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mercoledì 31 ottobre 2018

Altopiano di Asiago, Inverno 2018/2019

Ci sono tante Asiago, in inverno.

C’è la "Asiago delle feste", una cittadina scintillante di luci arricchita da botteghe e mercatini natalizi.

C’è l'Altopiano di Asiago innevato, con la sua magnifica natura incontaminata, da attraversare ed esplorare in silenzio, a piedi, con le ciaspole o con gli sci.

C’è la "Asiago dei sapori" fatta di
prodotti locali e tradizione.

C'è la "Asiago sportiva", quella che tifa con
 calore per l’Asiago, pluricampione italiano di hockey, ma anche quella appassionata di sci alpinismo, sci di fondo o snowboard.

C'è la "Asiago di notte", da conoscere passeggiando al chiaro di Luna o con le pile frontali, oppure ammirando le stelle all'Osservatorio astronomico.

C'è infine la Asiago da ascoltare, immaginare, o da leggere tra le pagine di un libro di Mario Rigoni Stern. 

Dal 5 all’8 novembre OTTAWA, NOVA SCOZIA E TERRANOVA, VINITALY PORTA IL CALORE E IL COLORE DEL VINO ITALIANO IN CANADA

Verona, 31 ottobre 2018 – Una settantina di cantine, due monopoli coinvolti (NSLC e NFLC), tre nuove tappe e cinque iniziative per il Canada Roadshow della Vinitaly International Academy, che dal 5 all’8 novembre parte per la prima volta da Ottawa, in un viaggio nell’estremo Est del mercato nordamericano che tocca anche Halifax in Nova Scozia e St. Johon’s nella provincia di Terranova e Labrador. Partner dell’iniziativa Ita-Ice Canada.

Il Canada è un paese target di Vinitaly ormai da tempo. Con 1,7 miliardi di euro di vino importato nel 2017, il Canada rappresenta il quinto mercato più importante al mondo per valore di importazione. L’Italia, protagonista di una crescita convincente nell’ultimo quinquennio (+14,1% contro un +8,3% della media mercato), nei primi 8 mesi del 2018 sembra aver rallentato la propria corsa, con un +1,3% a valore a cambi correnti (221 milioni di euro) sui vini confezionati, rispetto alla Francia, market leader con 234 milioni di euro a +7,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente (elaborazione WineMonitor/Nomisma per Vinitaly).

Nel corso della sua ultima edizione, Vinitaly ha organizzato due incoming mirati a buyer dei principali monopoli regionali, uno dei quali in collaborazione con Ita-Ice, per incontri b2b e approfondimenti sui diversi mercati. Durante wine2wine 2017, il Canada era stato uno dei Paesi focus del forum sul business del vino. L’interesse è reciproco, infatti lo scorso Vinitaly è stato visitato da circa 1.700 operatori provenienti dal Paese nordamericano, che si è posizionanto al settimo posto tra le presenze estere.

«Il roadshow prevede attività di formazione realizzata dalla Vinitaly International Academy, con la presentazione di vini noti, meno noti o sconosciuti in Canada, per proporli in un mercato che cerca costantemente nuovi prodotti e ha ancora grandi potenzialità di crescita», afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, spiegando l’iniziativa. «Proprio per stimolare la domanda, per la prima volta due dei seminari, solitamente rivolti agli operatori del settore, sono aperti a un pubblico selezionato di consumatori, ai quali verranno spiegati anche gli abbinamenti con una selezione dei grandi formaggi dop italiani», spiega Mantovani.

Nella stessa direzione Ita-Ice Canada: «Per consolidare la presenza dei vini italiani – dichiara Matteo Picariello, direttore Ice Canada – sposteremo parte del focus del sostegno Ita a iniziative volte a favorire l’ingresso di nuovi prodotti e produttori, anche con azioni di supporto ai consumi e campagne social e pubblicitarie».

Shanghai e Hong Kong. L’attività di Vinitaly per la promozione dei vini italiani nel mondo non si ferma in Canada. Quasi negli stessi giorni, dal 4 all’8 novembre, la Via è anche a Hong Kong, mentre Vinitaly International è prima a Shanghai il giorno 7 per l’inaugurazione dell’ufficio di Veronafiere alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio e poi con Vinitaly Hong Kong all’International Wine & Spirits Fair (8-10 novembre) organizzatore del Padiglione Italia, dove il 9 novembre sarà in visita il ministro Centinaio.
Roadshow in collaborazione con Ita-Ice, con nuove tappe della Vinitaly International Academy, che per la prima volta apre due seminar ai consumatori per promuovere la domanda di nuovi vini italiani. Negli stessi giorni, inizia il lungo viaggio di Vinitaly in Cina, con tappa a Shanghai e poi a Hong Kong, entrambe con la presenza del ministro delle politiche agricole alimentari forestali e turismo Gian Marco Centinaio.

