Ispirato al tipico Zelten tirolese, questo pane dolce unisce alla morbidezza dell’impasto il profumo delle spezie e la ricchezza della frutta secca e candita. Arancia, cedro, uvetta sultanina, fichi secchi, noci e mandorle si intrecciano in un equilibrio di sapori che conquista. Il Pan dei Siori® nasce da una lievitazione naturale e dopo la cottura viene lasciato riposare a lungo, per stabilizzare aromi e consistenza, prima di essere confezionato a mano in eleganti scatole di latta: un gesto che completa un ciclo interamente artigianale e che racchiude un sapere tramandato di generazione in generazione. In ogni preparazione, la famiglia Perbellini rinnova il proprio patto con la storia: un impegno verso la qualità, la stagionalità e la continuità delle cose fatte bene. Dal 1872, anno in cui Luigi Perbellini avviò la sua attività a Isola della Scala, la maison dolciaria ha attraversato sei generazioni, diventando un punto di riferimento per la pasticceria veneta. Un percorso fatto di invenzioni – dall’Offella d’Oro® alla Millefoglie Strachìn® e al Fior d’Albicocca® – ma anche di radici salde, come quelle che affondano nel Pan dei Siori®. Oggi come allora, tutto nasce nel laboratorio di Bovolone: qui ogni creazione è lavorata a mano, con numeri volutamente contenuti e una ricerca costante di equilibrio tra tradizione e innovazione. È un luogo dove il tempo ha ancora valore, dove l’attesa fa parte del risultato, dove la memoria diventa sapore.
Il Pan dei Siori® è anche un marchio registrato, e la sua ricetta è realizzata esclusivamente dalla Rinomata Offelleria Perbellini: un segno distintivo che lo accomuna agli altri grandi classici della casa, come l’Offella d’Oro®, la Millefoglie Strachìn® e il Fior d’Albicocca®.
Dolce della memoria familiare ma anche della continuità, il Pan dei Siori® celebra l’incontro tra il passato e il presente della Rinomata Offelleria Perbellini. Un rito che si rinnova ogni autunno, quando l’aroma della cannella e della frutta candita torna a riempire l’aria di Bovolone: profumo di storia, di identità e di un mestiere che, da più di 150 anni, non smette di essere contemporaneo.
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