Tra
le 2.689 barche iscritte alla Barcolana 2018 (edizione numero 50),
c’era anche Fanatic, di Piero e Alex Peresson, una delle vele
“superstar”, con 54 piedi di lunghezza e quattro vittorie alle spalle.
La barca “gradese” ha fatto un’ottima gara portando a casa un 28esimo
posto assoluto e un quinto nella sua categoria.
Sulla
vela di Fanatic sventolava, per questa edizione, anche la città di
Grado, che con Trieste condivide il golfo. Una naturale connessione?
Mare, aria aperta e sport di terra e acqua, che fanno dell’offerta
turistica di Grado, con il suo affascinante binomio tra mare e laguna,
una delle più interessanti in regione. Perché la spiaggia non è più solo
riposo, lettino e riviste da sfogliare: il turismo sportivo, che
comprende sia spettatori che praticanti, secondo i dati presentati
all’Unwto, International Conference on Tourism and Sports (2016), vale
800 miliardi di dollari.
Così
Grado, già nota per le sue 28 bandiere blu consecutive per la qualità
di servizi e acque di balneazione, amplia il respiro delle sue spiagge e
del territorio. Che si riempie non più solo d’estate di appassionati di
canoa e sup, tennis e nordic walking, e-bike, mountain bike e vela.
Sullo sfondo il consolidamento di una rete di percorsi rispettosi
dell’ambiente e che valorizzano prodotti e tradizioni locali: il turismo
ecosostenibile e slow non è solo moda, ma il completamento naturale di
un nuovo modo di intendere i luoghi e una priorità per chi, fiero del
suo territorio, vuole mostrarne il vero spirito ai visitatori.
A
fianco delle più classiche attività sportive, appena fuori Grado
troviamo quelle legate a doppio filo con la natura e la sua tutela, che
passa per la conoscenza. Brilla l’isola della Cona, considerata il
miglior luogo in Italia per gli amanti del birdwatching (650 specie di
flora e 323 gli uccelli censiti) attrezzata per escursioni a piedi e in
bicicletta, ma anche per l’equiturismo sugli splendidi cavalli Camargue
in gestione naturale nella riserva.
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