secondo appuntamento: 5 ottobre 2025 | Percorso 2 accesso da Info Point nel chiostro principale della chiesa |
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Domenica 5 ottobre 2025, dalle ore 10 alle 12, il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna ospita il secondo appuntamento con Quattro passi in Certosa con i protagonisti del bel canto della Bologna dell'800, un viaggio a cura di Fondazione Zucchelli, in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’associazione Amici della Certosa di Bologna. Il coordinamento è del Maestro Alessandro Branchi, della Professoressa Silvia Spadoni e della Dott.ssa Alice Mazzei, Premiata Zucchelli 2021.
Bologna, l’Emilia e la Romagna sono da sempre terre di cantanti lirici, e molti di essi riposano alla Certosa di Bologna. Il progetto consiste in quattro visite guidate alla scoperta di 18 sepolcri monumentali: opere di insigni scultori legati all’Accademia di Belle Arti di Bologna e dedicate ad altrettanti illustri cantanti lirici bolognesi dalle luminose carriere internazionali in Italia e all’estero.
Il secondo percorso, a cura delle mediatrici Elisa Bocchi e Federica Cananzi e che vedrà l'introduzione di Roberto Martorelli, ci accompagna davanti a nomi che non hanno bisogno di presentazione.
Si parte dalla famiglia di Carlo Zucchelli (1793-1879), basso dalla voce sinuosa e agile che è stato metro di confronto nel repertorio rossiniano, e di Carolina De Vincenti (1810-1876) per raggiungere la famiglia Spech-Salvi: Adelina Spech (1811-1886), il marito Lorenzo Salvi (1810-1879) e il fratello Eliodoro Spech (1810-1866) sapranno restituire appieno le sfumature musicali e storiche dell’800. Adelina ed Eliodoro sono esempi fantastici di una versatilità vocale ormai perduta: lei poteva alternare Lucia di Lammermoor a Romeo de I Capuleti e i Montecchi con pari successo e lui, dopo un buon esordio tenorile, seppe essere un apprezzato baritono. Salvi è rimasto ancorato alla voce di tenore e con il cognato aveva in comune l’impegno politico e l’ideale di un’Italia libera: entrambi amici di Garibaldi hanno in modi diversi partecipato alla lotta per l’indipendenza, Eliodoro fino al disincantato epilogo della propria vita. Il secondo settecento si prende il suo spazio con Domenico Mombelli (1755-1835) - tenore dalla duratura carriera (di cui è stato anche impresario) e capostipite di una stirpe di cantanti - e Brigida Giorgi Banti (1757-1806) partita come cantante di strada e arrivata ad essere definita virtuosa del secolo. Forte anello di congiunzione tra ‘700 e ‘800 è Teresa Bertinotti Radicati (1776-1854), grande declamatrice che ha saputo gestire intelligentemente la lunga carriera e formare nuovi talenti per il teatro; andando alla generazione successiva possiamo fare la conoscenza di Geltrude Righetti Giorgi (1789-1862) che oltre a essere stata prima Rosina e Cenerentola ha saputo scrivere pagine ironiche, argute e lucide sulla musica rossiniana, di Ranieri Remorini (1783-1827) che ha lasciato questa terra al culmine dell’attività rimanendo artisticamente e umanamente un esempio per le generazioni successive e di Luigia Anti (1794-1837) alla quale i problemi di salute non hanno impedito di essere per sette anni protagonista sulle scene di Mosca. Unica e isolata è la figura di Brigida Bavosi (1795-1825): anche se breve, la sua vita ci ha consentito comunque di ricordarla da duecento anni a questa parte come la dolce amante delle arti che è stata.
Alessandro Branchi
Durante le visite guidate, il pubblico potrà ascoltare una selezione di brevissimi brani tra cui quelli interpretati dalle vincitrici e dai vincitori del Premio Zucchelli nell’ambito del progetto Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i colleghi del tempo e i giovani talenti, coordinato da Jadranka Bentini e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna per progetti di valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dell'anno 2024. Nel dicembre 2024, tale progetto ha prodotto la pubblicazione multimediale dal titolo Così cantavano Rossini edita da Pendragon.
Prossime visite guidate
Indicazione costi a persona per ogni visita e modalità di prenotazione: € 12 per gli adulti; € 5 per bambini e ragazzi dai 5 ai 10 anni; gratis per bambini fino ai 5 anni. Per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti alla valorizzazione della Certosa Prenotazione obbligatoria: prenotazionicertosa@gmail.com All'arrivo recarsi all'Info Point Amici della Certosa, all'entrata dal chiostro principale della chiesa, sotto il portico a destra per la registrazione. |
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