La serie di opere esposte allo Spazio heart appartengono tutte a un unico ciclo e, di fatto, costituiscono un’unica grande installazione. Gli ambienti ampi e luminosi della sede vimercatese diventano lo scenario ideale per ospitare un mondo: l’universo visionario e avvolgente, misterioso ma mai inquietante di Giuseppe Buffoli.
La forma protagonista della mostra evoca il solido presente in una delle incisioni più enigmatiche e straordinarie della storia dell’arte: Melancholia I di Albrecht Dürer. Capolavoro del maestro tedesco, l’incisione fa parte del bagaglio culturale di Buffoli, che frequenta da tempo le tecniche calcografiche.
Il ciclo di lavori ben testimonia le principali caratteristiche della ricerca dell’artista: la scelta del materiale e l’interesse per le sue possibili metamorfosi, l’attrazione per forme irregolari dagli equilibri instabili, l’idea di precarietà, il contrasto tra naturale e artificiale, l’importanza del basamento inteso come parte integrante dell’opera e non come semplice appoggio, le sue fonti di ispirazione, che spaziano dalla storia dell’arte al cinema.
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