La
Valtellina, terra di viticoltura eroica, è stata inserita dalla rete
internazionale Borghi d’Europa
nei
eprcorsi di informazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale
e dell’Anno del Patrimonio Culturale
Negli
itinerari vagabondi dei giornalisti e dei comunicatori, è avvenuto
l’incontro con l’azienda agricola di Marino Lanzini di Ponte in
Valtellina,presso il ristorante Trippi di Montagna, ove si
è
svolta una conferenza stampa a convivio per conoscere alcuni dei
protagonisti della filiera agroalimentare locale.
“
Una storia- osserva Marino Lanzini- che ci racconta di una famiglia
legata indissolubilmente alla terra. I miei antenati coltivavano
frutta, ortaggi, seminativi e, non da ultima, la vite. Un bel giorno
il
nonno mi donò un palazzo antico (originario del 1200) a Ponte in
Valtellina, una delle ‘gemme’ del nostro territorio. Nacque così
la mia cantina, che ha previlegiato il nebbiolo al 100%.”
Marino
aveva nel frattempo completato gli studi di agraria, potendo così
unire la cultura dei libri, all’esperienza in campo.
Gianluca,
nume tutelare del Trippi, ha proposto,fra gli altri, un rosè (100%
uve nebbiolo, senza uso di chiarificanti e acqua del fiume del
paese).
Ma
le sorprese non
finiscono qui.
In
tavola giungono delle gallette con i salumi della Macelleria Nobili.
“
Stiamo
recuperando, nell’area dei seminativi, delle specie autoctone.
Nell’arco
dell’anno, da circa tre ettari, produciamo il frumento fiorino di
montagna, il mais ambrato, il grano saraceno. Anche questa è una
ricerca
tutta
‘dentro’ la storia della nostra terra.”
I
giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno invitato
Marino
Lanzini
a partecipare ai percorsi di informazione che attraverso le storie
dei
protagonisti (talvolta silenziosi!) della filiera agroalimentare,
racconteranno la Valtellina in presa diretta, per informare chi
informa.
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