La mostra presenta oltre 80 opere
dell’artista scozzese da poco scomparso, le cui atmosfere noir evocano
situazioni sensuali.
Dal
20 novembre 2025 al 25 gennaio 2026, il Museo della Permanente a Milano ospita
una retrospettiva dedicata a Jack Vettriano (1951-2025),
artista scozzese da poco scomparso, molto amato e apprezzato dal pubblico
italiano e internazionale per le sue opere dal gusto cinematografico e malinconico.
La
mostra, curata da Francesca Bogliolo, organizzata da Chiara
Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci di Pallavicini s.r.l.,
in collaborazione con Jack Vettriano Publishing e il coordinamento di Beside
Arts, propone oltre 80 opere, tra cui nove olii su tela, una serie
di lavori su carta museale a tiratura unica, il ciclo di fotografie scattate
nello studio dell’artista da Francesco Guidicini, ritrattista ufficiale del Sunday
Times, le cui creazioni sono presenti alla National Portrait Gallery di
Londra e un video in cui Vettriano parla di sé e della sua evoluzione stilistica.
La
vicenda di Jack Vettriano, all’anagrafe Jack Hoggan, sembra uscita dalle pagine
di un romanzo vittoriano. Nato nella contea di Fife, sulla costa scozzese del
Mare del Nord, in una famiglia legata all'estrazione del carbone, Hoggan inizia
a lavorare precocemente, fin dai dieci anni, per contribuire alle finanze
familiari e a 16 anni lascia la scuola per impiegarsi come apprendista tecnico
minerario.
Solo
a ventun anni comincia a dipingere da autodidatta, dopo aver ricevuto un set di
pennelli e acquerelli in regalo per il suo compleanno. Quasi quindici anni più
tardi, nel 1988, riesce a esporre in un ambiente artistico professionale, alla
Royal Scottish Academy a Edimburgo; durante questa sua mostra d’esordio, nel
primo giorno d'esposizione, entrambi i suoi dipinti sono venduti.
Trasferitosi
a Edimburgo, assume il nome d’arte Vettriano, mutuato dal cognome della madre,
figlia di un emigrante italiano della provincia di Frosinone.
La
sua carriera, osteggiata dalla critica d’arte ufficiale, che probabilmente non
gli perdonava la sua formazione da autodidatta e che lo accusava di riproporre
una estetica leggera, ha avuto tuttavia grande successo tra gli appassionati di
pittura che gli riconoscono una grande capacità di creare atmosfere evocative
in grado di suscitare emozioni intense e l’abilità nel catturare momenti di elevata
sensualità.
A
testimonianza dell’apprezzamento del pubblico, uno dei suoi lavori più famosi, Il
maggiordomo che canta (The singing butler), nel 2004, è stato
battuto da Sotheby’s per quasi 750.000 sterline. La scena raffigura una coppia
danzante, che si muove in modo leggiadro sulla battigia in una giornata uggiosa
e ventosa, protetta dagli ombrelli aperti da una cameriera e da un maggiordomo
che, nell’immaginazione di Vettriano, intona la melodia di Fly me to the
moon di Frank Sinatra.
I
suoi quadri evocano atmosfere noir, spesso con tematiche romantiche e
nudi in primo piano; il suo stile peculiare richiama situazioni sensuali e
dimensioni scenografiche.
Il
tema dell’amore è spesso presente nelle sue opere; un amore romantico e allo
stesso tempo inquieto, dove donne dalla conturbante bellezza e uomini eleganti,
intrecciano i loro rapporti in lussuose camere d’albergo, in club esclusivi, o
in sale da ballo.
Nel
2004, la Regina Elisabetta II lo ha insignito dell’onorificenza OBE (Ordine
dell’Impero Britannico) per i servizi alle arti visive.
Catalogo
in mostra (€ 29,00)
Note biografiche
Nato a Fife, in
Scozia, nel 1951, Jack Vettriano ha assunto, dopo averlo leggermente variato,
il cognome della madre, Vettraino, originario di Belmonte Castello nella Valle
di Comino, in provincia di Frosinone.
Per il suo
ventunesimo compleanno, una ragazza gli dona una scatola di colori ad
acquerello e inizia a dipingere come autodidatta durante il suo tempo libero.
Da quel momento inizia a copiare incessantemente gli antichi maestri, i dipinti
impressionisti, le opere dei surrealisti e degli artisti scozzesi. Sviluppa uno
stile personale unendo suggestioni provenienti dalla pittura di Hopper a
influssi derivanti dalla cultura cinematografica e dalle affiches
pubblicitarie.
