Nonostante il periodo di profonda difficoltà e incertezza per cultura e turismo, la Fondazione Ugo Da Como, che gestisce la Rocca di Lonato del Garda, è riuscita ad avviare importanti progetti, grazie a un modello basato sulle collaborazioni con istituzioni, aziende e protagonisti del territorio. Un’importante destinazione di risorse finanziarie sarà indirizzata a nuovi investimenti, grazie a bandi finanziati da Regione, Fondazione Cariplo e GAL Garda e Colli Mantovani e alle aziende del “Club della Rocca”. Obiettivo: attrarre nuovi pubblici, accrescere l’accessibilità e valorizzare l’intero complesso monumentale. In programma nuovi eventi dedicati ad artisti contemporanei e food. La visita dell’Assessore regionale alla Cultura, Stefano Bruno Galli: “Un modello per lo sviluppo culturale dei nostri territori”.
“La
crisi del Coronavirus è stata un brutto colpo per tutti e
anche la Fondazione Ugo Da Como non fa eccezione. A causa
della chiusura forzata, abbiamo visto venir meno, per il
2020, una parte importante del nostro pubblico che negli
anni scorsi era sempre cresciuto del 10% ogni anno.
Abbiamo annullato eventi di punta e molto amati dal
pubblico, come Fiori nella Rocca e Fiabe nella Rocca, così
come l’evento speciale Buon Compleanno Ugo Da Como, subìto
la cancellazione di decine di prenotazioni di eventi da
parte di privati e 109 defezioni dalle scuole. E il
bilancio potrebbe non fermarsi qui”. È all’insegna del
realismo - e non potrebbe essere altrimenti - l’analisi
del Professor Antonio Porteri, Presidente della Fondazione
che gestisce lo straordinario complesso monumentale della
Rocca Viscontea e della Casa del Podestà di Lonato del
Garda.
“Nonostante
il duro effetto sulla gestione ordinaria del nostro
bilancio, che è sempre stato in equilibrio – prosegue il
docente emerito di Economia dell’Università di Brescia,
arrivato da pochi mesi al vertice dell’Ente – tutti i
nostri progetti d’investimento e innovazione non si sono
fermati, grazie a un modello innovativo di gestione
centrato sulla progettazione e sullo sviluppo di sinergie
con istituzioni, importanti soggetti privati, associazioni
e volontari, aziende ed eccellenze locali”.
Il
cantiere dell’innovazione, nel borgo che domina il
centro storico di Lonato del Garda, non si è fermato
neppure nei giorni caldi del Covid, articolato in vari progetti
di adeguamento strutturale e sviluppo di tecnologie
multimediali. Progetti che sono stati illustrati
dal Presidente Porteri all’Assessore all’Autonomia e
Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli,
giunto in visita al complesso monumentale, come segno di
vicinanza,
di incoraggiamento e di sostegno
per un confronto sulle strategie di valorizzazione. Nei
prossimi mesi, saranno infatti lanciati tre percorsi
in Realtà Aumentata su occhiali multimediali
“intelligenti”, in collaborazione con l’azienda
italoamericana ArtGlass, leader del settore, con
installazioni in siti culturali di primo livello come il
Parco Archeologico di Pompei, la Villa Reale di Monza,
Brescia Musei e la Casa di George Washington. A ruota, ad
accrescere l’effetto “macchina del tempo”, sarà allestita
una spettacolare sala con proiezioni immersive, al
piano interrato della Casa del Capitano della Rocca
visconteo veneta. Un progetto che sarà realizzato in
collaborazione con DCG Group, operatore con alle
spalle realizzazioni importanti, tra gli artefici del
Padiglione Italia all’Expo di Milano del 2015.
“Sono
rimasto molto impressionato,
in senso positivo beninteso, dai
progetti che mi
sono stati illustrati nel corso della riunione e che la
Fondazione sta portando avanti – ha commentato l’Assessore
regionale alla Cultura, Stefano Bruno Galli – La strada è
quella giusta,
soprattutto il ricorso alle nuove tecnologie per fare leva
sull’attrattività.
Anche in momenti molto difficili come quello che la
cultura lombarda sta vivendo, le progettualità innovative rappresentano
una concreta prospettiva di rilancio.
Siamo coscienti che, oggi più che mai, dobbiamo sostenere
la gestione ordinaria degli enti culturali con risorse
finanziarie fresche, per garantire anche a soggetti
privati di
qualità, con
competenze e visione, come la Ugo Da Como e molti altri in
Lombardia, la possibilità di essere un volano per il
rilancio dei nostri territori attraverso
un’offerta culturale integrata”.
Dall’Assessore, oltre a parole concrete e suggerimenti
importanti, anche l’idea di valutare
la possibilità di coinvolgere
Lonato del Garda e la Fondazione nel tour di spettacoli
itineranti gratuiti lanciato di recente, in
collaborazione col prestigioso Teatro Franco Parenti di
Milano,
con l’obiettivo di sostenere, assieme alla capacità di
attrazione turistica, anche i giovani talenti del
palcoscenico e le compagnie di artisti emergenti.
