Mezzocorona, 23 settembre 2025
In seguito alla consegna del 10° Premio al Territorio, promosso da Vinarius – Associazione Enoteche Italiane, dal 21 al 23 settembre si è svolto un viaggio esperienziale che ha portato gli enotecari associati direttamente nel cuore del Trentino, territorio vincitore dell’edizione 2025. Lo scorso febbraio, durante la cerimonia ufficiale tenutasi al Senato della Repubblica a Roma, il prestigioso riconoscimento era stato infatti conferito alle “Montagne e Valli trentine”, come simbolo della capacità di questa regione di unire una viticoltura di eccellenza a un modello di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Grazie a un ricco calendario di attività organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini del Trentino, i soci Vinarius hanno potuto vivere tre giornate intense alla scoperta delle ricchezze enogastronomiche, paesaggistiche e culturali del territorio, approfondendo così i motivi che lo rendono un punto di riferimento per il turismo enologico e per la qualità produttiva.
“È con profondo orgoglio che il Consorzio Vini del Trentino ha accolto i soci di Vinarius, associazione che rappresenta un'eccellenza nel panorama della distribuzione enologica nazionale” ha dichiarato Graziano Molon, Direttore Generale del Consorzio Vini del Trentino. “Il nostro obiettivo era illustrare la complessa architettura che sorregge il nostro modello vitivinicolo, fondato su tre pilastri interconnessi: un impegno inderogabile verso la sostenibilità ambientale, certificata e praticata; la valorizzazione del capitale umano, rappresentato dalla dedizione dei nostri viticoltori che sono i primi custodi del paesaggio; e infine, l'incessante ricerca della qualità, che coniuga innovazione e rispetto delle nostre radici. Auspichiamo che questa esperienza abbia rafforzato la sinergia strategica tra produzione e distribuzione, alleanza fondamentale per trasmettere al consumatore l'autentico valore del nostro territorio”.
Con questa decima edizione, il Premio Vinarius al Territorio si conferma come un riconoscimento di valore assoluto, istituito per dare visibilità a quelle aree italiane che meglio riescono a coniugare la produzione di vini di qualità con la tutela dell’ambiente, la salvaguardia delle tradizioni locali e la valorizzazione turistica.
Nell’ambito del viaggio sono stati inoltre attribuiti due riconoscimenti speciali a figure del territorio che, con il loro impegno e le loro azioni, hanno contribuito in maniera significativa a promuovere e rafforzare l’immagine del Trentino. Lunedì 22 settembre Vinarius, nel corso di una cerimonia, ha proseguito infatti il ciclo di riconoscimenti dedicati al territorio trentino con la seconda fase di premiazione, celebrando due realtà che hanno saputo coniugare competenza, dedizione e valorizzazione della comunità: Massimo Pizzato e la S.A.T. – Società Alpinisti Tridentini.
Massimo Pizzato, docente ordinario di Immunologia presso l’Università di Trento, riceverà il premio “per aver scoperto un meccanismo fondamentale con cui le cellule umane riescono a inibire la replicazione di molti virus, tra cui l’HIV e il coronavirus responsabile della pandemia di COVID-19. Durante l’emergenza sanitaria, ha inoltre contribuito in modo determinante agli sforzi della Provincia di Trento per rilevare e contrastare le infezioni virali, mettendo la sua competenza scientifica al servizio della comunità. Il suo lavoro, riconosciuto a livello internazionale, rappresenta un punto di riferimento per la ricerca biomedica e per la salute pubblica, e ha portato prestigio e visibilità al Trentino sulla scena scientifica mondiale”.
La S.A.T. – Società Alpinisti Tridentini, rappresentata dal presidente Cristian Ferrari, “da oltre 150 anni, attraverso i suoi soci con caparbietà e professionalità si prende cura del paesaggio alpino, conservando e tutelando i tracciati per permetterci di goderne le bellezze e non solo, ospitando nei rifugi fornendo ripari nei bivacchi. Trasmette i valori della cultura alpina alle nuove generazioni avvicinandoli a questo ambiente”.
Il Premio Vinarius al Territorio continua così a essere un faro che illumina le eccellenze italiane, rafforzando il dialogo tra enoteche e territori di origine.
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