Il primo evento Phygital di networking per rilanciare consumi ed export
(Parma, 25 giugno 2020) - Dalla transizione alla trasformazione, come reagire ai nuovi scenari aperti dall'emergenza Covid-19. Ne
parleranno i protagonisti della community al Cibus Forum, che si terrà
dal 2 al 3 settembre 2020 nel quartiere fieristico di Parma. La
piattaforma Cibus ha sempre rappresentato un momento di riflessione e
condivisione accompagnando la community agroalimentare durante tutto
l’anno e non solo in occasione della manifestazione fieristica. La
gravità della crisi attuale necessita però di un confronto più
approfondito, per questo Fiere di Parma, in collaborazione con
Federalimentare, ha organizzato “Cibus Forum – Food&Beverage e
Covid: dalla transizione alla trasformazione”. Cibus Forum, che
accoglierà gli operatori in un quartiere fieristico con un sistema di
gestione accessi volto a garantire la sicurezza e la salute dei
visitatori secondo i più alti standard di safe & security, sarà un
evento fisico trasmesso anche in diretta streaming al fine di consentire
anche a buyer e retailer esteri di assistere ai lavori.
Accanto
alle sessioni di discussione ci sarà anche una ricca offerta espositiva
dove aziende food e food technologies presenteranno agli operatori le
ultime novità del settore. E, infine, un’area lounge e uno spazio
innovazione. Obiettivo del Forum è quello di contribuire a una strategia
globale che riesca a far crescere i consumi alimentari domestici come
pure l’export. Tanti i nodi da sciogliere: che tipo di innovazione
produttiva, come finanziare gli investimenti, decifrare le nuove
abitudini e le reali capacità di spesa dei consumatori, intercettare la
domanda di prodotti sostenibili, individuare i trend dei canali di
vendita (horeca, e-commerce, grande e piccola distribuzione) e altro
ancora (https://cibusforum.cibus.it/)
“L’idea
è confrontarsi per accelerare una normalizzazione dei processi di
produzione – distribuzione - somministrazione che sia premessa per un
rilancio dei consumi interni e una rapida ripresa dell’export - ha dichiarato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma
– Lo shock che abbiamo subito ha esaltato il generoso talento di tutti
gli attori dell’agroalimentare italiano, risvegliandoci da un’inerziale
crescita guidata dalla domanda estera che durava ininterrottamente da 20
anni. Ora utilizziamo i risultati di questo stress test per progettare
coralmente il prossimo ciclo di sviluppo con la partecipazione attiva e
dialogante di tutta la filiera. Con-crescita qualitativa tra fornitori e
trasformatori, semplificazione e ottimizzazione negoziale e
distributive on site e on line, passaggio dal green-washing al
green-saving, valutazione e gestione oggettiva del rischio sanitario.
Questi e molti altri sono i temi di Cibus Forum che, in quanto preview
di Cibus 2021, non poteva essere solo digitale e non avere una ricca e
interessante sezione espositiva con le best practice del Made in Italy
alimentare e meccano alimentare”.
Sulla rilevanza dell’evento per l’intera filiera, Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, ha sottolineato: “Sarà
l’occasione per confrontarci a qualche mese dalla ripartenza e quindi
un momento strategico per tutto l’agroalimentare. Faremo il punto sulla
situazione dell’Horeca, da cui dovranno ripartire i nostri consumi
interni su cui è arrivato il momento di fare un ragionamento serio: non
possiamo più permetterci il loro stallo”.
Le
quattro sessioni di Cibus Forum sono articolate su uno schema che
prevede relazioni di istituti di ricerca, illustrazioni di case history,
tavole rotonde con i principali attori della filiera agroalimentare. Il
programma di incontri si sta consolidando in queste ore, con la
partecipazione di nomi autorevoli del settore e delle istituzioni.
Il
primo giorno Cristina Alfieri del Gruppo Food inaugurerà il Forum
moderando una sessione dedicata al cambiamento dei consumi post covid
-19, con la partecipazione di Federalimentare, Federdistribuzione, Food
& Drink Europe e Ice Agenzia, intitolata “Consumi e nuovi valori: L’impatto del Covid-19 sulle abitudini dei consumatori. Quali prospettive e quali opportunità?”. Nel pomeriggio Debora Rosciani, di Radio 24, coordinerà la sessione “Salute e sicurezza: la riorganizzazione dei luoghi di lavoro e di consumo”.
L’on. Paolo Di Castro, del Parlamento Europeo, condurrà la sessione di apertura del 3 settembre “Come si modificano i rapporti di filiera: valenza strategica e prospettive future per l’agroalimentare”,
dedicata all’impatto del contagio sulla filiera agroalimentare per
individuare strategie di successo e misure che rafforzino la catena
produttiva. L’incontro della mattinata sarà completato da un panel di
discussione su l’interpretazione del progetto europeo “Farm to Fork” per
un adeguamento realistico della filiera alla rivoluzione verde, con
rappresentati dell’industria e istituzioni. Nel pomeriggio, a chiusura
della due giorni di lavoro, l’on. Alfonso Pecoraro Scanio sarà
moderatore della sessione “Ripartire bene: la sostenibilità e l’innovazione come risposta all’emergenza” dedicata all’ambiente e al potenziale della sostenibilità come driver della ripresa del settore.
Un
tema trasversale alle 4 sessioni sarà quello dell’export del
food&beverage italiano all’estero, un’incognita rilevante come ha
ricordato Anna Flavia Pascarelli, Manager Food&Beverage Division di ICE: “I tempi della ripresa dell’export dipenderanno dall'andamento della pandemia, che oggi
comprime significativamente le nostre esportazioni su diversi mercati.
Confidiamo, perché in qualche caso lo abbiamo già verificato, che non
appena un Paese si avvia alla ripresa dell'attività, la domanda di
prodotti italiani si rianima. Oggi il primo mercato target è quello europeo, ma osserviamo con attenzione anche quello asiatico e l'America del Nord”.
Altro
tema ricorrente delle due giornate di Cibus Forum saranno le case
history e le proposte delle aziende più innovative, come Costa Group,
l’azienda italiana specializzata nella progettazione e arredamento di
locali nel Food Entertainment nel mondo.
“Presenteremo
per la prima volta a Cibus Forum le soluzioni studiate a supporto dei
ristoratori, in collaborazione con Francesco Panella, noto ristoratore e
ambasciatore della tradizione culinaria italiana negli USA – ha anticipato Franco Costa, Presidente di Costa Group - Abbiamo avviato una ricerca rivolta al domani,
coinvolgendo imprenditori di settori diversi per trovare insieme
proposte e idee che andassero oltre il dopo Covid e ne è scaturito un
lavoro prezioso, attento: soluzioni che contribuiranno a traghettare il
settore dell'ospitalità verso il futuro”.
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