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venerdì 30 novembre 2018

ANNUNCIATO IL VINCITORE DEL PREMIO RODOLFO SONEGO PER SCENEGGIATURE


È Angelo Curci (classe 1994) con la sua Ultima Estate
il vincitore dell'ultima edizione del concorso per giovani sceneggiatori targato LAGO FILM FEST

TORINO - 28 NOVEMBRE 2018

Con la 14° edizione, Lago Film Fest ha riportato finalmente in vita il concorso di sceneggiature inedite per cortometraggi intitolato a Rodolfo Sonego, sceneggiatore bellunese e storico collaboratore di Alberto Sordi. Un progetto, quello del Premio Rodolfo Sonego, che aveva arricchito il festival sin dalla sua concezione ma che era stato congelato nel 2015, in attesa di una partnership che donasse nuova linfa al tutto. E qui entriamo in scena noi di Scuola Holden, la scuola torinese di storytelling – narrazione, comunicazione e arti performative – fondata nel 1994 da Alessandro Baricco. Per la prima edizione del rinato Premio Sonego, abbiamo pensato a un concorso che desse agli sceneggiatori la possibilità di cimentarsi con il tema del coming of age: quello tornato alla ribalta grazie a serie come Stranger Things o The End of the F***ing World, o a film come Sing Street e Me & Earl & the Dying Girl – avrete presente. Storie di formazione, riti di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, raccontate con sguardo ironico e disincantato allo stesso tempo: lo stesso, a conti fatti, del Rodolfo Sonego sceneggiatore. Ai giovani autori delle sceneggiature migliori è stata data inoltre la possibilità di crescere, confrontarsi e sviluppare un proprio percorso formativo tramite l’esperienza inedita del Summer Camp. Sonego, a cui la dimensione da bottega era particolarmente cara, sarà contento.

IL VINCITORE

Angelo Curci è nato nel 1994 in provincia di Bari. Frequenta il secondo anno della Scuola Holden, college di Serialità e TV. La sua sceneggiatura, dal titolo La Nostra Estate, è ambientata nell’estate del 1979. Alberto Montinari, quindici anni, trascorre le vacanze alla casa al mare nel Salento insieme ai suoi genitori, sua sorella Marta e Livia, un’amica d’infanzia di ventidue anni che è venuta a trovarli dalla Germania anche quest’anno. Un ballo sulla spiaggia e una colazione insieme sono i momenti che Alberto e Livia condividono e che li avvicinano l’uno all’altra, in cui scoprono l’attrazione che lega i loro corpi. Marta, anche lei ventiduenne, scopre una nuova attrazione per Livia, qualcosa che va al di là del sentimento di amicizia e che cerca di reprimere silenziosamente. Una sera, lontani dai festeggiamenti per l’anniversario dei signori Montinari, Alberto e Livia scoprono il sesso, trepidanti e insicuri nella loro giovane età. Il giorno dopo Livia riparte. I due ragazzi si salutano con un bacio, e quella passione che li ha uniti resterà soltanto nel ricordo della loro estate.

La copertina dell’opera è stata realizzata da Francesca Zanotto, illustratrice veneta, classe 1989. (immagine in allegato)



I FINALISTI DEL PREMIO RODOLFO SONEGO

Sara Bianchi - Cactus
Angelo Curci - La nostra estate
Roberto Donati e Claudio Casazza - Cicciolina Pocket
Simone Lucidi - Formiche
Giada Ceotto - Sailor Girls
Emilia Mazzacurati - Manica a vento
Michele Greco - One way
Alessandro Padovani - Stella cadente
Matteo Borsato, Roberto Todone, Emma Bresciani, Diletta Meoni e Filippo Tassel - Sangue


LA GIURIA

FRANCESCA MAZZOLENI
Nata a Catania nel 1989, si è diplomata a Roma in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2015. Ha diretto cortometraggi e documentari (Nowhere, Lo so che mi Senti, 1989) per i quali ha vinto diversi premi, ed è stata l’assistente alla regia nel film di Marco Danieli: La ragazza del mondo. Succede è il suo primo film.

PIETRO SEGHETTI
Nato a Roma nel 1990, nel 2011 vince il Premio Internazionale Mattador per la Sceneggiatura per il miglior soggetto con Il Lavoro dell'Attore; lo stesso anno inizia a lavorare nello staff editoriale di Sky Cinema Italia. Dopo un’esperienza come Editor Junior presso alcuni programmi del canale Real Time, è Editor alla Pepito Produzioni, dove lavora a film per il cinema e a film e serie tv per Rai Uno. È autore di cortometraggi e testi teatrali (Il Premio, Lo so che mi Senti, 1989) che hanno partecipato a festival e premi internazionali: tra i tanti, Nastri d’Argento, Inside out Toronto LGBT Film Festival e Festival del nuovo cinema italiano (Tremblay-en-France). Insieme a Paola Mammini e Francesca Mazzoleni ha scritto la sceneggiatura del film Succede.

SARA BENEDETTI
Nata a Roma, nel 2002 si trasferisce a Torino per frequentare la Scuola Holden dove si diploma nel 2004, formandosi in particolare sulla sceneggiatura. Finalista al Premio Internazionale di sceneggiatura Città di Bra 2004, due volte in concorso al Torino Film Festival nella sezione corti (Arabian Bar, 2004 e May, 2009). Co-autrice di “Liberi a meta(‘)”, documentario prodotto da Minimum Fax nel 2011, e autrice di un romanzo “Homing”, Ed.clandestine. Dal 2006 insegna sceneggiatura per la Scuola Holden.

