19 novembre – 20 dicembre 2025 Via Teodosio 64, Milano
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Teatro Domestico @ Carrozzeria900 |
Carrozzeria900, spazio milanese in cui dal 2011 la passione del design prende forma, diventando il punto di riferimento per chi cerca pezzi unici di Modernariato, presenta dal 19 novembre al 20 dicembre 2025 la mostra Mario Ceroli | Teatro domestico, proponendo la ricostruzione di un ambiente con complementi di arredo a firma di Mario Ceroli, in cui il mobilio realizzato dall’artista si esprime al meglio delle sue capacità sceniche.
Mario Ceroli, nato del 1938, è uno dei grandi artisti italiani del secondo ‘900, noto non solo per le sue opere d’arte soprattutto scultoree, ma anche per i suoi allestimenti scenografici, pensati per il teatro, il cinema, la televisione oltre che per le pubblicità. Meno conosciuta è però la sua attività come designer: sono molteplici i complementi d’arredo creati dall’artista, dalle sedie ai tavoli, dalle poltrone ai letti, pezzi che non decorano ma rendono visibile la vita segreta della materia, realizzati soprattutto in legno ed accomunati da un interesse per il lavoro manuale artigiano che si può riscontrare anche nelle sue opere d’arte, tratto distintivo del rifiuto di Ceroli per la distinzione tra le discipline.
La mostra Mario Ceroli | Teatro domestico vuole proprio raccontare questa parte della sua produzione esponendo gli arredi appartenenti alla serie “Mobili della Valle” disegnata negli anni ’70 da Ceroli per l’azienda Poltronova e realizzati a mano in legno di pino di Russia. Originariamente questi pezzi si trovavano tutti nella stessa casa di campagna, acquistati dai proprietari grandi appassionati di design; a seguito della vendita della casa i mobili sono arrivati presso Carrozzeria900 che ha deciso di rendere omaggio a questa collezione ricostruendo in studio una possibile soluzione d’arredo e mostrando così al pubblico gli oggetti di Ceroli con la loro funzione pratica e non solo estetica in un “teatro domestico” che racconta silenziosamente simboli e tracce di vita e in cui i fruitori e i mobili diventano protagonisti.
In mostra ci sono varie sedie, tavoli, divani, una cassettiera, una poltrona e la struttura di un letto, tutti parte della collezione “Mobili della Valle” che trae ispirazione da una serie di 20 dipinti realizzati da Giorgio De Chirico, dove l’artista crea scene volutamente stranianti posizionando oggetti comuni in contesti irreali, portando l’osservatore a riflettere sulla retorica del mobile come archetipo dell’intimità e del vissuto familiare e innescando dei processi di percezione inconscia che trasformano l’oggetto d’arredo in segno, simbolo.
Le forme ideate da Ceroli poi giocano sul continuo richiamo all’arte antica così come alla cultura pop: sono oggetti che rimandano a un qualcosa che si conosce già, accrescendo così il senso di confusione metafisica di chi li guarda. Le sedie a spalliera sono il mobile che più ricalca l’immaginario dechirichiano, nelle loro forme allungate si possono riconoscere i manichini tanto cari al pittore greco. Ci sono poi un tavolino basso con un piano in vetro e due tavoli con una decorazione che riproduce una rosa dei venti da cui emerge una sacralità di proporzioni simile a quella del mondo classico o medievale, in cui si riconosce anche l’abilità tecnica dell’artigiano che costruisce mobili in cui la levigatura del legno e il suo perfetto incastro sono fondamentali. Infine le cassettiere, i divani e la poltrone presentano giochi di pieni e di vuoti dove la materia lignea vibra e il letto, con la sua decorazione antropomorfa, richiama i grandi arredi antichi. In mostra anche una scultura in legno che rappresenta un sole fuori dalla finestra, un gioco in cui verità e finzione si incontrano.
Mario Ceroli, interrogato sulla sua produzione di designer, ha affermato: “L’industria ha riscoperto l’arredamento che ho disegnato per me. La sensibilità data ad un prodotto come il mio, che è meno confortevole di un oggetto d’arredo progettato da un arredatore, è una sensibilità diversa. In un oggetto d’arredo disegnato da un designer, è una cosa diversa. Nell’arredo del designer manca la relazione fra l’oggetto e la persona. Nel mio arredamento si trova questo tipo di relazione, forse anche a causa di questa mancanza di comfort... l’uso del legno grezzo contribuisce a creare questa relazione. Questi arredi sono, per me, sculture da toccare, da usare. Questo è il rapporto con i miei arredi.”
Con un linguaggio riconoscibile e sempre personale, Ceroli non si limita a occupare lo spazio ma lo trasforma in visione, costruendo un universo in cui ogni elemento racconta una storia sospesa tra l’antico e il contemporaneo, tra il quotidiano e il sacro. Nel suo “Teatro domestico”, ricostruito a Carrozzeria900, ogni oggetto è parte di una coreografia silenziosa in cui le forme dialogano tra giochi di volumi, ombre e proiezioni e gli arredi appaiono come attori in equilibrio tra immobilità e movimento, congelati in un istante narrativo e pronti a riprendere vita attraverso lo sguardo che li incontra, portando l’osservatore a riconsiderare il modo in cui abitiamo lo spazio e a riconoscere anche nelle cose la presenza duratura di un'anima.
CARROZZERIA900 è un progetto che ha inizio nel 2011, all’interno di uno spazio dallo spirito essenzialmente pratico e funzionale, tipico di una carrozzeria, a cui si unisce la passione per il design: così nasce CARROZZERIA900, il negozio di riferimento a Milano per mobili di design e modernariato. È un luogo che ha più anime, che va oltre il semplice concetto di negozio. Per chiunque ricerchi pezzi unici è sicuramente un punto di riferimento nel mondo del Modernariato, una tappa obbligata dei pellegrinaggi alla ricerca di quel pezzo introvabile e irrinunciabile: quella poltrona che trasforma una stanza in un salotto, quella lampada che non illumina semplicemente ma da un colore, un carattere a uno spazio. |


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