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giovedì 28 febbraio 2019

FIRENZE, 20 MARZO, TORNA LOGIDAY CON “WINE FOCUS”: AZIENDE VINICOLE E OPERATORI LOGISTICI SI INCONTRANO E SI CONFRONTANO

Organizzato da LogisLab (Università di Firenze) con CSCMP Italy Roundtable.
Dalle 9 alle 17, alla Certosa di Firenze (Galluzzo).
 
Milano, 15 febbraio 2019 – Sarà dedicata interamente al mondo del vino, il prossimo 20 marzo, la seconda edizione di Logiday, workshop organizzato da LogisLab (Università di Firenze), in collaborazione con la Italy Roundtable CSCMP (Council of Supply Chain Management Professionals).

“Abbiamo scelto di dedicare Logiday 2019 interamente al comparto vitivinicolo, spiega Rinaldo Rinaldi, docente di Operations Management alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, in quanto si tratta di uno dei settori più importanti del made in Italy, in Italia e a livello internazionale, con l’obiettivo di approfondirne le importanti peculiarità, offrendo una panoramica completa delle soluzioni disponibili, per consentirgli di esprimere appieno tutte le sue potenzialità”.

“Attraverso panel discussions, tavole rotonde, interviste, momenti di networking per la condivisione di trend IT e digital, prosegue Rinaldo Rinaldi, questo evento offre al mondo del supply chain management la possibilità di trovarsi a diretto contatto con le più importanti aziende del settore e con i rispettivi esperti di riferimento”.
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“La prima edizione di LogiDay è stato un momento felice d’incontro fra professionisti, aziende, operatori logistici e produttori di strumenti informatici e fisici per la supply chain, aggiunge Igino Colella, presidente CSCMP Italy RoundTable, allargando la nostra comunità; anche quest’anno, discuteremo di realizzazioni di successo per migliorare la supply chain, concentrando l’attenzione sul settore del vino, assai complesso per la delicatezza del prodotto, la numerosità di produttori, l’articolazione dei mercati e l’importanza della ricerca di soluzioni sempre più efficaci”.


Realizzato con il patrocinio della Regione Toscana, LogiDay avrà luogo dalle 9 alle 17, alla Certosa di Firenze. Per informazioni e registrazioni: http://www.logiday.it

Rifugio La Stampa a Cortina (2021): le donne protagoniste


#roadtocortina2021, #talk, #shooting, #concertiraccontati, #performance all’ombra delle Tofane: la tappa ampezzana di Rifugio La Stampa, organizzata con Fondazione Cortina 2021, raccoglie e rilancia storie di coraggio, resilienza, energia positiva e rivitalizzante declinate al femminile, in occasione della Festa della Donna. Parole, immagini e musica amplificate dalla cornice delle Dolomiti, in centro e nei rifugi in quota, a un passo dal cielo.

Cortina d’Ampezzo, 28 febbraio 2019_Torna Rifugio La Stampa: il più importante evento itinerante dedicato alla montagna farà tappa a Cortina d’Ampezzo l’8 e il 9 marzo, in occasione della Giornata internazionale delle Donne. Non si tratta di concedere visibilità per un giorno all’anno all’“altra metà del cielo”, ma di riconoscere pienamente il ruolo essenziale giocato dalle donne nella crescita della società, “sotto lo stesso medesimo cielo”. Che in questo caso, fuori di metafora, incornicerà le sagome magnifiche, quasi irreali nella loro bellezza, delle Dolomiti ampezzane. L’evento è promosso da Fondazione Cortina 2021 e dal suo media partner La Stampa, che in quei giorni aprirà nuovamente le porte del Rifugio La Stampa: uno spazio aperto dalle 16:30 alle 20:30 venerdì 8 e dalle 14:30 alle 20:30 sabato 9, dedicato all’informazione e al dibattito sui grandi temi del nostro tempo, con un focus speciale sulla montagna. 

Il fine settimana, che avrà come epicentro il cuore di Cortina, abbraccerà l’intero territorio, portando ad alta quota momenti di incontro, di condivisione coinvolgendo anche rifugi di montagna e luoghi simbolo del centro.

Uno dei temi principali della tappa ampezzana di Rifugio La Stampa sarà focalizzato sul benessere a partire da sport e salute, energia rigenerante e creativa: la psiconcologa Gabriella Pravettoni, Maria Teresa Ferrari, presidente dell’associazione “La Cura sono io” e la sciatrice Elena Fanchini porteranno la loro testimonianza nell’intervista moderata da Luca Ubaldeschi, coordinatore editoriale degli eventi GNN, nonché direttore de Il Secolo XIX. Storie di coraggio e resilienza rafforzate dagli interventi, musicali e non, di Bianca Atzei e Nina Zilli, intervistate dal giornalista de La Stampa Luca Dondoni.

Venerdì 8 marzo
L’intenso fine settimana firmato Rifugio La Stampa e Fondazione Cortina 2021 inizia la mattina dell’8 marzo in un luogo speciale come il Rifugio Lagazuoi, a quota 2.752 metri, immerso in uno degli scenari più belli delle Dolomiti, comodamente raggiungibile in funivia. Protagoniste, una trentina di “modelle per un giorno”, alcune in terapia oncologica, che saranno truccate e acconciate da professionisti dell’hairstyle e del makeup e preparate per uno shooting a cura del fotografo Giacomo Pompanin. Si tratta di donne dalla particolare sensibilità, da sempre attive in ambito sociale, impegnate in enti, istituzioni e nell’associazione ampezzana Bagus: saranno le “testimonial” dello spirito di condivisione della positività che anima questa iniziativa. In particolare, indosseranno i cappelli, copricapi, fasce, “copripensieri” realizzati dall’associazione La Cura Sono Io, un progetto della scrittrice e curatrice di eventi culturali Maria Teresa Ferrari con il sostegno e la collaborazione con Bagus.

La bellezza e la cura di sé rappresentano una forza rigenerante e vitale per tutte. Da questa convinzione, è nato il progetto Il Cuore in testa che, dopo aver toccato alcune città italiane, farà tappa a Cortina, presso il Rifugio La Stampa al Museo paleontologico R. Zardini presso Alexander Girardi Hall, dove saranno esposte la sera stessa le fotografie delle protagoniste dello shooting.

Alle 17:30 il pubblico potrà ascoltare storie e testimonianze positive incentrate sulla spinta vitale che ci permette di affrontare ogni sfida, anche difficile. Magari facendo fronte comune. Luca Ubaldeschi intervisterà Maria Teresa Ferrari, fondatrice dell’associazione La Cura Sono Io e già vincitrice del “Premio Victoria”, promosso da Procter & Gamble e Corriere della Sera, “per aver saputo trasformare la sua vita non solo per se stessa ma anche per il sociale”; Gabriella Pravettoni, docente di Psicologia Cognitiva e delle Decisioni presso l’Università Statale di Milano, dove è stata istituita, prima in Italia, la “Cattedra di Umanità”, un corso finalizzato a formare medici capaci di ascolto e di relazione; ed Elena Fanchini, azzurra dello sci che, sconfitto un tumore, è tornata ad affrontare le piste, superando vari ostacoli.

A seguire un momento dedicato a Bianca Atzei, una delle “nuove leve” della musica italiana, consacrata dalla sua partecipazione a Sanremo nel 2015: sollecitata dalle domande di Luca Dondoni, racconterà il proprio percorso artistico e umano, intervallando le parole con la musica.