THE APARTMENT IL PRIMO PROGETTO CO-BRANDED DI ELLE DECOR ITALIA E AIRBNB PER LANCIARE AIRBNB PLUS on air dal 30 novembre al 3 dicembre




30 novembre 2018. Un appartamento milanese, al numero 22 di via Vivaio, cambia volto e si prepara ad accogliere gli ospiti.
È The Apartment, un progetto inedito nato dalla collaborazione tra Airbnb e Elle Decor Italia per lanciare nel nostro paese Airbnb Plus: la nuova categoria di Airbnb che raccoglie case originali di grande carattere, verificate per qualità e comfort.
Per il gruppo, che dal 2008 connette in tutto il mondo chi viaggia e chi ospita,si tratta del primo progetto espositivo co-branded nato per valorizzare uno dei principali punti di forza della categoria Airbnb Plus, il design. Ed è significativo che per il progetto sia stato scelta proprio la rivista che dal 1990 ne sostiene il valore.
The Apartment dimostra anche la trasversalità del brand Elle Decor Italia, una piattaforma multicanale che è in grado, coinvolgendo sempre partner rinomati, di comunicare sia in maniera verticale, intercettando player e stakeholder del mondo del design, sia in maniera orizzontale, catturando un pubblico più ampio come quello di Airbnb.
In questo panorama si inserisce il restyling ideato per l’occasione insieme agli architetti Alberto Artesani e Frederik De Wachter di DWA Studio, un progetto tailor made capace di interpretare il valore e l’unicità degli appartamenti Plus che restituisce un’idea di comfort non solo sensoriale ma anche mentale.
Entrare nella casa e muoversi tra le diverse stanze (living, studio, cucina, bagno, camera da letto, terrazzo) è, per gli ospiti, come andare alla scoperta di indizi attraverso cui ricostruire le tracce di una casa contemporanea milanese che molto racconta di chi la vive e, con cura, ha scelto mobili, colori, oggetti, dettagli che la rendono speciale.
La sensazione è quella che in ogni ambiente ci sia la mano e la sensibilità del “padrone di casa”. Come nelle storie raccontate dal magazine, dove le case sono anche il riflesso della personalità e del gusto di chi le abita, così in The Apartment l’intuizione è stata quella di completare gli interni con oggetti provenienti dalle abitazioni e sfere private dei progettisti.
Accogliente e conviviale, The Apartment, sarà teatro – dal 30 novembre al 3 dicembre – di una serie di incontri: conversazioni sul design, lo stile, l’ospitalità, la luce e l’entertainment. I talk coinvolgeranno, oltre agli ospiti invitati, anche la redazione di Elle Decor Italia.
Tra gli appuntamenti previsti, per sottolineare la coralità che si cela dietro l’interior design di una casa di qualità, verranno ospitati alcuni partner del progetto.
Insieme si parlerà di:
  • Fotografare una casa ai tempi di Instagram
  • Ideare lo stile di una casa
  • Il brunch perfetto per gli ospiti
  • Arredare la casa attraverso i cinque sensi
  • L’importanza della luce nell’interior design
  • Smart Life, Smart City

Il piano di comunicazione a supporto dell’iniziativa a doppia firma prevede l’utilizzo delle piattaforme Elle Decor Italia e Airbnb, attività di ufficio stampa e il coinvolgimento di influencer per la diffusione virale dei contenuti.

The Apartment
Via Vivaio, 22 – Milano (secondo piano)
Dal 30 novembre al 3 dicembre 2018
Orario:
  • 30 novembre e 3 dicembre: 10-22
  • 1 dicembre: 10-19
  • 2 dicembre: 10-18
Calendario incontri:
  • Fotografare oggi, venerdì 30 novembre ore 18,30
  • Styling sabato 1° dicembre ore 17,00
  • Brunch domenica 2 dicembre ore 12,00
  • 5 sensi domenica 2 dicembre ore 15,00
  • Luce lunedi 3 dicembre ore 11,00
  • Smart case lunedì 3 dicembre ore 12,30.
Partner:
41zero42
Acqua di Parma
Bang&Olufsen
Bolzan Letti
Dyson
Flos
HP
Hurom
Lavazza
Living Divani
Maid for a day
Quadro Design
Sikkens
Veuve Clicquot
Zanotta
Technology partners:
Huawei
Fastweb
Thanks to:
Agape
Alessi
Amini
Andrea Q
Cappellini
Cargo etc
Cassina
Ceramica Cielo
Coincasa
Alessandro Costariol
Danese
Natascia Fenoglio
Galleria Clio Calvi Rudy
Volpi
Langsam Studio
Mariotti Fulget srl
MissGoffetown.it
Nodus Rugs
Paola C.
Gio Pastori
Anna Rocco
Rio Grande
Antonio Rovaldi
Andrea Sala
Galleria Federica Schiavo
Maddalena Selvini
Serralunga
Society
Alberto Strada
Thélonious Goupil
Verde Profilo
Vitra
Elle Decor Italia, diretto da Livia Peraldo Matton, è il magazine internazionale di design e tendenze, arredamento e stili di vita, architettura e arte, edito da Hearst Italia. Impegnato nel racconto del mondo del design e nell'interpretazione dei nuovi modi di abitare, in Italia e all'estero, è parte di un network che si estende in 28 Paesi, con 25 edizioni e 10 milioni di lettori. L’unicità del magazine è data dall'uso spettacolare dell'immagine fotografica, veicolo di contenuti profondi, visioni e orizzonti inediti. Elle Decor Italia è un ecosistema che comprende: 4 allegati, 5 inside-magazine, digital, social, 8 convegni, 10 mostre, un modello integrato che ne conferma il valore e l'identità nel mondo.
AIRBNB - Fondata nel 2008, Airbnb è una travel community sviluppata a livello globale, che offre esperienze di viaggio uniche dall’inizio alla fine: dalla ricerca dell’alloggio, alle attività da svolgere durante il viaggio, all’incontro con nuove persone. Airbnb Plus è la nuova categoria di case Airbnb verificate per qualità, comfort e cura nell’interior design. Ogni casa Airbnb Plus è stata selezionata, ispezionata e ideata per garantire un’esperienza di ospitalità unica. Interni dallo stile personale e coerente accolgono servizi e accessori pensati per soggiorni all’insegna del comfort. Per chi sceglie il design per la propria casa e lo cerca quando viaggia per il mondo. www.airbnb.com

A Cortina ha preso il via la stagione sciistica



Cortina d’Ampezzo (BL), 30 novembre 2018_Oggi hanno aperto gli impianti del Faloria e del Col Gallina, a poca distanza dal Falzarego, mentre sabato 1 dicembre sarà la volta delle 5 Torri.

A seguire apriranno anche tutte le altre ski aree di Cortina, che entreranno per la maggior parte in funzione nel weekend dell’Immacolata.
Per il Lagazuoi bisognerà invece aspettare il 22 dicembre.

Al cancelletto di partenza di questa stagione invernale si presentano le rinnovate piste del Col Druscié, la storica Olympia delle Tofane e la mitica Vertigine - sulle quali andranno in scena il Circo Bianco e i Mondiali 2021 -, mentre sul Faloria arriva la Scoiattolo, una nuova pista nera.



Fondazione Cortina 2021, importante partnership con il Gruppo Leitner

Fondazione Cortina 2021 stringe un’alleanza strategica con il Gruppo Leitner, azienda altoatesina tra i leader nella realizzazione di impianti a fune (Leitner ropeways) e tecnologie per la neve e la montagna (Prinoth e Demaclenko).

A partire da questa stagione invernale le competizioni iridate che andranno in scena a Cortina saranno supportate dalla “flotta” di battipista Prinoth. Protagonisti anche i sistemi di innevamento firmati Demaclenko grazie alla costruzione di 3 nuove stazioni di pompaggio e l’installazione di nuovi generatori.

Infine, grazie al piano di mobilità integrata che Fondazione Cortina 2021 sta mettendo a punto, si potranno utilizzare gli impianti a fune non solo con gli sci ai piedi ma anche come mezzo per raggiungere le venue, diventando così un vero e proprio sistema di trasporto pubblico. E’ inoltre, in fase di studio, con Leitner ropeways, il progetto di una nuova cabinovia con stazione intermedia che collegherà Cortina al Col Druscié e che andrà a sostituire il primo tronco della funivia Tofana – Freccia nel Cielo.

ARTE: FIRENZE OMAGGIA ZHANG HUAN, L’ARTISTA DI ORNELLAIA 2009 “L’EQUILIBRIO”




L’artista personalizzò le bottiglie della IV edizione di Vendemmia d’Artista. Da domani alla Tethys Gallery mostra fotografica a lui dedicata

Firenze, 30 novembre 2018 – In occasione di "Contemporaneamente. Arte, design, artigianato e cultura contemporanea in via Maggio e dintorni”, apre domani sabato 1° dicembre, fino al 5 dicembre, la mostra fotografica “Zhang Huan in Florence”, dedicata al celebre artista cinese che nel 2012 fu il protagonista della quarta edizione del progetto culturale Vendemmia d’Artista di Ornellaia, personalizzando e interpretando le bottiglie dell’annata 2009  che ebbe il carattere de “L’Equilibrio”. La mostra fiorentina è un omaggio all’esposizione  “L'Anima e la Materia” che Huan tenne nel 2013 a Palazzo Vecchio e Forte Belvedere, evento che segnò la riapertura al pubblico del Forte Belvedere e l'inizio di una nuova stagione dell’arte contemporanea a Firenze.
L’artista nativo di Ang Yan City (Cina), che nella sua carriera ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche internazionali come la Biennale di Venezia, la Biennale di Lione e la Biennale di Shanghai, per interpretare “L’Equilibrio” di Ornellaia 2009 si ispirò a Confucio, il famoso filosofo vissuto in Cina nel VI secolo avanti Cristo, intitolando l’opera proprio “Questioning Confucius”. Le bottiglie da lui disegnate furono poi protagoniste di un’asta Sotheby’s di beneficenza tenutasi a Hong Kong nella prestigiosa cornice dell’hotel Mandarin Oriental. Le 10 imperiali ottennero una battitura di 60.000 euro, mentre il valore totale del ricavato raggiunse i 144.500 euro e fu interamente devoluto all’H2 Foundation for Arts and Education, Luo Zhongli Scholarship.
Un altro importante attestato di stima che accresce il prestigio del progetto Vendemmia d’Artista di Ornellaia le cui bottiglie, con etichette esclusive progettate e firmate personalmente da un artista di fama internazionale, vengono inserite in aste Sotheby’s, sia benefiche che commerciali, che hanno permesso fino a oggi di devolvere a grandi istituzioni e fondazioni d’arte di tutto il mondo quasi 2 milioni di euro.
Ricordiamo, inoltre, che pochi giorni fa un altro illustre personaggio dell’arte contemporanea, il sudafricano William Kentridge, autore di Vendemmia d’Artista - Ornellaia 2015 “Il Carisma”, l’ultima edizione dell’iniziativa della Tenuta di Bolgheri , si è aggiudicato il Premio Internazionale Feltrinelli 2018, assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i più prestigiosi a livello nazionale.
William Kentridge e Zhang Huan sono solo due dei fenomenali interpreti che hanno collaborato con Ornellaia finora: a loro si aggiungono grandi nomi del firmamento contemporaneo come Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto, John Armleder, Yutaka Sone, Ernesto Neto, Rodney Graham, Rebecca Horn, Ghada Amer e Reza Farkhondeh.

