Trieste, 20 novembre 2025 – Il Friuli Venezia Giulia si appresta ad accendere “La magia del Natale” trasformando città, borghi e montagne in un unico grande palcoscenico di luci, tradizioni, sapori, cultura e benessere. Dalle montagne alla costa, attraversando le colline e la pianura, ogni località invita a riscoprire la bellezza del tempo lento, l’incanto dei presepi, la suggestione dei mercatini, la gioia condivisa di feste autentiche, tra camini e fogolar accesi e panorami che attendono di essere imbiancati. Un viaggio che unisce spiritualità e scoperta, cultura e natura, esperienze e benessere, offrendo per le festività emozioni vere e atmosfere che scaldano il cuore. Punto aggregativo delle centinaia di opportunità natalizie da vivere in Friuli Venezia Giulia è la sezione del sito web di PromoTurismoFVG tutti gli eventi natalizi in Friuli Venezia Giulia.
Il fascino dei presepi: un viaggio tra arte e fede
Il Giro Presepi FVG, in collaborazione con Unpli Friuli Venezia Giulia Aps (Comitato regionale Pro Loco), torna con oltre 160 iniziative presepiali diffuse in un centinaio di comuni: installazioni artigianali, presepi statici, in movimento o animati, galleggianti o subacquei, all’aperto e nei borghi storici, pensati per comitive e famiglie, con tour guidati ed esperienze immersive.
In un ideale giro a 360 gradi si parte da Porcia (Pordenone), con le natività accolte nello scenografico casello di Guardia; nella pedemontana pordenonese Poffabro e Polcenigo trasformano case e scorci in presepi a cielo aperto; Spilimbergo propone le sue splendide statue a mosaico che verranno esposte in parte anche nell’abazia di Sesto al Reghena; a Forgaria nel Friuli riaffiora il presepe subacqueo dalle acque verde smeraldo del lago di Cornino.
In un ideale giro a 360 gradi si parte da Porcia (Pordenone), con le natività accolte nello scenografico casello di Guardia; nella pedemontana pordenonese Poffabro e Polcenigo trasformano case e scorci in presepi a cielo aperto; Spilimbergo propone le sue splendide statue a mosaico che verranno esposte in parte anche nell’abazia di Sesto al Reghena; a Forgaria nel Friuli riaffiora il presepe subacqueo dalle acque verde smeraldo del lago di Cornino.
Tra i luoghi simbolo, Sutrio con “Borghi e Presepi” (presepi artigianali nei cortili e il celebre Presepe di Teno), Moggio Udinese con la rassegna ospitata nella Torre Medievale e le colline di San Daniele del Friuli con diorami e natività anche da Austria e Slovenia. A Tricesimo giardini, nicchie, balconi, chiese e cappelle votive si animano di presepi; a Udine, negli spazi del museo Etnografico del Friuli, spazio alla mostra “Presepio e l'espressione artistica della Natività" mentre nel quartiere di Cussignacco si potranno ammirare presepi statici e animati. Da non perdere il presepe storico delle suore orsoline a Cividale del Friuli, quello del santuario di Castelmonte, in comune di Prepotto, e la rassegna di Aquileia. A Ruda, il presepe animato di Perteole, nato un secolo fa, continua a stupire; dopo l’esposizione in piazza San Pietro in Vaticano, Gorizia, Capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica, accoglie il presepe lagunare dei pescatori di Grado. A Ronchi dei Legionari torna il famoso presepio in movimento con voce narrante, frutto di oltre quarant’anni di lavoro e 500 figure azionate da un unico motore e a Trieste il museo del presepio propone un percorso nella storia e nelle tradizioni presepiali di diverse regioni e Paesi del mondo, con circa mille natività del XX e XXI secolo. Dettagli e il calendario completo su presepifvg.it.
Krampus
Nel Tarvisiano il Natale ha il passo antico delle leggende alpine. Al calare della sera, quando l’aria frizzante si riempie del suono dei campanacci e le prime fiaccole fendono l’oscurità, dalle pieghe del bosco emergono i Krampus, le inquietanti e rumorose creature mascherate la cui origine si perde nella notte dei tempi e nei misteri della foresta alpina. Un’occasione imperdibile per vivere la notte del 5 dicembre quando prima del tramonto San Nicolò, in abito da Vescovo, accompagnato dai diavoli, passa di casa in casa per lodare i bimbi buoni e ammonire quelli più dispettosi. Oltre a questo compito, San Nicolò deve placare le ire dei Krampus nei confronti degli spettatori, a volte aiutato da angeli. Paura e meraviglia si mescolano in un rito ancestrale che unisce comunità, folklore e spiritualità. A Tarvisio, così come nelle località di Camporosso, Fusine in Valromana, Rutte Piccolo e poi anche a Malborghetto Valbruna, sono previste sfilate, fiaccolate, falò, chioschi e dolci tradizionali, in una festa che incanta ogni generazione, rendendo il Natale in Friuli Venezia Giulia un’esperienza autentica e indimenticabile.