Il punto di svolta
avviene nel 1988, quando presenta due dipinti alla Royal Scottish Academy's
Annual Exhibition: entrambi vengono venduti il primo giorno e Vettriano viene
avvicinato da diverse gallerie. Realizza la sua prima mostra personale alla
Edinburgh Gallery nel 1992 dal titolo Tales of Love and Other Stories.
Viene rappresentato
dalla Portland Gallery dal 1994 al 2007 e durante questo periodo realizza
diverse mostre personali a Edimburgo, Londra, Hong Kong e New York, annoverando
Jack Nicholson, sir Alex Fergusson e sir Tim Rice tra i suoi collezionisti.
Nel 1998, Vettriano
si trasferisce a Londra, dove realizza le esposizioni Between Darkness and
Dawn, Lovers and Other Stranger e Affairs of the Heart, che
consacrano il suo successo. Il 2004 diviene l’anno d’oro per la carriera di
Vettriano: il suo dipinto più noto, Il maggiordomo cantante, viene
venduto da Sotheby's per quasi 750.000 sterline; viene insignito di un OBE per
i servizi alle arti visive e diviene il soggetto di un documentario di
Southbank, intitolato Jack Vettriano: The People's Painter. Nel 2008,
Vettriano è stato incaricato di dipingere i ritratti di sir Jackie Stewart e
Zara Phillips; un anno più tardi ha lanciato la casa editrice Heartbreak
e l’omonima galleria. Nel settembre 2013 è stata inaugurata una grande mostra, Jack
Vettriano: A Retrospectiv, alla Kelvingrove Art Gallery and Museum di
Glasgow, dove erano presenti più di cento opere. La mostra ha richiamato
123.300 visitatori e ha battuto il record di presenze detenuto da una mostra di
Van Gogh nel 1948.
Nel 2017 è stato uno
dei tre artisti incaricati di dipingere i ritratti del comico scozzese Billy
Connolly. Questi sono stati poi messi in mostra nel Palazzo del Popolo di
Glasgow, mentre le immagini sono state trasferite su murales nel centro città.
È stato il soggetto di un documentario della BBC trasmesso per la prima volta
il 14 giugno 2017. Nel 2022 si è tenuta la mostra Jack Vettriano: The Early
Years Exhibition, alle Kirkcaldy Galleries; tra le opere esposte
comparivano dipinti giovanili firmati con il nome di nascita dell'artista, Jack
Hoggan. Muore a Nizza nel 2025.
Milano, ottobre 2025
JACK VETTRIANO
Milano, Museo della Permanente (via
Turati 34)
20 novembre 2025 – 25 gennaio 2026
Orari:
da lunedì a domenica, dalle 10.00
alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Aperture straordinarie
8,26,27,28,29,30,31 dicembre 2025,
dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
6 gennaio 2026, dalle 10.00 alle
19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Chiuso
24, 25 dicembre 2025
1° gennaio 2026
Biglietti:
Intero: €16,00
Ridotto: €14,00 (dai 14 anni compiuti ai 18
anni non compiuti, over 65 con documento, studenti under 26 con tesserino,
militari con tesserino, guide turistiche con tesserino, giornalisti praticanti
e pubblicisti con tesserino regolarmente iscritti all’Ordine, accompagnatori
diversamente abili in compagnia della persona con disabilità, soci ICOM e AICS
Bologna con tesserino)
Milano museo Card: € 13,00
Ridotto adulto famiglia: € 13,00 (1 o 2 adulti + € 8
ridotto bambini da 6 anni compiuti a 14 anni; fino a 5 anni biglietto gratuito)
Giovedì universitario: € 13,00 (per tutti gli studenti
presentando il tesserino)
Visitatori con disabilità in possesso di certificato di
invalidità o Disability Card: € 13,00
Gratuito: (bambini fino ai 6 anni non
compiuti).
Gruppi: € 13,00 (min.10 persone – max.30
persone) **
Scuole: € 6,00 (2 docenti gratuiti per
ogni classe, H/104 gratuiti) per gruppi e scuole è obbligatorio l’utilizzo
delle radiocuffie per ascoltare la guida (€2) e prenotare data e ora scrivendo
a info@palazzopallavicini.com
Biglietto Flex: €18,00 (comprende l'ingresso a
qualsiasi ora e in qualsiasi data, incluso i festivi)
Informazioni:
E-mail: info@palazzopallavicini.com; segreteria@palazzopallavicini.com
Cell.: +39 3313471504


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