La galleria Riccardo Crespi presenta Tales of Bright and Brittle (Racconti di Fulgore e Fragilità), la terza personale in Italia dell’artista inglese di origine russa Veronica Smirnoff.
Le
opere in mostra costituiscono un corpus quasi completamente unitario,
concepito e dipinto tra il 2017 e il 2018 dall’artista che approfondisce
varie intuizioni tra fantasia e storia, folclore e immaginazione.
Smirnoff trae ispirazione dalle sue esperienze di luoghi, dal suo amore
per libri e racconti, nel rispetto di storia, miti ed epiche comuni.
La tempera all'uovo su tavola gessata,
una delle tecniche più antiche e minuziose, è strumentale al
procedimento in cui l’artista combina la tecnica dell’icona con la
miniatura, la tradizione asiatica con l'arte popolare, nonché con spunti
e simboli da altre fonti, per aggiungere significato e validità ai suoi
soggetti. Impadronendosi di diversi linguaggi pittorici attraverso
giustapposizione irrazionale e pura intuizione, fa intuire l'implacabile
conflitto tra figurazione e astrazione, un equilibrio sottile e
costantemente re-immaginato tra allegoria e appropriazione.
Nelle
parole dell'artista: "La magia dell’audacia di raccontare quel che
sempre accade nello spazio mentale è la prova dell'immaginazione che
permette di muoverci liberamente nel regno della fantasia, riluttanti a
mettere in discussione la mancanza di logica tra le cose incomprensibili
che prima o poi trovano un senso e ci insegnano qualcosa sul mondo
reale."
Gli spunti tematici sono molteplici e inestinguibili: in Scarlet and Seraphim
l’esplicito riferimento a L’isola dei morti di Böcklin si allenta in
uno spazio più luminoso, suggerendo la possibilità di esplorare ancora
pittura e vita - che qui mostrano un destino comune in cui pensieri ed
immagini sono soggetti ad un eterno ritorno. Non mancano neppure i cenni
al mondo contemporaneo, nella sua bellezza e fragilità: Echelon
mostra un gruppo di persone incolonnate, forse migranti - ma più
semplicemente esseri umani - in cammino verso ignoti territori, in cui
ognuno porta storia e sensibilità proprie: ciò che rende unico il nostro
viaggio, racchiuso in una memoria collettiva, mai priva dell'antico
istinto di meraviglia, sicurezza e speranza.
La mostra sarà accompagnata da un libro edito da Gli Ori, Pistoia.
Nessun commento:
Posta un commento