“Maccheroni alla Rossini” sul Monte Bianco: Mancini Pastificio Agricolo celebra il genio marchigiano


Sabato 3 novembre la pasta di Mancini Pastificio Agricolo sarà l’ingrediente speciale dei “Maccheroni alla Rossini con fricassea di vitello, maiale e tartufo nero” preparati da Bobo Cerea, 3 stelle Michelin. Così due eccellenze marchigiane, la pasta artigianale di Monte San Pietrangeli e Gioachino Rossini, il più famoso pesarese del mondo, salgono in quota: sulla funivia Skyway Monte Bianco si celebreranno i 150 anni dalla morte del compositore con un programma ricco di sorprese, musica e ricette.
 
Quando un genio incommensurabile come Rossini incontra i tuffoli fatti a regola d’arte di Mancini Pastificio Agricolo il risultato raggiunge vette inaspettate. Soprattutto se quelle vette, fuori di metafora, sono quelle del Monte Bianco.

Nel 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini Mancini Pastificio Agricolo gli rende omaggio celebrandone la passione – ben nota ai biografi - per la cucina. In comune ci sono le origini marchigiane, il legame con una terra unica per colori e profumi. E così, il prossimo 3 novembre, con la regia del comune di Pesaro, città di nascita dell’autore del Barbiere di Siviglia, e del Rossini Opera Festival, saliranno in quota sia le più celebri arie del compositore che le sue ricette. L’appuntamento è a Skyway, l’avveniristica stazione funiviaria sospesa tra terra e nuvole.




Qui Bobo Cerea, 3 stelle Michelin, preparerà i Maccheroni alla Rossini con fricassea di vitello, maiale e tartufo nero. Anima del ristorante “Da Vittorio”, a Bergamo, lo chef cuocerà nel brodo la pasta di Mancini Pastificio Agricolo e la abbinerà a una salsa molto ricca con il suo stile culinario inconfondibile. Bobo Cerea, insieme ai suoi fratelli, prosegue nel solco della tradizione familiare, integrando un percorso nato oltre 50 anni fa dall’intuizione del fondatore Vittorio con le tecniche più moderne. La terza stella Michelin è la consacrazione definitiva di una formula di successo, ormai marchio di eccellenza nel mondo della ristorazione. Il loro segreto risiede proprio nella valorizzazione di materie prime di qualità assoluta, in arrivo dalle migliori aree di produzione, come appunto la pasta di Mancini Pastificio Agricolo. I tuffoli - chiamati maccheroni, nome generico con si era soliti indicare la pasta asciutta ai tempi di Rossini - sono prodotti dallo stabilimento di Monte San Pietrangeli, in mezzo ai campi in cui si coltiva il grano con cui sono realizzati, selezionandolo e interpretandolo a seconda dell’annata.


Un’accoglienza memorabile per gli ospiti dell’evento, che si godranno una sostanziosa prelibatezza d’altri tempi lasciandosi cullare dalle note. Tutte le cabine della funivia – che sono trasparenti e ruotano per offrire una vista a 360° sul paesaggio – ospiteranno a bordo un musicista, mentre i cantanti d’opera, nelle postazioni food & beverage intoneranno le celebri melodie.
 
 

 


Mancini Pastificio Agricolo
Massimo Mancini, titolare di Mancini Pastificio Agricolo, è l’artefice di una piccola grande rivoluzione nel settore della pasta artigianale. Sua l’idea di trasformare l’azienda agricola avviata dal nonno in un pastificio agricolo, nel 2010: uno stabilimento a basso impatto ambientale che sorge in mezzo ai campi di Monte San Pietrangeli, nel cuore delle Marche, e che produce artigianalmente la pasta con il proprio grano duro. Se da una parte ha proseguito la tradizione di famiglia, dall’altra ha dato spazio all’innovazione, per ottenere un prodotto adatto al terreno e al clima autoctoni. La lavorazione artigianale enfatizza le caratteristiche della materia prima, partendo dalla selezione delle varietà di grano duro, coltivate secondo i principi della Buona Pratica Agricola




La pasticceria fra formazione e show: successo per il debutto del Pastry Magazine Exhibit il 15 e 16 ottobre 2018



Presenti le aziende Italmill, CHEF Professional, Babbi, Ferrero, Iceteam 1927, Eurovo, Zuegg, Arione, Bonaventura Maschio, Caffè Cavaliere, Av Baking


La “dolce attesa” è stata premiata: la due giorni firmata Pastry Magazine, edita dalla Input Edizioni e Marketing e Fipgc ha avuto un riscontro altamente positivo nel pubblico di professionisti giunto nella sede di Ristoprof e coinvolto in un serrato programma di dimostrazioni di alto livello, tutte tenute dai tecnici dei top player di settore e dalla squadra Fipgc capeggiata da Roberto Lestani.
Questo primo appuntamento ha visto registrazioni da tutta la Puglia, dalla Campania e dalla Sicilia e promette di bissare nel 2019 accrescendo la sua visibilità in tutta Italia.

Pensato per chi lavora nel mondo della pasticceria, gelateria e cioccolateria con passione e alti livelli di standard qualitativo, l’evento ha accolto un pubblico selezionato e a numero chiuso; un pubblico che è stato immerso in show cooking di grande impatto scenico, ma soprattutto di alto contenuto tecnico informativo e formativo, svoltisi tutti su un grande palco, sotto i riflettori e le telecamere live di una attenta regia.

