time no space, alternando lavori storici con nuove produzioni e oggetti trovati che provano a complicare l’idea standardizzata di tempo e a sovvertire la logica dei confini a cui siamo abituati. Per rendere la mostra ancor più pertinente al luogo in cui prende forma, SPECIFIC, laboratorio di produzione creativa multidisciplinare formato da Patrick Tuttofuoco, Nic Bello, Alessandra Pallotta, Andrea Sala e Stefano D’Amelio, ha inoltre realizzato un progetto di allestimento adattando elementi architettonici originali dell’ufficio.

 

Un ulteriore progetto artistico realizzato ad hoc per miart 2024 nasce dalla rinnovata partnership con il brand di moda MSGM, che torna a commissionare un'opera site specific per l’ingresso della fiera. Per questa edizione l’artista Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York) – rappresentata dalla galleria FELIX GAUDLITZ (Vienna) e vincitrice lo scorso anno della prima edizione del Premio Massimo Giorgetti – accoglierà i visitatori della fiera con una serie di schermi dove scorreranno le sue opere video: evocazioni di un passato recente ormai dimenticato, memorie personali e collettive, incontri e osservazioni della vita quotidiana e del legame con le convenzioni sociali e i contesti storici che mettono in discussione ipotesi comuni ed espandono narrazioni consolidate.

 

I numerosi “sconfinamenti” di questa edizione proseguono nel campo della musica, territorio già felicemente esplorato nelle ultime due edizioni di miart, grazie all’inedita collaborazione con SZ Sugar, casa editrice musicale dedicata alla musica colta contemporanea nata nel 1907 con il nome Edizioni Suvini Zerboni e parte del gruppo SugarMusic guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. La prima edizione della SZ Sugar miart commission, riconoscimento dal valore di 5.000 euro che si svilupperà ulteriormente nei prossimi 2 anni, ha dato la possibilità alle gallerie partecipanti alla fiera di far interpretare ai propri artisti la prima pagina dello spartito di Allez Hop, racconto mimico di Italo Calvino su musica di Luciano Berio. Tra le idee e le proposte ricevute e valutate da SZ Sugar con l'affiancamento di un team curatoriale, la proposta di David Lieske rappresentato da Corvi-Mora (Londra) è risultata essere la più meritevole: l’opera finale sarà presentata in fiera presso lo spazio dedicato alla casa editrice musicale.

 

Tra premi, acquisizioni e commissioni si conferma il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012. Con un valore di 100.000 euro, il Fondo è destinato a opere d'arte per la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata nella sua sede di Palazzina degli Orafi, e che attualmente si compone di oltre 110 opere. Tutta la collezione è visibile su www.fondazionefieramilano.it. Nella scelta delle acquisizioni Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, sarà affiancato da una giuria internazionale presieduta da Diana Bracco componente del Comitato Esecutivo di Fondazione, e composta da Simon Castets Direttore iniziative strategiche - LUMA, Arles, Nicolas Trembley Direttore, SYZ Collection - Ginevra e Moritz Wesseler Direttore Fridericianum - Kassel.

 

Sono confermati anche il Premio Herno, giunto alla nona edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all'interno della sezione Emergent; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un'opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group, unico riconoscimento esclusivamente dedicato alla fotografia che sceglie un artista dalle sezioni Established e Portal a cui commissionare la documentazione di un polo museale con un contributo di 10.000 euro e che, generando un ulteriore ponte tra la fiera e la città, quest’anno è realizzato in collaborazione con il Comune di Milano in occasione di Milano Art Week ed è dedicato al Castello Sforzesco; e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano.

 

Alla sua prima edizione il Premio Residenza 725, dal valore di 5.000 euro, che verrà assegnato alla migliore presentazione all'interno della sezione Portal mentre si confermano anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti – istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart e ora alla sua quattordicesima edizione – che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti alla sua seconda edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all'inizio della propria carriera, che assegna un premio del valore di 5.000 euro.

 

Anche per merito di questi riconoscimenti, che raggiungono la doppia cifra nel 2024, miart quest’anno potrà contare sulla presenza in fiera di direttori e curatori internazionali di primissimo piano come: Mohamed Almusibli, Direttore/Curatore, Kunsthalle Basel, Basilea; Simon Castets, Direttore, iniziative strategiche, LUMA, Arles; Tom Eccles, Direttore Esevutivo, CCS Bard & Hessel Museum of Art, New York; Tom Engels, Direttore Artistico, Grazer Kunstverein, Graz and Curator, 15th Baltic Triennial, Vilnius; Amy Jones, Curatrice, Wysing Arts Centre, Cambridge; Rebecca Lamarche Vadel, Direttrice, Lafayette Anticipations, Fondation des Galeries Lafayette, Parigi; Letizia Ragaglia, Direttrice, Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz; Fabian Schöneich, Fondatore e Direttore, CCA Berlin – Center for Contemporary Arts, Berlino; Nicolas Trembley, Direttore, SYZ Collection, Ginevra; e Moritz Wesseler, Direttore, Fridericianum, Kassel, solo per citarne alcuni.

 

Intesa Sanpaolo, main partner di miart, presenterà nella propria area lounge la mostra Io sono una forza del passato”, a cura di Luca Beatrice, per una riflessione sulla pittura contemporanea come dialogo tra nuovi orientamenti – che vedono sempre più l’adozione dell’artificiale e del digitale e la rinuncia del ‘fatto a mano’ – e il recupero delle forme classiche del passato. Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà le proprie soluzioni innovative e complete di wealth management con particolare focalizzazione sul servizio di art advisory, dedicato a chi considera l'Arte un'opportunità di crescita diversificata del proprio patrimonio. Il pluriennale legame con miart testimonia il costante supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo allo sviluppo culturale del territorio, con l'obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale dell’arte moderna e contemporanea e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita economica, culturale e civile.

 

Importanti i rinnovi delle partnership con Maison Ruinart, che conferma il suo impegno nel mondo dell'arte e della sostenibilità presentando il programma Carte Blanche 2024 intitolato Conversations with Nature, un inedito progetto artistico all'interno della VIP Lounge Ruinart che propone una visione e una prospettiva unica di dialogo significativo con la natura e tutti gli esseri viventi e con Elle Decor Italia che valorizzerà la VIP Lounge di miart con gli arredi di Kartell e Saba.

Inedita invece la collaborazione con Lotus che a miart presenta in anteprima nazionale Emeya, il primo Hyper-GT 100% elettrico, mentre prosegue quella con l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto che rafforzerà il binomio arte e food che aveva già caratterizzato la precedente edizione.

Cresce significativamente attorno a miart 2024 il collezionismo nazionale e in particolare internazionale, grazie a ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane che supporta la manifestazione nell’incoming di collezionisti e giornalisti internazionali.

 

Come ogni anno il legame con la città è poi rafforzato dalla nuova edizione della Milano Art Week (8-14 aprile), manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività.

 

Protagonisti della Milano Art Week 2024 saranno, tra i moltissimi altri: le mostre personali di Pino Pascali da Fondazione Prada, di Alessandro Mendini da Triennale Milano e quelle di Nari Ward e Chiara Camoni da Pirelli Hangar Bicocca; ITALIA 70 il progetto a cura di Massimiliano Gioni con cui la Fondazione Nicola Trussardi torna a invadere Milano con un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti; i tre progetti espositivi al Museo del Novecento: Magali Reus. Off Script, mostra della vincitrice del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura | VII edizione a cura di Federico Giani, Masbedo – Ritratto di Città a cura di Cloe Piccoli e ancora Haris Epaminonda. VOL. XXXI: Futurism Drama a cura di Edoardo Bonaspetti. Al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, Adrian Piper con Race traitor a cura di Diego Sileo mentre alla Fondazione ICA Milano Notizia di Erika Verzutti e La casa dentro dei Formafantasma. Non mancheranno le visite guidate, i progetti speciali, le aperture straordinarie.

 

Da sottolineare infine come molti contenuti originali siano stati pensati come un ponte tra la settimana di miart e la successiva Milano Design Week (15-21 aprile), creando nuove sinergie in cui arte e design si contaminano e si intrecciano a vicenda. Ne sono un esempio l'inedita collaborazione con Fuorisalone.it, che si traduce, oltre che in una serie di guide e percorsi tematici fruibili online, in un'installazione immersiva in piazza Gae Aulenti dove sarà possibile assistere alla proiezione di POV, l'opera audiovisiva realizzata da EX. (Andrea Cassi e Michele Versaci) con Giorgio Ferrero (MYBOSSWAS) per interpretare e raccontare Materia Natura, il tema di Fuorisalone 2024. Altro ideale punto di contatto tra arte, architettura e design è rappresentato da TALAMO, la "scultura performativa" realizzata Lemonot, piattaforma per l'architettura e le arti performative fondata da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, che stimolerà nuove forme di confronto collettivo all'interno di BASE Milano.

 

Con l’edizione 2024, miart conferma il suo ruolo centrale tra gli appuntamenti del mercato dell’arte rendendo ancora più estesi e permeabili i propri confini tematici, spaziali e temporali e ponendosi come piattaforma di osservazione della società e dei suoi cambiamenti.