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martedì 28 febbraio 2017

IL PROFUMO DI FRACCARO SPUMADORO INEBRIA PITTI TASTE 2017


L’azienda segna in agenda l’appuntamento con Pitti Taste, il salone delle eccellenze gastronomiche italiane di Firenze, giunto alla 12° edizione. In occasione dell’evento, in programma dall’11 al 13 marzo, Fraccaro Spumadoro presenterà le punte di diamante della sua produzione dolciaria, per anticipare il gusto delle festività pasquali.

Coltivando la passione per la convivialità e per la qualità dei prodotti dolciari, Fraccaro Spumadoro si fa interprete anche quest’anno dei sapori e dei segreti della buona cucina di Taste, l’appuntamento più atteso dai gourmand previsto per l’11-12-13 marzo, presso la Stazione Leopolda di Firenze.
Il profumo dell’eccellenza Fraccaro avvolgerà il ricco programma di degustazioni e incontri dedicati alla cultura gastronomica italiana, in un luogo dove nascono e sono raccontate le ultime tendenze della food culture.
Giunto ormai alla sua 12° edizione, Taste nasce da un progetto di Davide Paolini, in associazione a Pitti Immagine, e ogni anno richiama l’attenzione di migliaia di esperti, appassionati di cucina e operatori del settore. Un’occasione per deliziare il palato, conoscere e acquistare le eccellenze della produzione made in Italy, di cui Fraccaro Spumadoro si fa portabandiera.
Insieme alle più classiche specialità dolciarie, l’azienda trevigiana presenterà infatti le perle della produzione: dalla Fugassa Imbriaga, arricchita con una sospensione di Brandy e distillato di agrumi, al Dolcefrutto Slow Food, realizzato con vaniglia del Madagascar e canditi da agrumi Igp del Gargano, alla prelibata Colomba alle Bollicine Trevigiane, farcita da una deliziosa crema. Fraccaro Spumadoro punta a celebrare la Pasqua sotto il segno di gusti nuovi e ricercati, per accompagnare con un tocco di originalità il sapore della tradizione italiana più autorevole.

Da oltre ottant’anni, Fraccaro Spumadoro tramanda una storia fatta di passione, tradizione e condivisione. Nata come piccolo panificio a Castelfranco Veneto (TV), specializzato in produzione di pane e prodotti da forno tramite l’utilizzo di lievito madre, oggi l’azienda vanta un’affermazione considerevole nel panorama dolciario italiano.
L’attività a conduzione familiare si è consolidata a realtà qualificata a seguito dell’inaugurazione, nell’immediato Dopoguerra, di un secondo forno adibito a produzione artigianale di panettoni, focacce e altri prodotti dolciari a lievitazione naturale. Un’impresa che progressivamente ha permesso di vincere le sfide del mercato nazionale, espandendosi tanto da diventare un’azienda leader nel settore dolciario, pur mantenendo saldo il valore della tradizione e dell’artigianalità italiana nel corso degli anni.

INTERNATIONAL PACKAGING COMPETITION 2017 È GILDA BOJARDI LA PRESIDENTE DI GIURIA DELLA 21^ EDIZIONE


Al concorso di Veronafiere-Vinitaly, i migliori abbigliaggi di vini, distillati, liquori e olio extravergine valutati da designer, creativi e giornalisti di settore.


Verona, 28 febbraio 2017 – Sono circa 200 i campioni al nastro di partenza del 21° Concorso Internazionale Packaging, in programma domani 1° marzo a Veronafiere. Il concorso, organizzato come evento collaterale di Vinitaly, premia l’estetica, cioè il migliore “abbigliaggio” di vini e distillati, liquori e olio extravergine di oliva.
Presidente di giuria quest’anno è Gilda Bojardi, inventrice del FuoriSalone che dal 1990 anima l’aprile milanese con più di 400 eventi, direttore responsabile della rivista Interni, uno dei maggiori sistemi internazionali di comunicazione del design, dell’architettura e dell’arredo.
La affiancano esperti e personalità di spicco di varie discipline legate all’immagine: Riccardo Facci, fondatore dell’agenzia creativa Facci & Pollini ideatrice, tra e altre, di campagne per Chanel ed Expo 2015; Giacomo Mojoli, giornalista e docente presso il Corso di Wine & System Design del Polidesign di Milano; Elvilino Zangrandi, cofondatore dello studio Zangrandi Associati, con all’attivo i progetti Negozi in Rinascente (MI) e il Progetto Sala Vip Ministero degli Esteri Farnesina Roma 2011; Annibale Toffolo, giornalista, fondatore della rivista Taste Vin; Alberto Sabellico, uno dei maggiori esperti a livello internazionale di legislazione vitivinicola e di etichettatura e presentazione dei vini in particolare.
Ideato da Veronafiere-Vinitaly nel 1996, il Concorso Internazionale Packaging ha portato nel tempo nel mondo del vino il concetto di qualità totale del prodotto, perché una bottiglia si vende meglio se anche si presenta bene e riesce a distinguersi.