Percorsi Carlo Catiri - Giulio Crisanti - Alfredo Mazzotta


Venerdì 14 dicembre, alle ore 18 il Museo della Permanente inaugura “Percorsi”, la mostra dedicata ai tre soci che hanno fatto parte della Commissione artistica annuale della Permanente 2017/2018. L’esposizione presenta una quarantina di opere tra sculture, pitture e disegni, e permette di scoprire uno spaccato del lavoro dei tre artisti. Carlo Catiri, Giulio Crisanti e Alfredo Mazzotta si raccontano nei loro tre differenti ‘percorsi’.
Carlo Catiri propone “Silenti”, come via d’uscita dal disordine esistenziale, per portarci verso una dimensione in cui il silenzio e la quieta contemplazione prendono il soppravvento. La natura e gli alberi sono i soggetti della sua ultima ricerca artistica, come testimonianze silenti di un mondo trascurato e tragicamente violato.
Giulio Crisanti considera la storia e la cronaca come il fulcro del suo fare artistico. In “14 agosto 2018 - Zona a Traffico Interdetto” analizza il fatto di cronaca del crollo del ponte Morandi a Genova e traduce in tensioni cromatiche e segniche l’emozione.
Alfredo Mazzotta, con le sue “Sequenze sinuose (da Brera a Brera)” ci fa conoscere il suo mondo con una serie di opere dagli anni ’70 ad oggi. Protagoniste dei suoi lavori sono figure in contorsione, come archetipi di morbida stilizzazione che richiamano le sinuosità dei corpi femminili.

Inaugurazione: 14 dicembre, ore 18
apertura mostra: 15 dicembre 2018 - 20 gennaio 2019
sede: Museo della Permanente, via Filippo Turati 34, 20121 Milano
orari: tutti i giorni, 9.30 - 20.00
Ingresso libero


Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente
Via Filippo Turati 34
20121 Milano
T. 026551445

A CAGLIARI DAL 2 AL 10 DICEMBRE ACROSS ASIA FILM FESTIVAL 2018. Ghosts of Asia

Torna il Festival internazionale dedicato al cinema asiatico, con un’esplorazione sulla produzione del Sud Est dell’Asia e, in particolare, sulla cinematografia di Thailandia e Filippine.
In programma ospiti internazionali e prime italiane, fra proiezioni, incontri, masterclass, sonorizzazioni e workshop diffusi in diversi luoghi della città.

Direzione artistica: Stefano Galanti e Maria Paola Zedda
Con il patrocinio e contributo di
Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, Fondazione di Sardegna
In collaborazione con: Fondazione Sardegna Film Commission,
Musei Civici di Cagliari - Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, Cineteca Sarda,
Greenwich d’essai, Spazio Odissea, Carovana SMI, Sardegna Teatro

Info e programma su: www.acrossasiaff.org
Torna a Cagliari dal 2 al 10 dicembre ‘Across Asia Film Festival’, il festival internazionale del cinema incentrato sui linguaggi indipendenti e innovativi della scena asiatica contemporanea. Dopo il successo delle precedenti edizioni presentate a Cagliari e a Roma (in collaborazione con MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo), quest’anno con Ghosts of Asia il Festival indaga più approfonditamente la produzione cinematografica del Sud Est Asiatico, soffermandosi in particolare su Thailandia e Filippine.
Diverse le prime italiane di film – espressione della New Wave Filippina, dei linguaggi pop e queer thailandesi, fino al celebre cinema notturno e weird giapponese - e gli ospiti internazionali - come il regista thailandese Thunska Pansittivorakul, censurato in patria per le sue opere, il pluripremiato regista filippino Khavn De La Cruz, insieme alla sceneggiatrice e produttrice Achinette Villamor, vincitrice del FAMAS Awards 2018, il regista e danzatore buto Masaki Iwana – che animeranno per otto giorni il programma del Festival fra proiezioni, incontri, masterclass, sonorizzazioni, workshop diffusi in tutta la città.

Punto di osservazione privilegiato sull’Asia e sulle sue rappresentazioni, il Festival mostra lo sguardo non convenzionale di registi indipendenti, che spesso affrontano grandi difficoltà nella distribuzione dei loro lavori. Ghosts of Asia sarà, in questo senso, una panoramica sui “fantasmi” che riemergono da vecchi e nuovi colonialismi, con l’obiettivo di indagare un’area del mondo fragile, protagonista di un’esponenziale trasformazione, che subisce gli effetti disastrosi del cambiamento climatico, le nuove schiavitù dell’economia neoliberista, la disgregazione del tessuto culturale e sociale.
Con la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, il Festival è realizzato con il patrocinio e il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, i Musei Civici di Cagliari, la Cineteca Sarda, Greenwich d’essai, Spazio Odissea, Carovana SMI, Vengo anch’io, Sardegna Teatro, Gramsci Lab, Università degli Studi di Sassari e Mediapartnership Asian World.

La programmazione sarà realizzata nelle sale cinematografiche di Cagliari, Cineteca Sarda, Spazio Odissea, Greenwich d’Essai, tradizionalmente partner del festival, e in spazi non convenzionali, Chiesa di Santa Chiara, Teatro Massimo, Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, scelti con l’intento di valorizzare il tessuto urbano e il patrimonio artistico e culturale della città. Per la prima volta il festival espande la sua programmazione oltre la città di Cagliari con incontri, masterclass e proiezioni presso il Liceo Artistico G. Brotzu di Quartu e presso l’Università degli Studi di Sassari.

Approfondendo ogni anno la produzione di un singolo paese o area geografia, il Festival intende mostrare il grande apporto dell’Asia in termini di sperimentazione, ricerca estetica e innovazione linguistica sul panorama mondiale. Il cinema indipendente, seppur spesso sottoposto alle censure governative, rappresenta infatti un importante strumento di critica e un testimone fondamentale del reale. Estremamente variegato e prolifico a dispetto delle complesse condizioni economiche e politiche in cui viene prodotto, riporta alla luce la storia non scritta, aprendo un confronto con il tema della censura, dei diritti umani, delle lotte lgbt, delle rotte del lavoro e delle nuove schiavitù, facendo riemergere il peso della storia, la fragilità della memoria, la repressione silenziosa delle diversità.