Giovanni Pina, per Italmill, ha aperto le giornate con i “lievitati da ricorrenza”, realizzando (e poi facendo degustare) un panettone soffice e leggero senza uguali. La seconda sessione di Giovanni Pina è stata focalizzata, invece, su quello che per Pina è il primo grande amore, il cioccolato. Per le sue monoporzioni ha utilizzato Nova Crem, la completa gamma di prodotto in cioccolato per la pasticceria professionale, distribuita in esclusiva da Italmill.
Sergio Signorini, per Parmalat Chef Professional e Elena ha preparato dei “cremosi”: in particolare il suo cremoso al limoncello, in cui l’ingrediente alcolico è stato aggiunto alla panna mentre montava perfetta, ha destato grandissima curiosità nei pasticceri in platea.
Angelo Musolino e Katia Viola, per Babbi, hanno illustrato alcune gustose ricette di torte e mousse, in linea col tema della pasticceria fredda. In particolare, nel pomeriggio, si sono concentrati sui semifreddi vegani, prodotti di grande interesse per soddisfare una fetta importante del mercato in costante evoluzione.
Elisa Volanti per Iceteam 1927 ha, invece, mostrato al pubblico l’uso della macchina da gelato e pasticceria “Masterchef”. Dal vivo la Volanti ha preparato due tipi di crema, perfetti da proporre in monoporzioni in tantissime occasioni di consumo. La prima crema è stata quella allo zabaione, con crumble di amaretto e fave di cacao e salsa al cioccolato fondente. La seconda, presentata nel pomeriggio, è stata la crema al mango e frutto della passione con ganache al cioccolato bianco e cocco

Di grande impatto poi lo Show Cooking “Una pasticceria da campioni” tenuto dai campioni del mondo di pasticceria (Host 2017) Giuseppe Russi e Matteo Cutolo e con alcuni dei pastry chef del Team Italia che gareggerà per i mondiali FIPGC 2019. Le dimostrazioni sono state fatte con i prodotti Eurovo (ovoprodotti per la pasticceria) e delle altre aziende partner, sotto la guida di Roberto Lestani.

Presente anche il mondo del cake design e della decorazione in  pasticceria grazie alla Scuola Mary cake Decorating di Mary Cocciolo, direttamente da Torino, la quale con le sue collaboratrice ha omaggiato il Pastry Magazine Exhibit con un “dipinto” su Monopoli.
Non è mancato il beverage a cura di Danilo Iorio per Zuegg (seguendo il tema “La migliore frutta da bere: special drink“), Piero Lovisolo per Arione (con Vini, Spumanti e Moscato), Tania Riccio per “Mixing Heart” by Bonaventura Maschio Distillati per la mixology

Il break nei due giorni è stato curato da Italmill con “La Scrocchiarella Frozen”, mentre Caffè Cavaliere ha offerto a tutti gli ospiti, nella due giorni i suoi espressi.
Il finale di martedì, infine, s’è animato con la cerimonia di onorificenza per i nuovi membri dell’Equipe di Eccellenza Italiana FIPGC.

VINNATUR ROMA: I VINI NATURALI ANTICIPANO LA PRIMAVERA NELLA CITTÀ ETERNA

L’ultimo fine settimana di febbraio 90 soci VinNatur a Roma con i loro vini. Oltre 400 etichette per scoprire dove sta andando il vino naturale
I produttori di VinNatur, associazione produttori naturali, tornano a Roma con un banco d'assaggio sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019 alle Officine Farneto.
Saranno 90 i produttori aderenti a Vinnatur, provenienti da 15 regioni italiane ma anche da Francia e Slovenia, protagonisti delle due giornate. Sabato dalle 14 alle 20 e domenica dalle 12 alle 19 i visitatori potranno scoprire oltre 400 vini prodotti con metodi di lavoro che prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e che escludono l’utilizzo di additivi chimici e di manipolazioni da parte dell'uomo. Il banco d'assaggio sarà per i visitatori un'occasione unica di interagire con i produttori stessi, confrontarsi direttamente con loro, per assaggiare e acquistare i loro vini. "Gli ultimi anni sono stati molto importanti per noi, di grande crescita, sia in termini di presa di coscienza del ruolo dell'associazione che in numero di associati - sottolinea Angiolino Maule, presidente di VinNatur - Sicuramente per noi un momento fondamentale in questa crescita è stato l'approvazione del Disciplinare di produzione del Vino VinNatur nel luglio 2016. Ma il nostro lavoro da allora è proseguito con la continua sperimentazione in vigneto che ci permette di fare sempre più chiarezza sul mondo dei vini naturali e di dare nuove garanzie al consumatore. Dopo una prima esperienza positiva due anni fa abbiamo pensato che era arrivato il momento di tornare nella Capitale per far scoprire direttamente ai nostri estimatori a che punto siamo arrivati con i vini naturali".
Dopo VinNatur Roma l’appuntamento con 180 produttori dell’associazione provenienti da tutta Europa sarà per la sedicesima edizione di VinNatur Tasting, in programma dal 6 all’8 aprile 2019, quest’anno in una nuova sede, lo show-room Margraf a Gambellara (VI).
Info in breve | VINNATUR ROMA 2019
Data: Sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019
Orari di apertura: Sabato 23 febbraio dalle 14 alle 20, domenica 24 febbraio dalle 12 alle 19
Luogo: Area Eventi Officine Farneto, Via dei Monti della Farnesina,77- ROMA
Ingresso: € 15 al giorno come contributo associativo (disponibile solamente all’ingresso dell’evento) comprensivi di guida della manifestazione e calice da degustazione. I minorenni non pagano e non possono effettuare degustazioni.
Cani: non sono ammessi
Info: www.vinnatur.org/events/vinnatur-roma-2019