Ciò è vero se a scegliere è il consumatore in un negozio, ma ancor più se bisogna emergere tra le migliaia di etichette degli oltre 4.000 espositori di Vinitaly alla ricerca di nuovi buyer provenienti da tutto il mondo. Il Salone internazionale del vino e dei distillati è in programma quest’anno dal 9 al 12 aprile (www.vinitaly.com).

lunedì 27 febbraio 2017

Dal vino al miele: il mondo delle api nella mostra fotografica alla Vecia Cantena d’la Pre’








Gli scatti di Aria Ravaglioli documentano la vita di questo straordinario insetto. L’inaugurazione è prevista per sabato 4 marzo, alle ore 17.00

 
PREDAPPIO ALTA (FC) – Tra le antiche botti compaiono le api: lo spazio espositivo del ristorante enoteca Vecia Cantena d’la Pre’ di piazza Cavour ospita infatti, dal 4 al 28 marzo, la mostra fotografica dal titolo “Il Mondo delle Api”.
Il reportage naturalistico, realizzato tra aprile e ottobre dello scorso anno, è nato dalla collaborazione tra la fotografa Aria Ravaglioli e gli apicoltori Daniele Ricci e Giacomo Lolli, tre 29enni predappiesi amici fin dai tempi della scuola.

“La zona tra Predappio e Tontola – sottolinea Daniele Ricci – è un po’ la capitale per il miele di acacia. Per questo ci è sembrato importante esporre questo nostro lavoro nei suggestivi spazi delle cantine Zoli di Predappio Alta, per evidenziare il connubio tra due prodotti d’eccellenza del territorio predappiese”.

“La nostra idea – spiega la fotografa Aria Ravaglioli – è di documentare da vicino la vita di questo straordinario insetto. Le 47 foto selezionate, stampate su grandi pannelli e accompagnate da didascalie, raccontano l’eccezionale operosità di questo animale, fondamentale per l’ecosistema”.
“L’obiettivo del nostro progetto, che esponiamo qui per la prima volta – conclude Giacomo Lolli - è quello di narrare la delicata armonia di questo micro-mondo, sempre più difficile da salvaguardare”.

L’inaugurazione della mostra è in programma per sabato 4 marzo alle ore 17.00, con buffet per tutti i presenti. La mostra rimane allestita fino al 28 marzo, visitabile negli orari di apertura del locale. Per informazioni: 0543 921095 - 320 4666322.
 


 
Info.
tel. 0543 921700
urp@comune.predappio.fc.it
www.comune.predappio.fc.it

venerdì 24 febbraio 2017

I BORGHI EUROPEI DEL GUSTO A LIVEWINE 2017







I BORGHI EUROPEI DEL GUSTO A LIVEWINE 2017
 
Alla scoperta di vini artigianali di alta qualità
Milano, 24 Febbraio 2017- Anche quest’anno la speciale unità d’informazione milanese dei Borghi Europei del Gusto ha partecipato al Salone del Vino Artigianale Livewine, con l’obiettivo preciso di promuovere la cultura del vino e dei territori.
Livewine 2017 si è svolto in due giorni, sabato 18 e domenica 19 febbraio u.s. , realizzato in collaborazione con la manifestazione Vini di vignaioli- Vins de Vignerons e l’Ais Lombardia, sempre nella spaziosa location del Palazzo del Ghiaccio di Milano.
Il Salone 2017 nei due giorni è stato visitato da circa 4500 appassionati enonauti, che hanno potuto degustare qualcosa come 800 vini di circa 168 cantine, di cui 32 estere e 5 distributori: un numero incredibilmente grande, al quale vanno aggiunti 17 stands di cibo artigianale.
I giornalisti dei Borghi Europei del Gusto sono stati a Livewine in entrambe le giornate: nella prima hanno preferito dedicarsi ai bianchi, nella seconda invece ai rossi.


