Il significante 'sostenibilità' è al
centro del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura' che la
rete Borghi d'Europa promuove, sotto il Patrocinio della IAI
(Iniziativa Adriatico Jonica,Forum
Intergovernativo per la cooperazione
regionale nella regione adriatico jonica) ed ESOF2020,Euroscience
Open Forum,Trieste Città Europea della Scienza.
Così quando i giornalisti e i
comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Prepotto nel Percorso
Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio
della Vite e del Vino, due sono state le suggestioni alla
base della scelta : il privilegio che
Luigi Veronelli aveva per lo schioppettino e la preoccupazione
per la sostenibilità della viticultura
locale.
Flavio Schiratti,imprenditore friulano
appassionato di vini, ha messo insieme una favola concreta
a Novacuzzo di Prepotto : l'antico
borgo, una collina che lo abbraccia , una villa padronale, una
cantina,un terreno di 72 ettari fatto di vigne e di boschi.
Così è nata RoncSoreli.
“ Ho deciso di dare avvio ad un
ambizioso programma a lungo termine: ridare vita all’antico borgo
grazie alla produzione di vini di alta qualità. Fulcro di questo
progetto è la creazione di una grande cantina, aperta
all'ospitalità. La valorizzazione dei vigneti storici e delle uve
autoctone, che prosperano su una delle colline più belle della zona,
è diventata la sua missione.E la favola continua con l’avvio di
importanti interventi agronomici per il recupero dei vigneti antichi
e per la regimentazione delle acque della collina, con l’aumento
della superficie vitata dagli originari 33 ettari a 42, con la
ristrutturazione ed ampliando della cantina.E la favola continuerà
con la realizzazione delle nuove aree di accoglienza: le sale
degustazione, il locale di presentazione e vendita dei prodotti e i
mini-appartamenti per gli amici enoturisti.”
Ma la parola magica che ha colpito i
viandanti dell'informazione è stata proprio 'Sostenibilità'.
“Come interpretiamo la sostenibilità
a RoncSoreli? Secondo l’accezione più classica della definizione,
consideriamo il vigneto un ecosistema integrato con l’ambiente
circostante. Pertanto dedichiamo risorse e attenzioni affinchè sia
in grado di mantenere, anche in futuro, i processi ecologici che
avvengono al suo interno. Il tutto per poter garantire, anche alle
prossime generazioni, la possibilità di beneficiare del potenziale
enologico del sito.
Poniamo quindi grande attenzione al
terreno, alla sua fertilità naturale, rinnovata annualmente con
concimazioni organiche. Conserviamo le preziose aree boscate che
incorniciano l’azienda fornendo rifugio ad insetti e animali.
Applichiamo la difesa integrata nella lotta ai parassiti della vite.
Interveniamo solamente secondo calendari dettati dalle condizioni
climatiche, affinchè non avvenga lo sviluppo dei patogeni.Tutto
questo richiede un grande sforzo che facciamo ben volentieri, per
offrire a Voi un prodotto naturale che sia la massima espressione del
nostro territorio.
Sono stati questi principi che ci hanno
spinto ad andare anche oltre. Nel 2016 si è infatti concluso il
percorso di conversione al biologico di una parte dei vigneti e
abbiamo quindi ottenuto, per gli stessi, la certificazione di
operatore biologico (IT BIO 017 Abv 261). Con la vendemmia 2020
la parte del vigneto biologico salirà
a 22 ettari.”
Ma l'incontro non poteva non finire con
la degustazione dello schioppettino di Casa.
Ricorda Alessio Dalla Barba, Sommelier
Professionale AIS e responsabile nazionale della
comunicazione di Borghi d'Europa che
Vitae la guida vini del 2015 dell'Ais,
così lo definiva : “Rubino cupo.
Evoca toni speziati di pepe nero, chiodi di garofano e cannella in
stecca. China e sbuffi erbacei. Piacevoli richiami di grafite a
chiudere. Tannino vivo, medio il corpo, con chiusura asciutta e
leggermente amarognola. In troncoconico e tonneaux per 18 mesi.
Stufato di vitello.”
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