Dedicato a chi vuole partire dai formaggi per scoprire l’abbinamento migliore… a Palazzo Traversa di Bra
Vinacce e fieno: l’incontro inaspettato tra grappa e gelato al fieno
19 settembre ore 16 - Palazzo Traversa
Un viaggio multisensoriale firmato dal cuoco dell’Alleanza Marco Martinelli dell’Istituto Mantegna di Brescia, che trasforma in gelato tre fieni provenienti da altrettante aree d’Italia: i profumi alpini dell’Agriturismo Prati Parini (Bg), le essenze dell’Appennino abruzzese con la Cooperativa ASCA (Aq) e le note mediterranee del sud con La Verga di Antonio Nigro (Av). Il tutto accompagnato dal re dei distillati in Piemonte, la grappa, con tre esemplari giovani selezionati dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e di Barolo - di Nebbiolo e Barbaresco, Barbera d’Alba e Dolcetto - insieme a una grappa al Genepy che esalta la tipica erba alpina.
Assaggi di biodiversità delle praterie alpine
19 settembre ore 18 - Palazzo Traversa
Negli ultimi decenni abbiamo perso oltre il 45% delle praterie alpine, ecosistemi eccezionalmente ricchi in biodiversità, dove le essenze nei prati sono anche più di cento. Questo laboratorio offre un assaggio di questa grande ricchezza: tocchiamo la val Susa, in Piemonte, il Monte Tombea, a picco sul Lago di Garda, e la valle di Fodom, in Veneto, dove si produce l’omonimo formaggio Presidio Slow Food. A questi si aggiunge il cacio prodotto nel Parco del Ticino dove alcune aziende ottengono foraggi con il sistema tradizionale delle marcite. In abbinamento, un miele millefiori del Presidio dei prati stabili e pascoli.
Il Parmigiano Reggiano delle terre alte
20 settembre ore 11 - Palazzo Traversa
Il Parmigiano Reggiano non è solo uno dei formaggi italiani più conosciuti e apprezzati al mondo, ma anche il frutto di una filiera complessa e profondamente legata al territorio. Nelle aree montane del comprensorio di produzione, sono oltre 110 i caseifici di montagna e 1200 gli allevamenti coinvolti, spesso di piccolissime dimensioni, dove si allevano poche decine di vacche nutrite con foraggi provenienti da prati stabili ad alta biodiversità. In questo laboratorio si propone in assaggio Parmigiano Reggiano di montagna 20 mesi selezionato “al martello”, una pratica antica che consente di individuare e valorizzare forme di particolare pregio.
Slow Food Travel: un mondo di mestieri da scoprire
20 settembre ore 14 - Palazzo Traversa
Paolo con le sue capre tra le dolci colline del Roero, Andrea e le sue pecore carsoline, Presidio Slow Food, Elisa negli alpeggi della montagna biellese, Marinella e Alessandro con la loro scuola del canestrato sul Gran Sasso. E ancora, Ales e Alessandro, che in differenti aree si occupano delle api e del miele. Sono tutti custodi di saperi antichi e protagonisti delle esperienze di Slow Food Travel che i partecipanti hanno l’occasione di incontrare, ascoltare le loro storie e assaporare i prodotti che raccontano il legame profondo con i loro territori.
Bosco vivo, castagna antica: un legame da riscoprire
20 settembre ore 16 - Palazzo Traversa
La rete dei castanicoltori Slow Food conduce un laboratorio dedicato alla riscoperta di sapori autentici, profondamente legati alla tradizione. In degustazione ci sono formaggi affinati in foglie di castagno, marroni sciroppati, composte e marmellate artigianali, gelato e pane rustico realizzato con farina di mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina, Presidio Slow Food, accompagnati da miele di castagno. Un omaggio alla biodiversità e al valore culturale di questo frutto antico.
I formaggi dei pascoli degli appennini
20 settembre ore 18 - Palazzo Traversa
Questo laboratorio è dedicato ai formaggi ovini e caprini del Presidio Slow Food dei prati stabili e pascoli, prodotti lungo l’Appennino con il latte degli animali allevati nelle montagne aquilane, nei Sibillini, nelle vallate laziali dove nasce il Cacio di Genazzano, Presidio Slow Food, e lungo i pendii dell’Appennino tosco-romagnolo. A completare la degustazione, un miele millefiori del Presidio dei Prati stabili e pascoli, espressione del ricco mosaico botanico di questi ambienti incontaminati.
