blogazzurro

blogazzurro

mercoledì 12 novembre 2025

“La risposta è in cucina”: Don Plata, il prete che cura le anime in cucina

 


Intervista a Don Pierluigi Plata sul suo nuovo libro, un ricettario dell’anima che trasforma i sentimenti in gesti di cura e preghiera quotidiana

 Roma, 12 novembre 2025 - Trasforma  sentimenti ed emozioni in gesti di cura e preghiera quotidiana il nuovo libro “La risposta è in cucina. Un viaggio tra ricette e stati d’animo”, di Don Pierluigi Plata. Un manuale che racconta come la fede possa trovare spazio tra i profumi e i gesti della cucina. Un dialogo intimo, fatto di pentole e parole, che trasforma la preparazione dei cibi in un cammino di consapevolezza spirituale.

Don Pierluigi, il titolo del suo nuovo libro incuriosisce: “La risposta è in cucina”. Cosa significa davvero questa frase?

La risposta è spesso più vicina di quanto pensiamo. La cucina è un luogo concreto, quotidiano, fatto di gesti semplici: tagliare, impastare, mescolare. In quei gesti si nasconde la possibilità di trasformare le emozioni, di dare un nome e una forma a ciò che viviamo dentro. Ogni volta che cucino, non preparo solo da mangiare: trasformo un’emozione, la affido al fuoco, all’acqua, ai profumi. È lì che, spesso, si trova la risposta a ciò che ci inquieta o ci ferisce.

Nel suo libro lei parla di “ricettario narrativo”. Cosa rende questo testo diverso da un comune libro di cucina?

Non è un manuale di cucina, ma una “mappa emotiva”. Ogni ricetta nasce da uno stato d’animo, la rabbia, la tristezza, la paura, la gratitudine, e conduce verso una trasformazione interiore. Le cinquanta ricette, tra dolci e salate, sono accompagnate da brevi riflessioni e da quelli che chiamo i “benefici garantiti dopo aver cucinato”. Non parliamo solo di sapori, ma di un percorso spirituale che si fa con le mani, con il cuore e con il respiro. È un libro da tenere sul tavolo, accanto alla farina e all’anima.

Il cibo come linguaggio universale: una visione molto spirituale della cucina. Da dove nasce questa idea?

Nasce dal Vangelo e dall’esperienza quotidiana. Gesù ha usato il cibo come linguaggio dell’amore: ha spezzato il pane, ha condiviso il vino, ha sfamato le folle. Nell’Ultima Cena il pane e il vino diventano Eucaristia, segno di unione profonda. Anche noi, ogni giorno, possiamo vivere la cucina come un luogo sacro dove nutrire non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. Cucinare è un modo per dire: “Sono vivo, sono grato, voglio condividere”.

Nel libro lei parla di cinque sezioni tematiche, quasi come un cammino spirituale. Può raccontarcele?

Sì, il libro è strutturato come un viaggio in cinque tappe, che partono da “essere arrabbiati con il mondo” e arrivano a “cercare equilibrio”. Ogni sezione propone dieci ricette, e in ciascuna il lettore impara a “cucinare” un’emozione diversa: a impastare la rabbia, a sciogliere la tristezza, a dare sapore alla gratitudine. È un cammino interiore che passa per il gusto, per i profumi, per la lentezza.

Molti parlano oggi di “comfort food”. Lei invece parla di “cibo che guarisce l’anima”. È questo il cuore del suo messaggio?

Esattamente. Il cibo può consolare, ma può anche guarire, se lo viviamo con consapevolezza. Non si tratta solo di aggiungere ingredienti, ma di cogliere quella scintilla di vita che ogni alimento porta in sé. Cucinare diventa allora un atto di ascolto, un dialogo silenzioso con se stessi e con Dio. È la medicina più antica: cucinare per guarire, per riconciliarsi, per ritrovare luce.

La copertina del libro è molto evocativa: piccole emoji che entrano dalla finestra e ne escono trasformate dalla pentola. Come è nata questa immagine?

Volevamo rappresentare visivamente ciò che accade dentro di noi. Gli stati d’animo, rabbia, ansia, malinconia, entrano nella cucina insieme a noi. Poi, nel tempo di una ricetta, quelle stesse emozioni si trasformano: diventano più luminose, più leggere. È il miracolo della trasformazione quotidiana. Non serve una bacchetta magica: basta un mestolo e un po’ di fede.

Oltre al libro c’è anche un progetto digitale: ci racconta questa dimensione online?

“La risposta è in cucina” è un ecosistema vivo: abbiamo creato un sito web, un canale YouTube e i profili social su Instagram, Facebook e TikTok, dove condivido video, riflessioni e ricette. Voglio che questo messaggio arrivi anche ai più giovani, che spesso cercano conforto e identità in rete. Cucinare può essere un modo per riconnettersi alla propria autenticità e, allo stesso tempo, a Dio.

Che messaggio vuole lasciare ai lettori?

Vorrei che ogni lettore, ogni lettrice, trovasse in queste pagine la forza di fermarsi e dire: “Oggi cucino per guarire”. Non serve essere chef, basta essere sinceri. In fondo, il Vangelo ci insegna che la vita si condivide a tavola: è lì che nascono le relazioni più vere e le rinascite più profonde.

Infine una citazione finale di Don Pierluigi Plata:
“Ogni volta che cucino, non preparo solo da mangiare: trasformo un’emozione, la affido al fuoco, all’acqua, ai profumi.
La risposta, spesso, è proprio lì, in cucina”.

Scheda del libro

Titolo: La risposta è in cucina. Un viaggio tra ricette e stati d’animo
Autore: Don Pierluigi Plata
Editore: La Forgia Press
Anno di pubblicazione: 2025
Pagine: 220
Contenuti: 50 ricette tra dolce e salato, riflessioni spirituali e “benefici dopo la preparazione”
Acquisto online: https://larispostaèincucina.it/
Contatti autore: pierluigiplata@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento