Panzano in Chianti, 23 Settembre 2025
Settembre porta con sé la luce dorata e l’aria fresca delle colline di Panzano.
A oltre 500 metri di altitudine, tra silenzi e vento, la vendemmia a Montefili non è mai un gesto meccanico: è un rito di pazienza e precisione, dove ogni grappolo viene scelto a mano, come un dono che la natura concede.
L’annata 2025 ha chiesto rispetto e attenzione.
L’inverno ha avuto piogge regolari, che hanno favorito una buona ripresa vegetativa in primavera, nonostante questa sia stata caratterizzata da temperature sotto la media. L’estate, calda ma non torrida, è stata segnata da buone escursioni termiche, che hanno preservato acidità e profumi.
Le inaspettate piogge settembrine hanno sostenuto le piante nell’ultima fase di maturazione, regalandoci così un’annata qualitativamente molto soddisfacente, dal grande potenziale di invecchiamento.
Le parcelle — ciascuna con la propria voce e carattere — saranno raccolte separatamente, rispettando le attitudini dei diversi suoli. Le rese saranno volutamente contenute per esaltare concentrazione e finezza.
“La vendemmia non è solo il momento della raccolta, ma il tempo in cui la vigna racconta il suo anno intero. Noi ascoltiamo, con umiltà e precisione, sapendo che il futuro di Montefili nasce da questo dialogo silenzioso” conferma Serena Gusmeri, enologa e agronoma.
Ora, in cantina c’è fermento. Ci vorranno mesi, anni, perché il carattere di questi vini si riveli pienamente. Ma è in questa attesa che vive la promessa di Montefili: vini che nascono dal tempo, dall’altitudine e da una cura senza compromessi.
Vecchie Terre di Montefili
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