Tra i bianchi fermi assaggiati, vanno sicuramente citati il Grillo della Tenuta Siciliana “Elios” di Alcamo (Tp), il Pecorino e la Passerina dell’Azienda Agricola familiare Marina Palusci di Pianella, nel Pescarese, poi il Timorasso della Cantina Daniele Ricci, sita nell’Alessandrino, il Catarratto dell’Azienda Porta del Vento di Camporeale (Pa) , il Pinot Grigio e il Riesling di Cà del Conte, cantina dell’Oltrepopavese e i grandi fermi friulani di Radikon, Cantina di Gorizia.
Tra le bollicine, davvero notevoli i Metodo Classico dell’Azienda Castello di Stefanago, sempre dell’Oltrepopavese, e i Franciacorta di Casa Caterina di Monticelli Brusati, guidata dalla famiglia Delbono e della Cantina biodinamica 1701, sita a Cazzago San martino, che produce circa 60000 bottiglie l’anno, suddivise in 5 prodotti.
La seconda giornata a Livewine è stata dedicata interamente ai rossi: anche qui i colleghi giornalisti e operatori hanno avuto delle piacevoli sorprese.
Per la Toscana vanno citate la Cantina Pacina, sita nel senese, l’Azienda Agricola Casale di Certaldo, la Tenuta Podere Santa Felicita di Pratovecchio (Ar) e dalla Cantina Santa 10, sempre del Senese.
Per il Piemonte, le attenzioni sono ricadute verso il Dolcetto e il Barbera della Cooperativa Agricola Valli Unite di Costa Vescovato (Al), che a Livewine è stata presente anche con uno stand di salumi pregiati di produzione propria.
Per il Veneto, davvero interessanti i rossi dell’Azienda Agricola Corte Sant’Alda e de Il Monte caro, entrambe situate nel Veronse.
Successivamente, sono stati degustati vini rossi del Sud Italia: degne di menzione la Cantina Calabrese Casa Comerci di Nicotera (Vv), la Campana Cantina di Enza di Montemarano (Av), l’Azienda Agricola Musto Carmelitano di Maschito in Basilicata ed in fine i rossi biologici di Valentina Passalacqua, cantina pugliese di Apricena, nel foggiano.
Tutti i vini degustati sono la perfetta espressione dei loro territori e della passione dei loro produttori: tutto ciò è reso possbile perché gli espositori presenti a Livewine praticano un’agricoltura sostenibile, senza uso di additivi chimici.

( Photo Credits by Endstart )




Ultimo fine settimana per visitare la mostra Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco







Milano, Palazzo Reale – Primo Piano Nobile
 
Ultimo fine settimana per visitare la mostra Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco. Allestita a Palazzo Reale a Milano e aperta al pubblico fino al 26 febbraio, sta riscuotendo grande consenso della critica e di pubblico e ha superato ad oggi i 100.000 visitatori.
 
L’evento espositivo, patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e promosso e prodotto dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre vede protagonista Pietro Paolo Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), artista famoso e di centrale importanza per la storia dell’arte europea, ma ancora poco conosciuto in Italia, spesso considerato frettolosamente nella schiera dei “pittori fiamminghi”, nonostante il suo importantissimo soggiorno nella penisola, dal 1600 al 1608, lasci un segno indelebile che rimarrà vitale in tutta la sua vasta produzione artistica.
 
L’Italia è fondamentale per Rubens, così come Rubens per l’Italia: a lui si devono i primi segnali della nascita del Barocco che si diffonde in espressioni altissime in ogni regione. Un’influenza che tutta la critica gli riconosce ed esalta al punto che Bernard Berenson ama definirlo “un pittore italiano”. I suoi rapporti con Genova, Mantova, Venezia e la sua vicenda romana ci permettono di ricostruire il filo che lo lega così profondamente alla cultura italiana, che resterà il tratto d’identità per tutta la sua produzione successiva.
 
Ed è proprio questo il leit motiv della mostra: mettere in evidenza i rapporti di Rubens con l’arte antica e la statuaria classica e la sua attenzione verso i grandi maestri del Rinascimento come Tintoretto e Correggio e soprattutto a far conoscere la straordinaria influenza esercitata dal grande Maestro sugli artisti italiani più giovani, protagonisti del Barocco come Pietro da Cortona, Bernini, Lanfranco, fino a Luca Giordano.
 
Per rendere chiaro e lineare questo tema complesso Anna Lo Bianco, curatore della mostra, ha selezionato un gruppo di opere assolutamente esemplificativo di questi temi,  con confronti il più possibile evidenti tra dipinti di Rubens, sculture antiche, opere di alcuni grandi protagonisti del Cinquecento e di artisti barocchi: un corpus di oltre 70 opere, di cui 40 del grande maestro fiammingo, riunito grazie a prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo come quelle del Museo Nazionale del Prado, dell’Hermitage di San Pietroburgo, della Gemäldegalerie di Berlino e del Principe del Liechtenstein, e a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, i Musei Capitolini, la Galleria Borghese, la Galleria degli Uffizi e la Galleria Palatina di Firenze, il Museo di Palazzo Ducale di Mantova,  la Galleria di Palazzo Spinola di Genova, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
 
Marsilio Editori ha realizzato un prezioso catalogo di mostra, punto di riferimento per la conoscenza di un maestro assoluto dell’arte occidentale.
 
