Milano, 22 novembre 2018 –
Una serata a sorpresa è quella che si svolgerà martedì 27 novembre alle
ore 20.30 al ristorante [bu:r]. Eugenio Boer accoglierà nella sua
cucina lo chef Alberto Gipponi per una cena a quattro mani dove il solo
ingrediente certo sarà l’improvvisazione.
I
due maestri dell’alta cucina proporranno i loro piatti più rappresentativi che
reinterpreteranno in base all’estro e all’alchimia che nascerà stando l’uno a
fianco dell’altro. Boer rivisiterà le proposte di Gipponi e viceversa in uno
scambio continuo di creatività e affinità elettive.
La
capacità di cucinare sul momento è requisito essenziale di ogni grande chef,
unita alla fantasia e alla conoscenza della materia. Dimenticatevi il menù,
quindi. I due fuoriclasse oseranno e inventeranno un percorso che si aprirà
alle emozioni e che ancora non è scritto.
Una
cucina libera che regalerà agli ospiti una inedita suggestione “Dina & [bu:r]".
In linea con l’impostazione del menù proposto da Eugenio Boer, composto appunto da concetti
di degustazione contenenti diversi piatti che cambiano in base alla stagione,
la proposta della serata prevedrà 7 portate a sorpresa, espressione di
personalità diverse ma con un senso logico a livello gustativo.
Una
serata che nasce dalla volontà di celebrare
le due nuove aperture e una collaborazione frutto, per loro stessa ammissione,
del gene della follia. Racconta Boer “Ci
siamo conosciuti recentemente e abbiamo capito subito che eravamo entrambi
sanamente folli. Da qui l’idea di incontrarci anche in cucina per proporre
piatti che raccontano le nostre diverse personalità seguendo, però, un senso
logico a livello gustativo”.
Costo:
110 € a persona, bevande escluse ; 160 € con abbinamento vini
[bu:r] - Eugenio Boer
Inaugurato a
luglio 2018, il ristorante [bu:r] è un luogo caratterizzato da un forte legame
con la personalità, la cucina e la storia dell’omonimo chef italo-olandese. Il
marchio semplice ed elegante è la trascrizione fonetica del cognome dello Chef
Eugenio Boer e racchiude e al contempo apre al mondo la sua visione.
Lo chef
propone la “sua” cucina, fatta di tantissime influenze, ma di solide basi.
Potrebbe essere definita "concettuale": nel suo menù, infatti, ha
voluto eliminare i piatti per proporre dei “concetti di degustazione”,
presentati in maniera circolare, a ricordare la forma del piatto e la ciclicità
della vita.
Ogni
"concetto" racchiude una serie di piatti, espressione di una cucina
personale che scaturisce dalle emozioni dello chef nell'approcciarsi con il
mondo e con le persone che lo circondano.
Un menù che
propone un rimando al passato in funzione del futuro, un omaggio ai cuochi che
hanno contribuito alla sua formazione che cambia a seconda delle stagioni e
delle emozioni dello chef.
Gli spazi,
progettati dall’architetto Mario Abruzzese fondatore di kick.office, sono
articolati in modo flessibile attraverso elementi divisori in paglia di Vienna
e creano ambienti accoglienti, in equilibrio tra innovazione e tradizione.
L’utilizzo di tecniche e materie prime tipiche della cultura italiana e delle
tradizioni con le quali è venuto a contatto lo chef, rimandano al percorso
formativo di Boer.
DINA - Alberto Gipponi
Alberto
Gipponi detto “il Gippo”, nasce a Brescia il 18 febbraio 1980.
Ex
chitarrista, dopo la laurea in sociologia lavora come tutor per l’Università
Cattolica del Sacro Cuore per poi continuare a operare nel sociale come
consulente per il Comune di Brescia, prima, e come coordinatore della Società
di San Vincenzo de Paoli Onlus, poi, fino a quando incontra ciò che gli ha
fatto “vibrare il cuore” - la cucina – e decide di farne il proprio lavoro.
Ancora
“dipendente”, nel 2015 inizia così la sua avventura ai fornelli all’Orsone di
Joe Bastianich, a Cividale del Friuli, dove, dopo uno stage iniziale, lavora
per alcuni mesi tutti i weekend. Nel 2016 si avvicina a casa approdando da
Nadia (1 stella Michelin) a Castrezzato.
A febbraio
dello stesso anno Gipponi partecipa al concorso “Chef per una notte” del
Giornale di Brescia e vince con la ricetta “Memorie Future”, una crema
anti-spreco di buccia di zucca che il 9 aprile cattura l’attenzione di Massimo
Bottura tanto che quest’ultimo lo incita a “seguire il suo sogno”. Un sogno
che, dopo due mesi di “corteggiamento” al più famoso cuoco italiano, gli apre
le porte dell’Osteria Francescana. Per un anno rimane nella brigata di Bottura
dove, lavorando fianco a
fianco con
il Maestro, impara l’amore per il gesto e capisce che le sue idee possono
trovare concretizzazione. Il 17 novembre del 2017 a Gussago, in Franciacorta,
Gipponi apre Dina,
il suo
ristorante. A meno di un anno dalla sua inaugurazione, Dina si è guadagnata il
riconoscimento di “Novità dell’anno” da parte della guida I Ristoranti d’Italia
2019 de L’Espresso.
Nessun commento:
Posta un commento