I
nuovi progetti della Fondazione lonatese sono
stati possibili grazie a un modello ideato e gestito
insieme a Capitale Cultura, gruppo che dal 2013
opera al fianco delle realtà culturali, sostenendole in
termini di progettualità e innovazione. È stato, infatti,
creato un vero e proprio sistema di sinergie
intorno all’Ente, che non solo ha riunito alcune delle primarie
aziende lombarde all’interno del prestigioso Club
della Rocca, ma ha ottenuto anche contributi a
valere su bandi della Regione Lombardia, del GAL Garda e
Colli mantovani e della Fondazione Cariplo,
presentando progetti coerenti e sostenibili per
accelerare ulteriormente il potenziale della Fondazione,
l’accessibilità al suo patrimonio, lo sviluppo del
pubblico dei turisti culturali, a beneficio di tutto il
territorio. Una strategia che ha consentito di poter
contare su circa 500 mila euro di risorse
straordinarie, canalizzate tutti in progetti
specifici e misurabili, che vanno dal restauro di opere
d’arte e collezioni librarie custodite nella Casa del
Podestà alla manutenzione del verde, dall’animazione
culturale per i bambini al consolidamento strutturale
degli edifici.
Queste
le aziende del Club: Ubi Banca (Ambassador, cui è stato
intitolato il padiglione in Rocca), Feralpi, GreenUp,
Epson, Carrozzeria Pezzaioli, Fabbrica d’Armi Pietro
Beretta, Fondazione UNA Uomo Natura Ambiente, Grond
Plast, Vivaio dei Molini e Vip’s Motel.
Questo
modello di resilienza e innovazione consente oggi di
pianificare nuovi interventi all’interno della
Rocca di Lonato: il riallestimento della Casa del
Capitano, con la realizzazione di un nuovo
percorso espositivo per la collezione del Museo Civico
Ornitologico Gustavo Adolfo Carlotto, una nuova
sala mostre e conferenze che si affiancherà al
moderno padiglione ecosostenibile, inaugurato nel 2019 e
progettato dagli architetti dello studio Top Tag, ma
soprattutto la realizzazione di un percorso di
collegamento tra i vari piani dell’edificio, che
renderà gli spazi completamente e ancor più facilmente
accessibili anche per il pubblico disabile. All’orizzonte,
tra le novità, un nuovo sistema d’illuminazione del
complesso monumentale, per valorizzarlo anche di
notte, in collaborazione con un primario brand del settore
e un nuovo evento da aggiungere al calendario, dedicato
all’eccellenza enogastronomica. Nei prossimi mesi,
sarà implementata anche una nuova piattaforma per le
visite virtuali sul web al patrimonio della
Fondazione e per dare vita a eventi online.
Il
sogno da tramutare in realtà?
La valorizzazione integrata del magnifico parco che
circonda la Rocca e la valorizzazione degli altri edifici
di proprietà della Fondazione, all’interno del borgo
storico lonatese, per farne residenze per artisti ed
esploratori culturali.
Conclude
il Presidente Porteri: “Crediamo di aver messo in campo un
modello di buone pratiche, basato su alcuni elementi
imprescindibili: una profonda conoscenza del territorio e
delle sue necessità, fattore che rende la Fondazione un
tassello importantissimo per l’intera regione del Lago di
Garda, una capacità gestionale solida e prudente che,
tuttavia, investe continuamente nell’innovazione e
nell’accessibilità quali elementi portanti delle nuove
sfide della cultura e la creatività, che ha permesso
l’ideazione del nuovo format rappresentato dal Club, così
come di ottenere la fiducia delle istituzioni erogatrici e
i finanziamenti derivanti dai bandi.”
La
Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda è un ente di
diritto privato senza scopo di lucro, riconosciuto
con Regio Decreto nel 1942, a seguito del legato
testamentario del Senatore Ugo Da Como (Brescia 1869 –
Lonato 1941) che volle costituire sulle sponde del Lago di
Garda una istituzione di carattere culturale. La
Fondazione gestisce e valorizza un complesso monumentale
che comprende il “Museo Casa del Podestà”, la
Biblioteca e gli Archivi, la Rocca visconteo veneta e il
grande Parco che corre tutt’intorno. Inoltre, la
Fondazione Ugo Da Como, coadiuvata da un numero
straordinario di volontari, garantisce da sempre l’apertura
del complesso monumentale al pubblico che, nel corso
del 2019, ha permesso a circa 80 mila persone di
fruire e godere ogni anno del patrimonio da essa
valorizzato. La Biblioteca e l’Archivio sono inoltre
sempre aperti agli studiosi per attività di ricerca e di approfondimento
reso possibile grazie ad una delle più estese ed
importanti collezioni librarie private della Lombardia e
del Nord Italia.
Fondazione Ugo Da Como
Via Rocca, 2 -
Lonato del Garda (Brescia)
Tel. 0309130060 - www.roccadilonato.it
- www.lonatoturismo.it
Nessun commento:
Posta un commento