Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery è lieta di presentare in occasione della 58.a Biennale di Venezia, presso la propria sede veneziana, in Corte Petriana, San Polo 1448, una mostra dedicata all’opera di Giovanni Rizzoli a cura di Bruno Corà e Beatrice Burati Anderson: VENEZIA.
A
vent’anni dalla sua partecipazione alla 48.a Biennale di Venezia nella
mostra dAPERTuttO a cura di Harald Szeemann (1999), Giovanni Rizzoli,
esponente di punta della generazione artistica europea degli anni
Novanta, ritorna in laguna con una testimonianza di Venezia, tema tanto
amato quanto temuto dagli artisti di tutte le epoche, che afferma il
dialogo continuo dell’artista con la propria città.
L’universo
iconografico di Giovanni Rizzoli si fa interprete di forme ed elementi
materiali con dimensioni trascendenti e apre così, attraverso sculture,
dipinti e disegni, un dialogo con la sua città d’origine, una Venezia
personale ma anche universale, enigmatica e conosciuta, amata e odiata,
ma sicuramente imprescindibile dal percorso creativo dell’artista,
capace di includere, sublimandole, anche le istanze più intime del
proprio vissuto.
Il
pensiero di Giovanni Rizzoli è in grado di fondere un linguaggio che
diventa scientifico, estetico e religioso e la città lagunare sembra
sintetizzare la sua ricerca artistica inerente la spazio-temporalità
dell’infinito e dell’eternità, dimensioni che egli evoca con opere le
cui forme sono tanto enigmatiche quanto perentoriamente definite in
senso plastico e simbolico. La sua opera si permea così simultaneamente
di una valenza astratta e realistica che accoglie in sé poetiche
formalmente contrapposte.
L’artista
oltre ad esprimersi con immagini visive, ci fa percepire attraverso
immagini emotive una visione di Venezia che si manifesta nella sua
essenza più profonda e carica di significati, certo non riducibile
all’immagine di un semplice luogo fisico: ne è un esempio l’opera
intitolata VENEZIA, creata tra il 1997 e il 2011, che in una summa di
elementi tanto palesi quanto poetici assume ed emana una profonda
valenza metafisica.
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Cenni biografici
Giovanni Rizzoli
è nato Venezia nel 1963; ha frequentato le scuole a Venezia fino al
primo anno di liceo classico, a partire dai 14 anni ha trascorso
l’adolescenza tra il Canada e la Svizzera. Tra il 1984 e il 1985 ha
frequentato il Works of Art Course di Sotheby’s a Londra,
l’Architectural Association e la City and Guilds di Londra tra il 1985 e
il 1987. Nel 1988 ha seguito un corso di pittura giapponese
tradizionale a New York, città che lo ha fatto entrare in contatto con
artisti tra i quali Not Vital, Saint Calir Cemin, Salvatore Scarpitta e
Louise Bourgeois, a cui Rizzoli è stato legato da un lungo sodalizio. In
seguito si è laureato in Storia dell’Arte Medioevale all’Università Ca’
Foscari in Venezia e ha insegnato presso la New York University nelle
sedi di Venezia e New York. Vive e lavora a Milano. Dal 2017 collabora
con Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery che lo rappresenta
in Italia. Durante la sua carriera artistica il suo lavoro è stato
esposto in numerose mostre personali e collettive, tra le quali:
Kunsthalle di Göppingen (1996), Triennale di Stoccarda curata da Werner
Meyer (1998), Biennale di Venezia dAPERTuttO a cura di Harald Szeemann
(1999), Museo Pecci di Prato (2000), XXII Biennale Internazionale di
Scultura di Carrara a cura di Bruno Corà (2006), XV Quadriennale di Roma
a cura di Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni e
Claudio Spadoni (2008), Coup de ville a Sint-Niklaas in Belgio a cura
di Jan Hoet e Stef Van Bellingen (2010), Au rendez-vous des amis
Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri a Città di Castello a
cura di Bruno Corà (2015), Ipotesi e Speranza Cappella
dell’Incoronazione Museo Riso a Palermo a cura di Bruno Corà (2017), ET
IN TERRA Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery a Venezia
(2017), Monochrome Galerie Andrea Caratsch a St. Moritz (2018), Oro
d’Italia Galleria Sergio Casoli e Mattia De Luca in collaborazione con
Elena Geuna a Roma (2019).
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