Un’audioguida inclusa nel biglietto di ingresso è a disposizione di tutti i visitatori per arricchire il percorso di mostra ed una ricca proposta didattica è stata programmata per i gruppi e per le scuole sia dalla sezione didattica di Palazzo Reale che dagli storici dell’arte di Civita Mostre.
 
  INFO MOSTRA
199.15.11.21 (dall’estero 02 89096942)
(dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; il sabato 9.00-12.00)
www.palazzorealemilano.it

GOPPION: IL CAFFÈ CHE FA SCUOLA

Goppion Caffé annuncia un programma di formazione per conoscere il mondo del caffé e della caffetteria. 14 incontri aperti a tutti i baristi dal 1 marzo al 13 dicembre 2017
Goppion Caffè fa scuola: da marzo a dicembre presenta un programma di formazione aperto a baristi e professionisti del settore. A scuola da chi il caffè lo fa ogni giorno, in Italia e nel mondo. Per farlo, la torrefazione trevigiana ha messo in campo quattordici incontri dal 1 marzo al 13 dicembre 2017. Si parlerà di botanica e miscele, di estrazioni e infusioni a filtro, di latte art e cappuccino, di aspetti nutrizionali. Luogo degli incontri sarà proprio la sede dell'azienda in via Terraglio 48 a Preganziol (Treviso).

Gli incontri della Goppion Scuola di Caffè sono suddivisi tra livello teorico e pratico, tra base e avanzato. Si comincia mercoledì primo marzo con “Il mondo del caffè”, corso teorico di base a cura del barman e professionista Denis Dzekulic. Dalle 14:30 alle 18 i temi affrontati sono: nozioni di botanica, la torrefazione con visita al ciclo di tostatura, assaggio dlle miscele le basi sulle estrazioni del caffè. Lo stesso incontro sarà replicato il 13 settembre 2017. Mercoledì 8 marzo 2017 (con replica il 20 settembre) è la volta del corso pratico avanzato primo livello “La caffetteria di successo”. Corso a cura del Barman e Capobarman Aibes Italia e Ubsm S. Marin Stelvio Coscia dalle 14:30 alle 19 per approfondire il mondo del barista. Si parlerà di estrazione del caffè, delle attrezzature del bar (orziera, cioccolatiera, macchina per il caffè in filtro), di espresso e cappuccino con laboratorio pratico. Mercoledì 15 marzo (con replica l'11 ottobre) dalle 14:30 alle 19 tocca al corso pratico avanzato primo livello “Fare creatività al bar con il caffè e altri ingredienti”. Ancora Stelvio Coscia per un approfondimento sul servizio e la presentazione in caffetteria: gli ingredienti per il caffè, quali bicchieri o tazze, servizio e mise en place, listino di servizio. Mercoledì 12 aprile (replica il 18 ottobre) un altro corso pratico avanzato primo livello: “La caffetteria alternativa. Le estrazioni del caffè con i sistemi a filtro” con Davide Cobelli, Coordinatore Italiano della Formazione SCAE. Dalle 14:30 alle 19 al centro dell'incontro i nuovi sapori del caffè estratti con sistemi a filtro, oltre l'Espresso. Mercoledì 17 maggio dalle 14:30 alle 19 (replica il 15 novembre) in programma il corso pratico avanzato secondo livello “Il cappuccino e la crema di latte” con Stelvio Coscia. Tema è il Cappuccino e i segreti per farlo perfetto. Altro corso pratico avanzato di secondo livello con Davide Cobelli venerdì 9 giugno (replica mercoledì 13 dicembre) su “Latte Art”. Come fare arte al bar e i disegni base per rendere bello il cappuccino. Infine due momenti di formazione relativa la nutrizione e l'igiene sanitaria con la Dottoressa nutrizionista Annamaria Gambalonga. Mercoledì 21 giugno “Quando il cibo ci fa ammalare. Aspetti igienici della somministrazione alimentare” e mercoledì 22 novembre “Ho sentito dire che... “ sugli aspetti nutrizionali del caffè tra verità e bugie.

L'evento è aperto a tutti i baristi e professionisti del caffè. La domanda di iscrizione è scaricabile dal sito goppioncaffe.it alla voce BARISTA – CORSI oppure può essere inviata a info@goppioncaffe.it o comunicata al telefono allo 0422 490921. Alla fine di ogni corso verrà consegnato l'attestato di partecipazione.