I prati delle isole del Sud Italia
21 settembre ore 16 - Palazzo Traversa
Questo laboratorio propone una selezione di formaggi ovini e caprini del centro e Sud Italia: i caprini di capra Girgentana dalla Sicilia, il pecorino di Carmasciano in Campania, il pecorino Formano dalla Sardegna e il caciocavallo cilentano, entrambi del Presidio dei prati stabili, e il nuovo Presidio dei caprini d’Aspromonte in Calabria. A completare l’esperienza sensoriale, un miele millefiori proveniente dal Presidio dei prati stabili e pascoli.
Le 3 parole chiave: salume naturale, pastorizia, biodiversità
21 settembre ore 18 - Palazzo Traversa
In questo laboratorio si celebra il profondo rapporto tra uomo, animali e territorio, basato su rispetto, tradizione e pratiche quotidiane tramandate nel tempo. Protagonisti sono i salumi naturali, in una selezione che include la bresaola di razza Varzese di Garall, il salame di Pecora Gentile di Puglia di Salumi Martina Franca, la pitina dei fratelli Gambon e il violino di capra della Valchiavenna, tutti Presìdi Slow Food. In abbinamento, i vini scelti dalla Banca del Vino di Pollenzo.
Slow Food Travel: a piedi a conoscere i custodi dei pascoli e del paesaggio
22 settembre ore 14 - Palazzo Traversa
Può essere un trekking alle pendici del Gran Sasso insieme a una pastora esperta, una passeggiata con le capre sui sentieri delle Valli del Natisone, un cammino tra gli alpeggi dell’Alto Elvo nel Biellese, un percorso nei boschi della civiltà del castagno sulle Alpi Liguri o qualche ora a piedi nella natura accanto a un allevatore della Val di Funes. Le esperienze di Slow Food Travel permettono di scoprire un territorio attraverso chi lo abita, lo coltiva, lo alleva e lo cucina. In questo laboratorio si possono conoscere queste esperienze, incontrare i produttori protagonisti e assaggiare i prodotti caseari - e non solo - di questi custodi del paesaggio.
Dedicato a chi vuole partire dai vini per scoprire il formaggio che più li esalta, alla Banca del Vino
I vini di Verduno incontrano i formaggi spagnoli di Rueda
19 settembre, ore 16 – Banca del Vino
Il primo laboratorio prende vita dalla terra di Verduno, uno degli undici comuni del Barolo che custodisce anche un curioso vitigno autoctono: il Pelaverga. Le cantine Castello di Verduno, Fratelli Alessandria e G.B. Burlotto lo raccontano in un viaggio tra appezzamenti storici, mentre il casaro spagnolo Fernando Rodríguez Aldudo di Rueda Cheesemonger accompagna le etichette con i suoi formaggi artigianali, prodotti con metodi locali e sostenibili e provenienti da Valladolid, nella regione della Dop Rueda.
Vini e formaggi resistenti: i Presìdi Slow Food
19 settembre ore 18 - Banca del vino
Negli spazi della Banca del Vino celebriamo la tenacia dei Presìdi Slow Food, microproduzioni che resistono alla massificazione e alla standardizzazione: lo facciamo abbinando formaggi a latte crudo a vini dolci regionali. Il Moscato di Saracena con il Pecorino dell’Altopiano Vibonese in Calabria; il Moscato Passito di Strevi con il Roccaverano in Piemonte; il Cinque Terre Sciacchetrà con i formaggi di Razza Cabannina in Liguria; e il Vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere insieme alla Lumachella orvietana in Umbria, un prodotto da forno che, tra i vari ingredienti, prevede l’utilizzo di formaggi locali.
