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sabato 1 novembre 2025

PAV - Parco Arte Vivente presenta DOVE LE LIANE S’INTRECCIANO Resistenze, alleanze, terre Binta Diaw

 


“Assolo di Tartufo” da Daniel Canzian

 



Giovedì 6 novembre, al ristorante dello chef Daniel Canzian va in scena “Assolo di Tartufo”, una serata dedicata all’ingrediente nel suo momento migliore. Il menu si apre con il benvenuto dalla cucina e l’originale pane sfogliato; si prosegue con l’uovo di quaglia in nido di kataifi su crema di topinambur e tartufo bianco; al centro il risotto “tartufo bianco… e nero”; a seguire patate in crosta di sale con fonduta di taleggio e tartufo. Chiude il percorso la Veneziana.
Il costo del menu è di 150 euro a persona. Disponibile un abbinamento vini dedicato.

 

DanielCanzian Ristorante
Via Castelfidardo angolo Via San Marco, 20121 Milano
Info e prenotazioni
Tel. 02 6379 3837
danielcanzian.com

 

venerdì 31 ottobre 2025

DAZI: BOTTEGA (PROSECCO), 'BLOCCO USA DETERMINERÀ BOOM MERCATO ALCOHOL ZERO'

 


Prodotti free alcohol (+500% dal 2021) nuova frontiera per musulmani e Gen Z

Bibano di Godega (Tv), 31 ottobre 2025 - "+500% negli ultimi 5 anni per il mercato dei vini alcohol free, e ci si aspetta che il blocco USA, che sta causando un danno di oltre 300 milioni di euro (stime UIV) per l’export dei nostri vini, determinerà un boom del mercato dei vini alcohol zero del +400% nei prossimi 5 anni anche grazie ad un forte incremento di domanda dei paesi musulmani. Ad incrementare sarà anche la domanda di vino kasher stimabile in +100%", sono le stime dell’imprenditore del prosecco Sandro Bottega a capo dell’omonima azienda vitivinicola veneta. "In un momento storico in cui gli scambi commerciali sono condizionati da spinte protezionistiche, sottolineo la necessità di rafforzare la nostra presenza nei paesi musulmani, che racchiudono alcuni tra i più interessanti mercati alternativi. La nostra cantina di Bibano di Godega (TV) si è inoltre distinta nella produzione di prodotti no alcohol, che negli ultimi 5 anni (2021-2025) sono cresciuti di circa +500% e subiranno un incremento del +400% nei prossimi 5 anni. Una nicchia di mercato per la quale si prevede anche nel prossimo futuro un’ulteriore crescita, che consentirà di compensare la possibile riduzione di fatturato determinata dai dazi Usa", ha commentato l’imprenditore vitivinicolo veneto Sandro Bottega.

Sandro Bottega, presidente di Bottega Spa, aggiunge inoltre: “Da grappoli d’uva provenienti dallo stesso vigneto può nascere un vino spumante Kasher o alternativamente una bevanda effervescente Halal, priva di contenuto alcolico. La mia speranza più grande è che questi due prodotti possano veicolare un messaggio di pace e avvicinare con un brindisi simbolico due civiltà che hanno alle spalle una storia plurimillenaria". Bottega prosegue: “Da qualche anno produciamo infine due vini, un limoncino e un amaro alcohol free. Questi prodotti sono un’espressione diversa ma non antitetica della nostra tradizione e si rivolgono principalmente ai giovani della Generazione Z. Anche a loro voglio dedicare un brindisi, per unire, al di là dei dati anagrafici, le diverse fasce di età e rafforzare un dialogo che da qualche tempo appare un po’ appannato".

