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mercoledì 17 settembre 2025

A sei anni dal grande successo nelle sale di Depeche Mode: Spirits in the Forest e dopo l’anteprima all’ultimo Tribeca Film Festival I DEPECHE MODE TORNANO AL CINEMA CON “DEPECHE MODE: M”

 


Nelle sale di tutto il mondo dal 28 al 30 ottobre 

l’intenso e travolgente film concerto in 4K e audio 5.1


Prevendite aperte a partire da oggi 17 settembre




  

Diretto dal regista pluripremiato Fernando Frías e presentato in anteprima al Tribeca Film Festival 2025, arriva nelle sale di tutto il mondo in 4K e audio 5.1 dal 28 al 30 ottobre DEPECHE MODE: M, il film concerto che intreccia le riprese dei tre show sold out al Foro Sol Stadium di Città del Messico, accompagnando il pubblico in un intenso viaggio musicale. Un percorso che utilizza la passione di quasi 200.000 fan messicani come lente per raccontare l’influenza senza tempo della band, offrendo al contempo un potente tributo all’indissolubile legame tra musica, tradizione e spirito umano. L’elenco delle sale sarà presto disponibile su nexostudios.com e le prevendite apriranno a partire dal 17 settembre.


DEPECHE MODE: M, la cui uscita è sostenuta ufficialmente da IMAX, segue la tappa di Città del Messico del Memento Mori Tour, che ha visto la band esibirsi davanti a oltre 3 milioni di fan in 112 concerti in tutto il mondo con show che Rolling Stone ha definito “una straordinaria celebrazione della vita e della musica”. Il film è stato presentato in anteprima ufficiale al Tribeca Film Festival il 5 giugno 2025, seguito da un Q&A dal vivo con i membri della band Dave GahanMartin Gore e il regista Fernando Frías, mentre i fan attendevano con impazienza i dettagli sull’uscita globale.


L’evento cinematografico ha un significato particolare anche per la scomparsa del membro fondatore Andy Fletcher nel 2022, con temi di morte e memoria che si intrecciano naturalmente con la musica della band. Il regista Fernando Frías è noto per il pluripremiato I’m No Longer Here, vincitore di 10 premi agli Ariel Awards in Messico, tra cui Miglior Film e Miglior Regia. È stato inoltre candidato al DGA Award e il film è stato il candidato messicano agli Oscar 2021. Il suo film più recente, I Don’t Expect Anyone to Believe Me, ha ricevuto grandi consensi dalla critica. Il tour dei Depeche Mode ha seguito la pubblicazione del quindicesimo album in studio, Memento Mori (2023), che ha raccolto ampio consenso della critica ed è entrato direttamente al #1 della classifica italiana FIMI Top Of The Music e nella Top 3 (#2) della classifica dei VINILI più venduti nella settimana di uscita. Ispirazione indelebile per fan, critici e artisti, i Depeche Mode continuano a guardare avanti: l’album Memento Mori e il relativo tour rappresentano solo l’ultimo capitolo di un’eredità impareggiabile e in continua evoluzione.


Prodotto da Sony Music Vision e Trafalgar Releasing, DEPECHE MODE: M è distribuito in Italia in esclusiva da Nexo Studios con i media partner Radio Deejay, Radio Capital e MYmovies e in collaborazione con Live Nation e Columbia Records/Sony Music Italia. 

VINO: A MONTALBERA LA VENDEMMIA NOTTURNA DEL RUCHÈ E DEL GRIGNOLINO, DUE ECCELLENZE AUTOCTONE DEL MONFERRATO

 


Si opta di vendemmiare dopo il tramonto le uve dei rossi autoctoni piemontesi per preservarne in massimo grado l’integrità, i profumi e la concentrazione in vista di un’annata che potrebbe essere tra le migliori di sempre

 


 

