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domenica 26 aprile 2020

Borghi d'Europa : le soste 'gustose' de La Via dei Norcini





Continuano le visite gustose dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa per individuare
le aziende che entreranno a far parte dei Percorsi Internazionali .
Uno di questi si chiama la Via dei Norcini ed è un itinerario leggendario per scoprire in oltre
sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria.

Il viaggio è iniziato a Tignano, proclamato comune del prosciutto istriano, dove ogni anno si riuniscono i migliori produttori di prosciutto della regione istriana e quelli provenienti da altre parti del mondo, ma anche dove si trovano numerose produzioni di prosciutto, superba prelibatezza culinaria.

Gli abitanti del Carso hanno da sempre allevato maiali e sotto- posto a salatura ed essiccatura le parti di carne suina. Per la sua eccelsa qualità il prosciutto del Carso, che per aspetto esteriore non differisce da quello prodotto in altre regioni mediteranee, detiene indubbiamente il primo posto tra gli insaccati. La sosta gustosa a San Daniele del Carso (Stanjel), in Slovenia.

A Cormons, nel Collio, ecco D'Osvaldo Prosciutto, leggermente affumicato, con una storia che si
tramanda dal 1940.
Sul Carso,a Sgonico (TS), l'azienda agrituristica Bajta propone salumi d'altri tempi.
Il ciclo del maiale di Bajta è decisamente sostenibile – gli animali vengono allevati allo stato semi-brado con un considerevole spazio e rispetto.Vivendo all’aperto all’interno di spazi piuttosto ampi, i maiali di Bajta non prendono antibiotici .Una volta macellati i maiali, dalla carne vengono prodotti con tecniche naturali prosciutti, salame, pancette, mortadelle…

La festa dello speck nella valle Gailtal, uno dei più grandi eventi culinari in Carinzia, è un progetto congiunto tra agricoltura, turismo e commercio.Visto che tale prodotto può essere acquistato solamente nella regione Nassfeld-Pressegger See e non viene spacciato da catene commerciali, si ottiene un'elevata valorizzazione nella valle che comporta dei grandi benefici specialmente per il turismo.Ogni primo fine settimana di giugno, Hermagor diventa la capitale austriaca dello speck.

A Pezzan di Carbonera, Pagotto Carni merita una visita per la sua favolosa sopressa veneta.
In quel di Perarolo di Vigonza, giornalisti e comunicatori propongono il Salumificio di Giovanni Coppiello,con le sue scelte a base di carni equine (dal prosciutto cotto alla bresaola, dalla sopressa alle salsicce,ecc.)

In Emilia Romagna è impossibile dimenticare la salama da sugo (soprattutto quella del Salumificio
Magnani).La salama o salamina da sugo è il fiore all’occhiello dei piatti tipici ferraresi. La salama da sugo ha origini antiche risalenti alla corte estense: questo piatto tipico ferrarese si compone di un budello nel quale viene inserita una pasta composta di varie parti del maiale e spezie. Dopo dieci mesi di stagionatura questo piatto tipico ferrarese deve essere messo a bollire per otto-dieci ore ed infine viene consumato accompagnato con abbondante purè.

A San Marino, è impossibile dimenticare il Prosciutto Cotto.

In Lombardia si passa dalla bresaola artigianale della Macelleria Nobili di Poggiridenti (Sondrio),
in Valtellina,al salame di Varzi
Nobili vanta la produzione del più antico e conosciuto insaccato valtellinese, la Bresaola, preparato secondo la tradizione locale e ottenuto dalla punta d’anca di manzo fresco.L’Azienda offre anche una prelibata scelta di prodotti di norcineria di propria produzione, tra cui salami, cacciatori, prosciutti crudi fiocco, culatelli, coppe, pancette, lardo, tutti realizzati mediante la lavorazione di suini provenienti da allevamenti locali.

In Valposchiavo (Svizzera), i norcini delle macellerie locali offrono una grande scelta di salumifici
artigianali ( carne secca di cervo, slinziga, salame, mortadella stagionata,ecc.).

Nelle Marche, degustiamo il ciausculo, il Prosciutto di Carpegna e il salame Fabriano.

Nelle Terre del Sud, partiamo dall'Abruzzo con la salsiccia di fegato, per passare al Molise, con
la ventricina, che ha un area di produzione estesa all’intero territorio regionale, è un salume per la cui realizzazione sono necessarie alcune materie prime come carni magre provenienti esclusivamente dalla coscia del suino, lardo di suino, sale, paprica, peperoncino e fiori di finocchio.
Dalla Puglia, il capocollo e la soppressata di Martina Franca, mentre la Basilicata eccelle anch'essa
nella produzione di soppressata.
Dalla Calabria, oltre alla 'nduja, ricordiamo il prosciutto di maiale nero, il capocollo, la pancetta,
la salsiccia e soppressata, tutti dop.

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