Il sale,
scientificamente noto come “cloruro di
sodio”, è un alimento a cui prestare attenzione nell’alimentazione
quotidiana. Un suo consumo eccessivo, infatti, può aumentare la pressione
arteriosa e favorire la ritenzione idrica. Il quantitativo medio giornaliero
consigliato dai nutrizionisti non dovrebbe mai superare i 5g, incluso quello
già presente negli alimenti.
Per valutare la
presenza di sale ci si affida spesso alla percezione sensoriale che, tuttavia,
può ingannare. Il Gorgonzola, soprattutto quello piccante, ad esempio, può
sembrare un alimento molto salato, ma bisogna tenere presente che ciò è dovuto
alla presenza delle muffe tipiche di questo goloso formaggio. Il contenuto di sale nel Gorgonzola Dop può
variare, ma in media si attesta intorno a 1,6 g per 100 grammi di
prodotto, secondo la tabella nutrizionale CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria).
Ma
come viene introdotto il sale nel Gorgonzola? Bisogna
sapere, innanzitutto, che il procedimento di produzione di questo formaggio Dop
prevede ancora oggi un forte intervento manuale e la “salatura” è proprio una
delle fasi che si fa rigorosamente a mano.
Per
ottenere una forma di Gorgonzola Dop (12 kg ca.) occorre circa un quintale di latte vaccino, intero pastorizzato, a
cui si aggiungono fermenti lattici, caglio e spore di penicilli. Niente sale,
dunque, in questa prima fase. A coagulazione avvenuta la cagliata viene
lasciata riposare per permettere la perdita di siero. Successivamente le forme
vengono girate manualmente e marchiate su entrambe le facce con il numero
identificativo del caseificio di produzione, quindi vengono spostate in celle con
una temperatura di 18/24°C dove vengono salate
sulla superficie. Dopo 3 settimane circa di stagionatura ha luogo la
foratura con grossi aghi metallici che permette all'aria di entrare nella pasta
e di sviluppare le colture già innestate nella cagliata e dare così vita alle
inconfondibili venature blu-verdi del Gorgonzola Dop.
Il gusto e l’aroma
unici del Gorgonzola non sono, dunque, da imputare al contenuto di sale e hanno
anche il vantaggio di provocare l’attivazione sensoriale che stimola la
secrezione di bile e di succo pancreatico favorendo la digestione dei grassi e
delle proteine.
Per saperne di più sul metodo di
produzione guarda il video girato in caseificio: https://www.youtube.com/watch?v=V5QP_Yqajus&t=3s
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