"Oggi più che mai la parola pace è necessaria per restituire buon senso e normalità alle coscienze di alcuni grandi della terra. Avidità ed ego ci hanno portato ad una situazione inverosimile dove si sono persi 80 anni di civiltà, di ragionevolezza e di progresso. Noi possiamo fare ben poco, se non offrire ai governi di tutto il mondo il nostro “Wine of Peace” e produrre tanto vini spumanti tradizionali, quanto spumanti con certificazioni Halal o Kasher, quanto versioni No/low alcohol per la Generazione Z. In sintesi: tecnologia, passione e tanta naturalità per portare un brindisi di pace in tutto il pianeta Da sempre abbiamo manifestato un sincero interesse per tutte le culture, rispettando appieno i dettami religiosi, etici e culturali dei diversi popoli. I frutti della terra, quali uva, limone, erbe alpine, sono un patrimonio comune, a prescindere dalla latitudine di provenienza, e si prestano ad essere lavorati e trasformati con modalità diverse. Non deve quindi stupire che Bottega riesca a produrre, anche nel rispetto dei parametri Kasher e delle modalità Halal, con il conseguimento delle rispettive certificazioni dalle autorità confessionali competenti in materia", ha concluso Sandro Bottega, imprenditore del vino a capo della storica azienda Bottega SpA di Bibano (TV), tra i leader in Italia per la produzione di Prosecco

 

GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA GIORNATA INAUGURALE DELLA CITTA’ DEL CIOCCOLATO DA DOMANI 1° NOVEMBRE LE PORTE SI APRONO ANCHE AI TURISTI

 

IL BUTTAFUOCO STORICO DELL'OLTREPO' PAVESE PER LA PRIMA VOLTA IN VETRINA AL MERANO WINEFESTIVAL

 


Sabato 8 novembre, le cantine Fiamberti, Giorgi, Maggi Francesco e Quaquarini

        protagoniste di una masterclass condotta dal wine journalist Mauro Giacomo Bertolli

  

Milano, 31 ottobre 2025 – Le cantine Fiamberti, Giorgi, Maggi Francesco e Quaquarini, quattro tra le più importanti realtà dell’Oltrepò Pavese, membri del Club del Buttafuoco Storico, saranno protagoniste di una masterclass condotta dal wine journalist Mauro Giacomo Bertolli, tra i massimi esperti di vini oltrepadani, che avrà luogo l’8 novembre prossimo, nell’ambito del 34ª Merano WineFestival.

 

Per il Buttafuoco Storico, vera e propria eccellenza della produzione vinicola lombarda, si tratta di una consacrazione alla più prestigiosa manifestazione vitivinicola italiana. Il Buttafuoco è un grande vino rosso che nasce dall’uvaggio dei vitigni Croatina, Barbera, Uva Rara e Ughetta di Canneto. È originario del territorio chiamato Sperone di Stradella, che si estende su sette comuni dell’Oltrepò Pavese orientale, su un areale di circa duemila ettari

 

“I vignaioli che abbiamo selezionato per la degustazione di Merano, spiega Mauro Giacomo Bertolli, sono al tempo stesso emblematici dello spirito e della tradizione che contraddistingue il terroir del Buttafuoco Storico e testimonianza della possibilità di interpretare e produrre questo vino secondo declinazioni diverse, in linea con lo stile di ciascuna azienda”.

 

Questi i vini che saranno proposti:

·      Fiamberti, Buttafuoco Vigna Sacca del Prete, annate 2013 e 2021

·       Giorgi, Vigna Casa Corno, annate 2017 e 2020

·       Maggi Francesco, Buttafuoco Vigna Costera, annate 2015 e 2018

·       Quaquarini, Buttafuoco Vigna Pregana, annate 2010 e 2019

 

Nel corso della masterclass, sarà degustata anche l’annata 2020 del vino consortile “I Vignaioli del Buttafuoco Storico”.