Tra le novità dell’edizione 2018 l’inserimento, per la prima volta, di una sezione dedicata alle arti visive in occasione delle Celebrazioni dei 100 anni della nascita della collezione del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu. Accanto a incontri, convegni e riflessioni sull’incontro culturale tra Oriente e Occidente, il Museo dialogherà con il festival attraverso l’esposizione di un percorso di arti contemporanee che utilizzano il cinema sperimentale e il video come linguaggi privilegiati.  Tra gli artisti presentati, per la prima volta in Italia, i thailandesi Jakrawal Nilthamrong e Taiki Sakpisit.
 FILM E PAESI 
Protagoniste dell’indagine sul Sud Est Asiatico saranno le cinematografie di Thailandia e Filippine, cui si aggiungono Singapore, Indonesia. Saranno presentati inoltre film da Cina e alcuni capolavori del cinema oscuro e sperimentale giapponese.

 Thailandia 
Il cinema thailandese ha assunto negli anni un grande rilievo nella scena asiatica. Oltre a nomi consolidati, esprime una scena vitale che si sta affermando nel panorama internazionale con nuovi autori che fluttuano tra i linguaggi pop e queerOspite del festival sarà Thunska Pansittivorakul.
A Thunska Pansittivorakul è dedicata una retrospettiva: censurato per The terrorists, che mostra la repressione delle forze dell’ordine thailandesi nel 2010 durante la manifestazione delle magliette rosse, acclamato per Supernatural, prodotto dal Rotterdam IFF, un homoerotic sci fi ambientato in un mondo futurista che rappresenta allo stesso tempo un quadro distopico della Thailandia contemporanea, e Homogenous Empty Time, in co-regia con Harit Shritao (2017) - in prima italiana – documentario che osserva le cause della crescita del nazionalismo in Thailandia, attraverso un’indagine su cadetti militari e gruppi religiosi. Thunska (1973, Bangkok, Thailand), è un regista controverso, scoperto da Apichatpong Weerasethakul. Il suo cinema alterna visioni queer all’analisi del contesto politico thailandese.

In programma la prima italiana di Die Tomorrow di Nawapol Thamrongrattanarit, 2017, già presentato alla Berlinale 2018, in nomination per il Prix de l'expérimentation, presso Montréal Festival of New Cinema.  Costruito con uno stile saggistico, mescolando parti di fiction con filmati trovati, registrazioni audio e statistiche per analizzare il significato della morte, il film esplora le conversazioni di 6 persone nel loro ultimo giorno sulla terra.

Tra i più importanti cineasti internazionali di questo tempo, oggi consacrato nel campo delle arti visive, Apichatpong Weerasethakul crea un cinema oscuro, raffinato, una visione candida popolata di fantasmi. Il regista, acclamato internazionalmente nei più grandi festival cinematografici (Cannes, Venezia, Berlino) creerà un’apposita selezione di film fuori formato per il festival.
Miglior Film alla Sezione Orizzonti del Festival del cinema di Venezia e al Mumbai Film Festival, miglior regia al Thessaloniki Film Festival, Manta Ray, di Phuttiphong Aroonpheng, racconta dei corpi di sconosciuti che annegano nel mare della Thailandia e vengono sepolti nelle profondità della terra: sono i corpi dei rifugiati Rohingya, la cui voce rimane inascoltata. In una foresta vicino a un villaggio costiero thailandese, affacciato sul mare in cui sono annegati migliaia di rifugiati Rohingya, un pescatore del luogo si imbatte in un uomo ferito e privo di sensi. Dopo aver portato in salvo lo sconosciuto, che non parla una parola della sua lingua, gli offre amicizia e lo chiama Thongchai. Quando però il pescatore scompare all’improvviso in mare, Thongchai incomincia lentamente a impadronirsi della vita dell’amico.

Sempre dalla Thailandia By the times it gets dark, della regista Anocha Suwichakornpong, in concorso nel 2016 al Festival di Locarno, ha vinto il riconoscimento thailandese Suphannahong National Film Awards per la migliore fotografia.

 Filippine 
Protagonista del festival è ancora una volta la New Wave filippina, scena nata negli anni ’90, che oggi rappresenta un cinema affermato, coraggioso e acclamato internazionalmente. Tra i registi Lav Diaz (Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2016), presenta, in prima italiana, la sua “rock opera” Season of the Devil, in competizione per l’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2018.
Khavn De La Cruz, ospite ad Across Asia Film Festival, presenta invece in prima italiana il pluripremiato Balangiga (2018), che ha fatto incetta di premi ai FAMAS Awards e al QCinema International Film Festival e, sempre in prima italiana Bamboo Dogs (2018). Ci sarà inoltre la Masterclass della sceneggiatrice e produttrice Achinette Villamor.

Inoltre sarà proiettato il pluripremiato Nervous Translation, in prima italiana, vincitore del NetPAac Award al Rotterdam International Film Festival, della regista rivelazione Shireen Seno, esponente della new wave filippina.

 Singapore 
Da Singapore per la prima volta in Sardegna A Land Imagined, di Siew Hua Yeo, Pardo d’Oro al Festival del Cinema di Locarno 2018, una visione notturna e onirica narrata attraverso la doppia vita nella megalopoli di Singapore e nel mondo della rete di un emigrato cinese in storia attualissima di caporalato, violenza dell'uomo sull'uomo, lavoro inteso come schiavismo, inframmezzata alla magia tutta asiatica nel costruire atmosfere rarefatte e fantastiche.
L’esplorazione del Sud Est asiatico prosegue con l’indonesiano Memories of My Body, Garin Nugroho, 2018, in nomination per il Queer Lyon e come miglior film nella sezione Orizzonti del Festival del Cinema di Venezia. l film racconta la ricerca da parte di un sensibile ragazzo giavanese della propria identità di genere, cresciuto dall’infanzia per interpretare ruoli femminili nella danza Barong (in cui maschile e femminile si fondono in modo sensuale). Una storia di formazione poetico-realistica basata sulla vita del ballerino Rianto, che, nel film, interpreta anche se stesso da adulto.