Agrimontana: i panettoni 2018 da Nord a Sud Italia





L’autunno di Agrimontana ha un protagonista principale, il Panettone. L’azienda, in attesa della stagione natalizia 2018, parte in tour per l’Italia per partecipare ai tanti eventi legati al dolce simbolo del Natale italiano. Mentre si susseguono le riprese di Artisti del Panettone, il nuovo format SkyUno di cui Agrimontana è sponsor e che andrà in onda nel mese di novembre, gli altri appuntamenti da fissare in agenda sono il 5 novembre a Bari con Mastro Panettone e il 24 e 25 novembre a Milano per Maestri del Panettone.



Sin dagli anni della sua fondazione, nel 1972, Agrimontana si è distinta per la produzione dei canditi, dai marroni ai cubetti d’arancia, conservando l’antica tradizione artigiana e garantendo ai Maestri Pasticceri un prodotto di naturale qualità per realizzare il dolce italiano più gradito al mondo, il Panettone.

Il Panettone come simbolo di artigianalità e di sapere italiani, quelli che da sempre Agrimontana continua a diffondere nel mondo grazie ai pasticceri che la scelgono condividendone la filosofia e gli obiettivi. Il Panettone porta con sé un patrimonio di cultura, tradizioni, valori che non devono andare perduti e che, per questo, l’azienda desidera sostenere attraverso la sponsorship di numerosi eventi da nord a sud Italia. La qualità del prodotto finale parte dalla scelta delle materie prime.


Artisti del Panettone | in onda su SkyUno da novembre

Agrimontana accompagna il nuovo format di SkyUno, Artisti del Panettone. Le riprese sono iniziate già a settembre, 11 puntate in cui 10 maestri pasticceri provenienti da tutta Italia racconteranno i segreti delle proprie preparazioni natalizie. Le telecamere di Sky accompagneranno i telespettatori nei laboratori dei Maestri alle prese con la produzione del panettone, in onda a partire dal mese di novembre. Tra i 10 protagonisti l’azienda trova alcuni volti amici con cui da anni collabora: Fabrizio Galla (da San Sebastiano - TO), Luigi Biasetto (pasticceria Biasetto a Padova), Vincenzo Tiri (titolare di Tiri 1957 ad Acerenza - PZ), Andrea Tortora (Chef Patissier del St. Hubertus a San Cassiano – BZ, al fianco di Norbert Niederkofler nella gestione del ristorante 3 stelle Michelin, e proprietario di AT Patissier) e Alfonso Pepe (da Sant'Egidio del Monte Albino – SA). Ospite d’eccezione nel programma il Maestro dei Maestri Iginio Massari, da tempo ormai vicino ad Agrimontana.
Sarà un viaggio unico alla scoperta dei segreti e delle tradizioni dei Panettoni di tutta la nostra penisola che terminerà in un grande evento conclusivo, in programma per i primi di dicembre a Milano, per premiare il miglior panettone d’Italia.



Mastro Panettone | 5 novembre

Agrimontana vola a Bari per partecipare alla seconda edizione di Mastro Panettone. L’appuntamento è il 5 novembre dalle ore 16.00 nella splendida Villa Menelao a Turi (BA). L’evento, organizzato dal portale Goloasi.it, riunisce maestri pasticceri provenienti da tutta Italia per scegliere e premiare il panettone artigianale più buono dell’anno nelle due categorie “Miglior panettone artigianale tradizionale” e “Miglior panettone artigianale creativo al cioccolato”. A decretare i vincitori una giuria d’eccellenza: Vincenzo Tiri, Giuseppe Mancini, Alfonso Pepe, Eustachio Sapone, Giuseppe Russi e Marco Picetti. Nell’edizione 2018 verrà introdotta anche una novità: Mastro Panettone in festa. Una parte della manifestazione sarà, infatti, aperta al pubblico per consentire a chiunque sia interessato di assaggiare e di acquistare i panettoni artigianali in gara e arrivati in finale.

Per saperne di più: http://www.mastropanettone.it

I Maestri del Panettone

Ritorna anche quest’anno e Agrimontana non poteva mancare. Il 24 e il 25 novembre a Milano, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, va in scena I Maestri del Panettone. I 100 panettoni più buoni d’Italia, i 25 Maestri più importanti, degustazioni guidate, lezioni, masterclass e laboratori, e la possibilità di acquistare i panettoni presenti. Le creazioni dei pasticceri partecipanti, sia dal punto di vista degli ingredienti sia delle tecniche impiegate, costituiscono dei prodotti unici e irripetibili per qualità e gusto, rigorosamente realizzati in laboratori artigianali con solo pasta acida, aromi naturali e ingredienti singoli.