Press info:
Claudia Zigliotto
claudia@studiocru.com
340 7165858
Davide Cocco
davide@studiocru.it
392 9286448

giovedì 23 febbraio 2017

I GRANDI ROSSI PIEMONTESI: L’EVENTO BAROLO, BARBARESCO E ROERO






UN EVENTO TARGATO GO WINE
Milano, 21 Febbraio 2017- I grandi rossi piemontesi ottenuti dalle uve nebbiolo, ovvero Barolo, Barbaresco e Roero, sono stati presentati in pompa magna all’Hotel Michelangelo di Milano giovedì 16 Febbraio scorso ad un pubblico formato da operatori del settore e dagli appassionati del gusto.
Questo evento di livello è stato promosso dall’Associazione di Alba Go Wine, che si distingue sempre per la qualità e l’importanza dei suoi appuntamenti legati al mondo del vino.
I giornalisti della testata web Borghi d’Europa hanno presenziato alle degustazioni di questi grandi rossi, perché interessati a valutare le nuove annate e a conoscere i produttori, veri protagonisti assieme ai loro terroir, il cui risultato sono appunto vini rossi molto adatti all’invecchiamento, dopo un lungo percorso di affinamento .
I giornalisti hanno dapprima degustato il Roero, tra cui anche il bianco Roero Arneis, e hanno particolarmente apprezzato quelli dell’Azienda Agricola Ponchione Maurizio di Govone (Cn), di Bric Cenciurio di Barolo, di Negro Angelo e Figli, di Cascina Chicco di Canale (Cn) e della Cantina Bric Castelvej, sempre di Canale.
Per il Barbaresco invece, vanno sottolineate la Cantina del Castello di Verduno (Cn), l’Azienda Agricola Adriano Marco e Vittorio, a conduzione familiare e situata nel cuore delle Langhe, ed infine la Cantina del Nebbiolo, fondata nel 1959 a Vezza d’Alba da 23 produttori.
Per ultimo il Barolo: i comunicatori di Borghi d’Europa hanno avuto il piacere di assaggiare questo grande rosso dell’Azienda Agricola Bricco Maiolica di Diano d’Alba, seguita poi dall’Azienda Vitivincola Bel Colle di Verduno, da quella di Oreste Stefano di Monforte d’Alba e dalla Cantina Enzo Boglietti di La Morra.
L’evento di Go Wine è stato davvero importante: infatti, ogni sorso di rosso degustato è stata un’emozione e nelle menti dei giornalisti si è aperta un’immagine del pregiato territorio vitivinicolo delle Langhe!

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martedì 21 febbraio 2017

L’edizione 2017 di LIVE WINE si riconferma un successo

Milano, 21 febbraio 2017 – Si è conclusa con successo la terza edizione di LIVE WINE, il Salone Internazionale del Vino Artigianale che si è svolto al Palazzo del Ghiaccio di Milano il 18 e 19 febbraio. Con più di 170 aziende in esposizione, la manifestazione ha ricevuto grandi consensi da parte del vasto pubblico di privati e professionisti del settore.
Gli organizzatori Christine Cogez-Marzani e Lorenzo de’ Grassi hanno voluto sottolineare: “La terza edizione di Live Wine ha dimostrato che il vino artigianale e naturale è molto apprezzato non solo dagli appassionati, ma da tutti quelli che cercano una qualità reale in quello che bevono. Abbiamo avuto una grande risposta da parte del pubblico sia in termini numerici che di gradimento e questo ci incoraggia ad andare avanti a promuovere quello in cui più crediamo: un’agricoltura che inquini il meno possibile che produca vini genuini per il piacere dei nostri palati e dei nostri organismi.”
Le aspettative sono state ampiamente soddisfatte e questi sono i risultati della manifestazione:
- 4.500 visitatori, complessivamente nelle due giornate, di cui quasi 1000 operatori (ristoranti, enoteche, sommelier professionisti e distribuzioni internazionali)
- 173 espositori di cui 168 le cantine (32 estere) e 5 le distribuzioni
- 800 i vini in assaggio
- 17 banchi dedicati al cibo di qualità artigianale
- 250 giornalisti e blogger accreditati
Il Palazzo del Ghiaccio, location nota per il suo fascino estetico, ha permesso di degustare i vini di produttori italiani e stranieri in un contesto ampio, luminoso e con un’ottima acustica.
Molto apprezzata l’area tematica che si è tenuta nella Sala Piranesi, lo spazio insonorizzato con vista sull’intero Salone. Le quattro degustazioni speciali condotte da Samuel Cogliati hanno avuto un grande seguito di pubblico, che ha risposto in maniera entusiastica alle tematiche che quest’anno sono state affrontate: il Sud-Ovest della Francia, l’Etna, la Borgogna e il territorio di Marsala.
A coronamento dell’evento, anche quest’anno le serate LIVE WINE NIGHT, organizzate in diversi ristoranti e enoteche della città, che hanno permesso a produttori e avventori di incontrarsi in un ambiente conviviale e di avere un confronto più ravvicinato e diretto. Grande partecipazione all’Opening Party di LIVE WINE che si è tenuto alla Santeria Social Club, con musica dal vivo dell’ottimo duo formato dal chitarrista flamenco Denis Stern e il percussionista di tabla Arup Kanti, per proseguire con i ritmi gipsy della swing band Pepper Jab. Gli ospiti della sala concerti hanno ascoltato e ballato fino a tarda serata sorseggiando i vini dei produttori presenti in fiera scelti per l’occasione.