E per concludere la giornata degustazione a base di Prosecco Doc e di formaggi Lattebusche: un aperitivo fatto di puro benessere e dall’alto valore nutritivo, arricchito dalle immagini e dalle performance legate allo shooting mattutino al Rifugio Lagazuoi.


Sabato 9 marzo
A partire dalle 15:00, il Rifugio all’Alexander Girardi Hall ospita un momento dedicato al benessere: la docente Anna Li Vecchi, formata presso il Center for Mindfulness in Medicine Health Care and Society dell’Università del Massachusetts e da Mindful Schools in California, proporrà alle donne una sessione di mindfulness, dedicata all’educazione alla bellezza. L’occasione per focalizzarsi sulle proprie risorse interiori, lasciandole emergere e risplendere all’esterno, sentendosi belle e in armonia con il mondo. Anna Li Vecchi sarà pronta inoltre a rispondere a domande e curiosità sulle tecniche di meditazione.

Alle 17:30 appuntamento con gli “Ambasciatori d’Innovazione”, incontro con il Direttore generale di Audi Italia Fabrizio Longo, partner di Fondazione Cortina 2021 e dell’iniziativa Rifugio La Stampa, e con l’economista e presidente di Fondazione F.I.C.O Andrea Segrè. Parteciperà anche il giovane organizzatore di TEDx Cortina Jacopo Pertile.

Gran finale con l’intervento di Nina Zilli che, dal suo debutto una decina di anni fa, macina successi di critica e di pubblico. Luca Dondoni, nel ruolo di moderatore, la inviterà a raccontare e raccontarsi, oltre che a cantare in versione acustica alcuni suoi successi.

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Tutti gli eventi sono gratuiti fino a esaurimento dei posti disponibili

Su prenotazione:
Shooting – chiunque voglia farsi immortalare con i copricapi de La Cura sono io venerdì mattina al Lagazuoi
Sessione Mindfulness del sabato pomeriggio al Rifugio La Stampa. Per maggiori informazioni 334 7633033


Special thanks to

La Cura sono io
L’associazione culturale “La Cura Sono Io” è nata a Verona nel 2017 per iniziativa della sua presidente, Maria Teresa Ferrari, scrittrice e curatrice di eventi d’arte e di cultura. Un focus particolare è dedicato alle persone in terapia oncologica e al tema della salute e della cura di sé, al centro di eventi, performance, convegni scientifici, rassegne di incontri, workshop e iniziative legate alla prevenzione, in dialogo costante con la cultura, l’arte, la spiritualità e la società. Intorno all’idea di “progettare bellezza, nonostante” si è creata una community di persone che danno voce a un percorso comune fatto di condivisione, mettendo in circolo energia, positività, idee. Tra i progetti in corso, la collezione I cappelli di Terry, copricapi ricchi di estro e anallergici: accessori colorati, gioiosi, creativi, pensati per essere indossati da tutti, comprese le persone che affrontano un percorso chemioterapico o stanno fronteggiando un altro problema medico. Il Cuore in testa è un altro progetto in corso: una mostra itinerante che porta in varie città italiane i ritratti di un gruppo di donne immortalate con i copricapi, dopo una sessione di hairstyle e make up.

Bagus
Nata nell’agosto 2018, Bagus è un’associazione con sede a Cortina, attiva nell’ampezzano ma anche sul territorio nazionale. Sono suoi obiettivi la promozione dei diritti umani e la diffusione di una cultura generale del benessere che abbracci l’individuo – sempre al centro di ogni progetto -  mettendo in luce le sue potenzialità in uno spirito di condivisione, armonia, rispetto. In pochi mesi di vita l’associazione ha affrontato il tema della violenza intra genere, ha creato e lanciato la Bagus Bag, un kit realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato, e ha recentemente illustrato, al MIUR, il “progetto Bagus intelligenza emotivo relazionale”. Quest’ultimo intervento punta a portare nelle scuole una nuova materia, l’educazione emotivo relazionale, e si avvale della collaborazione di testimonial preziosi, tra i quali l'ex campione di sci Kristian Ghedina. A breve realizzerà un progetto atto alla sensibilizzazione del rispetto per l'ambiente nelle scuole di Cortina grazie ad un'asta di beneficenza che verrà realizzata al Cortina Winter Party.

Anna Li Vecchi insegnante specializzata mindfulness
Cosa conosciamo della bellezza? Qual è la nostra esperienza diretta di bellezza? Intorno a queste domande si articola la sessione di Mindfulness tenuta da Anna Li Vecchi, docente formata presso il Center for Mindfulness in Medicine Health Care and Society dell’Università del Massachusetts e la Mindful Schools in California. Circondate dallo spettacolo delle vette, le partecipanti seguiranno un percorso orientato verso il benessere fisico e mentale, alla ricerca di una bellezza che non teme la vulnerabilità e l’imperfezione e si apre con fiducia all’esplorazione di sé. La Mindfulness è una forma di meditazione consapevole basata su pratiche di origine millenaria che potenzia la nostra capacità di essere presenti qui e adesso, prestare attenzione a ciò che accade in noi e intorno a noi e percepire quindi la bellezza intrinseca del tutto.

Cortina Winter Party
Prelibatezze culinarie tra le vette di Cortina: per la prima volta l’evento più glamour dell’estate – il Cortina Summer Party – viene declinato in versione invernale. L’appuntamento, su invito, è fissato per il 9 marzo a Chalet Tofane, in località Socrepes, alla base della prima seggiovia che porta sulle piste delle Tofane. Protagonisti, 5 chef, tra i quali i due stellati Graziano Prest (ristorante Tivoli) e Riccardo De Prà (ristorante Dolada), che tra l’altro ha curato personalmente la cena di George Clooney a Venezia. Gli altri chef saranno Gianluca Beltramini dell'Hotel Cortina, Fabio Pompanin del ristorante Al Camin e Massimo Alverà della pasticceria Alverà. Abbinata alle pietanze, una selezione di vini servita da Michael Oberhammer, de La Cave Cortina. Organizza Red Squirrel Cortina.

Strassoldo (Udine) 13 e 14 aprile 2019 “In Primavera: fiori, Acque e Castelli” Un magico week-end tra storia, fantasia e natura. Antiquari, artigiani, vivaisti per una raffinata mostra.



Il 13 e 14 aprile 2019, i castelli di Strassoldo di Sopra e di Sotto, nascosti nella verde pianura friulana, spalancheranno i battenti, ad orario continuato, per il suggestivo evento “In Primavera: Fiori, Acque e Castelli”, un’occasione per entrare in due manieri normalmente non accessibili al pubblico.

Da ventun anni, con l’arrivo della primavera, queste due attempate gentildonne si ridestano puntualmente dal letargo invernale e si rimettono in forma, grazie a cure amorevoli. Partendo dai giardini, dove già fanno capolino tulipani, muscari e narcisi e fioriscono i bianchi ellebori, vengono potate le rose, rimondati gli alberi e piantumate le nuove essenze. Messe via le carriole e gli stivaloni, è il momento degli interni, dove ogni suppellettile e mobile viene ispezionato ed i massicci pavimenti vengono detersi e massaggiati con chili di cera d’api profumata e lucidati a dovere.