I corsi di formazione Agrimontana

Oltre agli eventi che l’azienda ha scelto di sostenere in questo 2018, Agrimontana opera in prima linea anche per la formazione dei professionisti attraverso un ricco calendario di corsi di pasticceria. Il pasticcere di riferimento per i grandi lievitati è Fabrizio Donatone, che vanta un’esperienza comprovata nel settore.

Per scoprire il calendario corsi: http://www.agrimontana.it/formazione/corsi/




Il Panettone però, per Agrimontana, viaggia oltre il periodo del Natale e abbatte i confini tra dolce e salato. L’azienda infatti è impegnata ormai da anni nella destagionalizzazione di questo prodotto tradizionalmente legato ai mesi invernali. Avvalendosi della collaborazione di importanti maestri, Agrimontana propone il panettone salato che può accompagnare il pasto o essere protagonista di un aperitivo gourmet fuori dai canoni classici.

Dolce o salato, tradizionale o creativo, ma rigorosamente artigianale, Agrimontana vi aspetta a tutti gli imperdibili appuntamenti dei prossimi mesi che vedono il Panettone protagonista indiscusso.








Azienda Agrimontana Spa
www.agrimontana.it - agrimontana@agrimontana.it
loc.Ponte della Sale, 12011 Borgo San Dalmazzo (CN) Italy

In occasione del finissage della mostra FURLA SERIES #02 Haegue Yang: Tightrope Walking and Its Wordless Shadow a cura di Bruna Roccasalva

Triennale di Milano e Fondazione Furla
presentano 

ENCOUNTERING ISANG YUN 
conversazione-concerto con musiche di Isang Yun
con Elena Abbado (musicologa) e Francesco Dillon (violoncellista)

domenica 4 novembre alle ore 18.30 
Triennale di Milano
ingresso libero fino a esaurimento posti
 
Domenica 4 novembre, in occasione del finissage, si svolgerà nelle sale della mostra la conversazione-concerto Encountering Isang Yun, dedicato al compositore coreano Isang Yun (1917-1995).
Il violoncellista Francesco Dillon interprerà il brano Glissées (1970) e, insieme alla musicologa Elena Abbado, introdurrà l’opera musicale di Isang Yun.

La conversazione-concerto sarà preceduta, alle ore 17.30, da una visita guidata alla mostra a cura del Dipartimento Education della Triennale.
Fino ad esaurimento posti. Per costi e prenotazioni della visita guidata:
http://www.triennale.org/evento/furla-series-2-haegue-yang-visita-guidata-10/

FILZ Spiedini&Cocktails




Filz torna con la sua proposte che sanno di autunno. Sono 16 le nuove proposte di spiedini creativi affiancati da una nuova lista cocktail d’autore. Da quello al tartufo (rocce di riso, crema ai porcini, tuorlo d’uova di quaglia marinato e tartufo nero), al reale di manzo e porcini, fino all’involtino di verza e pancia di suino lucano. Così anche i cocktail hanno un sapore d’autunno, come l’ Espresso Martini d’ Autunno realizzato con vodka infusa in anice stellato, caffè e marmellata di castagne o il rotondo Bittersweet Panama Cognac con zolletta di zucchero, bitter aromatizzato al cioccolato, panna aromatizzata alla vaniglia.
 

FILZ

Da Filz il marchio di fabbrica è lo spiedino in tutte le sue divertenti declinazioni, anche le più insospettabili, fedelmente affiancato dalla una drink list che ne esalta i sapori.

Filz è il luogo ideale dove poter cenare e stuzzicare fino a tardi, anche dopo teatro (a pochi passi dal Teatro Carcano).

L’idea nasce da un ritorno alle origini dei tre soci, dopo anni trascorsi all’estero.
L’Asia, col suo streetfood,  ha suggerito la forma, l’Italia fa da base per la materie prime, il resto del mondo offre una miriade di spunti per mettere a punto gli spiedini di Filz. La filosofia del “saper bere” metropolitano fa da cornice a tutto il quadro.
 

Le proposte:
L’offerta si compone di 16 proposte soggette a stagionalità degli ingredienti, da ordinare singolarmente alla carta o in combinazione. Tra gli spiedini più particolari troviamo lo spiedino formato da bocconcini fritti di coda di rospo marinata, lo gnocco di patate viola e gambero , la pancetta tesa speziata con funghi shimeji e castagne.
Ma Filz è anche un cocktail bar: sono 11 i drink in carta proposti per quest’autunno per la maggior parte  studiati solo per il locale.  Tra i più divertenti il Viola Aromatico, l’Aperitivo del Dott. Cast e il Daiquiri al Pepe di Sichuan.

 

Il locale:
E’ un piccolo cocktail bar dai colori oro e amaranto. Ci si siede comodamente a bancone su sgabelli imbottiti color mogano. Sulle pareti c’e’ un marmo che ha visto tutto il XX secolo di questo piccolo locale in Porta Romana , sdrammatizzato da un’ironica parete cipria con pois amaranto firmata Le Corbusier.
Divertenti oggetti da scoprire si specchiano nell’ottone del locale.

