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giovedì 13 settembre 2018

Latte nostro




Gli ecomusei, si sa, promuovono azioni e progetti interagendo tra di loro, perché la pratica dello scambio e del confronto funge sempre da stimolo per garantire qualità e contenuti alle attività in cantiere. Esattamente quello che è accaduto per un progetto che vede coinvolti l’Ecomuseo delle Acque e l’Ecomuseo della Val di Peio in Trentino, uniti nel sostenere e valorizzare le due latterie turnarie che ancora operano sui rispettivi territori: la Latteria turnaria di Campolessi e il Caseificio turnario di Peio. Il modello turnario e i protagonisti delle due filiere andavano necessariamente documentati e raccontati, confrontando e accomunando le esperienze. Di tutto questo si è occupato il regista Michele Trentini, che con il sostegno degli ecomusei ha realizzato il film documentario “Latte nostro” che verrà presentato in anteprima giovedì 20 settembre a Torino nell’ambito di Terra Madre-Salone del Gusto 2018, con il patrocinio di Slow Food Italia. Un’occasione importante per far conoscere e apprezzare a livello nazionale un modello di gestione e lavorazione del latte unico e sostenibile, e forse proprio per questo a rischio di estinzione.

Le latterie e i caseifici turnari rappresentano una delle più antiche forme di cooperazione agro-alimentare in Italia, adottando una consuetudine di gestione collettiva del latte per trasformarlo in prodotti caseari. Nelle latterie di Campolessi e Peio l’insieme dei prodotti lavorati in un giorno viene assegnato a turno a uno dei soci allevatori, con una frequenza proporzionale alla quantità di latte conferita. Le vacche vengono alimentate con erba e fieno, è vietato l'utilizzo di insilati e fasciati. Il film mette in primo piano animali, allevatori, pastori e casari che contribuiscono alla realizzazione di straordinari formaggi a latte crudo e senza utilizzo di fermenti industriali, il Formaggio di Turnaria (Friuli) e il Casolet (Trentino), entrambi Presìdi Slow Food sostenuti dai due ecomusei.
Michele Trentini si è laureato in sociologia presso l’Università di Dresda. Ha svolto attività di ricerca nel campo dell’etnografia e dell’antropologia visuale per il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. È autore indipendente di film documentari, tra i quali “Furriadroxus” (Miglior Documentario Festival Arcipelago Roma 2006), “Cheyenne trent’anni” (Primo Premio Libero Bizzarri 2009), “Il canto scaltro” (Premio Nigra-Antropologia Visiva 2009), “Carnival King of Europe” (Grand Prize Academic Film Competition in Kyoto 2009), “Piccola terra” (Miglior Documentario Italiano Cinemambiente Torino 2012) e “Contadini di montagna” (Premio Touring Club al Trento Film Festival 2015). Collabora con il Laboratorio di Tecnica Documentaristica presso l’Università degli Studi di Padova.

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