 

Fondato nel 1996, il Club del Buttafuoco Storico, riunisce 18 produttori dell’Oltrepò Pavese, impegnati a tutelare e promuovere questo vino attraverso un rigoroso disciplinare di qualità. Le vigne riconosciute sono 20, per un totale di circa 22 ettari nei comuni di Broni, Stradella, Castana, Canneto Pavese, Montescano, Pietra de’ Giorgi e Cigognola: il loro nome topografico in etichetta certifica l’origine e l’unicità di ogni vino. Ogni anno viene prodotto anche un Buttafuoco Storico consortile ottenuto da un blend dei vini degli associati, realizzato da un enologo sempre diverso, coinvolgendo prevalentemente enologi esterni alle cantine del Club. Simbolo del Club è un veliero dalle vele infuocate, ispirato alla nave “Buttafuoco” della Marina austro-ungarica ottocentesca.

 

FIAMBERTI

Giovanni Fiamberti acquista nel 1814 Vigna Solenga, iniziando a produrre vino: attività familiare che si sviluppa di generazione in generazione. Nel secondo dopoguerra, Giuseppe Fiamberti crea il marchio aziendale e amplia le dimensioni dell’azienda. Alla guida delle Cantina c’è oggi Giulio Fiamberti, che ha raccolto il testimone dal padre Ambrogio: nei suoi 20 ettari di vigneto alleva con passione le varietà tipiche della zona: Pinot Nero, Riesling, Croatina, Uva Rara, Barbera e Ughetta di Canneto, vitigno autoctono conosciuto anche come Vespolina. Tra i produttori di riferimento per il Buttafuoco, negli ultimi anni si è dedicato con successo anche alla produzione di Metodo Classico.

 

GIORGI

Dalle colline dell'Oltrepò Pavese, al confine di quattro regioni, nasce nel 1875 la storia delle Cantine Giorgi. È una delle aziende familiari di maggiori dimensioni del territorio, con la produzione annua di circa un milione di bottiglie, che si è sviluppata soprattutto a partire dagli anni Settanta grazie ai fratelli Gianfranco e Antonio. Ora al timone sono i figli di Antonio, Fabiano ed Eleonora. Tra le cantine dell’Oltrepò più presenti nei mercati mondiali, Giorgi si distingue per innovazione e marketing. Nota per gli spumanti, merita attenzione anche per i vini tipici del territorio, in particolare il Buttafuoco. Importante la partnership con Gerry Scotti, per il quale è stata realizzata una linea di vini a suo nome.

 

MAGGI FRANCESCO

L'Azienda Agricola Maggi Francesco, a condizione familiare è stata fondata nel 1940 da Francesco Maggi, successivamente sviluppata dai suoi figli, Angelino e Giuseppe, e ora prevalentemente dal nipote Marco, al quale fin da giovane il padre e lo zio hanno lasciato lo spazio per fare crescere la cantina con idee nuove e moderne, seppure rispettose della tradizione. È situata a Canneto Pavese, uno dei comuni simbolo della tradizione vinicola dell’Oltrepò Pavese. L’Azienda dispone di 29 ettari di vigneto, di cui 25 di proprietà. La produzione media è di circa 150 mila bottiglie l’anno: una ventina di etichette, espressione delle diverse tipologie del territorio. Tra le aziende che più identificano la propria anima con quella del Buttafuoco.

 

QUAQUARINI

L’Azienda Agricola Quaquarini Francesco si trova a Canneto Pavese. A conduzione familiare, certificata biologico, propone i vini tipici dell’Oltrepò in tutte le loro sfumature. Fondata da Libero Quaquarini nel 1904, è passata di generazione in generazione a Umberto, poi a Francesco e ora ai suoi figli, Umberto e Maria Teresa. Già presenti in cantina anche Riccardo e Federico, figli di Umberto, che è anche l’enologo dell’azienda. Da sempre attenti alla sostenibilità e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni, con rispetto e amore per le tradizioni, possiedono 50 ettari di vigneto, per una produzione annua di circa 500 mila bottiglie.

EUSTACHIORA PORTA A MILANO LA CANTINA DEL TESTIMONE

 




3 - 11 Novembre 2025 | Milano
EUSTACHIORA



Tre vini, una storia, un’eredità toscana


C’è un vino che nasce da una promessa. Una promessa tra generazioni, tra chi ha piantato la vigna e chi oggi la fa crescere con la stessa cura e la stessa visione.