Mercatini, percorsi nel bosco, lanterne
Nei boschi di Malborghetto Valbruna, un sentiero illuminato dalle lanterne immerge i visitatori nell’atmosfera dell’Avvento, sotto le vette delle Alpi Giulie. Dal 30 novembre al 21 dicembre ritorna Advent Pur: un percorso di luci, suoni e leggende alpine. Lungo il tragitto, presepi artigianali e sculture lignee decorano angoli nascosti; stufe calde invitano a soste con tè caldo, mentre la neve scricchiola sotto i piedi e l’aria frizzante riporta al Natale di una volta. Novità dell’anno: attività per famiglie alla Malga Alpina Kinderalm. I tradizionali mercatini di Natale animeranno borghi e città in tutta la regione: dai paesi di montagna (Sauris, Sappada) ai capoluoghi (Trieste, Udine, Pordenone, Gorizia), passando per borghi tra i più belli d’Italia o Patrimonio Unesco come Palmanova e Aquileia. L’8 dicembre ci sarà anche il Treno dei Presepi e dei Mercatini lungo la Ferrovia Pedemontana, da Gemona del Friuli a Sacile, con soste a Poffabro e Polcenigo tra presepi artigianali, mercatini e animazioni, arricchite dai racconti di storia ferroviaria a cura dell’Associazione Museo Stazione Trieste Campo Marzio. Tutti gli orari sono disponibili nella sezione treni storici del sito di PromoTurismoFVG: www.turismofvg.it/it/treni-storici
Il mare d’inverno: luce, quiete, tradizioni
A Lignano Sabbiadoro torna “Lignano Natale d’A…mare”, la manifestazione che trasforma la località in un villaggio incantato dove la magia del Natale incontra il fascino del mare d’inverno. Elemento iconico è il presepe di sabbia, giunto alla 22ª edizione, promosso dall’accademia della sabbia e dall’associazione Dome aghe savalon d’aur. Confermati il Villaggio del Gusto, la pista di pattinaggio circolare attorno al grande albero luminoso di piazza Fontana, il Lignano Express mentre nel Villaggio del Natale dal 5 dicembre, PromoTurismoFVG sarà presente con una tipica baita di montagna dove i visitatori potranno scoprire le bellezze del Friuli Venezia Giulia. Qui, infatti, sarà possibile acquistare gli skipass giornalieri a data aperta per sciare sui poli del Friuli Venezia Giulia a prezzo scontato come idea regalo, il merchandising Io sono Friuli Venezia Giulia, la Fvg card e i pacchetti ciclovie bike. Altre novità verranno svelate a brevissimo.
A Grado, il Natale comincia il 6 dicembre con la rassegna “Presepi a Grado”, mostra diffusa di natività provenienti da Italia, Austria e Slovenia, dal Palazzo dei Congressi alle calli del centro storico (fino al 1° febbraio 2026). L’evento più atteso è “Arrivano le Varvuole”, rievocazione dell’antica leggenda delle streghe del mare, al calar della notte del 5 gennaio al porto Mandracchio. Sulla Spiaggia Imperiale, dal 19 dicembre al 6 gennaio, torna la Winter Season 2025–2026: la spiaggia si trasforma in un bosco incantato tra luci e alberi addobbati. Cuore dell’esperienza è il bar Numero Uno, aperto ogni giorno dalla tarda mattinata al tramonto, con lettini e coperte riscaldanti per ammirare il mare, una vasca idromassaggio riscaldata, una sauna da esterno e una seconda vasca idromassaggio fredda per il "dopo sauna", piatti alla brace cucinati sullo spolert (stufa tradizionale) e un programma di eventi per grandi e piccoli.
Sapori e tradizioni culinarie
Il Natale in Friuli Venezia Giulia è anche gusto e convivialità, con un viaggio nei sapori autentici, tra fuochi accesi, profumi di spezie e piatti che raccontano la storia di una terra di confine. Dalle montagne della Carnia alle coste di Trieste e Grado, ogni valle e ogni borgo custodiscono una cucina che unisce culture diverse, fondendo l’anima mitteleuropea e adriatica in una tavola ricca di carattere. Nelle osterie di montagna, il muset e brovada è il vero re delle feste: l’insaccato affonda nella dolce acidità delle rape in vinaccia, accompagnato da polenta fumante e un bicchiere di rosso corposo. Accanto, il frico, morbido o croccante, con formaggio Montasio Dop e patate, scalda i rifugi e le case durante le giornate più fredde. Non mancano le zuppe rustiche come la jota triestina, con crauti, fagioli e patate, o la minestra d’orzo e fagioli della Carnia, simboli di una cucina povera ma genuina. Sulle tavole del Goriziano e del Tarvisiano, l’influenza mitteleuropea si traduce in piatti ricchi e speziati come il gulasch di manzo o cervo oppure gli gnocchi di pane. In Carnia, la tradizione dolce-salata trova la sua massima espressione nei cjarsons, ravioli unici nel loro genere, dove erbe, ricotta e uvetta convivono in un’armonia di sapori che profuma d’inverno e di memoria. Il mare, in questa stagione, si veste di calma e poesia e nei “suoi” ristoranti il boreto di pesce gradese racconta una cucina essenziale ma raffinata, fatta di pescato fresco e sapori veri. Qui l’inverno invita alla lentezza, tra un calice di Friulano e un piatto servito al tramonto. E per chiudere i dolci delle feste: la gubana delle Valli del Natisone, gli strucchi e il presnitz triestino portano in tavola la ricchezza delle spezie, delle noci e della grappa, in un abbraccio di profumi che racconta l’anima più intima e conviviale della regione. Da segnalare inoltre due percorsi a tema come la tradizione dei "Fogolars" in Friuli Venezia Giulia, dedicata al "focolare" - simbolo della cultura friulana, rappresentando non solo un caminetto di grandi dimensioni, ma anche un luogo di incontro e condivisione per le famiglie – e la Strada del prosciutto e della norcineria friulana, una tradizione che affonda le radici in secoli di storia e sapere contadino. Qui, infatti, la cultura del maiale (il purcìt in lingua friulana) è quasi sacra, una sintesi perfetta di sapienza artigianale e rispetto per il territorio da cui nascono prodotti straordinari.
