Auditorium dei Voltoni
Complesso Monumentale della Pilotta
Piazza della Pilotta, Parma
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Il 23 novembre 2018 il Complesso Monumentale della Pilotta presenta la Giornata di Studi Il Teatro Farnese di Parma 1618-2018. L’iniziativa, a conclusione dei festeggiamenti per i 400 anni del Teatro Farnese,
si inserisce in un ricco programma di concerti, rappresentazioni
teatrali, spettacoli di danza, installazioni di visual art, conferenze,
visite tematiche e spettacoli per bambini e famiglie, iniziato a giugno
2018 in collaborazione con alcune delle più importanti istituzioni
culturali della città.
La Giornata di Studi ha il duplice scopo di indagare i vari aspetti legati alla storia del Teatro Farnese e fare il punto sullo stato attuale degli studi.
I relatori coinvolti analizzeranno, ciascuno nel proprio specifico
ambito di competenza, le fasi e le logiche costruttive, le scelte
iconografiche, le maestranze impegnate in ambito pittorico e scultoreo,
l’uso del teatro nel corso dei secoli e della sua immagine attraverso
l’analisi di fonti letterarie.
Per
l’occasione sono stati chiamati ad intervenire studiosi di fama e
giovani ricercatori provenienti dall’Università degli Studi di Parma,
dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e dall’Istituto per i beni
artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
L’appuntamento
rientra in un più ampio progetto di rilancio del Complesso Monumentale
della Pilotta, attuato dal Direttore Simone Verde anche attraverso una
progressiva riqualificazione degli spazi espositivi annessi al Teatro Farnese:
l’8 giugno 2018 sono state inaugurate la Passerella farnesiana e la
Sala della Collezione Farnese, a sottolineare l’indissolubile legame tra
la città e la dinastia dei primi duchi; il 20 giugno, nelle
sotto-gradinate del Teatro, è stato inaugurato il nuovo allestimento
dedicato all’affascinate storia di questa prodigiosa macchina teatrale.
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Teatro Farnese
Il Teatro Farnese, ospitato all’interno del Palazzo della Pilotta, è il primo teatro moderno dell'Occidente. Inaugurato nel 1628, in occasione delle nozze tra Margherita de’ Medici e il duca Odoardo, con uno spettacolo allegorico-mitologico dal titolo “Mercurio e Marte” con testo di Claudio Achillini e musiche di Claudio Monteverdi, è ancora oggi il monumento più visitato di Parma. Ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Teatro Farnese nel 2018, all’appuntamento con il quarto centenario, è parte fondante del nuovo progetto museale del Complesso Monumentale della Pilotta.
Complesso Monumentale della Pilotta di Parma
Dal maggio 2017, il Complesso Monumentale della Pilotta riunisce cinque istituti il Museo Archeologico Nazionale, la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e il Museo Bodoniano. Sotto la direzione di Simone Verde è oggetto di una riscrittura museologica finalizzata alla realizzazione di un centro culturale e scientifico che si apre ad un nuovo dialogo coi cittadini.
Il Palazzo della Pilotta – il nome deriva dal gioco della pelota, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio – fu edificato a cominciare dal 1583 dall’architetto Francesco Paciotto di Urbino per volere del duca di Parma e Piacenza Ottavio Farnese, come contenitore dei servizi della corte dei Farnese atto ad integrare il sistema delle residenze ducali. La struttura è stata ampliata tra Cinquecento e Seicento fino ad assumere le imponenti dimensioni che ancora oggi ne caratterizzano la mole, fuori scala rispetto all'urbanistica della stessa città antica.
Estintasi la dinastia Farnese nel 1734 e trasferite gran parte delle opere a Napoli, la Pilotta per un breve periodo rimane prima del patrimonio collezionistico fino all’arrivo a Parma nel 1749 del duca Filippo di Borbone che la trasforma in un vero e proprio centro culturale, simbolo dell’Illuminismo e della politica francese. Nel 1757 è fondata l’Accademia di Belle Arti e attorno a questa si sviluppa una collezione, da cui avrà origine l’attuale Galleria Nazionale, alla quale si aggiungono in seguito la Biblioteca Palatina (1769) e il Museo Archeologico (1769).