 Giappone 
Il cinema notturno e weird giapponese è una delle tradizioni filmiche d’Oriente più vitali e in espansione, ormai considerata una corrente di studi cinematografici a sé stante, con una storia che viene dai lontani tempi del muto. Sono quattro i film selezionati che indagano visioni notturne e oscure.
In sala, all’apertura del festival l’ultimo capolavoro di Shin’ya Tsukamoto, Killing, (2018), acclamato all’ultimo festival di Venezia, un film di cappa e spada che vede protagonista gli incubi e i fantasmi della mente di un talentuoso novizio ronin che non riesce, nonostante il suo desiderio, a dare la morte.
In programma la prima italiana di Jesus di Hiroshi Okuyama regista rivelazione che a soli 22 anni vince nel 2018 il Festival del Cinema di San Sebastian come miglior regia. La prima italiana di Charlotte Susabi del regista e danzatore buto Masaki Iwana, presente in sala, un film drammatico e surrealista che vede protagonista l’artista giapponese Kamimura, che combatte con i fantasmi del suo mondo, tra realtà, illusione e memoria attraverso l’incontro con tre donne.
 SEZIONE CINEMA E ARTI VISIVE 
Across Asia Film Festival lavora da sempre sui linguaggi di confine, sul cinema arthouse, dove la ricerca linguistica sull’immagine o su tecniche non tradizionali di narrazione espande la cornice cinematografica verso un nuovo approccio alla visione. Il cinema si interseca anche con la musica sperimentale e con il suono in ‘The night of the living soundtracks’ dove musicisti dell’area sperimentale, del jazz, dell’improvvisazione e dell’elettroacustica sono invitati a reinventare film dimenticati dell’epoca del muto, scrivendone e interpretandone dal vivo la colonna sonora. Sarà sonorizzato a A Page of Madness di Teinosuke Kinugasa, capolavoro indiscusso del cinema muto sperimentale giapponese sonorizzato dal filippino Khavn De La Cruz, insieme al suo Juan Tamad Goes to the Moon, preceduto dal duo di musicisti della scena sperimentale cagliaritana L;ç°°ç + 03SIDIAN alle prese con Filipiniana di Khavn De La Cruz

La sezione cinema e arti visive prevede inoltre l’esposizione di video di cineasti che si sono confrontati con la video arte, Jakrawal Nilthamrong e Taiki Sakpisit in una programmazione che si connette con le celebrazioni del centenario della collezione del Museo Cardu di Arte Orientale, Musei Civici di Cagliari, esplorando i fantasmi dell’Asia, il riemergere di un mondo che scompare a dispetto della corsa verso la contemporaneità, da 2 a l 16 dicembre. A coronare la sezione, la festa Kwaidan Party: Immagini, cut up, suoni, dim sum e fantasmi, con i visual di Lazlo Moulton e il djset Signora Franca, una serata di visioni, suoni, assaggi che amplifica l’immaginario creepy dell’Asia disegnato da Across Asia Film Festival, in collaborazione con Carovana SMI, Fuaiè, Sardegna Teatro.


 INFORMAZIONI 

ACROSS ASIA FILM FESTIVAL 2018
Ghosts of Asia

Direzione artistica: Stefano Galanti e Maria Paola Zedda
Con il patrocinio e contributo di Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, Fondazione di Sardegna.
In collaborazione con: Fondazione Sardegna Film Commission, Musei Civici di Cagliari - Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, Cineteca Sarda, Greenwich d’essai, Spazio Odissea, Carovana SMI, Sardegna Teatro.
Un Festival diffuso tra: Cineteca Sarda, Greenwich d’essai, Spazio Odissea, Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, Chiesa di Santa Chiara, Università degli Studi di Sassari, Liceo Artistico di Quartu, Teatro Massimo, Fuaiè.

Info e programma su: www.acrossasiaff.org
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

La Fondazione Alberto Peruzzo presenta GUERNICA. ICONA DI PACE a cura di Serena Baccaglini fino al 5 dicembre 2018 Museo Storico della Terza Armata Palazzo Camerini via Altinate, 59 – Padova

Ultimi giorni per visitare Guernica. Icona di Pace al Museo Storico della Terza Armata di Padova, che si conclude il prossimo mercoledì 5 dicembre alle 17.30.

La mostra, a cura di Serena Baccaglini, è promossa e organizzata dalla Fondazione Alberto Peruzzo, in collaborazione con il Comando Forze Operative Nord dell’Esercito Italiano, in occasione del centesimo anniversario dalla firma dell'Armistizio della Grande Guerra, siglato proprio a Padova il 3 novembre 1918, a conclusione della Prima Guerra Mondiale.
Guernica. Icona di Pace espone il cartone preparatorio dell’arazzo realizzato nel 1955 da Pablo Picasso, in collaborazione con Jacqueline de la Baume Durrbach, e raffigurante l’opera capolavoro dell’artista spagnolo (Guernica, dipinta nel 1937 subito dopo il bombardamento dell’omonima città basca). L’arazzo, commissionato a Picasso dal mecenate Nelson Rockefeller, è oggi esposto all’interno della sede dell’ONU a New York come simbolo di pace, proprio di fronte alla sala del Consiglio di Sicurezza.