Montalbera (Asti), 17 settembre 2025 - «Anche quest’anno abbiamo optato per la vendemmia notturna per due dei nostri vini a bacca nera quali il Ruchè ed il Grignolino, per preservare in massimo grado tutte le caratteristiche precipue in quanto ad integrità, profumi e concentrazione. In questo modo gli acini arriveranno in cantina all’apice della loro maturazione, in condizioni perfette. Ci aspettiamo infatti che questa vendemmia 2025 potrà dar vita ad un’annata che si annuncia tra le migliori di sempre, paragonabile alla 2015 che fu strepitosa. La vendemmia notturna è per noi però anche una forma di welfare aziendale, perché con essa cerchiamo di mettere tutti i nostri collaboratori nelle migliori condizioni possibili per operare, senza i picchi di forte caldo che vi sono nelle ore diurne», lo ha dichiarato Franco Morando, Direttore Generale di Montalbera, tenuta che si estende fra i territori del Monferrato e della Langa piemontesi. «Non è la prima volta che organizziamo la vendemmia notturna. Negli scorsi anni si è rivelata una scelta azzeccata. Considerato il grande successo ottenuto, abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che favorisce la qualità delle uve, ma anche aiuta i nostri ragazzi a lavorare con temperature più miti”, ha proseguito Morando. Il motivo principale della vendemmia notturna nel 2025? Franco Morando ha le idee molto chiare a riguardo: “Vogliamo preservare gli acini per il nostro amato e rinomato Ruchè ma anche per il Grignolino, un vino che il mitico Luigi Veronelli definiva “il più bianco dei rossi ed il più rosso dei bianchi”. L’obiettivo è quello di stressarli il meno possibile per portare a casa risultati ottimali all’insegna della qualità più elevata». La vendemmia dopo il tramonto permette in tal modo di produrre vini d’eccezione come il «Ruchè riserva ‘Il Fondatore’ oppure il Grignolino vinificato sia in acciaio sia in anfora.

Dedichiamo questa vendemmia notturna a mio nonno, Enrico Riccardo Morando, fondatore dell’azienda Montalbera che acquistò la tenuta e che fin dai primi anni si è sempre impegnato molto nella valorizzazione dei vitigni autoctoni piemontesi come il Ruchè ed il Grignolino. Oggi in Montalbera produciamo il 60% di tutto il Ruchè che ha origine nelle colline del Monferrato, patrimonio dell’UNESCO. Il Ruchè è il nostro principe rosso e noi vogliamo valorizzarlo al meglio possibile attraverso la nostra eccezionale Riserva de “Il Fondatore”», ha dichiarato Franco Morando, Direttore Generale della Tenuta Montalbera che oggi conta oltre 130 ettari di appezzamenti a Castagnole nel Monferrato. «Siamo fieri che il Ruchè prodotto nelle nostre vigne sia il più bevuto al mondo. Ma riteniamo che anche il Grignolino meriti di essere riscoperto perché, se di qualità, è un vino che può riservare delle piacevoli sorprese. Proprio per questo, in Montalbera ne realizziamo due diverse interpretazioni, una tradizionale vinificata in acciaio ed un’altra, più originale ed inusuale, vinificata in anfora, utilizzando un metodo antico di secoli che aiuta a svelarne gli aspetti più reconditi e spiccatamente caratteristici.>>

MONTALBERA (GRUPPO MORANDO) - Il Gruppo Morando, tra i leader in Italia nella produzione di alimenti per cani, gatti e cavalli, con importante diversificazione di business anche nel settore vitivinicolo (Montalbera appunto) ed immobiliare, nel 2024 ha registrato un fatturato di oltre 250 milioni di euro, con un’importante crescita a doppia cifra (+16%) rispetto al 2023, con l’export che ha registrato un aumento del +12%. La Famiglia Morando crede fermamente nella continua ricerca per il benessere dei nostri amici a 4 zampe, e supporta tale missione con significativi investimenti in innovazione tecnologica e ricerca & sviluppo, senza mai condurre test sugli animali.  