Dal 3 all’11 novembre, EustachiORA, la degustazione itinerante che anima il quartiere Porta Venezia di Milano, accoglie Cantina del Testimone, giovane realtà vitivinicola fondata da Francesco Goracci, che nel 2022 ha raccolto il testimone del nonno Idro, contadino e vignaiolo di Abbadia di Montepulciano.

L’idea nasce dal legame tra i due, un manoscritto mai scritto dal nonno, un racconto rimasto nella penna e oggi trasformato da Francesco in un progetto collettivo. Attorno a sé ha riunito 15 soci provenienti da mondi diversi, agricoltura, marketing, diritto, tecnologia, tutti uniti dalla convinzione che il vino sia prima di tutto un gesto di comunità.

“La Cantina del Testimone è terra, uva, amicizia e voglia di fare insieme trasformate in vino.”

Parole che raccontano un modo di intendere la viticoltura come gesto collettivo, un lavoro che si costruisce tra mani amiche e visioni condivise.

Tra Montepulciano e la Val d’Orcia, nel cuore della Toscana rurale dichiarata Patrimonio UNESCO, la cantina coltiva 3 ettari di vigneto distribuiti tra Abbadia, Gracciano, Pianoia e Greppo. Qui il lavoro è artigianale, scientifico e sostenibile, rese equilibrate, inerbimenti spontanei, attenzione al suolo e vinificazioni non invasive

Nel 2024 arriva la prima vendemmia del nuovo corso, e nel 2025 le prime bottiglie. Ogni etichetta è una pagina del manoscritto di nonno Idro: “Fortunato”, bianco macerato profondo; “Fiorella”, rosato elegante; “Idro”, rosso conviviale. Completano la produzione il Chianti “Vigna di Idro” e il passito “Santino”, omaggio alla memoria contadina.

L’EVENTO
EustachiORA continua a essere un ponte urbano tra chi coltiva e chi degusta, un’occasione per ascoltare storie vere e assaporare vini che raccontano di persone prima che di etichette.
Due tappe, tre calici, un viaggio nel cuore della Toscana contemporanea.

TAPPE

1. Polpetta DOC – Via Bartolomeo Eustachi 8
    FORTUNATO – Bianco IGT Toscana
    FIORELLA – Rosé IGT Toscana

2. Sapori Solari – Via Stoppani 11
    IDRO – Rosso IGT Toscana

TICKET DEGUSTAZIONE: 15€ – Acquistabile nella prima tappa include 3 calici + 1 extra finale
I locali manterranno i propri orari e il giorno di chiusura settimanale.

 

I VINI IN DEGUSTAZIONE


FORTUNATO – Bianco IGT Toscana

Fortunato è una cuvée intensa, nata dall’unione di Trebbiano, Malvasia e Grechetto, vinificati con una chiara idea enologica: fare un bianco che non insegua la leggerezza, ma scelga la struttura e la complessità, in una terra storicamente vocata ai grandi rossi.

La vigna è pensata per ottenere poco, ma buono: ogni pianta viene portata a concentrarsi su pochi grappoli, selezionati già a fine giugno. Si tratta di quelli più lunghi e spargoli, naturalmente predisposti a un percorso di su maturazione che li arricchisce di zuccheri, aromi e spessore.

La vinificazione prevede un contatto leggero ma significativo con le bucce, per conferire al vino profondità, personalità e un profilo aromatico ampio e avvolgente.
Vista: si presenta con un color giallo dorato intenso, sfumato di ambra, che richiama il miele e le terre mature da cui proviene.
Naso: in primo piano emergono note di pesca gialla matura. A seguire, compaiono sentori lievemente ossidativi, caldi e avvolgenti, che ricordano la crosta di pane e una punta di nocciola tostata. Il bouquet si chiude su sfumature floreali, come gelsomino e camomilla, accompagnate da un accenno di miele di acacia e fieno secco, che amplificano la sensazione di profondità. Al naso ricco e materico che ne racconta il tempo e la macerazione.
Palato: dal gusto ricco e stimolante, bilanciato perfettamente nei suoi 14% di alcol in volume, rendendolo sorprendente per profondità e struttura. La persistenza è lunga, con un finale morbido, leggermente evoluto, che racconta un bianco fuori dagli schemi per carattere e visione.
Fortunato nasce da sette filari coltivati in due vigneti distinti, ciascuno con un’anima ben precisa. È proprio dalla complementarità di queste due parcelle che prende forma l’identità profonda di questo vino bianco toscano.