In meno di 4 settimane Guernica. Icona di Pace ha già superato i 25.000 visitatori, ottenendo un indiscutibile successo di pubblico. Spicca in particolar modo l’importante presenza, durante la settimana, di bambini e scolaresche che hanno deciso di confrontarsi con il cartone di Picasso e il suo messaggio di pace, cogliendo anche l’occasione di conoscere un pezzo importante della nostra storia come il documento originale dell'Armistizio del 1918. La mostra ha offerto inoltre l’occasione a molti di conoscere e visitare per la prima volta un palazzo storico importante di Padova, Palazzo Camerini, sede del Museo Storico della Terza Armata, che raccoglie cimeli, documenti e memorie storiche legati alla Terza Armata, la cosiddetta Invitta, protagonista di importanti pagine di storia nazionale nella zona del Carso e del basso Piave.
La mostra offre un'occasione unica per ammirare un capolavoro del grande maestro catalano e in generale per meditare sugli orrori della guerra.

Sabato 1 dicembre il Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, sarà in mostra per ammirare il cartone preparatorio di Guernica e visitare il Museo, oltre che per conoscere da vicino i dettagli della felice operazione promossa e organizzata dalla Fondazione Alberto Peruzzo, e voluta con forza dalla curatrice Serena Baccaglini. La visita del Ministro segue quella del Presidente del Senato e di altre importanti personalità.




GUERNICA E IL CARTONE PER L'ARAZZO

Guernica è un’opera unica e uno dei capolavori più conosciuti al mondo. È forse l’opera più documentata della storia.

Guernica è il nome di una cittadina spagnola che ha un triste primato, essendo stata la prima città in assoluto ad aver subìto un bombardamento aereo, il 26 aprile del 1937, ad opera dell’aviazione militare tedesca. L’operazione fu decisa con freddo cinismo dai comandi militari nazisti, per appoggiare gli sforzi bellici dei nazionalisti franchisti nell'offensiva in corso nella Biscaglia per rovesciare le sacche fedeli al governo della Repubblica Spagnola. La cittadina di Guernica non era teatro di azioni belliche, l'operazione divenne quindi esercizio di potere e atto intimidatorio, uccidendo soprattutto donne e bambini.
Quando la notizia di un tale efferato crimine contro l’umanità si diffuse tra l’opinione pubblica, Picasso era impegnato alla realizzazione di un’opera che rappresentasse la Spagna all’Esposizione Universale di Parigi del 1937. Decise così di realizzare questo pannello che denunciasse l’atrocità del bombardamento su Guernica. L’opera di notevoli dimensioni (3,5 m. x 7,7 m.) fu realizzata in pochi giorni, ma fu preceduta da un’intensa fase di studio, testimoniata da ben 45 schizzi preparatori che Picasso ci ha lasciato. L'opera è diventata negli anni a seguire, simbolo di pace in quanto denuncia delle atrocità della guerra, qualsiasi guerra.

Si narra che un ufficiale nazista, alla visione del quadro, chiese a Picasso: "Avete fatto voi questo orrore, maestro?", e l'artista rispose "No, l'avete fatto voi".

Il Cartone, che deriva dall’olio, viene realizzato da Pablo Picasso all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, nel 1955, su commissione del mecenate e futuro Vice-Presidente degli Stati Uniti Nelson Rockfeller, che stimola l’artista spagnolo a riprodurre il suo capolavoro in forma di arazzo.
Picasso riprende così il soggetto di Guernica e lo sviluppa su carta da pacchi insieme a Jacqueline de la Baume Durrbach, la geniale artista “dalle dita d’oro” capace di “tessere un dipinto” trasformandolo in arazzo. Insieme suddividono il soggetto in 6 strisce larghe come il telaio e creano un modello da utilizzare come guida per la tessitura.
Quello di Guernica è solo il primo di una serie di 26 cartoni dai quali nasceranno altrettanti arazzi: un progetto unico nell’arte del Novecento. Picasso firma tutti i cartoni e gli arazzi accanto al logo di Cavalaire, l’atelier di Jacqueline de la Baume Durrbach, La sua straordinaria abilità conquisterà Picasso: solo i Durrbach avranno l’autorizzazione dell’artista a trasformare le sue opere in arazzi, tanto che ne ordinerà per sé alcuni, come le Demoiselles d’Avignon, affermando che “le tue Demoiselles tessute sono più belle delle mie dipinte”.


GUERNICA E L'ANNIVERSARIO

La città di Padova, oggi città della Pace, fu una delle protagoniste della Grande Guerra, dato che il fronte si trovava a pochi chilometri. Nel 1917, dopo la disfatta di Caporetto, Padova divenne capitale al fronte del Regno italiano e sede dell’Armistizio, firmato dagli Alleati con l’impero Austro-Ungarico il 3 novembre, a villa Giusti del giardino alla Mandria. L'Armistizio venne firmato alle 15.20 del 3 novembre 1918. Il "cessate il fuoco" sarebbe entrato in vigore alle 15.00 del 4 novembre, mettendo così ufficialmente fine alla Prima Guerra Mondiale dopo quasi 3 anni e mezzo. Anche se non direttamente, questa firma sancì pure la fine del secolare Impero d'Austria-Ungheria, che si disgregò sotto le inarrestabili onde dei movimenti nazionalisti.
Guernica, nel suo percorso europeo nei luoghi feriti dalla guerra, ha a Padova un momento significativo, sottolineando il ruolo avuto dalla città nella conclusione della Grande Guerra per affermare il valore della pace.

