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mercoledì 22 maggio 2019

“CANTINE APERTE”, IN IRPINIA TAPPA A TUFO (AVELLINO) PER LA GRANDE FESTA DEL TURISMO DEL VINO D’EUROPA DOMENICA 26 MAGGIO TRA FILARI, BOTTI E VINI PER SCOPRIRE UN PEZZO DELLA STORIA VITIVINICOLA D’IRPINIA CON L’AZIENDA “TERRE D’AIONE”



Terre D’Aione tra le tappe della più grande Festa del Vino e del Turismo del vino d’Europa. Domenica 26 maggio tutti tra filari e botti per celebrare l’edizione 2019 di Cantine Aperte, l’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino che da 27 anni accoglie gli enoturisti nei luoghi di produzione del vino, raccontando storie di bottiglie, territori, famiglie e aziende. Per il primo anno Terre D’Aione aderisce alla grande manifestazione italiana, dopo il recente ingresso dell’azienda di Tufo nel Movimento Turismo del Vino Campania.
Il programma della giornata è suddiviso in due parti: si comincia alle ore 10,30 con la “Colazione da Terre D’Aione”, con un breakfast di benvenuto che darà il via alla visita al vigneto e alla cantina, alla scoperta dell’azienda, dalla vendemmia fino ai processi di vinificazione e affinamento, e della storia dei viticoltori Carpenito fin dal 1867. Un modo originale per scoprire il viaggio che si cela dietro una bottiglia di vino. A seguire degustazione di un vino a scelta della gamma (il costo a persona è di €10). A seguire ci si sposterà sulla splendida terrazza dell’azienda per il “Pranzo sui vigneti di Greco di Tufo” dove, con un panorama sui filari, comincerà un viaggio gastronomico tra piatti tipici irpini e prodotti locali (antipasto, primo, secondo) in abbinamento con tre etichette della gamma (Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Aglianico) per un costo a persona di €25 (in caso di tempo non favorevole il pranzo si svolgerà nella sala ristorante della cantina). Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 0825.998353 o 338.1509696 o scrivere una email all’indirizzo segreteria@terredaione.it.
Per tutti i winelovers, un importante momento per scoprire un pezzo della storia vitivinicola d’Irpinia, quella della famiglia Carpenito, viticoltori da sei generazioni, nonché l’eccellenza delle uve delle proprie terre e il legame indissolubile con il territorio di appartenenza.    

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