Orari:
Lun-Gio 18:30-01:00
Ven-Sab 18:30-02:00
Dom Chiuso

Contatti:
FILZ- Largo della Crocetta 1
info@filzmilano.com
www.filzmilano.com

martedì 30 ottobre 2018

FONTE MARGHERITA PREMIATA AI FOODCOMMUNITY AWARDS 2018


A Denis Moro e alla sua squadra il riconoscimento Best Practice Management per il salvataggio dell’azienda d’imbottigliamento delle Piccole Dolomiti
É Denis Moro, titolare di Fonte Margherita, a ricevere il premio per il Best Practice Management durante i Foodcommunity Awards 2018, una selezione di eccellenze imprenditoriali del food & beverage su scala nazionale. La motivazione riconosce il valore dell’importante rilancio dell’antica Fonte Margherita e, più recentemente, dello storico brand Melegatti: due imprese con radicamento produttivo nel Veneto ma ben conosciute per la loro qualità sia in all’estero in tutta Italia.
“É una grande soddisfazione – dichiara Denis Moro - ricevere questo premio, nonchè un riconoscimento al valore del lavoro di squadra che portiamo avanti con Nicola Sartore, imprenditore esperto nell’ambito delle operations e socio con cui condivido la straordinaria esperienza di Fonte Margherita. Abbiamo sempre creduto che sono le persone a fare le imprese e in questa azienda stiamo crescendo un team giovane e qualificato che ha entusiasmo e voglia di confrontarsi con tutte le sfide quotidiane che solo il rilancio di una antica e preziosa sorgente di acqua minerale può dare. Da poco sono anche coinvolto come manager nel rilancio di Melegatti, un marchio dolciario veronese denso di tradizione e di prestigio che dal 1894 custodisce il brevetto per il pandoro. Assieme al presidente Giacomo Spezzapria stiamo costruendo un team di lavoro che sarà sempre più inserito in una organizzazione orizzontale dotata di una accentuata focalizzazione su qualità e innovazione”.
I Foodcommunity Awards, frutto di continue ricerche sul campo da parte della redazione dell’omonima rivista, ogni anno premiano le imprese, gli imprenditori e gli chef italiani che si sono contraddistinti per l’originalità della visione e per l’importanza dell’attività svolta.
Fonte Margherita, salvata grazie alla collaborazione tra Moro e Sartore, si è lanciata sul mercato da poco puntando all’alta ristorazione, con una bottiglia tutta nuova nel suo design.
L’azienda è l’unico stabilimento in Veneto, e tra i pochi in Italia, a produrre esclusivamente in vetro.
Fonte Margherita
Fonte Margherita nasce ai piedi delle Piccole Dolomiti, il suo è il più antico impianto di imbottigliamento del Veneto, le proprietà delle sue acque sono infatti conosciute dal 1845. L'azienda è formata da due storici stabilimenti: Fonte Margherita (1845) e Sorgente Alba (1971). L’imbottigliamento avviene direttamente alla fonte: entrambi gli stabilimenti sono in montagna, a Torrebelvicino, nel cuore della Valle del Pasubio e delle Piccole Dolomiti. Nel febbraio del 2017 viene acquisita da Denis Moro, giovane imprenditore dell’alto vicentino, raggiunto l’anno successivo da Nicola Sartore, Ceo dell’azienda metalmeccanica padovana Sariv.

MERCATO FIVI A PIACENZA: I VIGNAIOLI RACCONTANO I VIGNAIOLI


A Piacenza Expo, durante il Mercato dei vini, quattro appuntamenti per approfondire vini e territori con i Vignaioli Indipendenti
Anche quest’anno saranno quattro le degustazioni di approfondimento durante il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza, sabato 24 e domenica 25 novembre, che vedrà la partecipazione record di 600 vignaioli. Si parlerà di vini e di vitigni, di chiusure e metodi di vinificazione, di territori e di uomini. Le degustazioni saranno condotte come sempre da vignaioli indipendenti che pur in altre zone rappresentano lo stesso modello produttivo e offrono spunti interessanti e preziosi punti di vista.
Sabato 24 novembre alle ore 14.00 Matilde Poggi, vignaiola in Veneto, guiderà la degustazione Anima Trentina - Dal Garda alle Dolomiti, un viaggio nella Nosiola. Un vitigno e un vino che rappresentano un territorio, la sua storia e le sue tradizioni. Otto interpretazioni di Nosiola, con vini di altrettanti produttori FIVI - Donati, Cobelli, Cesconi, Pojer e Sandri, Fanti, Pravis, Maxentia, Pisoni - otto diverse versioni di otto diverse annate, a partire dal 2017 per arrivare fino al 1983.
Alle 17.00 Mario Pojer, vignaiolo in Trentino, e Ampelio Bucci, vignaiolo nelle Marche, condurranno la masterclass A proposito di tappi. Per Walter Massa, vignaiolo in Piemonte, il tappo è un elemento fondamentale e non bisogna sottovalutarne l’importanza. Partendo da questa forte convinzione propone in assaggio 5 versioni del suo Derthona 2014. Stesso vino, ma chiusure differenti, per cercare di capire come risponde il vino, come cresce, evolve e si struttura nel suo confronto col tempo che scorre.
Domenica 25 novembre alle ore 14.00 Barolo Barbaresco, il nebbiolo e la sfida del tempo. Conduce Anna Maria Abbona, vignaiola in Piemonte. Tre diverse annate per i vini di due grandi produttori della zona: il Barolo Bussia di Giacomo Fenocchio e il Barbaresco Basarin dei Fratelli Adriano. Una degustazione comparata per capire in cosa differiscono queste due versioni di nebbiolo. Due denominazioni prestigiose messe l’una di fronte all’altra per vedere come hanno reagito, ciascuna a proprio modo, agli anni trascorsi.
Per concludere domenica alle ore 17.00 Walter Massa condurrà la masterclass Lazio - Vigne, Uomini e Territori. Si partirà con un Frascati per finire con un Aleatico Passito. Un viaggio attraverso il Lazio per raccontare non un vitigno specifico, una sola denominazione o uno stile produttivo, ma per presentare un intero territorio che propone vini sempre più di qualità e di grande interesse.
Per info e prenotazioni: www.mercatodeivini.it/informazioni-generali/acquista-biglietto-degustazioni-on-line/

