| Questo Alta Langa viene prodotto da uve pinot nero vinificate in purezza. “Dopo la raccolta manuale, lasciamo i grappoli interi in cella-frigo per uno o due giorni al massimo, per ottenere una minima macerazione e una prima - delicata - estrazione del colore. Segue una seconda macerazione dopo la pressatura pneumatica, con l’allontanamento delle bucce che avviene entro due ore. Utilizziamo una resa di pressatura molto bassa (pari a circa il 50%) per favorire un’estrazione minima e il più possibile delicata degli antociani” spiega Scaiola. L’affinamento avviene interamente in acciaio. Il risultato è un vino rosato elegante, estremamente brillante, dal colore buccia di cipolla, con riflessi di rosa. Al naso emergono note di pesca, violetta e piccoli frutti rossi, profumi sottili ma persistenti, che ritornano con coerenza al palato. L’acidità è la colonna portante del vino, ma si percepisce anche una buona struttura, con un tocco quasi tannico, dovuto all’estrazione controllata dalle bucce. La tipologia è Extra Brut, per valorizzare al massimo l’autenticità del vino e il suo legame diretto con il vigneto. |
La scelta del Pinot Nero in purezza conferma l’ambizione qualitativa del progetto Airali, essendo una delle varietà più nobili per il metodo classico, ma anche tra le più complesse e difficili da interpretare, soprattutto nella produzione di vini millesimati come l’Alta Langa DOCG, che non consentono, di fatto, la preparazione di cuvée con l’utilizzo di vini “di riserva”. “Il Pinot Nero richiede grande sensibilità nella gestione del colore, attenzione alle ossidazioni, cura nella preservazione dei profumi e nella definizione del profilo olfattivo. Tenuta Carretta ha scelto di vinificarlo in purezza per esprimere con chiarezza l’identità del territorio di Cissone, forte della lezione tecnica maturata nel tempo”. |
L’Alta Langa DOCG Rosé Airali Extra Brut è pensato per un pubblico curioso, in cerca di eleganza ma senza rigidità, amante dei vini freschi ma allo stesso tempo complesso. “Il metodo classico rosato oggi è molto richiesto; piace per il colore, per il profumo, per la versatilità. È perfetto a partire dall’aperitivo e per tutto il pasto: con crudi di mare, crostacei, pesce grigliato e carni bianche. Come dimostrano i trend di consumo, non è più un vino esclusivamente per l’estate; oggi il rosato è completamente destagionalizzato e trova il suo spazio a tavola in ogni mese dell’anno” conclude Scaiola. |
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