Dalla “patria” del Prosecco Superiore La cantina Le Manzane presenta il “vino di Mozart”






Il nuovo rosso passito dell’azienda di S. Pietro di Feletto (TV) debutta in edizione limitata al Prowein e al Vinitaly con una veste grafica color “cioccolato”

San Pietro di Feletto, 20 febbraio 2017_Forte e passionale come il suo colore rosso granato intenso, caldo e avvolgente come il suo nuovo packaging che evoca la dolcezza di un vellutato cremino al cioccolato. La cantina Le Manzane di San Pietro di Feletto (TV) lancia sul mercato internazionale il Marzemino Vino Passito in una veste grafica completamente rinnovata. Ernesto, Silvana e Marco presentano ufficialmente l’ultima novità al Prowein (dal 19 al 21 marzo) e al Vinitaly (dal 9 al 12 aprile). Dalle terre del Prosecco Superiore, patria dello spumante più famoso al mondo, la famiglia Balbinot porta a Düsseldorf e a Verona questo nettare “gentile”, un rosso antico che trasuda storia ed incarna la tradizione centenaria del territorio tanto da essere citato nel Don Giovanni di Mozart da Lorenzo da Ponte, celebre librettista, nato a Ceneda a pochi chilometri da San Pietro di Feletto. L’ultima annata in cui la cantina Le Manzane ha prodotto il Marzemino è stata il 2009. Dopo una selezionata anteprima natalizia, le 4.300 bottiglie, saranno di nuovo disponibili, su prenotazione, per il settore Ho.re.ca..

Il nuovo passito dell’azienda di San Pietro di Feletto è un vino che scalda i cuori, ideale da sorseggiare in due sotto un cielo pieno di stelle o in compagnia della famiglia e degli amici davanti ad un caminetto acceso. Il viaggio sensoriale inizia dal nuovo packaging. La grafica è originale, ma al tempo stesso semplice e pulita. Le etichette sono state studiate in tre colori diversi in modo da soddisfare l’esigenza di una visibilità alternativa per l’esposizione delle bottiglie. Le nuance richiamano i toni caldi del vino e della terra che lo ha prodotto. La fascetta e la ceralacca che sostituiscono la capsula testimoniano la manualità e garantiscono l'artigianalità del prodotto. Con il suo elegante astuccio il passito della cantina Le Manzane diventa un’idea regalo perfetta per un cadeau o per un’omaggistica aziendale. 

L’uva Marzemino viene raccolta a mano a fine settembre e, dopo aver riposato sui graticci in fruttaio per qualche mese, viene bruscamente risvegliata dalla pigiatura natalizia. Segue un lungo processo di affinamento. Il risultato è un vino straordinario che mantiene ed esalta le caratteristiche dell'uva: l’approccio olfattivo rivela un intenso profumo di ciliegia, richiami a piccoli frutti di bosco nonché ad una struttura polposa da vino rosso importante. Nel bicchiere si presenta di un colore rosso cupo con una consistente struttura glicerica che lo rende particolarmente caloroso ed avvolgente in bocca. Il sapore è dolcemente temperato con un retrogusto amarognolo perfetto per accompagnare, come pochi vini, formaggi erborinati particolarmente gustosi; si sposa molto bene con la piccola pasticceria, scaglie di cioccolato e dolci in generale.  Anche la vendemmia 2016 ha consentito di produrre questo nettare che sarà proposto nel 2017 in assemblaggio con una piccola parte dell’uva raccolta nel 2015 messa a riposare in fusti di legno, in un’interessante sperimentazione alternativa del prodotto.

La cantina Le Manzane si trova a San Pietro di Feletto (TV), a metà strada tra le Dolomiti e Venezia. L’azienda, a conduzione familiare, fortemente radicata nel territorio trevigiano come produttrice da più di 30 anni, distribuisce ogni anno circa 1 milione di bottiglie sia in Italia che all’estero raggiungendo 32 Paesi, tra i quali il Giappone e il Brasile. L’export rappresenta attualmente il 65% del fatturato aziendale.

Al Prowein la cantina sarà presente al Padiglione 16 - Stand H12 mentre al Vinitaly al Padiglione 4 - Stand F7.

Informazioni: LE MANZANE - SAN PIETRO DI FELETTO (TV) +39 0438 486606 - info@lemanzane.it - www.lemanzane.com.

LA CRISI DELLA FILIERA EUROPEA DEL RISO – RIUNITI A MILANO I PAESI PRODUTTORI

Primo incontro dei Paesi Produttori per chiedere una revisione delle norme sulla importazione di riso extracomunitario – L’abolizione dei dazi di importazione ha favorito solo la speculazione
 
(Milano, 21 febbraio 2017) - I Paesi europei produttori di riso (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Bulgaria e Ungheria) si sono incontrati ieri a Milano per condividere una piattaforma comune che è stata presentata ai Ministeri dell’Agricoltura dei rispettivi Paesi (per l’Italia era presente Felice Assenza, Direttore generale del Ministero delle Politiche Agricole). Obiettivo finale è la apertura di un tavolo con la Commissione europea per la revisione delle norme vigenti sulla importazione di riso dagli Stati extra comunitari.

La produzione europea di riso ammonta a 1,8 milioni di tonnellate annue per un fatturato annuo di circa 3 miliardi di euro. L’Italia è il maggior produttore di riso con i suoi 234 mila ettari coltivati a riso, 4.265 aziende risicole, 100 industrie risiere per un fatturato annuo di 1 miliardo di euro.

La filiera europea del riso protesta contro la abolizione dei dazi sulla importazione di riso dai Paesi Meno Avanzati - PMA (Paesi come Cambogia, Myanmar ed altri) varata dalla Commissione europea nel 2009. Questa liberalizzazione ha portato ad una invasione di riso asiatico che ha determinato una grave riduzione della produzione europea di riso Indica ed al calo delle quotazioni di mercato. Oggi il consumo UE di riso è coperto per il 50% da prodotto di importazione che per i 2/3 non paga i dazi di importazione.

Le rappresentanze dei produttori e dei trasformatori di riso chiedono alla Commissione europea:

 
  1. Il riconoscimento effettivo della qualifica di “sensibilità” del comparto riso, che consentirebbe di non applicare concessioni alle importazioni di riso da Paesi extra comunitari;
  2. La rimozione degli ostacoli, veri o presunti, che impediscono l’effettiva applicazione della “clausola di salvaguardia” nei confronti delle importazioni dai Paesi Meno Avanzati;
  3. la fissazione di regole reciproche sia tra gli Stati membri dell’UE sia tra i gli Stati membri dell’UE e i Paesi Terzi, sia in ambito fitosanitario sia in ambito commerciale, per favorire un mercato trasparente nel rispetto dei diritti sociali e dei lavoratori;
  4. Il mantenimento della qualifica di “specificità” del settore riso nell’ambito della prossima pianificazione della Politica Agricola Comune.
  5. L’attuazione di campagne promozionali finanziate con fondi comunitari per incrementare il consumo di riso coltivato nell’Unione europea.

Negli anni scorsi era solo l’Italia a protestare – ha dichiarato Paolo Carrà, Presidente dell’Ente Nazionale Risima ieri a Milano è stato creato un fronte compatto di tutti i Paesi europei che producono riso e la Commissione non potrà non ascoltare. La superficie UE coltivata a riso Indica è crollata del 40% e quella coltivata a riso Japonica aumentata del 14%, con un grave squilibrio di mercato  per entrambe le tipologie di prodotto. Per di più la cosiddetta liberalizzazione dei dazi non ha certo favorito i produttori asiatici bensì le multinazionali asiatiche che sfruttano i Paesi più poveri aprendo in loco stabilimenti di trasformazione. Per l’Italia che fa del riso un suo prodotto importante e del risotto un piatto tipico conosciuto nel mondo è necessario ristabilire le regole del mercato”.

 “Non stiamo certo proponendo una politica protezionista – ha detto Salvador Loring, Vice Presidente di Uniade (Associazione delle industrie risiere spagnole)ma una presa d’atto della realtà. Cosa succederà in Europa se i Paesi che oggi esportano verso l’UE dovessero trovare altri mercati o limitare le esportazioni per diverse ragioni? Se tutto ciò avverrà, considerata l’inevitabile riduzione della superficie europea a causa della perdita di redditività della coltura, si ridurrà la disponibilità di riso europeo, creando un grave problema di Food Security!”.