 

ARTE&VINO 2025 MONTEVERRO OSPITA LITTLE BIG BRAID DI MATTEO NASINI

 


“NERO9 MILANO” Da otto anni un’istituzione per gli amanti di tagli di carne con osso alla brace

 



Nero”, come il carbone vegetale utilizzato per la cottura delle carni alla brace. Al civico “9” di via Anfiteatro, storico scorcio meneghino nel cuore di Brera con vicini d’eccezione come il Piccolo Teatro Strehler e la Pinacoteca.

 

Definire Nero9 Milano come un ristorante italiano di carne è riduttivo. I proprietari - Donatella Izzo, artista visiva e impeccabile padrona di casa, e il marito Marco Parente, alla guida della cucina – hanno fatto del loro locale un vero e proprio tempio della carne alla brace, dove la profonda conoscenza dei prodotti e la ricerca costante offrono ai clienti un’esperienza che va oltre la degustazione gastronomica nel segno di una cultura di genere.

 

Spazio intimo ed elegante specializzato nella proposta di tagli con osso alla Fiorentina, Costate e Tomahawk, è stato tra i primi in città nel 2017 a proporre una selezione Dry Aged, garantendo un processo di frollatura a secco da minimo 30 a 60 giorni che conferisce una particolare morbidezza, nuovi sapori e profumi alla carne. Non solo. L’utilizzo di carbone vegetale essiccato naturalmente e atossico per la cottura, è il tratto distintivo di una proposta attenta al rispetto di una materia prima di altissimo livello che spazia dalla Razza Piemontese Italiana alla Manzetta della Polonia, passando dalla Spagna con l’eccellenza dell’Angus e della Charra autoctona. Particolare la “Selezione Nero9” che porta in tavola i migliori capi sul mercato, selezionati non in base alla razza ma in base al rapporto tra il grado di marezzatura e sapore, provenienti da Italia e Europa.

La qualità all’origine DOC e DOCG dei tagli è inoltre garantita dalla collaborazione con realtà attente al benessere dell’animale, allevato allo stato brado “grass-fed” o semi brado, con la sicurezza dei più esigenti controlli di qualità stabiliti dall’Unione Europea.

 

Quest’anno – commentano Donatella e Marco – raggiungiamo l’importante traguardo degli otto anni di attività a conferma di come ancora oggi la conduzione familiare possa rappresentare un valore aggiunto, nonché una scelta imprenditoriale di successo”.

 

In carta si trovano anche carni senza osso anche loro Dry Aged come il più classico Filetto e il Ribeye di razza piemontese. Tra gli antipasti i taglieri di formaggi a produzione artigianale, carpacci di manzo affumicato e midollo alla brace oltre un’ampia selezione di tartare di manzo condite.

Non mancano i primi (Bigoli Cacio&Pepe e Tagliatelle con crema di tartufo nero) e dolci come il carpaccio di cioccolato fondente con caramello salato o il tiramisù con la crema di marroni.

 

Completa la proposta una pregiata carta vini con etichette vincitrici di prestigiosi premi a livello mondiale.

 

Nero9 Milano

Via Anfiteatro 9, Milano

Da lunedì a giovedì, e domenica | 19 – 23.30

Venerdì 19 – 00

Sabato 12.30 – 15, 19 – 00

Telefono: +39 02 91 67 23 24

nero9milano.com

VARESE DESIGN WEEK 2025 Torna per la nona edizione con il tema della GABBIA 25 – 28 settembre 2025

 

CHEESE 2025: PARMIGIANO REGGIANO MAIN PARTNER DELL’EVENTO INTERNAZIONALE DI SLOW FOOD CON EVENTI E DEGUSTAZIONI SUI TEMI DELLA BIODIVERSITÀ E DELLA VERSATILITÀ

 



Il Consorzio parteciperà alla XV edizione della biennale, prevista a Bra dal 19 al 22 settembre, con stand, degustazioni, focus sul Parmigiano Reggiano di montagna, coinvolgimento dei caseifici e partecipazione ai laboratori Slow Food