Formaggi della Svizzera e il volto secco del Moscato: una storia di erbe e fiori
20 settembre ore 11 - Banca del Vino
Chi, durante le festività natalizie, non ha mai stappato un vino a base moscato per chiudere in dolcezza? In questo laboratorio viene raccontata un’altra storia: quella del Moscato secco. Un viaggio sensoriale che percorre l’Italia da nord a sud – dalla Valle d’Aosta alla Sicilia – per esplorare la versatilità di questo vitigno aromatico, capace di rivelare un profilo inedito, con vibranti note di agrumi, fiori bianchi e frutta a polpa chiara. Ad accompagnare i vini, per un contrasto sorprendente, ci sono veri e propri gioielli caseari provenienti dai prati stabili alpini della Svizzera: l’Emmentaler Dop, Le Gruyère Dop, lo Sbrinz Dop, il Tête de Moine Classico e l’Appenzeller.
Il vino, il formaggio, la montagna
20 settembre ore 13.30 - Banca del Vino
Dai terrazzamenti della Valtellina alle pendenze dell’Etna, passando per la Valle d’Aosta, il Trentino e le montagne piemontesi, in questo laboratorio ci si addentra tra vette e filari per assaggiare una selezione di vini da vitigni autoctoni e internazionali che meglio rappresentano la ricchezza e la varietà dei territori montani italiani. A fare da contrappunto, i formaggi di Maison Loho, affinatore francese che ci permette di intrecciare l’intensità minerale e la verticalità dei vini con la complessità aromatica del Comté vieux, del Bleu de Laqueuille e del Tomme de Brebis affinato.
Don Chisciotte e…le pecore: una Spagna inedita
20 settembre ore 16 - Banca del Vino
Un viaggio alla scoperta dei formaggi ovini del cuore della Spagna, nella regione assolata, brulla e selvaggia della Mancia. Qui, in un allevamento dove il benessere animale è prioritario, il latte ovino della razza autoctona Manchega viene trasformato in versioni diverse, sempre originali e curiose, dall’affinatore spagnolo Quesos De Hualdo. Ad accompagnare i formaggi, una selezione di vini, vermouth e sherry di Triple A scelti da Velier. Un’esperienza che racconta una Spagna fatta di tradizioni antiche e abbinamenti sorprendenti.
Valle d’Aosta, tra formaggi, vini e sapori di montagna
21 settembre ore 11 - Banca del Vino
La Valle d’Aosta è sinonimo di paesaggi maestosi, alpeggi e fontina, il formaggio simbolo di questa terra. Tuttavia, il patrimonio enogastronomico della regione è ben più ampio e sorprendente. Accanto alla celebre Dop si trovano piccole produzioni casearie di grande pregio, spesso legate a tecniche e saperi antichi. A impreziosire questo laboratorio anche i salumi tradizionali valdostani, come la motzetta e il budin, e una selezione di vini da viticoltura eroica, praticata su pendii scoscesi e a quote elevate.
La transumanza: vini e formaggi dei pastori dall’Abruzzo al Molise alla Puglia
21 settembre ore 16 - Banca del Vino
Un tempo necessità legata alla sopravvivenza e alla gestione del bestiame, oggi la transumanza è anche memoria collettiva, rito e patrimonio culturale. Questo laboratorio accompagna il pubblico lungo i sentieri della transumanza, dalla Majella al Tavoliere, attraverso una selezione di formaggi che parlano di territori, erbe spontanee e artigianalità: Manteca, Cacioricotta, Canestrati da L’Aquila e Castel del Monte, Caciocavallo Podolico e Burrata. Ad accompagnarli, vini del territorio capaci di esaltarne le sfumature: la Tintilia del Molise di Agricolavinica, insieme a Pecorino, Trebbiano d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo firmati da Francesco Cirelli.
La grappa piemontese incontra il formaggio delle valli
21 settembre ore 18 - Banca del Vino
Un laboratorio che mette a confronto due mondi artigianali del Piemonte: la distillazione e la caseificazione. In degustazione, quattro grappe selezionate dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e di Barolo - due giovani e due invecchiate - abbinate a quattro formaggi differenti per consistenza e stagionatura.
Le grappe giovani, come quelle di Barolo e del Monferrato, con note fresche e vinose, accompagnano formaggi a pasta molle; quelle invecchiate, come Nizza e Castagno, con profumi più tostati e sfumature vanigliate, trovano un buon equilibrio con formaggi più stagionati e complessi.
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