Le due gemelle ci tengono, infatti, ad apparire nel pieno del loro splendore per l’apertura delle Palme, quando ospiteranno nei loro saloni le nuove creazioni di maestri artigiani, artisti ed antiquari d’eccellenza. Nel loro brolo, circondato da chiare acque di risorgiva, accoglieranno, invece, importanti vivaisti con piante particolari e rare e collezioni ed oggettistica per casa ed il giardino.
L’ambientazione bucolica s’intreccerà con il fascino dei manieri e le abbondanti decorazioni, intensificando l’atmosfera magica del luogo.
Numerose le iniziative collaterali. Nel cortile del castello di Sopra un ottimo catering proporrà piatti di stagione e l’Azienda Agricola Barone Ritter de Záhony, presenterà il suo prosecco. Nel brolo l’Associazione Friulana Avicoltori allestirà una mostra di galline ornamentali e nella cappella di San Marco la maestra Emanuela Battigelli eseguirà dei miniconcerti d’arpa. Per finire, nel parco del Castello di Sopra, la prof. Cinzia Lodolo riunirà un gruppo di artisti per una mostra d’arte contemporanea e fuori, la guida Annamaria Fabbro, proporrà delle visite guidate gratuite ad orario ai esterni del borgo castrense e di Santa Maria in Vineis, offerte dalle proprietarie dei manieri.

Pur non chiedendo contributi pubblici, le organizzatrici di questa iniziativa fanno da sempre cadere sul territorio circostante i frutti dell’attenta valorizzazione dei manieri. Diverse associazioni del paese posso allestire autonomamente dei chioschi enogastronomici fuori dal borgo castrense e nella massiccia promozione fatta per l’evento vengono citate tutte le attrattive e gli esercizi pubblici dei dintorni. La gemella autunnale di questo evento è prevista per il 19 e 20 ottobre 2019.

*Biglietti:
Si tratta di un evento di fundraising e l’entrata è a pagamento.
€ 12: biglietto unico per 6 aree (per entrare nei due castelli, nel Foledôr, nella Cancelleria, nella Pileria del riso e nei giardini del castello di Sopra/area vivaisti).
€ 6: Bimbi fino a 6 anni – Gratis: Bambini 6-12 anni - € 10: Gruppi di almeno 20 persone.

Suggerimenti:
* L’evento si terrà anche in caso di pioggia in quanto ambientato prevalentemente negli interni
* Si segnala che c’è meno pubblico di sabato o la mattina della domenica.
*Altre attrattive della zona da inserire nella gita a Strassoldo: Aquileia (antica colonia romana) 14 km, Grado (antica cittadina costiera) 20 km, Palmanova (fortezza rinascimentale) 5 km, Villa Manin (dimora ultimo doge di Venezia)

I Castelli:
Il castello di Strassoldo di Sopra e di Sotto appartengono a due famiglie che portano lo stesso cognome, la cui parentela risale al 1750. Secondo le antiche pergamene già nel 530 esisteva in questo sito un castello “dalle due torri”. Gli attuali castelli si sono poi formati alcuni secoli più tardi, ognuno attorno ad una delle torri originarie. Situati nella verde pianura friulana, si trovano a 20 km da Udine, a due passi dal Mar Adriatico, tra l’antica colonia romana di Aquileia e la fortezza rinascimentale di Palmanova. Due siti storici, quest’ultimi, legati ai castelli, in quanto il castello originario fu probabilmente costruito sulla Strada Julia Augusta che porta da Aquileia al Norico con i ruderi dell’antica colonia distrutta da Attila nel 436. Il legame con Palmanova risale, invece, alla firma dell’atto per la costruzione delle Città Stellata, avvenuta nella cancelleria del castello di Sopra nel 1593.

Per informazioni:
www.castellodistrassoldo.it – FB castelli aperti a strassoldo – www.turismofvg.it

DA CAPPERI...CHE PIZZA A MILANO LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DELLA VI EDIZIONE DEL MED COOKING A CASTELLAMMARE IL 24 E 25 MARZO 2019




