Sabato 29 e domenica 30 novembre, dalle 10 alle 20, con la Residenza d’artista | P.P.P. Painters Play Piero dedicata al pittore Piero Dosi, che vede protagonisti Greta Affanni, Francesca Cerfeda, Federica Giulianini, Domenico Grenci, Enrico Minguzzi, Dario Molinaro e Alessandro Saturno, si concluderà il diciottesimo movimento di Matrice, progetto a cura di Massimiliano Fabbri avviato nel 2022 che ha presentato la mostra Quadri di un’esposizione negli spazi delle Pescherie della Rocca di Lugo di Romagna (RA), realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna settore Patrimonio Culturale tramite bando l.r. 21/23.
P.P.P. Painters Play Piero è il nuovo progetto di LugoMusei pensato come un ciclo di brevi residenze d’artista che trasforma le Pescherie della Rocca (e in futuro altri luoghi della città), in uno studio collettivo per pittrici e pittori invitati a misurarsi con la produzione dell’artista lughese Piero Dosi, scomparso nel 2016.
Il progetto coinvolge gli artisti Greta Affanni, Francesca Cerfeda, Federica Giulianini, Domenico Grenci, Enrico Minguzzi, Dario Molinaro e Alessandro Saturno, chiamati a guardare, interpretare, tradurre e “tradire” un’opera di Dosi scelta per affinità dal suo archivio e attingendo anche dalle recenti donazioni in mostra.
A partire dall’archivio e dal catalogo del pittore, composto da circa centocinquanta tele e millecinquecento disegni, agli artisti coinvolti viene chiesto di scegliere una carta o una tela e di reinterpretarla, ridipingendola all’interno della residenza studio. L’intento è quello di portare una serie di sguardi e pratiche contemporanee a misurarsi, all’interno del linguaggio della pittura e disegno, con il patrimonio e l’esperienza artistica di Dosi. La modalità di confronto può ricordare la pratica delle cover in ambito musicale, come sottolineato dal verbo play nel titolo, traducibile sia con suonare che giocare.
Painters Play Piero è quindi un movimento in più atti o episodi che al termine del suo ciclo generale, della durata di circa un anno, coinvolgerà altri artisti in future micro residenze per produrre una mostra conclusiva e un libro in cui si affiancheranno le produzioni contemporanee e le opere selezionate dagli artisti dall’archivio del pittore lughese.
Il lavoro sull’archivio del pittore, guardato dagli occhi di altri artisti, si collega alla recentissima donazione di un corpo di opere dell’artista lughese da parte degli eredi (dieci tele e venti carte), presentata in anteprima nella mostra, e che andrà a formare una sezione e un nucleo all’interno del futuro Museo della Città di Lugo, che troverà sede, con tutta probabilità, a Palazzo Tamba, edificio che si connetterà, attraverso una importante sezione novecentesca, alla Casa-Museo Francesco Baracca. Il futuro Museo avrà nella pittura, tra moderno e contemporaneo, uno dei suoi centri e fuochi principali e più importanti, che si collegano alla ricca presenza di artisti e cenacoli sul territorio, lughese e romagnolo, dal primo Novecento ad oggi.
Un progetto pensato per unire, alimentandoli vicendevolmente, gli sguardi contemporanei e la produzione artistica, con lo studio e l’incremento del patrimonio.
IL PROGETTO MATRICE
Dall’ottobre 2022 all’autunno 2025, il progetto Matrice di LugoMusei sì è articolato in numerose tappe che hanno coinvolto diversi spazi e sedi espositive della città - tra cui musei e luoghi più o meno effimeri recuperati temporaneamente - e un ampio numero di opere e artisti, curatori, critici, storici dell’arte, collezionisti, musei e gallerie, intorno a progetti ideati e connessi alle storie, memorie e identità della città e di un territorio che è la Romagna bassa, geografia sentimentale e margine, con tutto ciò che la provincia e la distanza dai grandi centri comporta, tra limiti e possibilità.
La mostra Matrice. Diciotto / Quadri di un’esposizione ha costituito un’ulteriore tappa di un progetto che, grazie alla sua continuità e alle aperture offerte da un lavoro in rete con differenti realtà, ha cambiato la città attraverso progettualità capillari e diffuse, che al tempo stesso si sono innestate su ciò che è venuto prima, come il progetto di allestimento e la pubblicazione correlata “Un Museo in Comune” a cura di Orlando Piraccini e Daniele Serafini.
La mostra si è configurata anche come un’azione tesa ad immaginare connessioni possibili e sentieri all’interno di un futuro museo, presentando le produzioni e i singoli progetti espostivi che hanno portato a incrementare il patrimonio grazie a recenti e importanti donazioni, giocando ad affiancare, per affinità e divergenze, le opere del Novecento con i disegni e i dipinti contemporanei recentemente acquisiti o già appartenenti al patrimonio della città.
Le nuove acquisizioni hanno costituito l’ossatura principale dell’esposizione: disegni, dipinti e incisioni di Francesco Bocchini, Ezio Camorani, Primo Costa, Silvano D’Ambrosio, Piero Dosi, Enrico Lombardi, Paolo Maggis, Franco Pozzi, Esodo Pratelli, Massimo Pulini, Denis Riva, Giulio Ruffini, Nicola Samorì, Germano Sartelli, Giovanni Scardovi, Orazio Toschi, Luigi Varoli. Questi lavori sono stati messi in relazione alle opere uscite temporaneamente dai depositi per innescare un dialogo tra il passato e il contemporaneo, coinvolgendo gli autori: Sergio Baroni, Martina Fabbri Nuccitelli, Massimiliano Fabbri, Giuditta Lughi, Gian Ruggero Manzoni, Gioele Melandri, Massimo Pulini, Davide Rondoni, Gabriele Salvaterra e Serena Simoni.
La mostra è stata accompagnata anche da un libro, un vero e proprio catalogo-archivio che, ricucendo i pezzi sparsi nello spazio e nel tempo e i movimenti, ha rappresentato un tentativo di orientamento e di documentazione degli episodi, in totale diciassette, che hanno scandito progetto Matrice dal 2022 ad oggi.
Info
La mostra è aperta fino al 30 novembre 2025, il giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00; il sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ingresso gratuito.
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