Mercato dei vini in breve:Quando: sabato 24 e domenica 25 novembre 2018
Dove: PiacenzaExpo
Orario di apertura al pubblico: dalle 11.00 alle 19.00
Ingresso: € 15.00 comprensivo di bicchiere per degustazioni
Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso) e possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2018
Parcheggio: gratuito
Info utili: 500 i carrelli disponibili per gli acquisti
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni

TEMPO DI “OCA E MARZEMIN”, NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE



Da novembre a febbraio 2019, menu, serate di gala e piatti tipici nella rassegna lanciata dai ristoratori del mandamento Confcommercio di Marostica, che coinvolge anche il Bassanese e Asolo
Per quattro mesi il territorio che va da Marostica al Bassanese, fino ad arrivare ad Asolo, sarà la meta degli appassionati di enogastronomia che apprezzano la carne d’oca e il vino Marzemino. A partire da novembre e fino a febbraio 2019, infatti, si terrà qui la rassegna “Oca e Marzemin” promossa dal mandamento Confcommercio di Marostica (in collaborazione con il Comune e la Pro Marostica), che coinvolge 11 ristoranti impegnati nella valorizzazione di questi prelibati prodotti.
Alcune date, in questo ampio periodo, vanno comunque obbligatoriamente segnate nell’agenda dell’appassionato di buona tavola: martedì 6 novembre all’Osteria Madonnetta di Marostica e venerdì 23 novembre al Ristorante da Battista Bottega Veneta di Molvena, con inizio alle ore 20.00, si terranno due cene a tema, che rappresentano due veri e propri “Gran Galà” dedicati alla carne d’oca.
Inoltre, dal 4 al 12 novembre, cinque locali proporranno il Menu d’Oca di San Martino, in onore alla tradizione contadina che proprio in questo periodo festeggiava, con una mangiata d’oca appunto, la fine dell’anno lavorativo nei campi. A far rivivere questa usanza saranno cinque ristoranti: Al Pioppeto di Romano d’Ezzelino,  Villa Razzolini Loredan di Asolo e, a Marostica, il Castello Superiore,
la Rosina e ancora l’Osteria Madonnetta.
Per chi vuole assaggiare piatti a base d’oca c'è comunque, come si diceva, tempo tutto l'inverno, negli 11 locali del territorio che aspettano appassionati e gourmet con prelibate proposte. Nel periodo della rassegna, oltre a quelli già citati, terranno in menu speciali piatti anche l’Agriturismo Collalto (Molvena), L’Angelo e il Diavolo - L’Osteria di Apo (Marostica), Trattoria Caissa (Marostica), Ristorante Luneaelaltro (Marostica), Pulierin Enotavola (Bassano del Grappa).Maggiori informazioni sul sito www.ristoratoridivicenza.it, il portale Confcommercio della ristorazione vicentina.

RISTORANTI D'ITALIA 2019 DEL GAMBERO ROSSO Fine dining e trattoria sempre più complici del sistema Italia Al vertice Niko Romito Novità dell'anno Casa Rapisarda Cuoco Emergente Michelangelo Mammoliti Pastry Chef dell’anno Leonardo Zanon ROMA 29 ottobre 2018

Sperimentazione, ricerca, laboratorio delle idee. Solo così si costruisce il nuovo e si acquista identità. È questo il sottile filo rosso che attraversa la migliore ristorazione italiana. La certezza che per essere vincenti bisogna andare a pescare nella memoria, nel nostro passato più remoto e renderlo contemporaneo. In nome di una cucina solo apparentemente semplicissima. La concretezza e l’immediatezza dei sapori è in realtà frutto di un magico mix di storia e tecnica. Sapori netti e, a far da cornice, un servizio di sala e di cantina sempre più “laico” e agile per una piacevolezza d’insieme che è diventata la vera arma vincente della ristorazione italiana.