Durante il ducato di Maria Luigia d’Austria (1816-47), tutte le istituzioni culturali presenti in Pilotta subiscono notevoli trasformazioni, l’architetto Nicola Bettoli riallestisce le sale di rappresentanza e disegna la nuova facciata neoclassica del Palazzo (1833-34).
Il Palazzo viene gravemente danneggiato con i bombardamenti del 1944. Negli anni Settanta prendono le mosse interventi volti a ristrutturare gli ambienti interni che si concludono con l’apertura nel 1991 della Galleria Nazionale.
La collezione qui conservata comprende capolavori quali la Scapigliata di Leonardo da Vinci, la Schiava turca e lo Sposalizio mistico di Santa Caterina del Parmigianino, opere di Correggio quali la Madonna di San Gerolamo e il Compianto su Cristo morto, la Susanna e i vecchioni del Guercino, La guarigione del cieco di El Greco e vedute di Canaletto e Bellotto.
Il Teatro Farnese, ospitato all’interno del Palazzo della Pilotta, è il primo teatro moderno dell'Occidente. Inaugurato nel 1628, in occasione delle nozze tra Margherita de’ Medici e il duca Odoardo, con uno spettacolo allegorico-mitologico dal titolo “Mercurio e Marte” con testo di Claudio Achillini e musiche di Claudio Monteverdi, è ancora oggi il monumento più visitato di Parma. Ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Teatro Farnese nel 2018, all’appuntamento con il quarto centenario, è parte fondante del nuovo progetto museale del Complesso Monumentale della Pilotta.
Complesso Monumentale della Pilotta di Parma
Dal maggio 2017, il Complesso Monumentale della Pilotta riunisce cinque istituti il Museo Archeologico Nazionale, la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina, il Teatro Farnese e il Museo Bodoniano. Sotto la direzione di Simone Verde è oggetto di una riscrittura museologica finalizzata alla realizzazione di un centro culturale e scientifico che si apre ad un nuovo dialogo coi cittadini.
Il Palazzo della Pilotta – il nome deriva dal gioco della pelota, praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio – fu edificato a cominciare dal 1583 dall’architetto Francesco Paciotto di Urbino per volere del duca di Parma e Piacenza Ottavio Farnese, come contenitore dei servizi della corte dei Farnese atto ad integrare il sistema delle residenze ducali. La struttura è stata ampliata tra Cinquecento e Seicento fino ad assumere le imponenti dimensioni che ancora oggi ne caratterizzano la mole, fuori scala rispetto all'urbanistica della stessa città antica.
Estintasi la dinastia Farnese nel 1734 e trasferite gran parte delle opere a Napoli, la Pilotta per un breve periodo rimane prima del patrimonio collezionistico fino all’arrivo a Parma nel 1749 del duca Filippo di Borbone che la trasforma in un vero e proprio centro culturale, simbolo dell’Illuminismo e della politica francese. Nel 1757 è fondata l’Accademia di Belle Arti e attorno a questa si sviluppa una collezione, da cui avrà origine l’attuale Galleria Nazionale, alla quale si aggiungono in seguito la Biblioteca Palatina (1769) e il Museo Archeologico (1769).
Durante il ducato di Maria Luigia d’Austria (1816-47), tutte le istituzioni culturali presenti in Pilotta subiscono notevoli trasformazioni, l’architetto Nicola Bettoli riallestisce le sale di rappresentanza e disegna la nuova facciata neoclassica del Palazzo (1833-34).
Il Palazzo viene gravemente danneggiato con i bombardamenti del 1944. Negli anni Settanta prendono le mosse interventi volti a ristrutturare gli ambienti interni che si concludono con l’apertura nel 1991 della Galleria Nazionale.
La collezione qui conservata comprende capolavori quali la Scapigliata di Leonardo da Vinci, la Schiava turca e lo Sposalizio mistico di Santa Caterina del Parmigianino, opere di Correggio quali la Madonna di San Gerolamo e il Compianto su Cristo morto, la Susanna e i vecchioni del Guercino, La guarigione del cieco di El Greco e vedute di Canaletto e Bellotto.
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