Natale è anche benessere
Chi cerca relax troverà rifugio nelle Terme di Arta e nei nuovi resort di montagna in Carnia o nella Valcanale-Canal del Ferro dove natura e comfort si fondono in un’atmosfera di pura rigenerazione tra bagni di fieno, massaggi con erbe alpine e cene a lume di candela che completano un’offerta dedicata al corpo e all’anima, ideale per chi vuole concedersi un Natale di equilibrio e pace interiore. Così come potrà accadere alle Terme romane di Monfalcone, riaperte da inizio novembre, e alle nuove Terme marine di Grado che riapriranno proprio dalle prime settimane di dicembre 2025 dopo un completo risanamento conservativo.
Arte e cultura
Il Natale è anche arte e grandi mostre. Cinque sono le rassegne visitabili che chiudono l’anno di Nova Gorica–Gorizia Capitale europea della Cultura: “Sul confine della pace. La grande bellezza scuote il mondo in fiamme” (chiesa di San Carlo e palazzo del Seminario), con undici opere di maestri assoluti in dialogo con il cartone della Guernica (1955) di Picasso; a Casa Morassi, in borgo Castello, “Tre sguardi. Steve McCurry, Meta Krese e Alex Majoli”; al Museo di Santa Chiara, “Basaglia. Dove gli occhi non arrivano”, con fotografie di Gianni Berengo Gardin, Raymond Depardon e Ferdinando Scianna; a palazzo Attems Petzenstein, “Da Capa a Bischof. La grande mostra sulla guerra e sulla pace dei fotografi Magnum”; quindi l’apertura di DAG – Digital Art Gallery nella restaurata galleria Bombi, un progetto di arte digitale firmato da Refik Anadol, uno dei più importanti, influenti e riconosciuti artisti della digital art contemporanea. Ma le grandi mostre continuano anche oltre Gorizia: a Villa Manin di Passariano di Codroipo, “Confini da Gauguin a Hopper” conduce tra oltre cento capolavori dell’Otto-Novecento; a Pordenone, il palazzo del Fumetto presenta “L’Eroica Fifa Blu” dedicata a Lupo Alberto, mentre in galleria Bertoia si tiene la rassegna fotografica “Robert Doisneau. Lo sguardo che racconta” e ancora Olivia Arthur, Seiichi Furuya e Stefanie Moshammer saranno in mostra al museo Civico d’Arte Palazzo Ricchieri e ai nuovi mercati culturali Pordenone per una grande anteprima del percorso verso Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027. Ad Aquileia, al museo archeologico nazionale, “Gli Dei Ritornano. I Bronzi di San Casciano” presenta eccezionali testimonianze etrusco-romane rinvenute in Toscana, che svelano la spiritualità, l’ingegno e la raffinatezza di una civiltà antica rimasta nascosta per oltre duemila anni. Infine, a Trieste, al Salone degli Incanti, “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” (fino all’11 gennaio 2026) offre un’esperienza immersiva tra manoscritti e mappe; prosegue inoltre “Fashionlands – Clothes Beyond Borders” (fino al 4 gennaio 2026), che racconta il vestire come linguaggio tra arte, design e società. Qui tutte le informazioni turismofvg.it/it/arte-e-cultura
Sempre a Trieste due le innovative esperienze teatrali immersive: al museo Sartorio prende vita Lionello Stock, lo spirito di un’epoca: un viaggio itinerante tra sogni e intuizioni del grande imprenditore triestino che trasformò la Camis & Stock in una leggenda internazionale, interpretato da Lorenzo Acquaviva e Andrea Mitri con la regia di Giovanni Boni. Al museo Revoltella, invece, Un caffè con il Barone accompagna il pubblico tra le sale dell’antica dimora, guidati dallo stesso barone Revoltella (interpretato da Lorenzo Acquaviva con Valentino Pagliei), tra memorie, successi, ombre e ambizioni della Trieste imperiale.
Credits Foto Luciano Gaudenzio
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