El pecà Perdersi oggi, tra come è stato e come sarà, in centro a Milano
El
Pecà apre nella via del peccato, quella via Orti che negli anni Trenta,
prima delle legge Merlin, era tra le più piccanti vie a luci rosse di
Milano. Un luogo dove perdersi, certo, ma in senso moderno e con una
vena rilassata: buon cibo e soprattutto storie da condividere e
ascoltare, per tornare finalmente ai fasti di un'ospitalità che oggi
sembra perduta, senza chiudere la porta alle novità della mixology o
alle nuove filosofie di cottura. La cucina è specializzata nel pesce che
il patron Filippo Cadeo, figlio d’arte del celebre uomo di spettacolo
Cesare Cadeo, reperisce quotidianamente al mercato. Già protagonista
delle aperture del format That's Vapore, Filippo ha deciso di mettersi
in proprio coinvolgendo il giovane giornalista e beverage expert Carlo
Carnevale, chiamando dalle cucine di Carlo Cracco lo chef Romeo
Poltronieri: al bancone il sorriso caraibico del barman Gabriel Garcia.
60 mq per 30 coperti, El Pecà raccoglie, coccola e racconta, in
un’atmosfera a tratti retrò dove si respirano brezza marina e aneddoti
di vita.
La cucina dello chef Romeo Poltronieri:
Il pesce è il protagonista assoluto di una cucina creativa e
mediterranea, dove la materia prima è selezionata direttamente dal
patron. Tra i signature di Romeo Poltronieri, formatosi in cucine
stellate come Marconi e Cracco, da provare lo gnocchetto di patata viola
con pesto morbido e gambero del Mediterraneo, o la milanese di tonno
con maionese alla bottarga. Il peccato, in senso stretto, rimane un
ricordo a cui pensare con sorriso sornione, grazie al Risotto Tabù con
pistilli di zafferano, gambero di Mazara e liquirizia.
La cantina si imposta su bianchi di qualità di piccoli produttori
(principalmente Pigato, Vermentino, Fiano), strizzando l’occhio a nuovi
arrivi che sposino il concetto di storytelling del locale. A-mano, ad
esempio, un blend di Greco e Fiano direttamente dalla Puglia, che parla
di una storia d’amore intercontinentale. Bollicine di classe e rossi di
carattere (Pinot Nero, Amarone) completano la gamma.
Cocktail List:
Al bancone il barman Gabriel Garcia trasmette il calore dominicano delle
sue terre, e interpreta una drink list firmata da alcuni dei migliori
bartender della città e non solo. I cocktail sono un viaggio, totale o
frazionato in voli autonomi, attraverso le città che più di tutte
riscoprono il peccato come lo intendono Filippo e Carlo: contrasto,
contenuto, passione e perché no, sofferenza romantica. Un giro a Napoli
per “L’Americano Napoletano” di Patrizia Bevilacqua (Brand Event Manager
Cortese), poi Los Angelese per il “Sunset Boulevard” di Marco Riccetti
dell'Inside di Torino. E ancora Asia con Lorenzo Fallovo dal Doping Club
Milano, Messico con Marianna Di Leo e Francesco Bonazzi del MaG Cafè di
Milano.
Il design del locale:
Un bistrot dall’anima di classe, che si innesta sulle mura dello storico
locale milanese, una colonna in pietra imponente e mille particolari
che tengono incollati alla sedia. Affisse nel bancone in legno, pendenti
con l’edera dalle grate di ferro battuto: le vicende e i ricordi di chi
crede in quest’avventura si fondono con le pareti grezze bianche e
celesti che tengono fede alla vocazione del mare, filo conduttore
dell’intera esperienza.
Orari:
pranzo, lun-sab 12-14.30
aperitivo, cena e dopocena, lun-gio 18-00.30, ven-sab 18-01.30
Contatti:
Via Orti 7
20122, Milano (MI)
Tel.+39 02 24164750
Elpeca.it
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