 

Reggio Emilia, 17 settembre 2025 – Dal 19 al 22 settembre torna Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo e alle forme del latte. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, main partner dell’iniziativa biennale organizzata dalla Città di Bra e da Slow Food, parteciperà a questa XV edizione con uno stand all’interno della piazza dei partner, degustazioni in pairing con i prodotti d’eccellenza di Cantine Bava, Cocchi, Godivino, QBA, Tequila Curado e Venchi, focus sui temi della biodiversità e della versatilità della Dop, coinvolgimento dei caseifici presenti con un momento dedicato al racconto della propria realtà produttiva, approfondimento sulla figura del battitore e sui prati stabili, presenza del prodotto all’interno dei laboratori Slow Food.

 

Il programma degli appuntamenti è ricco e articolato (dove non diversamente indicato, si svolgeranno presso lo stand Parmigiano Reggiano; le degustazioni sono gratuite su prenotazione presso lo stand il giorno stesso dell’evento). Si parte venerdì 19 con un approfondimento su Razze bovine: il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse (ore 11:00, con degustazione), seguito dall’appuntamento Slow Food Il mio posto è la montagna (ore 13:00) con la partecipazione di Ferme Audenino (produttrice del Presidio Slow Food dei prati stabili e dei pascoli), Simone Franza (produttore del Presidio dei prati stabili e pascoli in Val Chisone in Piemonte) e Camilla von Burgsdorff (GrowWise), e la moderazione di Tecla Biancolatte (La Repubblica - Il Gusto); dal dialogo Pascoli e paesaggi agrari storici, come tutelarli e valorizzarli (ore 15:00) con Cristina Ferrarini (produttrice del Presidio Slow Food della pecora Brogna - “Paesaggio storico degli Alti Pascoli della Lessinia”), Federica Romano, (coordinatrice di programma della cattedra UNESCO "Paesaggi del Patrimonio Agricolo" dell’Università di Firenze e direttrice dell’Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico E.T.S.), Antonio Santoro (vicedirettore cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze) e Ugo Scalabrini (produttore di Parmigiano Reggiano) con la moderazione di Jacopo Goracci (Slow Food Italia), e dall’Aperitivo Time in abbinamento ai vini Alta Langa Docg di Cocchi (ore 18:00). Sempre venerdì è inoltre prevista una degustazione con i prodotti dell’Emilia-Romagna (ore 12:00, stand Regione Emilia-Romagna).

 

Sabato 20 si apre con Mestieri antichi: il battitore di Parmigiano Reggiano (ore 11:00, con degustazione), dedicato alle figure chiamate a “espertizzare” ogni singola forma della Dop prima che venga immessa sul mercato, seguito dall’incontro dedicato al Presidio dei prati stabili e dei pascoli (ore 13:00) con gli interventi di Giampiero Lombardi (Università di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari DISAFA), Serena Milano (direttrice generale di Slow Food Italia), Chiara Murano (Eataly) e Francesco Sottile (Dipartimento di architettura dell’Università di Palermo, vicepresidente Slow Food Italia, membro del board di Slow food Internazionale); dal pairing con i prodotti di Venchi (ore 15:00) e dall’Aperitivo Time con i vini di Godivino (ore 18:00). La giornata si completa con Parmigiano Reggiano e QBA, dedicato allo sposalizio tra la Dop e il mondo delle birre artigianali (ore 18:30, stand EVISO).