Una realtà quanto mai sfaccettata e varia che spazia dai cuochi-imprenditori, come Romito e Alajmo, ai grandi “solisti” come Riccardo Camanini, new entry con il suo Lido 84 di Gardone Riviera nel novero delle Tre Forchette, e a solide famiglie: Iaccarino, Santini, Portinari, altra new entry nell’Olimpo con la Peca di Lonigo. Tutti impegnati, fra l’altro, a diversificare e moltiplicare l’offerta (bistrot, neo osterie, wine bar, ecc.) per democratizzare la qualità, per educare al buono e sano un pubblico sempre più vasto.

Fine dining e trattoria sempre meno “rivali” e sempre più “complici”, dunque, del sistema Italia. Un sistema che dal punto di vista culinario oggi teme davvero pochi confronti nel mondo.
Gambero Rosso è riconosciuto a livello globale come marchio di garanzia delle eccellenze italiane” dichiara il Presidente Paolo Cuccia “Nel nostro percorso continuiamo ad accompagnare le migliori aziende produttive e dell’ospitalità nella loro crescita a livello nazionale e internazionale. Grazie ai talenti presenti nel nostro Paese, si è arricchita l’offerta turistica. In molti sono attratti dall’autenticità della cucina nostrana e sono sempre più coloro che raggiungono il nostro Paese alla scoperta dell’unicità dei prodotti, egregiamente lavorati e impreziositi dal lavoro di esperti chef. Gli stessi chef che, con coraggio imprenditoriale, esportano il gusto e la tradizione italiana all’estero.”

Ma veniamo ai numeri. 38 Tre Forchette compongono la squadra dei migliori ristoranti d'Italia. Senza dimenticare le trattorie, i wine bar, le birrerie, gli etnici e i bistrot, i cui “campioni” sono indicati – rispettivamente – come Tre Gamberi, Tre Bottiglie, Tre Boccali e Tre Mappamondi e Tre Cocotte (vedi allegati).

E ancora, i premi speciali:
Novità dell'anno Casa Rapisarda di Alessandro Rapisarda a Numana (AN);
Ristoratore dell'anno a Nuccia De Angelis di D.one Ristorante Diffuso a Roseto degli Abruzzi (TE);
Miglior comunicazione digitale La Madonnina del Pescatore a Senigallia (AN);
Miglior servizio di sala Il Faro di Capo d’Orso di Maiori (SA);
Miglior servizio di sala in albergo George’s del Grand Hotel Parker’s a Napoli.

Continuano infine le prestigiose collaborazioni che coronano la premiazione:

TrentoDoc, storico compagno di viaggio per le Tre Forchette al quale si aggiunge Circuito da Lavoro che da quest’anno lega il suo nome anche ai Tre Gamberi.

Acqua Panna e S. Pellegrino per il “Cuoco emergente – Premio Alessandro Narducci”: Michelangelo Mammoliti de La Madernassa di Guarene (CN).

Franciacorta Animante Barone Pizzini per il premio “Terra e Ambiente”: Balzi Rossi di Ventimiglia (IM); Caffè La Crepa di isola Dovarese (CR); Agli Amici dal 1887 di Udine.


Pastificio dei Campi per il “Ristorante con la migliore proposta di piatti di pasta”: Il Convento di Cetara (SA).

Petra Molino Quaglia per il “Miglior pane in tavola”: Kresios di Telese Terme (BN).

Gruppo Castelli per il “Ristorante che valorizza i grandi formaggi Dop italiani”: Locanda San Lorenzo  - Alpago (BL).

La Bella Estate Vite Colte per il “Pastry chef dell'anno”: Leonardo Zanon – Ristorante Agli Amici dal 1887 di Udine.

Ferzo Wines per le tavole con il “miglior rapporto qualità prezzo”.

Bop! il FAST FRESH FOOD itinerante protagonista del programma Street Food Battle in onda su Italia 1




Giunta alla seconda edizione, Street Food Battle è la competizione che mette alla prova alcuni dei migliori food truck italiani: padroni di casa del programma on the road prodotto da Drymedia, lo chef Simone Rugiati e Ludovica Frasca: insieme hanno girato l’Italia per selezionare i truckers più originali e innovativi.
In ogni puntata si sfidano tre food truck rappresentativi di ogni categoria: protagonista domenica 28 ottobre su Italia 1 della quarta puntata, Bop! il truck Buono, Onesto e Pulito di Matthias Matt, scelto tra i “Gourmet” si è sfidato sotto l’occhio attento anche di un giudice d’eccezione, il comico Maurizio Battista.
Bop! ha presentato ai giudici il proprio “cavallo di battaglia”, il classico Bop! Fagioli riproposto per l’occasione in una versione gourmet ispirato alla ricetta dei “Fagioli all’uccelletto” del maestro Artusi: polpetta di fagioli con pomodori confit, salvia, cavolo rosso, soncino avvolta da una pita semi integrale.
Ottimo il giudizio dello chef Rugiati che mangia letteralmente anche con gli occhi il Bop! Fagioli grazie ai colori e al suo aspetto e gusto sano, senza dimenticare la croccantezza e la sfiziosità del piatto, definito “super mangiabile” dalla conduttrice Ludovica Frasca.
Il fresh food truck Bop! è sempre in giro per Milano e provincia: per seguire i suoi spostamenti è possibile consultare le pagine Facebook e Instagram (@cucinabop) oppure il sito internet https://cucinabop.com/