Verona, 12 ottobre 2025 – Viene assegnato oggi, nel corso della 20.a edizione di ArtVerona il Premio MZ Costruzioni, nato nel 2019 su iniziativa di Antonio e Michele Zito, imprenditori e collezionisti, dedicato ad artisti under 40 senza vincoli di linguaggio, che quest’anno include anche una nuova proposta di residenza artistica attraverso il nuovo brand Dowedo. Il riconoscimento è stato attribuito da una giuria composta da Gennaro e Antonio Zito, imprenditori e collezionisti, e dai curatori Carlo Sala e Thomas Ba, all’opera Classico Industriale (2025) di Miriam Marafioti, presentata dalla Galleria Alessandro Bagnai di Firenze. La scelta è caduta su Marafioti per la capacità di creare delle visioni paesistiche dove all’interno del contesto industriale si insinuano gli elementi naturali producendo un confronto imprevisto. Vincitore della Residenza Artistica DOWEDO è invece risultato l’artista Gianluca Brando presentato dalla galleria Red Lab Gallery, Milano, Lecce, per la capacità di utilizzare e mettere in dialogo materiali della tradizione e le istanze del sentire contemporaneo, con l’auspicio che l’esperienza crei un proficuo confronto tra l’autore e le maestranze del mondo produttivo.
Il Premio Casarini Due Torri Hotel per la Pittura Under 40, alla sua decima edizione, è stato attribuito all’opera Fiori di carta (2024-2025) di Marco Sisto presentata da L’Ariete artecontemporanea, Bologna. La giuria composta da Dario Tomasinelli, curatore, Mazdak Faiznia, curatore, Giovanni Paolo, presidente del Gruppo Duetorrihotels, Franco Vanetti, general manager del Gruppo Duetorrihotels, Silvano De Rosa, direttore del Gruppo Duetorrihotels, ha scelto di conferire il riconoscimento a questo giovane artista che ha saputo trasformare un silenzio imposto dalla nascita in una forma di espressione potente, personale e profondamente poetica. La sua opera è testimonianza di come il limite possa farsi linguaggio e di come il silenzio possa farsi visione. La Giuria ha inoltre aggiunto: “Ci ha colpito in particolare l’approccio unico al colore: un trattamento che parte dal pigmento artigianale, con una tecnica originale e meditata che rivela un’intensa ricerca personale. I suoi quadri acquisiscono una sorprendente tridimensionalità, come se ogni superficie raccontasse una profondità invisibile. Sisto lavora spesso sul monocromo, ma le sue immagini sono tutto fuorché prive di sfumature. Sono memorie evocate, immagini-sintesi di esperienze vissute o assorbite, che invitano chi guarda a riflettere sull’intreccio indissolubile tra arte e vita, tra ciò che si è vissuto e ciò che si sceglie di rappresentare. Particolarmente significativa è la sua capacità di raccontare con delicatezza e forza al tempo stesso, i temi universali della pace e della guerra, mantenendo sempre uno sguardo essenziale, attento alla forma e alla sua evocazione. Il suo tratto - forse anche per la formazione e le radici bolognesi - rimanda, in filigrana, alla lezione di Giorgio Morandi: nella scelta della sobrietà, nella concentrazione su pochi elementi, nell’attenzione al silenzio delle forme. Marco Sisto ci ha mostrato che l’arte può nascere da un’assenza e diventare piena, comunicativa, necessaria. Per questa capacità di trasformare la propria esperienza in un linguaggio estetico coerente e originale, gli conferiamo con convinzione il Premio Casarini”.
I membri della giuria del Premio Display, Patrizia Moroso, art director di Moroso S.p.a. e Lino Palena, direttore di produzione di Video Sound Art, premiano la Galleria Artesilva, Seregno, per la coerenza nell’allestimento e l’equilibrio generale dell’esposizione. Per l’eleganza e la costruzione di spazi specifici viene invece assegnata una menzione speciale a Mazzoleni, Londra Torino, mentre per le delicate scelte cromatiche e la simmetria dell’allestimento un’altra menzione speciale va alla Galleria Forni, Bologna.
Caterina Gobbi rappresentata da Red Lab Gallery, Milano, Lecce, è l’artista vincitrice del Premio Villa Filanda Antonini, progetto della Arper Feltrin Foundation, fondazione istituita nel 2021 da Claudio, Mauro e Giulio Feltrin con l’intento di promuovere il dialogo tra arte contemporanea, design e architettura. I fondatori di Villa Filanda Antonini, Eliisa Korpijärvi e Giulio Feltrin, hanno riconosciuto nel lavoro dell’artista la capacità di incarnare pienamente la dimensione multidisciplinare che caratterizza il progetto. Dall’analisi del portfolio è emersa una ricerca visiva capace di dialogare con linguaggi diversi e di aprirsi a processi di sperimentazione, in linea con lo spirito dell’iniziativa, che invita gli artisti a mettersi in gioco in percorsi condivisi di progettazione e creazione. Il profilo selezionato si è rivelato particolarmente adatto a sviluppare un dialogo fertile con il contesto. La giuria desidera inoltre sottolineare come la scelta premi il coraggio dell’artista, la sua capacità di assumersi rischi creativi e di affrontare con originalità e determinazione nuove direzioni di lavoro. Gobbi avrà la possibilità di partecipare ad una residenza artistica di due settimane presso Villa Filanda Antonini a Lancenigo (TV) nel mese di novembre 2025.
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