 

Domenica 21 sarà la volta della degustazione gratuita su prenotazione Panorama di montagna - Caseificio Rosola di Zocca (ore 11:00); del secondo incontro Il mio posto è la montagna (ore 13:00) con la partecipazione di Loretta Bellelli e Matteo Govi (Paesaggio rurale storico delle praterie e dei canali irrigui della Val d’Enza), Ernesto Benfari (produttore del Presidio dei prati stabili e pascoli), Riccardo Marchioro (referente dei giovani produttori veneti del Presidio Slow Food della razza Rendena), Alessandra Spada (produttrice del Casecc del Montefeltro) e la moderazione di Jacopo Fontaneto (La Repubblica - Il Gusto); di un nuovo appuntamento per scoprire il mestiere del battitore (ore 15:00, con degustazione) e di un Aperitivo Time dedicato alla mixology con Tequila Curado (ore 18:00) e la partecipazione del global ambassador Francesco Angotti. Fuori dallo stand, il Parmigiano Reggiano sarà protagonista di una degustazione organizzata dalla Regione Emilia-Romagna (ore 17:00, stand Regione Emilia-Romagna).

 

Infine, lunedì 22 la mattinata sarà riservata alle scuole con i laboratori Alla scoperta del Parmigiano Reggiano: storia, cultura, tradizione e… degustazione! (dalle ore 10:00 alle ore 12:00), con degustazioni guidate di diverse stagionature a cura dei maestri assaggiatori APR; mentre nel pomeriggio andrà in scena il terzo appuntamento de Il mio posto è la montagna (ore 13:00), con la partecipazione di Simone Franza (produttore del Presidio dei prati stabili e pascoli in Val Chisone - Piemonte), Carlo Mazzoleni (produttore del Presidio Slow Food dello Storico Ribelle e del Furmàcc del féen) e Lara e Silvia Pennati (produttori Presidio Slow Food dei prati stabili e dei pascoli), con la moderazione di Carla Coccolo (Slow Food Italia).

 

Il focus sarà dunque sulla produzione in montagna, con un particolare approfondimento sui giovani produttori. Il Parmigiano Reggiano è infatti il più importante prodotto Dop ottenuto in questa area geografica, con oltre il 21,7% del totale: nel 2024 la produzione degli 84 caseifici di montagna della Dop ha superato le 884.000 forme, con un aumento del +2,6% sul 2023 e del +15,4% sul 2016, anno in cui è stata inaugurata la politica del Consorzio di rilancio e valorizzazione di questa produzione. In crescita anche la produzione di latte, con oltre 425.000 tonnellate (+1,6% sul 2023 e +11,9% sul 2016) fornite da più di 800 allevatori attivi in montagna). Inoltre, nel 2016 il Consorzio ha lanciato la certificazione aggiuntiva Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna” per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo di quest’area di produzione e offrire ai consumatori ulteriori garanzie legate all’origine e alla qualità del formaggio. Stando agli ultimi dati disponibili, il “Prodotto di Montagna” ha superato le 230.700 forme, con un aumento del +1,78% sul 2022 e del +29,6% sul 2016. Ciò ha reso possibile il mantenimento dell’agricoltura in zone altrimenti abbandonate e ha contribuito allo sviluppo di una società modernamente agricola e di un paesaggio riconoscibile e apprezzato sia dai suoi abitanti, sia dal circuito del turismo di qualità.

 

«Siamo felici di riconfermare la nostra storica collaborazione con Cheese e Slow Food», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, «per offrire agli appassionati la possibilità di scoprire la straordinaria biodiversità e la sostenibilità del Parmigiano Reggiano, in particolare di quello prodotto in montagna. La nostra Dop contribuisce infatti a fortificare l’economia e a preservare l’unicità dell’Appennino emiliano. È il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con più del 21,7% della produzione totale concentrata in ben 84 caseifici. La differenza delle Dop rispetto a tante altre realtà economiche è che l’attività non può essere delocalizzata, e pertanto il fatturato diventa automaticamente “reddito” per la zona di origine. Se a ciò aggiungiamo che un turista straniero su due ha visitato il nostro Paese in funzione dell’enogastronomia, risulta lampante l’importanza della Dop per lo sviluppo del turismo esperienziale in questi luoghi. Per il Consorzio, sono il territorio e la comunità che lo abita il bene più prezioso e il nostro intento è quello di impegnarci sempre di più per preservarli ed essere un modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale».