Il
percorso di informazione che la rete Borghi d’Europa sviluppa ne
‘2018 Anno Europeo del
Patrimonio
Culturale ed Anno del Cibo Italiano’, ha già incontrato in diverse
occasioni le
prelibatezze
del Salumificio Paganoni.
Dopo
una prima degustazione in Friuli Venezia Giulia, a San Vito al
Tagliamento, la GranBresaola
è
stata la protagonista a convivio delle Giornate Europee del
Patrimonio Culturale che si sono
svolte
a San Pietro di Feletto, nei Colli di Conegliano. La Valtellina è
stata raccontata a giornalisti
e
comunicatori provenienti da otto regioni italiane ed otto Paesi
Europei e la bresaola, assieme
ai
vini della Cantina Nera e dell’azienda agricola Caven di Chiuro e
alla Pasta Negri, ha saputo
ben
rappresentare la ricchezza e la varietà delle eccellenze di quella
terra benedetta.
Infine
le due giornate in Valtellina, con l’incontro di informazione per
presentare ufficialmente
il
progetto, con la partecipazione delle aziende scelte e invitate dai
giornalisti, dell’Amministrazione
Comunale
di Chiuro, della Comunità Montana e del Consorzio Turistico di
Tirano.
Nicola
Paganoni è intervenuto, nel corso di una efficace intervista
multimediale,ripercorrendo
la
storia di una famiglia e di una azienda, che hanno saputo ben
interpretare uno dei prodotti simbolo della Valtellina.
“Alla
fine degli anni ‘80, grazie all’energica passione di Paride
Paganoni, acquistiamo un piccolo salumificio a Caiolo, in provincia
di Sondrio. Da qui inizia la nostra storia di produttori di salumi
tipici del territorio valtellinese, destinati all’autoconsumo e
alla soddisfazione dei gusti dei consumatori locali.
Nei primi anni ’90, complici l’ascesa del mercato italiano della bresaola e la nostra determinazione ad entrare con merito tra i nomi più conosciuti e rappresentativi dei produttori di bresaola della Valtellina, il tipico salume valtellinese diventa il simbolo indiscusso del nostro salumificio.
Il nuovo millennio sancisce “la grande svolta” con l’ingresso nel 2001 nel Consorzio per la Tutela della Bresaola della Valtellina IGP. Da lì a poco, forti dei successi ottenuti, accettiamo una nuova sfida, quella di espanderci oltre i confini della Valtellina. Per questo, nel 2004 ci trasferiamo nell’attuale stabilimento di Chiuro a Sondrio. La nuova sede, dotata di sistemi informatizzati per la gestione della produzione, garantisce una maggiore qualità e sicurezza, senza intaccare il gusto nostrano e la genuinità dei nostri prodotti. Sfida accettata e vinta. Oggi come ieri la passione per il nostro lavoro è ciò che ci guida verso un costante miglioramento. Offriamo ai
nostri clienti bresaole e salumi a regola d’arte dal profumo delicato, lievemente aromatico e dal gusto gradevole e ricercato. Per scoprire la differenza, vi basterà un assaggio. “
Nei primi anni ’90, complici l’ascesa del mercato italiano della bresaola e la nostra determinazione ad entrare con merito tra i nomi più conosciuti e rappresentativi dei produttori di bresaola della Valtellina, il tipico salume valtellinese diventa il simbolo indiscusso del nostro salumificio.
Il nuovo millennio sancisce “la grande svolta” con l’ingresso nel 2001 nel Consorzio per la Tutela della Bresaola della Valtellina IGP. Da lì a poco, forti dei successi ottenuti, accettiamo una nuova sfida, quella di espanderci oltre i confini della Valtellina. Per questo, nel 2004 ci trasferiamo nell’attuale stabilimento di Chiuro a Sondrio. La nuova sede, dotata di sistemi informatizzati per la gestione della produzione, garantisce una maggiore qualità e sicurezza, senza intaccare il gusto nostrano e la genuinità dei nostri prodotti. Sfida accettata e vinta. Oggi come ieri la passione per il nostro lavoro è ciò che ci guida verso un costante miglioramento. Offriamo ai
nostri clienti bresaole e salumi a regola d’arte dal profumo delicato, lievemente aromatico e dal gusto gradevole e ricercato. Per scoprire la differenza, vi basterà un assaggio. “
In
un mondo in cui la parola qualità è diventata purtroppo e troppo
spesso uno slogan pubblicitario,
nell’azienda
di Chiuro è invece realtà quotidiana : dall’accurata scelta delle
carni e dal loro controllo,alla sapiente lavorazione artigianale
frutto della storia e delle esperienze, dalla stagionatura lenta e
naturale nel rispetto delle antiche ricette (pur utilizzando sistemi
a monitoraggio informatizzato),all’affidabilità del prodotto
finito.
“Rifiutiamo
i compromessi- ha concluso il proprio intervento Nicola
Paganoni-,Vogliamo apparire esclusivamente per cio’ che siamo e per
cio’ che mettiamo nei nostri prodotti: passione, impegno ed
esperienza.Perchè sappiamo quanto vale una promessa e per questo la
manteniamo”
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