E’ stato presentato oggi, con un conviviale con la stampa, da “Capperi...che Pizza!!!” a Milano, il programma ufficiale della kermesse stabiese del Med Cooking Congress 2019, evento organizzato dalla società By Tourist, giunto alla VI edizione ed itinerante sulle coste del Mediterraneo. I protagonisti di questa edizione sono l’acqua e la pesca, in un’ottica di marketing territoriale per “tutelare il mare, alimentando il Mediterraneo” attraverso informazione, promozione e tutela.
Per l’appuntamento stabiese del 24 e 25 marzo si partirà dunque con una cena inaugurale di beneficenza a favore dell’Associazione MareVivo, in programma sabato 23 marzo al Mare Vivo Restaurant in via Duilio a Castellammare, adiacente alla sorgente dell’Acqua della Madonna. Una cena spettacolo dal tema “La Cucina nel teatro e nella Poesia, a Napoli dal 600 ad oggi. Dallo street food di Viviani al ragu’ di Eduardo” a cura del giornalista Giuseppe Giorgio del quotidiano “Roma”.
Domenica 24 marzo le Antiche Terme di Stabia con le 28 fonti stabiesi saranno accessibili al pubblico dalle 9.00 alle 13.00 e adiacenti alle fonti e sorgenti della città, dentro e fuori alle Terme, ci saranno degli info point dell’Associazione Mare Vivo con borracce in alluminio create ad hoc, per la raccolta fondi e per sensibilizzare l’utenza a non utilizzare la plastica o oggetti usa e getta, bensì materiale facilmente lavabile e riutilizzabile nel tempo. Per l’occasione grazie all’organizzazione della redazione delle testate giornaliste 30Nodi Magazine e EduxationalSport.eu  e l’intervento di Aniello Sammarco dell’Ansa e Dario Sautto de Il Mattino, dalle 7.30 alle 10.00 di domenica mattina, nelle acque dello Stabia Main Port, Marina Resort primo nel Mediterraneo come approdo con ormeggi a murata per Megayacht, si potrà assistere agli allenamenti degli atleti di canottaggio del Circolo Nautico Stabia con gli istruttori del team dei campioni olimpionici stabiesi Carmine, Giuseppe e Agostino Abbagnale. Intanto presso la Lega Navale Stabia, con sede in via Duilio, sia domenica che lunedi ci saranno corsi gratuiti di vela per piccoli e adulti, e tour in barca con gli armatori dalle ore 9.00 alle ore 13.00; per partecipare basterà registrarsi a segreteria@leganavalestabia.it
Gli spazi adiacenti alle sorgenti stabiesi il 24 e 25 marzo saranno invece adibiti con un'Area Meeting coperta, per convegni, laboratori tecnici ed educational con Focus sulle materie prime del Mediterraneo. Qui alle ore 10.00 domenica sarà ufficializzata e comunicata operatività del Comune di Castellammare di Stabia, per la candidatura delle 28 sorgenti stabiesi a Patrimonio Naturale Unesco. Per l’occasione interverrà Rosalba Giugni, Presidente dell’Associazione Mare Vivo, vertici delle Capitanerie di Porto e dell’Autorita’ di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.
Seguiranno ogni giorno alle ore 13.00 i corsi dell’Associazione Pizza Napoletana Gourmet a cura di Michele Armano del Gambero Rosso con l’intervento di Cristina Basso, esperta di senza glutine, e Salvatore Kosta per l’idratazione degli impasti. Per l’occasione interverranno Luigi Acciaio, Presidente dell’Associazione Pizza Napoletana Gourmet, e il vice Presidente Giancarlo Panico. Seguirà il laboratorio su Latte di Mandorla dello storico brand Mennella di Torre del Greco con Fosca Tortorelli di Idenita’ Golose. A concludere gli appuntamenti della giornata nell’Area Meeting ci sarà la presentazione dei progetti equo e solidali delle associazioni territoriali su acqua e alimentazione nei Paesi in via di sviluppo del Mediterraneo e sulla tutela del Mare con la CPS e l’osservatorio civico Onda Blu.
Ci sarà naturalmente uno spazio completamente dedicato ai Cooking Show, con Gico - Grandi Impianti Cucine, sul battello a due piani “Cafe’ Do Mar” accanto alle fonti di Acqua della Madonna ed Acidula; con chef stellati, sana espressione di una cucina per la tutela del Mare e di territori della fascia costiera italiana. Si partirà il 24 marzo alle ore 12 con Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin e 5 Cappelli Espresso di Senigallia; con Hilde Soliani, artista dell’Olfatto e del Gusto. Alle ore 13.30 seguirà lo stellato Vincenzo Guarino del lussuoso 5 stelle Mandarin Oriental sul Lago di Como. Seguirà Pietro D’Agostino 1 stella Michelin e 1 Cappello Espresso, chef patron del ristorante La Capinera di Taormina. A coordinare gli interventi Edoardo Raspelli di Mela Verde con Alessandra Natali del Tg di Cafè Tv 24; e l’intervento straordinario di Fausto Arrighi, già direttore per 23 anni della Guida Michelin.
Nel pomeriggio continueranno i confronti culinari con lo chef Domenico Iavarone del Jose’ Restaurant di Torre Del Greco, entrato lo scorso anno nella guida Michelin e con 1 Cappello Espresso. A seguire interverrà Nino Di Costanzo 2 stelle Michelin e 4 Cappelli Espresso del Dani’ Maison di Ischia. Chiuderà la giornata lo chef Alfonso Porpora dell’innovativo brand Pastabar Leonessa dell’Interporto di Nola, creato nel 2015, ed esclusivo per la gestione del Timing del personale e dei clienti; e’ infatti aperto dalle 7 del mattino alle 19.00 con orario continuato dal lunedì al venerdì e con la diversificazione del servizio in base alle esigenze della clientela, dal take away al self service, dallo spazio Pastabar veloce per primo piatto e caffè al volo all’elegante ristorante gourmet con cucine a vista; dai piatti pronti da cuocere a casa e con un'area shopping con tipicità ed eccellenze italiane alla grande selezione di vini, champagne e sigari. A coordinare gli interventi ci saranno Gabriele Principato di Il Corriere della Sera e Nerina Di Nunzio di Food Confidential e La7.
Lunedì 25 marzo i cooking show avranno inizio alle ore 10.00 con Enzo Vizzari, direttore de Le Guide ai Ristoranti de L’Espresso, e gli chef Domenico De Gregorio, chiocciola d’oro Slow Food della Penisola Sorrentina da sempre portavoce di iniziative per consumo e tutela del gamberetto di Nassa con l’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Interverrà Gennaro Esposito, 2 stelle Michelin de La Torre del Saracino di Vico Equense, per raccontare i progetti di ricerca portati avanti con CNR e Associazione Mare Vivo per il riconoscimento ufficiale a livello Ministeriale della Medusa come alimento e per l’occasione sarà lanciato un contest aperto a tutti gli chef, in Italia e all’estero, per inviare le proprie ricette con Medusa all’associazione Mare Vivo, già all’opera al riguardo per la realizzazione di una pubblicazione europea. A chiudere la mattinata dei cooking show ci sarà Maicol Izzo del ristorante stellato Piazzetta Milu’ di Castellammare di Stabia con un impasto di pane creato con l’Acqua Acidula della città e utilizzata per la “Scarpetta” nel pentolino di ragù napoletano. Nell’area Cafe’Do Mar seguira’ infine il corso sull’alimentazione per bambini a cura di Rosaria Castaldo de Il Corriere del Mezzogiorno e la Maestra Pasticciera Anna Chiavazzo di Il Giardino di Ginevra.
Nell’area meeting intanto continueranno lunedì 25 marzo dalle 10.00 gli educational sulle materie prime del Mediterraneo. Si partirà con “Il Grano che Cresce” e la presentazione e degustazione a cura di Oscar Leonessa del Pastificio Artigianale Leonessa della linea Fior di Grano 100% Campania, prodotta con grano coltivato a Vallesaccarda con metodo Nobile. Per l’occasione interverrà Roberto Rubino, Presidente Anfosc. Alle ore 12.00 la scrittrice Cinzia Scaffidi presenterà il libro di Slow Food Editore “Che mondo sarebbe. Pubblicità del cibo e dei modelli sociali" con la giornalista Santa di Salvo di Il Mattino. Da rilevare lunedi 25 marzo alle ore 11.30 i giochi della gioventù con "Servizio a Regola d'Arte" per gli istituti alberghieri della Campania e la chiusura dell'intera manifestazione con la visita alle ore 15.30 all'Area Marina Protetta di Punta Campanella, per registrarsi inviare email a info@cookingcongress.com

LE DICHIARAZIONI E I PARTNER

“Un evento di estrema importanza per la città di Castellammare di Stabia” – racconta il Sindaco Gaetano Cimmino – “grazie al supporto della società By Tourist abbiamo avviato l’iter per la candidatura delle 28 sorgenti stabiesi a Patrimonio Naturale Unesco e siamo in attesa di conferma da parte dei referenti ministeriali. I prossimi 24 e 25 marzo si accenderanno i riflettori su una risorsa idrica importante per il nostro eco- sistema intervenendo in prima linea, creando una sinergia unica tra pubblico e privato, contribuendo alla tutela della risorsa Mare, fondamentale per l’economia della nostra città e del Paese”.
La manifestazione si avvale del Patrocinio del Propeller Club e del Comune di Castellammare di Stabia, realizzata in sinergia con l’Associazione Nazionale Mare Vivo, il corpo delle Capitanerie di Porto, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, le società Luise Group, Stabia Main Port, Pasta Artigianale Leonessa, Mennella, Gico Grandi Impianti Cucine, I Sapori di Corbara, Associazione Pizza Napoletana Gourmet,  OceanoMare Group e Gma Specialità. Media partner: Gusto Mediterraneo, Mediterranean Experiences, 30Nodi, Itineraries e EducationalSport.eu.
“Cultura culinaria, tradizione gastronomica, rispetto dell’ambiente e tutela del mare; sono questi gli ingredienti messi in campo per Alimentare il Mediterraneo” - racconta Luisa Del Sorbo, ideatrice del Med Cooking Congress – “ e come sempre da 6 anni, navigheremo sulle coste del Mediterraneo. Dopo le tappe già fatte in Spagna e Croazia, in autunno infatti, viaggeremo verso la Grecia; per poi tornare in Sicilia e tra Stretto di Messina, Taormina e Etna porteremo come ospiti in Sicilia gli chef di ben 10 nazioni del Mediterraneo”.
Dal 1’ marzo sarà on line sul sito www.cookingcongress.com il programma completo, ora per ora, con le locations storiche della città dove si svolgeranno i vari appuntamenti indicati. Per registrarsi ai cooking show inviare email a med@cookingcongress.com

LE TAPPE DI MED COOKING 2019:

La kermesse giunta alla VI edizione navigherà dunque nel 2019 tra le coste italiane con tappe a Castellammare di Stabia, il 24 e 25 marzo; a Venezia il 30 settembre, a Taormina il 28 ottobre. E si navigherà verso la Grecia il 1° ottobre.
Focus del 2019 sono “acqua e pesca”. Acqua intesa come risorsa primaria per il genere umano e fondamentale per alimentare il Mediterraneo, osservando quindi le risorse idriche delle coste italiane e, con progetti di marketing specifici, puntare alla tutela di tali risorse, avvalendosi di enti di ricerca e formazione, istituzioni, associazioni e società specializzate.

IL PROGRAMMA E LE DICHIARAZIONI:

Naturalmente si parlerà di ecosistemi, normative europee per il settore della pesca per tutelare flora e fauna di questo profondo mare. Si navigherà verso l’arcipelago di Venezia con le sue oltre cento isole ricche di biodiversità, per poi ripartire in autunno verso la Grecia a bordo della Grimaldi, per analizzare metodi e gestione del settore pesca, le trasformazioni e soprattutto i limiti che bisogna garantire, per tutelare il futuro del Mediterraneo ed una continua “alimentazione” con un consumo sostenibile.
“Una corretta informazione su scelte responsabili e consapevoli - dice Rosalba Giugni Presidente dell’associazione Marevivo - per recare meno danni possibili al mare vuole essere il nostro apporto a questo importante evento che vede uniti chef e gente di mare, imprenditori e ambientalisti. Non dobbiamo mai dimenticare che è necessario consumare meno per dare al mare il tempo di rigenerarsi in modo da prelevare gli interessi e non intaccare il capitale naturale”.
Ed è appunto a favore dei progetti di ricerca e le iniziative per la tutela del mare che saranno raccolti durante il 2019 dei fondi con serate a tema, in cui gli chef delle coste del Mediterraneo saranno protagonisti con menù ad hoc, seguendo stagionalità della pesca e variando in modo responsabile le ricette a base di pesce, puntando alla fine del tour a creare un vademecum per informare e sensibilizzare consumatori, ristoratori e pescatori su cosa pescare, cucinare e mangiare, come e quando. Il Mediterranean Cooking Congress 2019 si concluderà ad ottobre in Sicilia, esattamente a Taormina, tra laboratori culinari e scientifici, tavole rotonde con consorzi di pescatori, in un programma ricco di iniziative coordinate da Pietro D’Agostino, chef patron del ristorante stellato La Capinera, in sinergia con enti di ricerca, imprenditori ed associazioni del territorio.

LA COLLABORAZIONE CON GLI ISTITUTI ALBERGHIERI

Non mancherà una finestra dedicata alla formazione delle nuove generazioni. Continueranno infatti a febbraio e marzo i laboratori di Gusto Mediterraneo per gli studenti degli Istituti Alberghieri della Campania, che avranno come location l’istituto I. Cavalcanti di Napoli e che nel 2020 faranno tappa anche in Sicilia e Toscana. Un programma dunque ricco che si avvale di un team tecnico e professionale costituito da giornalisti ed esperti del mondo del gusto, tra cui Santa di Salvo di Il Mattino e scrittrice di numerosi libri e saggi in ambito gastronomico, Bianca D’Antonio di The Med Telegraph e consigliere Propeller Club, Giuseppe Giorgio di Il Roma e Gambero Rosso, Filomena Petrella di Gusto Mediterraneo, Michele Armano di Il Denaro e collaboratore della Guida ai Ristoranti di Il Gambero Rosso, in supporto per la parte redazionale Fosca Tortorelli già collaboratrice di Identità Golose e Dario Sautto collaboratore di Il Mattino. Un team all’opera per completare con contenuti tecnici e dossier scientifici le pubblicazioni che già da dieci anni porta avanti la società By Tourist, tra cui la rivista in doppia lingua Gusto Mediterraneo, che si arricchirà dal 2019 della guida informativa Mediterranean Experiences con collaboratori su tutte le coste del Mediterraneo.
“I laboratori – illustra Michele Armano, referente formativo del team tecnico del Med Cooking Congress – saranno teorici e dimostrativi, con una fase di ricerca sul campo che vedrà il coinvolgimento di varie aziende. Le materie prime del Mediterraneo che andremo ad analizzare saranno ulivo, grano e pomodoro. Gli uditori saranno gli studenti del IV anno degli istituti alberghieri sezione cucina, che ci seguiranno nel 2019 agli educational della kermesse e dopo un anno di formazione, come fase di stage, agli appuntamenti all’estero del Med Cooking, quale esperienza formativa fondamentale per la crescita completa e responsabile dei cuochi del futuro”.

Per contatti:
info@cookingcongress.com
www.cookingcongress.com
www.mediterraneanexperiences.com

Su facebook, twitter e Instagram:
Med Cooking Congress
#MedCooking #MCC #MediterraneanExperiences

MILANO MUSEOCITY 2019 1 – 3 marzo 2019


 MILANO MUSEOCITY 2019: IL RAPPORTO TRA ARTE E NATURA

DALL’1 AL 3 MARZO 2019 MILANO INVITA CITTADINI E APPASSIONATI A SCOPRIRE LA PROPRIA RETE MUSEALE DIFFUSA: PER TRE GIORNI OLTRE 80 MUSEI SARANNO PROTAGONISTI DI INCONTRI, MOSTRE ED EVENTI IN TUTTA LA CITTA’.

Tre giorni alla scoperta di Milano e del suo straordinario patrimonio artistico. Dall’1 al 3 marzo 2019 il capoluogo lombardo ospita la terza edizione di Milano MuseoCity, una tre giorni promossa dal Comune di Milano e realizzata in collaborazione con l’Associazione MuseoCity per conoscere e valorizzare la storia, la bellezza e la ricchezza dei musei milanesi.

Musei d’arte, di storia, musei scientifici, case museo, case d’artista, archivi e musei d’impresa diffusi su tutto il territorio cittadino con alcune “incursioni” nell’area metropolitana: sono più di 80 le istituzioni pubbliche e private che quest’anno hanno aderito alla manifestazione, a cui partecipano per la prima volta, tra gli altri, la Fondazione Luigi Rovati (con un’apertura straordinaria del cantiere del futuro museo), il Museo del Profumo, il Museo Storico dei Vigili del Fuoco.  

Anche quest’anno collaborano all’organizzazione di Milano MuseoCity la Fondazione Adolfo Pini e Museimpresa - Associazione Italiana Musei e Archivi d’Impresa – e Assolombarda.

Per tre giorni interi, i musei coinvolti aprono le porte al pubblico proponendo visite guidate, laboratori per bambini, conferenze, aperture straordinarie e iniziative speciali legate tra loro da un unico filo conduttore: la Natura, qui intesa in tutte le sue declinazioni, dal paesaggio che ci circonda al rapporto tra uomo e ambiente. Il tema guida scelto per Milano MuseoCity 2019 si inserisce nell’ambito di una più ampia indagine del rapporto uomo/natura, già al centro di numerose iniziative culturali cittadine, dalle celebrazioni Leonardiane alla XXII Triennale di Milano.

Centinaia gli appuntamenti in calendario, guidati anche quest’anno da una serie di iniziative speciali: l’itinerario MUSEO SEGRETO, a cura di Gemma Sena Chiesa e dell’Associazione MuseoCity, e dedicato quest’anno a Natura, Arte, Musei (1 – 3 marzo 2019); la conversazione La natura nell’arte antica, moderna e contemporanea (venerdì 1 marzo 2019, Sala Conferenze di Palazzo Reale, ore 16.00), a cura dell’Associazione MuseoCity; la mostra Le Nature Morte di Geo Poletti. Una Collezione Milanese, a cura dell’ Associazione MuseoCity, Paolo Biscottini e Annalisa Zanni (1 marzo - 24 marzo 2019, Palazzo Reale, Appartamento dei Principi); TRAMTRAM, la giornata di “visite guidate speciali” per gli utenti dei mezzi pubblici ATM, a cura di Dodecaedro Urbano – Urbanfile (sabato 1 marzo 2019, tutto il giorno); il percorso guidato organizzato dal MAUA – Museo di Arte Urbana Aumentata attraverso alcune opere di street art che costellano le aree retrostanti la Stazione Centrale, il Leoncavallo e via Padova (domenica 3 marzo 2019, ore 10.00 ritrovo alla stazione M3 Sondrio); IL GIARDINO DI STORIE MILANESI, il circuito che unisce sedici case museo, atelier d’artista, studi d’architetti e designer, in un racconto inedito alla scoperta di Milano a cura di Rosanna Pavoni (sabato 2 marzo 2019); PERFORMING PAC. deGENERE, tre giorni di incontri, proiezioni e live performance gratuiti e aperti al pubblico per riflettere sulle differenze di genere (1 – 3 marzo 2019); la visita alla XXII ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DELLA TRIENNALE DI MILANO. Broken Nature: Design Takes on Human Survival nel primo fine settimana di apertura al pubblico; MUSEOKIDS, fitto programma di attività dedicate ai più piccoli (1 – 3 marzo 2019); UNA PASSEGGIATA TRA I FIORI IN SEI MUSEI DI MILANO, visite guidate in sei musei milanesi alla scoperta di segreti, curiosità e caratteristiche botaniche nascoste nelle opere delle loro collezioni, a cura di Orticola di Lombardia (1 – 3 marzo 2019).
Programma completo di tutte le iniziative su www.museocity.it e www.yesmilano.it.

Hodler – Segantini – Giacometti Capolavori della Fondazione Gottfried Keller 24 marzo – 28 luglio 2019

Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
sede LAC Lugano Arte e Cultura

A cura di Tobia Bezzola e Francesca Benini


Conferenza stampa: venerdì 22 marzo ore 11:00
Inaugurazione: sabato 23 marzo ore 18:00


www.masilugano.ch

Dal 24 marzo al 28 luglio 2019 il Museo d’arte della Svizzera italiana, in collaborazione con il Museo nazionale svizzero di Zurigo e l’Ufficio federale della cultura, presenta una grande esposizione dedicata alla collezione della Fondazione Gottfried Keller. La mostra riunisce i principali capolavori della raccolta d’arte federale custoditi nei musei elvetici, tra cui opere di Hodler, Segantini e Giacometti.

A quasi 60 anni dall’ultima presentazione pubblica, il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) ospita i capolavori della Fondazione Gottfried Keller, una delle più importanti collezioni nazionali d’arte svizzera dal XII al XX secolo. L’esposizione, curata dal direttore Tobia Bezzola e da Francesca Benini, collaboratrice scientifica del museo, comprende principalmente opere pittoriche del XIX e XX secolo, con significative incursioni nei centenni precedenti, che documentano alcune delle figure maggiori di artisti svizzeri.


L’allestimento si apre con La Vergine dei Mercedari di Giovanni Serodine (1620-1625, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst), attraversa il Settecento con importanti opere di Liotard, Petrini, Wolf, Füssli e Sablet per giungere all’Ottocento di Calame, Zünd, Böcklin, Koller, Anker, Hodler, Segantini e molti altri. All’atto costitutivo della Fondazione Gottfried Keller nel 1891, Arnold Böcklin fu nominato da Lydia Welti-Escher membro della Commissione; con lui anche il pittore Albert Anker designato dal Consiglio federale. In mostra, l’artista basilese è rappresentato da opere fondamentali, tra cui Die Toteninsel (L’Isola dei morti, 1880, Kunstmuseum Basel), celebre esempio della sua pittura evocativa. Il dipinto fu acquistato nel 1920 per il Kunstmuseum Basel, in concomitanza con un altro capolavoro della pittura svizzera. Si tratta di Der Auserwählte (L’Eletto, 1893-94) di Ferdinand Hodler per il museo cittadino bernese, in cui l’artista segue un principio compositivo basato sulla simmetria, che diventa carattere distintivo della sua pittura simbolista. L’opera è esposta assieme al paesaggio Abend am Genfersee (Sera sul Lago Lemano, 1895, Kunsthaus Zürich), tra i soggetti preferiti di Hodler per quanto riguarda questo genere.

Giunge eccezionalmente a Lugano il maestoso trittico ispirato alle Alpi - La Natura, La Vita, La Morte- (1896-1899) di Giovanni Segantini, in deposito al Museo Segantini di St. Moritz ed esposto per la prima volta nuovamente al sud delle Alpi dal 1899. Il suo acquisto risale al 1911, momento culminante della storia della Fondazione che permise al museo engadinese di arricchire il nucleo di lavori dell’artista. Il trittico rimarrà al MASI oltre la chiusura dell’esposizione, al centro dell’allestimento Sublime. Luce e paesaggio intorno a Giovanni Segantini, affiancato a importanti paesaggi coevi delle raccolte del MASI.

Con Meyer-Amden e Auberjonois – i primi artisti contemporanei a figurare nella collezione negli anni Sessanta –, Amiet, Vallotton, Itten e Giacometti si entra nel secolo successivo. Nel XX secolo, Felix Vallotton riscopre con altri artisti del suo tempo il tema della Natura morta: lo testimonia un lavoro del 1914 proveniente dal Musée cantonal des Beaux-Arts di Losanna. Unica scultura esposta è Buste di Annette (Busto di Annette, 1964, Musée d’art et Histoire Genève) di Alberto Giacometti: nel volto della donna si percepiscono l’energia e il movimento che caratterizzano i lavori dello scultore svizzero.

In mostra sono infine presenti alcune opere che costituiscono il patrimonio artistico ticinese, custodite dal MASI e da altri musei della regione. Tra cui due lavori di Filippo Franzoni, Autoritratto (1900-05) e Saleggi di Isolino (1890-95), rispettivamente della collezione della Città di Lugano e del Cantone Ticino; la già citata Vergine dei Mercedari (1620-25) di Giovani Serodine in deposito presso la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst; Dame in Pelz (1919) di Cuno Amiet dalla Pinacoteca Casa Rusca, Locarno.

In concomitanza con l’esposizione al MASI, dal 14 febbraio al 22 aprile 2019 il Museo nazionale svizzero di Zurigo ripercorre la storia della Fondazione Gottfried Keller e la varietà della sua raccolta attraverso oggetti pregiati, come opere di oreficeria, pittura su vetro, disegni, dipinti e sculture realizzate tra il XII e il XX secolo. Poste sotto il patronato della Confederazione, le esposizioni di Lugano e Zurigo hanno luogo in occasione dei 200 anni dalla nascita di Alfred Escher, padre di Lydia Welti-Escher, fondatrice della Fondazione, e di Gottfried Keller, a cui è dedicata.

Lista degli artisti in mostra
Giovanni Serodine (1594 ca –1630)/ Giuseppe Antonio Petrini (1677–1759)/ Jean-Etienne Liotar (1702–1789)/ Caspar Wolf (1735–1783)/ Johann Heinrich Füssli (1741–1825)/ Jacques Sablet (1749–1803)/ Louis-Léopold Robert (1794-1835)/ Charles Gleyre (1806 -1874)/ Alexandre Calame (1810–1864)/ Albert Anker (1810-1864)/ Barthélemy Menn (1815-1893)/ Arnold Böcklin (1827-1901)/ Robert Zünd (1827-1909)/ Rudolf Keller (1828-1905)/ Frank Buchser (1828-1890)/ Otto Frölicher (1840-1890)/ Ferdinand Hodler (1853-1918)/ Filippo Franzoni (1857–1911)/ Giovanni Segantini (1858-1899)/ Albert Welti (1862-1912)/ Félix Vallotton (1865- 1925)/ Giovanni Giacometti (1868-1933)/ Max Buri (1868-1915)/ Cuno Amiet (1868-1961)/ Alice Bailly (1872–1938)/ Réne Auberjonois (1872-1957)/ Adolf Dietrich (1877-1957)/ Otto Meyer-Amden (1885-1933)/ Johannes Itten (1888-1967)/ Albert Müller (1897-1926)/ François Barraud (1899-1934)/ Alberto Giacometti (1901-1966).

La Fondazione e la Collezione Gottfried Keller
La Fondazione Gottfried Keller fu costituita nel 1890 da Lydia Welti-Escher, figlia ed erede dell'uomo politico, pioniere dell'industria e imprenditore ferroviario Alfred Escher. Lydia Welti-Escher lasciò in eredità alla Confederazione Svizzera gran parte del suo patrimonio vincolando la donazione all'acquisto di importanti opere d'arte per i musei svizzeri. Il nome della Fondazione fa riferimento all’amico di famiglia Gottfried Keller, famoso poeta e pittore svizzero. Sin dalla sua costituzione, la Fondazione prevede per statuto una Commissione di cinque membri, nominati ancora oggi dal Consiglio federale per un mandato di quattro anni. La Commissione ha l’incarico di acquistare le opere d’arte, le quali sono di proprietà della Confederazione svizzera e, nello spirito del federalismo, di distribuirle ai diversi musei svizzeri sotto forma di prestito permanente.
Nei primi anni della sua attività, la Fondazione Gottfried Keller fu decisiva nell’impedire la vendita all’estero di beni culturali e nel riportare in Svizzera importanti opere. Ancora oggi, in stretta collaborazione con i singoli musei, è costantemente impegnata nell’acquisizione di opere d’arte significative per il nostro Paese. La collezione è oggi una delle più importanti collezioni d’arte svizzera dal XII al XX secolo e si compone di oltre 6'400 opere d’arte, depositate in circa 70 musei e altre 30 istituzioni in 23 Cantoni svizzeri. Sono rappresentate quasi tutte le discipline e tecniche dell’arte e dell’arte applicata, spaziando dall'oreficeria alla fotografia; facevano inoltre parte della collezione anche alcuni immobili, come il complesso conventuale di San Giorgio a Stein am Rhein e il castello di Wülflingen a Winterthur, che nel frattempo sono stati ceduti alla Confederazione.

Fondazione Marconi presenta EMILIO TADINI 1967-1972




dal 28 marzo al 28 giugno 2019
ingresso libero dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00

Fondazione Marconi presenta Emilio Tadini 1967-1972, la terza mostra dedicata all’artista e intellettuale milanese Emilio Tadini. Dopo Emilio Tadini 1960-1985. L’occhio della pittura del 2007 e Emilio Tadini 1985-1997. I profughi, i filosofi, la città, la notte del 2012, questo nuovo progetto espositivo pone l’attenzione sugli esordi della produzione artistica di Tadini, dal 1967 al 1972, ovvero dal primo ciclo Vita di Voltaire, che segna la nascita del suo linguaggio pittorico, fino ad Archeologia.

Considerato uno tra i personaggi più originali del dibattito culturale del secondo dopoguerra italiano, fin dagli anni Sessanta Emilio Tadini sviluppa la propria pittura per grandi cicli, popolati da un clima surreale in cui confluiscono elementi letterari, onirici, personaggi e oggetti quotidiani, spesso frammentari, dove le leggi di spazio e tempo e quelle della gravità sono totalmente annullate.

Le opere di Tadini nascono da un clima emotivo, da un flusso mentale “in qualche zona semibuia della coscienza” dove le immagini emergono in un procedimento freudiano di relazioni e associazioni e dove le situazioni “reali” che il pittore raffigura sono immerse nell’atmosfera allucinata del sogno, in un clima surrealista-metafisico. Questo processo automatico si sviluppa, più che sulla prima immagine del quadro, sulla serie: da un’immagine ne scaturiscono altre, modificandola e alterandola.

Ogni volta l’artista produce un racconto, tanto che la sua pittura cresce a cicli, come una serie di romanzi a puntate.
La lettura delle sue opere richiede strumenti di natura concettuale, le immagini apparentemente semplici e immediate, nascondono molteplici significati (“tutto accade davanti ai nostri occhi… il pensiero si ripara… dietro lo sguardo”), non mancano i riferimenti al Surrealismo e alla Metafisica di de Chirico, come anche alla psicanalisi di Lacan e Freud.
Tadini domina con singolare capacità due tipi di linguaggi, il visivo e il letterario, lavorare per cicli lega anche la sua pittura alla cultura letteraria e in particolare alla pratica della scrittura, di cui è maestro. Il suo lavoro è dunque luogo di convergenza di linguaggi differenti.

Tra il 1967 e il 1972 l’attività pittorica dell’artista è particolarmente prolifica e va delinandosi la sua modalità operativa e stilistica.
Punto di partenza è la pop art: le prime due grandi serie di opere per cui Tadini concepisce un linguaggio pop sono la Vita di Voltaire, del 1967, e L’uomo dell’organizzazione, dell’anno successivo. Seguono, nell’ordine, Color & Co. (1969), Circuito chiuso (1970), Viaggio in Italia (1971), Paesaggio di Malevič e Archeologia (1972).

Non sono tuttavia le aggressive manifestazioni tipiche del pop americano a interessarlo, bensì le varianti più introspettive e personali, a volte intellettuali, politiche e critiche, del pop britannico. Un occhio particolare è rivolto all’arte di Kitaj, Blake, Hockney e Allen Jones ma anche a Francis Bacon e Patrick Caufield, alla Figuration narrative di Adami, Arroyo e Télémaque. Sarà questa una fase di passaggio che l’artista abbandonerà negli anni Ottanta, destinata comunque a lasciare un segno indelebile nei suoi lavori successivi.

Accanto ai quadri, la mostra presenta una selezione di disegni e opere grafiche a testimonianza del fatto che Tadini ha sempre affiancato nei suoi “racconti per immagini” tela e carta, pittura e disegno.
Obiettivo finale del progetto espositivo Emilio Tadini 1967-1972 è riportare “alla luce” il lavoro grafico e pittorico del maestro milanese per ricostruire la figura di un artista totale (pittore, disegnatore, intellettuale, scrittore e poeta) colto e profondo, anche alla luce del particolare rapporto con Giorgio Marconi, gallerista, collezionista e soprattutto amico di Tadini.

“L’incontro con Marconi è stato importante, mi ha dato una grande fiducia di potere fare questo lavoro di pittore professionalmente”, racconta lo stesso Tadini. “E subito dopo, lavorando, viene fuori la prima grande serie che è quella della ‘Vita di Voltaire’, dove si vede l’influenza della Metafisica, si alleggerisce la materia pittorica, uso fondi chiari monocromi e comincia un po’ la storia della mia pittura. A questo punto c’è ormai questa come attività professionale, tanto che io sospendo il lavoro letterario: prendo appunti, per me, come se volessi autorizzare davanti a me stesso una scelta.”
(A.C. Quintavalle, Emilio Tadini, Fabbri Editori, 1994)

mercoledì 27 febbraio 2019

Europa, dove la qualità è di casa Sapori autentici e garantiti dall’origine: Vini Alto Adige DOC, Mela Alto Adige IGP, Speck Alto Adige IGP, Formaggio Stelvio DOP


I marchi di qualità dell‘Unione europea (UE) forniscono ai consumatori uno strumento per
orientarsi tra i prodotti alimentari e identificarne origine, qualità e sicurezza. Grazie a questa certificazione i produttori possono tutelarsi da imitazioni e contraffazioni. Queste condizioni si applicano anche ai Vini Alto Adige DOC, alla Mela Alto Adige IGP, allo Speck Alto Adige IGP e al Formaggio Stelvio DOP. Questi prodotti, contrassegnati dai marchi di qualità europei, sono sinonimo della qualità alimentare in Alto Adige e in Europa.
Quattro di essi, conosciuti ben oltre i confini di questa piccola regione, diventano così un ideale quartetto di messaggeri per una campagna informativa sul significato delle denominazioni di origine protetta e sul valore aggiunto che rappresentano per consumatori e produttori.
Si tratta di un programma triennale dal titolo “Europa, dove la qualità è di casa”, che dal 2018 al 2020 fornirà informazioni in quattro paesi, Germania, Italia, Paesi Bassi e Svezia, sulle garanzie di qualità legate ai marchi di qualità europei IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta) e al marchio DOC.
La denominazione protetta o controllata garantisce il rispetto da parte dei produttori di rigorosi standard qualitativi e lo stretto legame che i prodotti hanno con l’area di origine. In questo modo il consumatore ha la certezza di acquistare un prodotto di qualità autentico e controllato. Il marchio è anche sinonimo di trasparenza e tracciabilità, ovvero caratteristiche che in un mondo globalizzato assumono sempre maggiore importanza per i consumatori. I prodotti contraddistinti dai marchi di qualità sono strettamente legati alle tradizioni artigianali e alle persone che li producono nella regione di origine, il che li rende unici, inconfondibili e non paragonabili a prodotti presumibilmente “simili”.

I MARCHI DI QUALITÀ E IL LORO SIGNIFICATO
>> DOC significa “Denominazione di Origine Controllata” ed è il marchio che contraddistingue i vini di qualità italiani,
riconosciuto dall‘Unione europea come ricompreso nella DOP, ovvero “Denominazione di Origine Protetta”.
>> La IGP (Indicazione Geografica Protetta) certifica che almeno una delle fasi produttive è stata svolta sulla base di
criteri riconosciuti nella zona di origine e che un prodotto è legato alla regione per una particolare caratteristica.
>> La DOP (Denominazione di Origine Protetta) garantisce la produzione e la lavorazione di un alimento in una
data regione geografica secondo determinate procedure. Tutte le fasi produttive devono svolgersi qui.
• INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA •
CAMPAGNA FINANZIATA
CON L’AIUTO
DELL’UNIONE EUROPEA.
I PRODOTTI
La denominazione Vini Alto Adige DOC esiste dal 1971. Oggi più del 98% dell’intera superficie viticola dell’Alto Adige
ha la certificazione DOC. Tutti i vini della zona DOC sono sottoposti a rigorosi controlli di qualità, ad esempio
limitazioni alla vendemmia, valori minimi per il tenore di alcol e acidità e molto altro ancora. Grazie alla posizione geografica e al clima mite, alla confluenza tra le zone alpina e continentale, l’Alto Adige rappresenta una regione viticola estremamente variegata, dove su 5.400 ettari di superficie coltivata a vite crescono 20 vitigni diversi, di cui 60% uve bianche e 40% uve rosse.
Nel 2005 l’Unione europea ha riconosciuto la Mela Alto Adige IGP come Indicazione Geografica Protetta. 300 giorni di sole l’anno, abbondanti piogge primaverili, un’estate e un autunno solitamente miti regalano alla regione le condizioni ideali per la coltivazione di mele fino a 1.000 metri di altitudine. Questo clima assolutamente unico, abbinato a pratiche agricole controllate, naturali ed ecologiche, conferiscono alle mele dell’Alto Adige la tipica qualità succosa e croccante. Al momento sono 13 le varietà con il marchio IGP Braeburn, Elstar, Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Morgenduft, Jonagold, Pinova, Red Delicious, Topaz, Winesap.
Lo Speck Alto Adige IGP ha ricevuto l’Indicazione di Origine Protetta nel 1996. L’accurata selezione della carne di maiale, linee guida chiare e rigorosi controlli rendono lo speck dell’Alto Adige assolutamente inconfondibile. Il motto dei produttori “Poco sale, poco fumo e tanta aria fresca” fa parte della tradizione viva e vissuta, tramandata di generazione in generazione. Le tipicità dello speck dell’Alto Adige sono il gusto saporito e leggermente affumicato: solo lo speck migliore riceve lo storico marchio a fuoco.
Il Formaggio Stelvio DOP ha ricevuto nel 2007, unico formaggio dell’Alto Adige, la Denominazione di Origine Protetta dall’Unione europea. Il marchio garantisce qualità nel rispetto della tradizione e delle origini storiche e geografiche:
la produzione dello Stelvio è documentata sin dal 1914. Si tratta di un formaggio tipico della regione, stagionato per almeno 60 giorni. Per ottenerlo viene lavorato latte vaccino fresco proveniente da masi alpini situati, la maggior parte dei quali è situata a oltre 1.000 metri di altitudine. Attualmente lo Stelvio viene prodotto dalla Mila/Bergmilch nello stabilimento di Brunico e nella Latteria Burgusio.

IL PROGRAMMA “EUROPA, DOVE LA QUALITÀ È DI CASA”
Il programma informativo “Europa, dove la qualità è di casa” prevede una comunicazione online e offline e varie occasioni di informazione e degustazione all’interno dei mercati di prodotti alimentari. Informazione e degustazione sono al centro di tutte le attività proposte. Tutte le informazioni sulla campagna, sui marchi di qualità europei e sui prodotti sono consultabili visitando il sito www.EuropaQualita.eu.
La campagna è finanziata in comune dall’Unione europea, dal Consorzio Mela Alto Adige, dal Consorzio Formaggio Stelvio DOP, dal Consorzio Tutela Speck Alto Adige e dal Consorzio Vini Alto Adige.