Una stagione espositiva per l’autunno inverno 2018/2019
che coniuga arte, cultura, gastronomia e turismo.
Il Comune di Correggio e l’Associazione Amici del Correggio in collaborazione con il Museo Il Correggio presentano la “Sant’Agata”, opera
di Antonio Allegri che sarà ospitata fino al 3 marzo 2019 al Museo Il
Correggio, nella storica sede di Palazzo dei Principi.
Un
evento epocale per la cittadina emiliana e non solo, perché sarà
l’opportunità di ammirare una preziosa opera del grande maestro del
Rinascimento ricollocata nel luogo in cui fu creata. Grazie all’Associazione Amici del Correggio, la Sant’Agata è stata esposta dal 15 marzo al 2 settembre 2018 presso il Palazzetto Baviera di Senigallia, e ora fa ritorno nella sua terra natale, accompagnata da una serie di incontri e appuntamenti.
La “Sant’Agata” è una piccola tavola che raffigura la giovanissima e graziosa sposa del Correggio, Jeronima,
che il genio dell'autore ha voluto ritrarre come Sant'Agata Martire,
protettrice speciale della femminilità secondo la tradizione popolare.
Il dipinto si colloca nella pienezza della carriera del pittore,
intorno al 1525, dopo il matrimonio avvenuto nella città natale e dopo
la nascita del primo figlio, quando dunque si può immaginare che la
felicità riempisse l'animo di colui che si era firmato insistentemente
“Laetus”.
L'acquisizione della piccola, ma preziosa opera si deve all’Associazione Amici del Correggio che l'ha rintracciata, dopo che nel
2004 la intercettò Dario Fo. Fu lui per primo ad interpretare il volto
della Santa come un ritratto di Jeronima ed è proprio grazie all’attore
premio Nobel che il dipinto venne restaurato e pubblicato, arrivando oggi ad essere esposto al pubblico.
La storia collezionistica della Sant’Agata è misteriosa e coinvolgente:
era arrivata a Senigallia alla fine dell’Ottocento, già come autografo
del Correggio, portata in dono da un gentiluomo inglese al celebre
medico Angelo Zotti, luminare che gli salvò la vita. La tavola però non
rimase presso la famiglia Zotti ma, attraverso diverse vicende
ereditarie, arrivò nel Novecento in possesso di due nobili sorelle
residenti a Fano ed è lì che la vide per la prima volta Dario Fo e dove
la ri-trovò l’Associazione Amici del Correggio.
Il
giudizio della critica l’ha unanimemente attribuita a Correggio: il
leggero mantello che le avvolge il collo, il volto di grande bellezza,
la capigliatura soffice e ordinata, la fanno considerare a diritto una
prima prova per capolavori successivi come l'Adorazione degli Uffizi, lo Sposalizio mistico di Santa Caterina del Louvre, la Santa Caterina leggente di Hampton Court, e a ritratti femminili che hanno caratteristiche simili a quelle della Sant'Agata.
In occasione della mostra domenica 7 ottobre alle 16:30 presso il teatro Comunale di Correggio, sarà presentato il libro della prof.ssa Renza Bolognesi “Correggio e la Camera di San Paolo. Svelamenti inediti”
appena pubblicato e edito da Silvana Editoriale, che concorre alle
celebrazioni del Quinto Centenario degli affreschi nella Camera stessa
con un'ampia e nuovissima tesi sui contenuti simbolici, biblici ed
evangelici presenti, frutto dell'elaborazione congiunta della Badessa
Giovanna da Piacenza e di Antonio Allegri.
Gli
stessi affreschi della Camera di San Paolo saranno oggetto di una
mostra multimediale che aprirà domenica 13 ottobre presso il Museo Il
Correggio.
“L’esposizione della Sant’Agata è un evento culturale molto significativo per la nostra città”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, “perché
è grazie ad Antonio Allegri che il nome di Correggio è celebre in tutto
il mondo. La collaborazione con l’associazione “Amici del Correggio” si
inserisce in un percorso, intrapreso dall’amministrazione comunale, che
intende riunire e far collaborare tutti gli studiosi che a vario titolo
si occupano dell’approfondimento e della valorizzazione dell’opera
dell’Allegri, a partire dalla Fondazione Il Correggio, dall’associazione
Amici del Correggio e dal nostro Museo Civico. Nei prossimi mesi,
dunque, la nostra città vedrà numerose iniziative accompagnare
l’esposizione del quadro, proprio per sottolineare come questo evento
coinvolga tutta la città, valorizzandone gli aspetti culturali e quelli
legati all’accoglienza e all’offerta turistica”.
L’occasione
del ritorno a Correggio della Sant’Agata è dunque un’occasione per
scoprire la cittadina emiliana partendo proprio da Palazzo dei Principi,
prima appartenuto ai da Correggio e poi agli Estensi nel ‘600. Dal 2004
ospita il Museo Il Correggio che conserva nella Sala del Camino,
impreziosita dal soffitto originale a cassettoni, ben tre opere del
Correggio (oggi
quattro con la Sant’Agata): il Volto di Cristo, un’opera di piccole
dimensioni che, nello stile, richiama i modelli raffaelleschi e quindi
probabilmente successiva al viaggio a Roma dell’Allegri del 1518; dello
stesso periodo La Pietà, attribuita al pittore da David Allan Brown e il
disegno bifacciale realizzato sicuramente come disegno preparatorio per
gli affreschi della cupola del Duomo di Parma. Di assoluta rilevanza il
Redentore, capolavoro di Andrea Mantegna datato 1493 e,
testimonianza dei fasti dei Da Correggio, anche il Salone degli
Affreschi dove campeggiano gli arazzi fiamminghi, tessuti a Bruxelles
nella bottega di Cornelius Mattens alla fine del XVI secolo.
PERCHÉ VISITARE CORREGGIO?
Per
ammirare il mirabile ritratto della sposa di Antonio Allegri, da poco
tornato in città, ri-scoperto e amato dal grande Dario Fo.
Per il Palazzo dei Principi che splende con i suoi marmi, la sua collezione archeologica e il prezioso Museo-Pinacoteca.
Per
i prodotti genuini dell'agricoltura locale che portano i nomi favolosi
del Parmigiano-Reggiano, della mortadella più buona del mondo, dei
tortelli sublimi e del Lambrusco rigeneratore.
Per
i portici, i palazzi, le chiese, i monumenti, i giardini che
accompagnano i visitatori attraverso il più bel centro storico
dell'Emilia.
Per il richiamo inconfondibile della voce di Luciano Ligabue che ne compone i luoghi.
Per
una serie di industrie virtuose che rende Correggio capitale europea
dello stampaggio plastico e raffinata culla di una meccanica
d'eccezione.
Per
la moda e l'abbigliamento che hanno raggiunto i più alti livelli dello
stile contemporaneo grazie al genio creativo che anima questi luogh
Nessun commento:
Posta un commento