Il Trebbiano e la Malvasia provengono dalla vigna storica di Idro, il nostro vino rosso simbolo, dove il suolo di impasto limo-argilloso, di origine marina pliocenica, garantisce un perfetto equilibrio tra ritenzione dell’acqua nel suolo e drenaggio. La presenza di argilla consente alle viti di superare senza stress i mesi più caldi, assicurando nutrimento e costanza. Il limo, invece, accompagna una maturazione lenta e regolare, che consente alle uve di esprimere finezza ed equilibrio. Questo tipo di terreno regala ai vini una spiccata mineralità, un profilo aromatico ricco, con nuance floreali ed evolute, e una struttura che accoglie e valorizza la leggera macerazione sulle bucce.

Il Grechetto, invece, proviene dalla zona di Greppo, dove il terroir si fa più dinamico. Qui il suolo è composto da argille, sabbie gialle di origine tufacea e una marcata presenza di potassio. È un terreno che sa trattenere l’umidità nei periodi più asciutti, ma che allo stesso tempo garantisce un drenaggio naturale. Questo vitigno, noto per la buccia spessa e la resistenza alle condizioni climatiche più sfidanti, trova in Greppo un microclima ideale, segnato da importanti escursioni termiche tra giorno e notte. Il risultato è un’uva dalla forte personalità, capace di conservare una bella acidità e sviluppare profumi intensi e ben definiti.

Temperatura: Per valorizzarlo al meglio, si consiglia di servirlo a una temperatura compresa tra 8/10°C in modo da esaltarne la tensione e la mineralità, ma non troppo freddo da chiuderne il profilo aromatico.

Abbinamenti: La sua natura macerata, l’avvolgenza al sorso e la trama gustativa ampia lo rendono un vino gastronomico, ideale per accompagnare piatti ricchi di sapore e di carattere.

 

 

La struttura del vino sostiene la carne bianca, tra queste si abbina bene con coniglio al forno con olive e rosmarino. Sul fronte del pesce, trova equilibrio con carni compatte e saporite, come il tonno scottato o lo spada alla griglia.

Infine, per chi ama l’abbinamento con i formaggi, Fortunato dà il meglio di sé con quelli erborinati di media stagionatura: dal gorgonzola dolce al blu di capra.

Non è un bianco da aperitivo, ma un compagno di tavola consapevole.

 

FIORELLA – Rosé IGT Toscana

Questo rosè IGT Toscana, composto da 70% Sangiovese e 30% Merlot, nasce nel cuore della Val d’Orcia raccogliendone tutta la poesia, il colore rosa tenue ricorda i tramonti primaverili e il profumo avvolgente accompagna ogni sorso con grazia. Fresco, minerale e di ottima struttura conferita dall’azione del suolo ricco di galestro e rocce. È un vino pensato per momenti di condivisione, per stupire con eleganza e charme.

Vista: si presenta di colore rosa tenue, elegante e luminoso, che richiama subito i tramonti morbidi della Val d’Orcia e i rosati più raffinati della Provenza.

Naso: dal profumo delicato e espressivo, con note floreali di rosa canina e violetta bianca, accompagnate da una lieve sfumatura agrumata e da sentori minerali che ne esaltano la freschezza.

