I
tempi complicati che stiamo attraversando hanno costretto un po’ tutti a
rivedere programmi, attività, iniziative già inseriti in calendario.
Non poteva che essere così anche per l’Ecomuseo delle Acque che ha
spostato alla seconda parte dell’anno alcuni eventi, ma che pure ha
colto l’opportunità di utilizzare questo periodo di “chiusura forzata”
individuando e prospettando delle alternative. Uno dei progetti sospesi
ha riguardato la Mappa di Comunità avviata da una decina di mesi nel Comune di Majano
(Comerzo, San Tomaso, Susans, Tiveriacco e Ponte Ledra le frazioni
coinvolte), la quarta dopo quelle realizzate a Godo, Montenars e
Flaipano. Si è trattato di uno “strappo” imprevisto e doloroso, anche
perché il processo attivato vedeva la presenza assidua agli incontri di
un vasto gruppo di persone, l’appoggio di varie associazioni, il
sostegno del Comune, la possibilità di proporre sul territorio azioni
concrete di riqualificazione.
In attesa della ripresa, abbiamo creato un gruppo Facebook dedicato proprio allo strumento della mappa di comunità,
aperto a tutti coloro che vorranno dialogare, collaborare o saperne di
più su questa pratica di progettazione partecipata. Direttori di
ecomusei e musei, facilitatori, educatori, partecipanti alle mappe in
corso o già realizzate, semplici persone interessate, avranno modo di
confrontarsi e scambiarsi idee, opinioni, modalità di intervento,
procedure. L’Ecomuseo delle Acque per tutti i suoi progetti ha sempre
sostenuto la necessità del confronto e dell’interazione. Qualche giorno
fa sul Corriere della Sera lo scrittore Marco Balzano ha dedicato un
articolo al “copiare”: se il suo significato è quello di “riprodurre”,
“duplicare”, «copiare esempi vincenti è un modo di condividere i saperi. Copiare è un modo di apprendere e di lavorare insieme agli altri».
La
mappa di comunità è uno strumento con cui gli abitanti di un
determinato luogo hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio,
il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano
trasmettere alle nuove generazioni. Evidenzia il modo con cui la
comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio
territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà
attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro. Consiste in una
rappresentazione cartografica o in un qualsiasi altro prodotto o
elaborato in cui la comunità si può identificare. www.mappadicomunita.it
«Riflettere,
collettivamente, sul quotidiano dei nostri luoghi di vita è essenziale
per conoscerli, imparare a gestirli e a prendersene cura. Ciò implica
dover mettere da parte pregiudizi, interpretazioni e valori assoluti, e
dedicare tempo ed energie alla riscoperta critica e gioiosa dei
caratteri distintivi che li animano. E, attraverso questo processo,
sviluppare il sentimento di appartenenza degli abitanti per un luogo. Le
mappe di comunità ritracciano un percorso creativo, una riflessione
locale, collettiva e inclusiva nei diversi contesti che le
sperimentano». Donatella Murtas (esperta in patrimonio locale, componente del Comitato Scientifico dell’Ecomuseo delle Acque)
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