La riunione di Milano tra Paesi produttori e Ministeri di competenza certamente spingerà la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE ad intervenire per assicurare un futuro alla risicoltura comunitaria – ha infine puntualizzato Giuseppe Ferraris, Presidente del Gruppo di lavoro Riso al Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell’Unione europea (Copa-Cogeca)e questo ci consente di essere più ottimisti”.

 

 
  • E’ possibile scaricare le tabelle con i dati e la lista dei partecipanti all’incontro tra produttori/trasformatori europei e rispettivi Ministeri dal sito web   www.enterisi.it
PER INFORMAZIONI ALLA STAMPA:

Ufficio Stampa Incontro Paesi Europei Produttori Riso
FANINI UFFICIO STAMPA
Marco Fanini tel. 339 6668750 – 340 7773887
mail: fanini1@faniniufficiostampa.com – fanini3@faniniufficiostampa.com
Sito web: http://www.enterisi.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx

Galaty Show: impariamo il galateo con il sorriso




Giovedì 23 febbraio cena spettacolo al ristorante Flora di Verona per imparare le buone maniere a tavola senza prendersi troppo sul serio


Per una sera il ristorante Flora di Verona diventa un teatro per ripassare – divertendosi – alcune regole dimenticate del Galateo. Giovedì 23 febbraio, a cena, l’appuntamento è con il Galaty Show delle attrici Emma e Sabrina, che condurranno uno spettacolo di varietà dedicato alle buone maniere a tavola.

Cos’è il galateo, quando e dove è nato, quali sono le regole basilari per non sfiguarare davanti ad altri commensali? Le presentazioni, i saluti, gli orari dei pasti, la disposizione a tavola, l’ordine delle posate e dei bicchieri: gli ospiti del ristorante di Stradone Scipione Maffei saranno accompagnati in un viaggio divertente e istruttivo tra musica e recitazione in costume fino a un finale scoppiettante di battute e storielle dedicate al passatempo più amato dall’uomo: sedere a tavola in buona compagnia.

Per info e prenotazioni: tel. 045 8006300.

Ufficio Stampa Ristorante Flora
Luca Casadei
Tel. 338.1274770

lunedì 20 febbraio 2017

Ham Radio Show: in mostra a Pompei il meglio dell’informatica e dell’elettronica





Sabato 25 e domenica 26 febbraio appuntamento da non perdere per gli appassionati di tecnologia: computer, smartphone, tablet, tv, hi-fi, home theater, digitale terrestre e satellitare, foto-videocamere e accessori connessi. Da visitare è anche la sezione “vintage”, che consente di ammirare dei veri “gioielli” del passato.

Per tutti gli appassionati di tecnologia c’è un appuntamento da non perdere a Pompei. Sabato 25 e domenica 26 febbraio, nell’area espositiva di via Plinio (di fronte alla pineta degli Scavi), si svolgerà la XV edizione di “Ham Radio Show, la mostra-mercato del Radioamatore, dell’Elettronica e dell’Informatica”.

L’elemento centrale dell’evento fieristico è rappresentato, come sempre, dall’esposizione degli ultimi ritrovati tecnologici: computer, smartphone, tablet, tv, stampanti 3D, home theater, digitale terrestre e satellitare, foto-videocamere, droni e tutti gli accessori connessi a questi moderni dispositivi, il tutto a prezzi interessanti. Ham Radio Show rappresenta anche una buona occasione per chi è caccia di affari e vuole puntare all’usato di qualità.

Da visitare è anche la sezione “vintage” di Ham Radio Show, che consente di ammirare dei veri “gioielli” del passato e di riscoprire la tecnologia che ha fatto parte della nostra vita quotidiana solo fino a qualche decennio fa (radio d’epoca, giradischi, telefoni a disco, ecc.).

La mostra-mercato è promossa e organizzata dall’Associazione Radioamatori Italiani (Ari) di Pompei. Pertanto è presente un’apposita sezione che raccoglie tutto ciò che riguarda gli appassionati di radiocomunicazioni amatoriali: apparecchiature per telecomunicazioni, radio rice-trasmittenti e tanto altro.
La mostra torna a Pompei proprio nell’anno in cui la locale sezione Ari festeggia trent’anni di attività. Nata nel giugno del 1987 con lo di scopo di riunire e rappresentare i radioamatori di Pompei e dell'area vesuviana, essa svolge attività di studio, di sperimentazione, educative e sociali connesse al servizio di radioamatore. Tra gli obiettivi c’è anche la promozione dell'utilità sociale dei radioamatori, mediante lo sviluppo delle attività di telecomunicazione a supporto della Protezione Civile e della tutela del territorio in generale.

Altri dettagli su: www.aripompei.it