La Fabbrica del Vapore di Milano ospita, dal 5 dicembre 2025 al 23 gennaio 2026, SATURNALIA, una mostra collettiva a cura di Olga Gambari e Susanna Ravelli, con la direzione generale di Maria Fratelli, che coinvolge 16 artiste e artisti.
Il titolo scelto evoca un’antica festività romana, i Saturnali, celebrata dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno, festività pagana che venne poi inglobata nella tradizione cristiana e che ne assorbì il significato e la pratica.
I Saturnali erano caratterizzati da banchetti, scambio di doni ma soprattutto da una temporanea inversione dei ruoli sociali, con gli schiavi che potevano comportarsi come uomini liberi, creando un senso di fratellanza e di uguaglianza tra le classi sociali. La festa era dedicata a Saturno, dio dell’agricoltura e dell’età dell’oro, un periodo mitico di pace e abbondanza, di uguaglianza, quando non esistevano differenze sociali e si viveva in armonia. Un periodo che evoca per familiarità l’eden perduto cristiano.
Richiamandosi a questa tradizione, il progetto vuole riflettere sulla festività del Natale e la ricontestualizza come paesaggio da cui estrarre delle parole chiave che fanno parte del significato profondo di questa ricorrenza, ma che appartengono anche a una visione di comunità, di soggetto individuo che si fa plurale, di un tempo e di un bene collettivo fuori dal tempo, dalle geografie, dalle culture.
In questa dimensione, emerge l’idea di una propria responsabilità di sé nel mondo, non solo come individuo, ma come parte interdipendente di una collettività sociale, a cui serve ritrovarsi in valori solidali e di un umanesimo che riconferma la propria coesione.
Il Natale può quindi incarnare una visione non esclusivamente sacra ma anche laica rispetto a temi e valori comuni. Da questo tipo di lettura aperta, una delle feste per antonomasia della cristianità diventa spazio di accoglienza, di incontro e di comunanza. Una prospettiva multiculturale e trasversale, etica e umana.
Una pratica, un rituale quindi di natura laica, che nella festa comune induce a una riflessione comunitaria di bilanci e di propositi, in un momento dell’anno simbolico, di passaggio.
I progetti artistici scelti per questa mostra si pongono come suggestioni, spunti e memoria. Sono un indice di buone pratiche e stimoli per riflessioni e sentimenti condivisi e opere che compongono una sorta di sommario di temi e valori che sono quelli della nuova comunità a cui lavorare, a cui tendere, o in parte ritornare, imparando da modelli che appartengono anche all’altro da noi, secondo un progetto di connessione, di comunanza.
Opere a cui si abbinano idealmente una serie di parole chiave che identificano un percorso all’interno del progetto: ospitalità | mediterraneo (mare nostrum) | casa | famiglia | festa | trasparenza | sicurezza |tavola da condividere | cucinare | ricordare | donare | ascoltare | sacralità |rito | deità | cura.
La mostra presenta opere e progetti di natura etica e concettuale, politica e civica ma realizzati e proposti nella dimensione pubblica in maniera estetica, poetica ed empatica, con l’obbiettivo di comunicare e di coinvolgere lo spettatore.
Ribadendo l’essenza profonda e trascendente dell’arte, l’infinita rigenerazione che la pone al di là del tempo e dello spazio, del suo valore economico che è una mera convenzione decisa dal mercato secondo criteri estranei ad essa, Saturnalia presenta opere già realizzate per porre il tema della sostenibilità etica. La nostra società ha inglobato anche il mondo dell’arte in uno spettacolo mediatico e di consumo dell’immagine dell’opera, degli artisti come personaggi, degli appuntamenti dell’arte come eventi mondani. Il mercato richiede continuamente una produzione dominata dal concetto di “nuovo”.
Le opere contengono, invece, un valore infinito, germinativo, sono organismi vivi che cambiano, che continuano a vivere offrendosi sempre diversi a ogni incontro, a ogni relazione con lo spettatore. Continuano a parlare incarnando nuovi significati, nuove sfumature di senso, nuovi temi, grazie al valore universale dell’arte, che è un luogo aperto al pubblico, spazio di incontro e riflessione, di benessere e formazione personale e comunitaria. Uno scambio reciproco dove l’opera e il pubblico si donano reciprocamente energia, senso, appartenenza, contestualizzazione nel contemporaneo, nei luoghi che ogni volta diventano casa.
Inoltre, i progetti presentati si portano anche dietro la memoria delle comunità e delle persone che hanno partecipato a farle nascere, che ne fanno parte intrinseca nel loro cammino, e che a ogni nuova presentazione allargano il dialogo a tutti coloro che ne entrano in contatto.
Un grande Albero della Vita si trova nello spazio esterno della Fabbrica del Vapore, nel cortile condiviso con le molte realtà che trovano nella struttura la loro sede. Un albero di Natale ideale, che evoca anche la figura dell’angelo, ideato da Ugo La Pietra, figura storica a cui va un omaggio anche per il valore della sua ricerca artistica e sociale da sempre attenta all’individuo e allo spazio pubblico come lungo collettivo. Un’installazione luminosa che si trasforma in un segno simbolico nello spazio comune, di giorno e di notte, visibile anche all’esterno del cortile della Fabbrica del Vapore. Un messaggio di luce e di pace, di armonia.
Nel cortile della Fabbrica del Vapore è anche presente l’opera Cosinus di Margherita Morgantin, delle maniche a vento a cui l’artista affida dei messaggi di dibattito politico sui tempi in corso e sulla postura dell’individuo in relazione alla sua comunità, mescolando antico e contemporaneo in una saggezza atemporale.
Nel corso della mostra saranno realizzati due incontri, che si animeranno di un workshop a cui seguirà un talk con gli artisti e il pubblico. I workshop saranno condotti da Cosimo Veneziano a gennaio e da Claudia Losi il 17 dicembre in collaborazione con Casa degli Artisti (seguirà una performance tratta dal suo progetto Animule).
L’allestimento della mostra si intreccia con la struttura degli archivi verticali Viafarini e DOCVA presenti in sede, proponendo una riflessione civile e poetica sull’urgenza etica di prendere posizione attraverso l’arte contemporanea.
INFO
SATURNALIA
Camilla Alberti | Maura Banfo | Gea Casolaro | Stefania Galegati | Emily Jacir | Ugo La Pietra | Silvia Levenson | Claudia Losi | Marzia Migliora | Margherita Morgantin | Julie Polidoro | Irene Pittatore e Virginia Ruth Cerqua | Marina Sagona | Eugenio Tibaldi | Cosimo Veneziano
A cura di
Olga Gambari e Susanna Ravelli
Date
5 dicembre 2025 | 23 gennaio 2026
Inaugurazione
5 dicembre, h 18:30
Sede mostra
Fabbrica del Vapore di Milano
Via Giulio Cesare Procaccini 4, 20154 Milano
Orari di apertura (Sala Bianca e Piazzale)
mercoledì, giovedì, venerdì, domenica, 16:00-20:00
sabato, 16:00-22:00
Come arrivare
M5 fermate Monumentale o Cenisio
Tram n.14, n.12 e n.10, fermate Bramante, Monumentale, Procaccini
Contatti
https://www.fabbricadelvapore.org/
c.fabbricadelvapore@comune.milano.it
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