Il Museo Storico della Terza Armata, scelto per l’esposizione di Guernica è un’istituzione unica.
Inaugurato per iniziativa del Generale Alberto Alberti il 30 agosto 1956, racchiude cimeli, documenti e memorie storiche della Prima Guerra Mondiale.
Il Museo in sé non ha alcuna intenzione celebrativa, ed è stato anzi concepito come omaggio a tutti i caduti, senza distinzione di nazionalità, e rappresenta un’occasione per meditare sulla guerra, sulle sue conseguenze e sulla necessità per ogni uomo di vivere in pace.
Palazzo Camerini, in cui ha sede il Museo, di proprietà della famiglia Borromeo dal XV secolo, venne acquistato da Pietro Bembo nel 1527 e, in seguito a numerosi passaggi, dal Duca Silvestro Camerini (1847), dal quale prende il nome. Dagli anni Quaranta del Novecento, l’edificio ha ospitato alti comandi militari, fra i quali il Comando Designato della Terza Armata (1952-1972) e il Comando Brigata Artiglieria Contraerea dell’Esercito fino al 2009.


LA FONDAZIONE ALBERTO PERUZZO

La Fondazione Alberto Peruzzo è un’istituzione non profit, nata per volere dell’imprenditore Alberto Peruzzo, che intende favorire la diffusione dell’arte contemporanea, ma è allo stesso tempo attenta e impegnata nel recupero del nostro patrimonio artistico. Progetti di rilevanza nazionale e internazionale sono stati presentati dal 2011 in poi, a cominciare dal restauro del Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale,  in collaborazione con la Louis Vuitton. Da quel recupero di un luogo fisico, ma anche simbolico, l’impegno di quella che sarebbe poi diventata la Fondazione Alberto Peruzzo è diventato via via sempre più attento, spaziando dalla tutela e salvaguardia del patrimonio storico (oltre al restauro del Padiglione Venezia, anche quello della chiesetta di Sant’Agnese a Padova), alla promozione di artisti contemporanei (come nel caso della mostra ‘L’anima di pietra’ di Fabrizio Plessi conclusasi al Museo Pushkin di Mosca lo scorso agosto), a progetti sperimentali (come Human Architecture, attualmente alla Biennale Architettura nel Padiglione Venezia). La Fondazione ha la propria sede operativa in Veneto, ma da vita ad interventi di respiro internazionale.

UN NATALE CON LE MUGS DI ANDY WARHOL UN’IDEA DI MANUEL CAFFÈ



Andy Warhol’s Mugs è la nuova collezione che Manuel Caffè propone ai suoi estimatori per una pausa d’autore.

Una buona notizia per gli appassionati della POP Art, corrente artistica degli anni ‘60 e ‘70 che dagli Stati Uniti ha influenzato tutto il mondo e che ha avuto come leader Andy Warhol, la sua filosofia e le sue opere. Manuel Caffè, dopo aver sostenuto la mostra d’arte POP che si è tenuta a Treviso, propone ora in occasione delle festività, una nuova collezione dedicata a questo stile artistico: la Sunday B. Morning Collection, Andy Warhol’s Mugs, le tazze da collezione per una pausa d’autore.
“Vogliamo ribadire che il nostro sostegno all’arte continua per riportare la cultura al centro della vita dei nostri estimatori. L’arte è emozione, e si avvicina alla nostra filosofia, come espressione di bellezza ed eccellenza. - afferma Cristina De Giusti, amministratore dell’azienda - recuperare la storia e restituirla alla contemporaneità sotto una chiave innovativa è il nostro obiettivo.”
Da ora sarà possibile acquistare nell’e-commerce (www.manuelcaffe.it/it/prodotti) e presso i punti vendita Manuel Caffè, non solo le Mugs da collezione ma anche una serie di gift dedicati al mito di Marilyn Monroe.
Il progetto è l’espressione più evidente del rapporto che Manuel Caffè intrattiene con il mondo della cultura e dell’arte: un’occasione di incontro, di dialogo e di stimolo per l’intelletto, un momento di pausa per riflettere, da vivere come la degustazione di un buon caffè.
Il talento nel proporre miscele dall’inimitabile tocco italiano contraddistingue un’azienda fatta di idee e di persone, che condividono un profondo legame con il territorio d’origine, promuovendone eventi anche nell’ambito dello sport e della musica, e la volontà di varcare i confini alla ricerca di nuovi stimoli, in ogni campo.
Passione, qualità, innovazione, etica e continua ricerca sono i capisaldi della famiglia De Giusti, per portare ai consumatori un gusto che è frutto di volti, aromi, culture e terre diverse.

Le Vie del Gusto a Pramaggiore : i vini dell’azienda agricola Grispan in Borghi d’Europa


La rete internazionale Borghi d’Europa ha inserito il Veneto Orientale nel percorso
d’informazione dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo e dell’Anno del Cibo Italiano.
Uno degli itinerari sviluppati dalla rete riguarda il mondo del Vino, con il Percorso
Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della vite e del vino.
In questo viaggio i giornalisti e i comunicatori hanno incontrato l’azienda agricola
Grispan a Belfiore (Pramaggiore), dopo aver degustato al ristorante pizzeria Filippi
un ottimo cabernet franc.
“ La nostra famiglia – ci racconta Massimiliano-, produce vini dai propri vigneti,
da tre generazioni. Vini bianchi, rossi, rosati, Prosecco... ne abbiamo per tutti i gusti!”.
Il segreto di questi vini stà nel lavoro tenace, competente nel vigneto.
Siamo invasi da vini senza personalità, frutto di alchimie di cantina e che non ricordano
per nulla il terroir d’origine.
Gino Veronelli, il grande giornalista enogastronomo, sorseggiando le odierne schifezze
certamente sarebbe andato oltre alla sua proverbiale affermazione : “… ha ampi margini di
miglioramento!”
Assaggiate pure i vini di casa Grispan ( cabernet, merlot,cabernet franc..) o i bianchi
(chardonnay,pinot grigio,il prosecco dalla buona struttura…), resterete colpiti dalla
loro piacevolezza e dal loro buon gusto.
Proprio per questi motivi, i giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d’Europa hanno
invitato la famiglia a partecipare alle iniziative di Borghi d’Europa, poiché rappresenta
un esempio autorevole nella ‘filiera corta’ agroalimentare del Veneto Orientale.