Palato: immediatamente fresco e avvolgente con una buona acidità che ne dona slancio e vivacità al sorso. La persistenza aromatica è elegante e fine, con un finale salino del tutto caratteristico.
Fiorella nasce a Pianoia, in zona Monticchiello, nel cuore della Val d’Orcia, a circa 650 metri sul livello del mare. È un luogo di rara bellezza, dove il paesaggio si apre su dolci colline, campi fioriti e filari ordinati, mossi costantemente dalla brezza.

Il suolo è composto prevalentemente da argille e flysch arenacei, una combinazione che dona equilibrio: la componente argillosa trattiene l’umidità nei periodi più caldi, mentre la presenza di sassi e arenarie garantisce buon drenaggio e vigoria controllata. È un terreno che spinge la vite a cercare in profondità, favorendo una maturazione lenta, ideale per ottenere uve fresche e profumate.

L’altitudine e la costante esposizione al vento regalano un microclima ventilato, con forti escursioni termiche tra giorno e notte, che esaltano l’acidità e fissano i profumi nei grappoli.

 

 

Tutto ciò si riflette nel calice: il colore rosa tenue ed elegante, i profumi floreali di rosa e violetta bianca, la freschezza avvolgente e la mineralità vibrante non sono solo frutto della tecnica, ma l’espressione diretta di questo terroir unico.
Temperatura: Fiorella è un rosato da servire freddo, 8/10 °C, per esaltarne al massimo l’esperienza, i profumi floreali e la sua componente minerale.

Abbinamenti: Perfetto come aperitivo, trova abbinamenti sorprendenti anche con la cucina toscana estiva. Si sposa con verdure grigliate, pecorino fresco, paste fredde oppure con panzanelle arricchite da olive nere e basilico. Da provare anche con torte salate alle erbe, un’insalata di farro con pomodorini e cipolla rossa, o con una frittatina di zucchine e menta. La sua acidità lo rende ideale anche per accompagnare salumi delicati.

 

 

 

IDRO – Rosso IGT Toscana Sangiovese in purezza

 

 

 


Questo vino rosso IGT Toscana è pensato per essere goduto con leggerezza e senza troppe cerimonie. Con 12.5% di alcol in volume, una beva snella e un colore tenue ogni sorso invita al successivo. Per apprezzarlo al meglio lasciatelo respirare qualche minuto nel calice e poi lasciatevi tentare.
Vista: si presenta con un colore rubino tenue, luminoso e trasparente, segno distintivo della sua natura leggera e schietta.
Naso: è subito generoso e accattivante, con profumi nitidi di ciliegia matura, ribes e mora. Sentori avvolgenti e intriganti che aprono a sfumature sottili di erbe aromatiche e un accenno balsamico in retrolfazione.
Palato: fresco e slanciato, sostenuto da un’acidità vivace e da tannini fini e gentili. In bocca la percezione è di un vino rosso autentico e amichevole, che si fa voler bene dal primo sorso.

 

Idro nasce da due vigne coltivate tra Abbadia e Gracciano, separate dal fiume Salarco ma accomunate da un suolo limoso-argilloso, ben drenato e ricco di equilibrio.

A Gracciano, a 230 metri sul livello del mare, la vigna più grande beneficia di un microclima ventilato e di forti escursioni termiche, che regalano alle uve freschezza e profumi.
Ad Abbadia, la vigna più piccola, piantata nel 2019, gode di un’esposizione più coperta e di un’altitudine leggermente superiore, contribuendo con acidità e tensione.

In cantina, una macerazione prolungata sulle bucce ha permesso di estrarre aromi varietali. Il risultato: un vino leggero ma non semplice, che unisce immediatezza e profondità.
Temperatura: il servizio è consigliato a 16/18 °C, lasciare ossigenare qualche minuto nel bicchiere.

Abbinamenti: perfetto con una pappa al pomodoro, una fett’unta con olio nuovo, o un tagliere di finocchiona e pecorino fresco. Ottimo anche con una frittata di verdure, una pasta al ragù leggero o una pizza margherita.


PAN DEI SIORI®: IL DOLCE DELLA MEMORIA FAMILIARE SECONDO LA RINOMATA OFFELLERIA PERBELLINI