Accanto a spicchi e rotelle arrivano i voti
tre le voci prese in esame: pizza, servizio e ambiente
Al vertice Franco Pepe e Simone Padoan
Bonci è il re della pizza in teglia
Luca Mastracci e Valentino Tafuri i pizzaioli emergenti
Napoli – Palazzo Caracciolo
20 settembre 2018
Sesta edizione della guida
Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con il
Sannio Consorzio Tutela Vini. Un’edizione storica: per la prima volta accanto a spicchi e rotelle
fanno la comparsa i voti.
Il
livello di preparazione al quale sono arrivati i nostri pizzaioli (non
tutti, sicuramente, anche se il numero di quelli “consapevoli” aumenta
in modo costante) è davvero
alto al punto che quest’anno è stato davvero difficile selezionare:
oltre 50, infatti, i nuovi ingressi in guida. Proprio per questo è
arrivato il momento di mettere un po’ d’ordine o meglio di stilare delle
graduatorie più “severe”, per far emergere quelle
“sfumature” che a certi livelli diventano sostanza e fanno la
differenza. I voti prendono in esame tre voci fondamentali:
pizza (impasto, lievitazione, stagionalità dei topping, equilibrio dei condimenti),
servizio (che include anche la proposta del beverage e la capacità del personale di sala di gestirla) e
ambiente. Naturalmente i voti sono stati assegnati e calibrati in
rapporto alle categorie di appartenenza: pizza napoletana, all’italiana
a degustazione, a taglio. Non è stato facile, è stata una bella sfida
anche per noi. Una sfida che, inevitabilmente,
creerà qualche malumore ma che, siamo convinti potrà essere di
ulteriore stimolo al settore.
Primi a pari merito
Franco Pepe e Simone Padoan (96/100), due capiscuola indiscussi. Piazzamento d’onore per
Renato Bosco ed Enzo Coccia (entrambi a 94/100). Gabriele Bonci al vertice degli interpreti della pizza in teglia con 95/100. Le graduatorie complete negli allegati.
Il premio per la Migliore carta delle bevande va a
ZenZero Osteria della Pizza di Pisa e Oliva - Da Concettina ai Tre Santi di Napoli.
Il premio I Maestri dell’Impasto è stato assegnato a
Gennaro Battiloro e a Francesco e Salvatore Salvo.
Il Premio per le Migliori Pizze dell’Anno va a:
Gigi Pipa di Este (PD) per la categoria pizza a degustazione; Giangi’s Pizza di Arielli (CH) per la categoria pizza all’italiana;
Guglielmo Vuolo di Verona per la categoria pizza napoletana; Alimento
di Brescia per la categoria pizza a taglio; Seu Pizza Illuminati di Roma per la pizza dolce.
Infine
qualche curiosità a margine. La regione con il maggior numero di Tre
Spicchi è la Campania (13), al secondo posto la Toscana (12); terzo
posto per il Lazio con 8 che è, inoltre,
regione leader per la pizza in teglia con ben 3 Tre Rotelle.
Da sottolineare anche lo sbarco sul podio per la prima volta della Liguria con
Officine del Cibo di Sarzana (SP).
In appendice una sezione dedicata alle migliori pizze italiane nel mondo.
Soddisfazione da parte del Presidente
Paolo Cuccia “La pizza è uno dei simboli dell’italianità nel mondo. La sesta edizione della guida
Pizzerie d’Italia è ancora più attenta a questo grande patrimonio
nazionale, capace di cogliere quei piccoli dettagli che fanno la
differenza, principalmente l’utilizzo di materie prime di qualità.
Inserendo i voti, Gambero Rosso ha deciso di dare ancora
più rilevanza all’arte dell’impasto, alla valorizzazione dei prodotti
del territorio e alla miriade di eccellenze che da sempre
contraddistinguono l’Italia e la sua biodiversità”.
Nessun commento:
Posta un commento