ATTO I ti attende il filo spinato, la vespa, la vipera, il nichel mercoledì 24 settembre ore 17:30 Napoli – Fondazione Morra Greco è lieta di annunciare Opere su carta, Ephemera e Oltre. In più atti , nuovo progetto espositivo dedicato alla collezione della Fondazione Morra Greco. La mostra, aperta con un prologo dal 10 settembre 2025, si sviluppa tra il piano terra, il primo e il secondo piano di Palazzo Caracciolo di Avellino, sede della Fondazione situata nel cuore del centro storico di Napoli. Il cardine della mostra è costituito da opere su carta – disegni, acquerelli, collage – affiancate da materiali d’archivio solitamente non esposti, come inviti, scritti e appunti, multipli e installazioni. Questi elementi restituiscono uno sguardo stratificato alla storia della collezione, in un percorso al limite dell’archeologico tra tracce, memorie e processi di archiviazione. Opere su carta, Ephemera e Oltre. In più atti si distingue per la sua natura processuale e partecipativa: il progetto si compone di una serie di atti espositivi in continua trasformazione ispirati al gioco surrealista del cadavre exquis , ridefinendo costantemente la mostra come pratica collettiva e aperta a possibilità infinite. Il primo atto , dal titolo ti attende il filo spinato, la vespa, la vipera, il nichel (dalla rivista Documento Sud , 1960, n.3), è a cura di Giulia Pollicita, curatrice della Fondazione e apre mercoledì 24 settembre . Ogni atto, della durata di circa quindici/venti giorni, vedrà coinvolti pubblici eterogenei – professionisti, studenti, comunità locali – in un processo di mediazione attiva, sviluppato in collaborazione con università, associazioni e istituzioni culturali, anche internazionali, tra cui quelle della rete EDI Global Forum. L’allestimento si basa su un sistema espositivo modulare e mobile – librerie, scrivanie, scaffalature – che richiama l’estetica dell’archivio e riflette sul rapporto tra esposizione e conservazione. Ogni variazione sarà accompagnata da un nuovo titolo, un testo curatoriale e una documentazione dedicata, con l’obiettivo di rimettere in discussione ruoli e linguaggi museali. Come con le regole di un gioco e confrontandosi con i limiti stessi degli spazi espositivi, il pubblico è chiamato a intervenire attivamente: selezionando e disponendo le opere, contribuirà a generare narrazioni sempre nuove, personali o collettive, trasformando l’allestimento in un atto creativo condiviso. Con la sua struttura aperta e in divenire, la mostra invita a ripensare le pratiche dell’arte contemporanea e il ruolo del museo come spazio fluido di scambio tra archivi e mostre, curatela ed educazione, istituzioni e comunità. La mostra Opere su carta, Ephemera e Oltre. In più atti include complessivamente i lavori di Vito Acconci, Betty Danon, Roberto Cuoghi, Douglas Gordon & Jonathan Monk, Ian Kiaer, Július Koller, Peter Land, Daniele Milvio, Jonathan Monk, Henrik Olesen, Seb Patane, Pino Pascali, Kirsten Pieroth, Markus Schinwald, Lorenzo Scotto di Luzio, Paloma Varga Weisz, Danh Võ .
Nessun commento:
Posta un commento